È la Resurrezione il tema su cui Igor Sibaldi ci porta a lavorare in questo workshop intitolato: “Ciò che hai sempre desiderato”, organizzato da LifeStrategies (aprile 2018). Recentemente è poi stato pubblicato il nuovo libro “Resuscitare”, sugli stessi temi.
Sono stato felice di andare a trovare Igor e Daniel in quel weekend (06/07 aprile a Rimini) e cerco di raccontare un po’ questo viaggio “nel tempo” che Igor ci ha accompagnati a fare. Dico “nel tempo”, perché Sibaldi ci insegna come recuperare e riportare in vita il passato: è questa la resurrezione.
Nuvole e Vedere al di là del Tempo
Come al solito Igor inizia creando i fondamenti per un dialogo, delineando alcune parole importanti da tenere in mente, eccole: NUVOLE, FIABE, MITO.
In particolar modo Igor parla di “nuvole” – che volte le nuvole sono da svelare, altre volte sono delle cortine fumogene – e racconta di come gli antichi sapessero guardare “lontano”: nelle fiabe orientali si viaggiava sui tappeti volanti, in quelle celtiche si vedevano persone lontane in una sfera di vetro, nei miti (come in quello di Tiresia) si poteva addirittura cambiare sesso.
Sono tutte cose che oggi ci sembrano normali ed è per questo che sono speciali: gli antichi le avevano viste già da tempo, magari non avevano visto tutti i dettagli (come se avessero guardato attraverso una “cortina”, delle “nuvole”), ma avevano visto che qualcuno avrebbe viaggiato negli aerei, coi piedi sui tappeti; certo non avevano visto che attorno a quei piedi c’era un aereo… avevano visto i telefonini, che con i cristalli liquidi, come sfere di cristallo, ci portano a dialogare con persone lontane.
–> è anche uscito il nuovo libro di Igor, dedicato proprio a questo tema: “Resuscitare”!
Il tempo
Il viaggio nel tempo era quindi possibile, senza uscire dal tempo, ma allargando la coscienza in uno spazio diverso da quello già conosciuto (e creduto reale). Detto così sembra una cosa “new age” e invece è un concetto profondamente legato al mondo della fisica più moderna.
Le due regole fondamentali del tempo passato sono: rimane indietro e non si cambia. Igor ci mostra come si può uscire da queste regole del tempo. Per farlo bisogna diventare contro intuitivi, uscendo dalla ferrovia in cui il pensiero è incastrato (da tempo) e creare percorsi nuovi.
Igor inizia quindi a illustrare che non esistono solo tre dimensioni. Le dimensioni sono 3+1 (il tempo) solo nel nostro mondo, ma se ci spostiamo con la coscienza, troviamo mondi che rispettano altre regole ed hanno più dimensioni: Gesù diceva: “Nella casa del Padre mio ci sono tante dimore”.
Wormhole
I buchi temporali sono una teoria scientifica affascinante, di cui esistono 3 possibili ipotesi:
- ipotesi: in determinate condizioni si può creare un passaggio più veloce della luce, per collegare due luoghi distanti nello spazio;
- ipotesi: sono spazi temporali che restano sempre aperti e dato che nessuno è mai venuto a dirlo, probabilmente si può entrare, ma non si può uscire;
- ipotesi: puoi entrare, uscire, tutte le volte che vuoi (ipotesi di Norman).
La teoria di cui parla Igor è quella di Novikov, che spiega con un esempio:
Uno vuole suicidarsi ma ha paura di morire, quindi va nel passato, trova la nonna quando era ragazzina e le spara. Ma non appena la nonna muore, lui sparisce. Secondo Novikov ciò non è possibile: se “Tizio” arriva e spara, allora non ha mai fatto il viaggio nel tempo: deve accadere necessariamente qualcosa che gli impedisce di agire.
Insomma: il passato non si può cambiare.
Ma Novikov dice anche: “Non si possono cambiare le cose, ma si può tornare indietro”.
Gli Egiziani
Sembra che questa antica cultura scoprì questo molto tempo fa e lo raccontò col mito di Iside e Osiride.
Comprendiamo il mito e la cultura di quei tempi: Iside è una dea, Osiride è un dio. Nel mito partecipa anche Seth, che è un dio anche lui. Insomma, già 3000 anni a.C. avevano i concetti di infero, paradiso e di vita dopo la morte (e anche l’idea di fantasmi e vampiri).
In poche parole sapevano che dopo la morte si vive ancora. Il mito va a sbattere contro questo concetto: Osiride, dio bello, bravo, cortese, della civiltà, amatissimo, ecc… viene ucciso dal fratello Seth (il brutto). Iside si accorge che Osiride, da morto, non è più da nessuna parte.
Lo cerca nelle diverse dimensioni e, in quella del tempo, lo trova solo “prima”.
Dopo la morte non c’è niente. Insomma è un dio che muore e, dato che vive già in una dimensione al di là, quando muore non va da nessuna parte.
Seth lo uccide apposta per dimostrare che non era eterno. Iside va a cercare il corpo e se lo porta in Egitto (era arrivato lontanissimo). Seth lo sa e lo taglia a pezzi e li nasconde. Iside cerca i pezzi e li riunisce (mummia) e si prepara a fare il rituale di addio (gestione del dolore).
–> impara anche tu a gestire il dolore legato a ciò che hai perso nel passato col nuovo libro di Igor!
La gestione del dolore e il viaggio nel tempo
Gestire il dolore significa che si ha la fiducia che prima o poi passerà. D’altronde, che altro si può fare per gestire il dolore, dato che il tempo è come un qualcosa che scorre solo in avanti?
In quella “Linea del tempo” che usiamo per raffigurare la dimensione temporale,: Osiride è rimasto indietro, e Iside è più avanti. Iside ha idea che la rassegnazione al dolore è sbagliata. E allora è sbagliata la morte. E allora la si corregge. Tu non sei mai sconfitto se non sei rassegnato alla sconfitta. Non-rassegnazione.
Poi Iside ha cominciato a cercare di comprendere come si va verso il passato. Come faccio a tornare indietro? Studia il territorio (della dimensione del tempo) e scopre che è un po’ diverso (il rapporto presente-passato) da come lo si è raccontato. Accede al ricordo.
Ricordo e Desiderio
Quando tu ricordi certe cose del passato diventano presenti. Nel ricordo ampli il territorio del tuo presente.
È solo un ricordo. Appunto: andiamoci dentro meglio (facciamo come se fossero delle NUVOLE).
Iside si accorge che quando nel ricordo ci metti il desiderio, allora ti sembra “come se fosse”.
Iside però non si ferma lì e trova la via per passare dal ricordo (warmhole) per arrivare al presente, al “come è”, non più al “come se fosse”: più ricordo e meno soffro. Io ricordo ricordo ricordo e, non so come, ma mi trovo con Osiride. Il mio presente si è allargato fino a quel momento lì.
Ora riprendiamo la filosofia di Novikov e ipotizziamo che Iside tenti di evitare a Osiride di fare delle scelte. Sappiamo che non potrà cambiare storia e infatti Iside non invita il suo sposo a fare questo, ma si chiede come può comunicare con lui: Osiride resta morto nel suo presente, ma vivo in un altro momento.
Trova il modo di far uscire anche Osiride dal tempo. Osiride chiede e dice: “Dove siamo?” e Iside risponde: “Fuori dal tempo” (no passato, no presente, no futuro). Qui SEI e basta”. E Osiride, ancora: “Che facciamo qui fuori dal tempo?” e si uniscono, facendo l’amore. Lì – fuori dal tempo – concepiscono Horus.
Come Resuscitare
Ecco come si fa: si va nel ricordo, si aggiunge il desiderio, si esce dal confine del “tempo” e… si è.
Iside ha compreso l’esistenza dei mondi paralleli, che è una scoperta teorizzata dalla meccanica quantistica: è l’esistenza della dark matter (materia esotica) di cui è fatto il 93% della realtà.
Questa materia è diversa da come noi siamo abituati a considerare la materia. E le cose lì avvengono in modi differenti. Da sempre i popoli antichi hanno saputo come “Resuscitare”: conoscevano più del 7% della realtà.
–> scopri anche tu il 97% della realtà, grazie a Resuscitare!
Conoscevano gli ingredienti della resurrezione:
- dolore
- ribellione
- desiderio
- nuvole
In definitiva questo significa che una resurrezione inizia dalla voglia di rimediare ad una mancanza, di recuperare qualcosa che non c’è più. Inizia col ricordo (le nuvole) a cui bisogna legare la passione.
Ma questa resurrezione non cambia le cose, così come viene descritto nella resurrezione del paralitico: Gesù gli dice “Alzati, prendi la tua barella, e vai a casa”. Non lascia la barella: rimane paralitico, ma non lo è più, allo stesso tempo.
La medicina dei tempi di Gesù, era psicosomatica, quindi tutte le malattie derivavano dai traumi ed erano curabili se avevi fatto/subito un trauma leggero, incurabili se il trauma era pesante. La guarigione era quindi il processo di togliere il trauma che non voleva dire – come penseremmo noi oggi – “perdonare” (perdonare significa essere indifferenti a qualcosa), ma remittere nel senso di “allontanare”.
Gesù allontana i peccati/traumi, quindi, e lo fa viaggiando nel tempo: ti allontana dalle conseguenze dei tuoi guai, allargando il piano della tua coscienza.
Come allargare la coscienza
Ancora una volta, qui, agisce il Sibaldi “outsider”, che consiglia la disobbedienza: ci invita a raccontarci un passato diverso.
Del tuo passato cosa sai? Solo ricordi che, come delle nuvole, sono solo sfumature, storie, racconti.
Esperimenti scientifici dimostrano che la memoria è continuamente modificata dall’immaginazione e che, quindi, quello che pensiamo del nostro passato è… un’illusione.
Il tuo passato è come te lo racconti tu, adesso. E non ne sei una vittima ma il Narratore.
Se non ti rassegni e hai il coraggio di provare il dolore e aggiungerci il desiderio, allora inizi a pensare in modo diverso e a rendere vera una narrazione diversa.
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