La realtà
Invece la visione unitaria è quella in cui la chiave di lettura della realtà è del tipo “tutto è perfetto”, nel senso che in questa dimensione gli errori vengono letti e considerati come lezioni e sbagliare va bene. Anzi Daniel ci suggerisce di farne un divertente esercizio:
esercizio: sbaglia 3 volte di proposito e premiati.
insegnati che puoi sbagliare
Le impressioni
Una impressione è qualcosa di simile ad una memoria, ma meno cosciente e più rarefatta, ed agisce come una convinzione: influenza pensieri ed azioni.
I codici della realtà
- fisico;
- vitale;
- emozionale;
- mentale (pensieri, convinzioni);
- causale (azione reazione / karma);
- spirituale;
- coscienziale
Ogni codice si esprime su tutti i piani, creando la sequenza (che genera un aspetto della realtà o “modello di comportamento”). Possiamo averli ereditati da: padre e madre, la razza, il popolo, la società. Ma possono anche essere personali.
La tecnica che Daniel ha mostrato per risolvere i codici è – allo stesso tempo – semplice e complessa. Di certo utile per ricondurre la dualità all’unità. Eccola riassunta nelle sue fasi principali:
- individuare gli archetipi polari (piacere/dolore? successo/fallimento? …)
- applicare le 10 domande (3 minuti scritto / 2 minuti se parlato)
- purificare i corpi (respirazione)
- gemmazione e interpretazione delle liste di codici
- creazione del codice opposto
- riequilibrare archetipi polari in visione unitaria
È una tecnica che mi ha incuriosito e che assomiglia moltissimo a quella del “Nero Perfetto“ che insegno nella Stanza n.4, “del Rumore Assordante”, di Le Stanze dell’Immaginazione.
Decodificare il Codice
Una volta definito l’archetipo polare su cui andare a lavorare si passa alla decodifica del codice, che permette di capirne il linguaggio simbolico o “sostanziale”: quelle informazioni che abbiamo nelle impressioni. Il lavoro da fare è molto semplice: una serie di domande da ripetersi per ambedue le polarità dei codici (giusto / sbagliato, piacere / dolore, ecc…).
Immagina di lavorare sulle polarità “successo / insuccesso”. Ecco le domande (che puoi usare per tutte le polarità) da farti ripetutamente:
- il successo è … | il fallimento è …
- avere successo è … | avere fallito è …
- se ho successo … | se fallisco …
- la peggiore cosa (se ho successo) è … | la peggiore cosa (se fallisco) è …
- la migliore cosa (se ho successo) è … | la migliore cosa (se fallisco) è …
- cosa mi rappresenta il successo … | cosa mi rappresenta il fallimento …
Esercizio per definire le Polarità
ripetere per 3 min. per ogni polarità (permette di uscire dal mentale)
La ripetizione ti permette di scovare tutte le impressioni nascoste, a livello della dualità. Naturalmente poi non resta che riunificarle in unità.
Dalla polarità all’unità
Dopo aver fatto il lavoro sulle polarità, lasciati attrarre da quei contenuti inattesi e inizia il tuo lavoro di equilibrio con / su di loro e vai a riscrivere il codice opposto, stando attento a evitare negazioni, tempi al futuro e la forma al condizionale. Questa è la fase chiamata “ricodifica”.
Il senso profondo della ricodifica è semplice: nella tua vita chiami e attrai tutto quello che ti manca e non sei riuscito a darti. E questa modalità di vivere si struttura sulle polarità (senso di mancanza e perfezione): una volta riportate in unità, alcuni comportamenti e situazioni svaniranno.
Infine si è finalmente in grado di passare alla tecnica di riequilibrio. La tecnica funziona così (bisogna essere in due persone):
- fai concentrare la persona sulla dinamica di disequilibrio
- fate 3 respiri
- prendi le mani della persona davanti a te
- invitala a metterle palmi aperti verso l’alto
- falle mettere in una mano il dare e nell’altra il ricevere
- invitala a sentire qual è il più pesante
- invitala a ripetere tra sé e sé: “equilibrio, prosperità e comprensione”
- quando le mani hanno raggiunto equilibrio, riequilibra (porta le sue mani sul suo cuore)
- chiedi come si sente rispetto al dare e ricevere
- chiudere la tecnica con un abbraccio
E pensare che…
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