Cari amici lemattiani,
oggi tocchiamo insieme uno dei temi a me più cari: la Gestione del Tempo (e degli Obiettivi).
E lo facciamo con la recensione a “4 ore alla settimana” – “4-hour WorkWeek” – di Tim Ferriss, personaggio che è riuscito a creare un nuovo stile di vita, perfetto per tutti coloro che iniziano ad entrare nelle logiche dei Nuovi Ricchi.
Ti stai chiedendo chi sono i “Nuovi Ricchi”?
Scoprilo ora…
1. D come Definizione
Nel mondo della formazione – soprattutto americano, dove il linguaggio si presta così bene, non è raro trovare metodi interi riassunti con brevi acronimi (come era capitato anche nel libro “Il Leader che non aveva titoli” di Robin Sharma, qui recensito).
Ecco che in “4 ore alla settimana”, l’indice intero diventa l’acronimo: D-E-A-L.
Tim Ferriss inizia subito in quarta, con il concetto della Definizione: definire il problema è parte della soluzione.
Ma qui non si parla di problemi… bensì di paure.
Qual è la paura a cui permetti di impedirti di ricevere più abbondanza?
Parliamoci chiaro: sai perfettamente che puoi ottenere di più e sai anche COME farlo.
Ma hai paura che facendo proprio “questo qualcosa”, tutto possa andare a rotoli.
Quello che ancora non sai è “quanto a rotoli” può andare. Hai paura, ma non sai di cosa.
Sì, insomma, “questo qualcosa” deve essere definito. Immaginalo, vivilo nei dettagli ed infine… dagli un nome!
E poi?
Poi immagina di risolvere la situazione. Ti accorgerai che è meno peggio di quanto pensassi.
In questo modo sarai pronto al peggio (o almeno a quello che per te era il peggio).
2. E come Eliminazione
Qual è la prima cosa che fai – lavorativamente parlando – al mattino?
Probabilmente la stessa che fai a livello personale: controlli la posta.
Ti sarai accorto più volte, quindi, che quando arrivano le 18:00, la tua pila di “cosa da fare” del giorno prima, non solo non è calata, ma addirittura aumentata!
Perché?
Questo paradosso dei “buoni propositi” (quando ti alzi ti proponi di risolvere tutto il lavoro arretrato, giusto?) si basa su due illusioni fondamentali: urgenza e importanza.
In poche parole: meno del 10% della posta che ricevi durante tutto il giorno, ha effettivamente bisogno di essere letta ed evasa in giornata.
E questo perché, se sei un imprenditore/manager, spesso sono mail di “richiesta di permesso” da parte dei tuoi dipendenti.
Non sono importanti (non necessitano esplicitamente di te), quindi.
Se sei un funzionario/dipendente (ma anche un manager) di qualche azienda, invece, ti renderai conto che raramente c’è vera urgenza (i clienti vivono in un mondo stressato e ad alti regimi e pretendono tutto subito).
Quali soluzioni?
Tim Ferriss consiglia ai primi (imprenditori), di responsabilizzare i propri dipendenti dando loro un “portafogli” per risolvere le questioni da soli (con massimale limitato – tipo 150€); ed ai secondi, di creare una mail di risposta automatica, in cui si informa che si leggeranno le mail in determinati orari, perché nel frattempo la nostra attenzione è a fare un servizio migliore. Per le urgenze, lasciare un numero di telefono (chiedi all’utente di esporsi in prima persona – non lo farà se non è veramente urgente).
Insomma: eliminare le perdite di tempo, snellendo processi decisionali (lean management) e modificando abitudini.
3. I Nuovi Ricchi
Cari amici lemattiani,
dei punto 3 e 4 (A come Automazione e L come Liberazione) parleremo in un altro articolo (per non allungare troppo questo) ed ora chiudiamo con la risposta alla domanda: Chi sono i Nuovi Ricchi?
Semplice: coloro che si accorgono che possono guadagnare di più, facendo di meno.
Preferiresti guadagnare 120mila euro all’anno o 40000?
Pensaci bene, prima di rispondere, perché molti scelgono la prima opzione, immaginandosi di stare comodamente sdraiati sulla spiaggia, “in ferie”.
Ovvero: mantengono una mentalità da dipendenti, immaginandosi solo “più ricchi” (di denaro).
Ora, proviamo un’altra domanda: preferiresti guadagnare 120mila euro all’anno, lavorando 12 ore al giorno, oppure 40mila, lavorandone solo 4?
Ecco che, i Nuovi Ricchi, propendono decisamente per la seconda alternativa: un maggiore reddito relativo a discapito di quello “assoluto”.
E con questo, cari amici, ci salutiamo e ci diamo appuntamento al prossimo articolo!
[qui trovi: “4 ore alla settimana” – il libro di Tim Ferriss in italiano sul metodo “4-hour WorkWeek “]
Matteo Ficara
buongiorno
vorrei chiedervi se esiste qualche cosa di italiano e applicabile qui da noi, che si avvicini al metodo e alla tecnica di Ferris.
ho letto il suo affascinantissimo libro, e cerco qualche cosa di più applicabile in Italia, o forse non ho capito il libro.
vi ringrazio molto per la vostra gentile attenzione
grazie nadia
Nadia buongiorno!
Allora… difficile risponderti. So che esistono aziende e anche persone fisiche, che in Italia fanno ciò che Ferriss suggerisce (sotto l’aspetto delega, quantomeno) nel suo libro. Personalmente, dopo aver visto costi e servizi, ho “ri-girato” la questione a modo mio, trovando un’assistente che sa fare quello di cui ho bisogno.
Questo almeno per quello che riguarda la delega. Per altri temi, come la semplificazione, esistono molto programmi di gestione online che eliminano l’impegno di seguire alcuni impegni (ad esempio le fatture) personalmente.
Bisogna anche comprendere che molta parte di ciò che suggerisce è unicamente per chi lavora in proprio (o almeno ha una parte dell’attività in proprio) e quindi può gestirsi tempi ed impegni. Io ad esempio mi sono fatto dei conti ed ho deciso che non voglio lavorare più di 3,5 ore al giorno per 4 giorni a settimana. Ma questo non vuol dire che gli altri giorni non faccia nulla. Anzi: a volte la famiglia (di cui Ferriss non parla), altre volte le questioni burocratiche (che forse in America sono più snelle), altre ancora gli imprevisti o semplicemente il tempo da dedicare alle mie pratiche.
Questi sono aspetti che Tim non evidenzia, fermandosi solo sul lavoro.
Ed allora, SOLO per il lavoro, si può fare molto: Semplificando, Organizzando e Delegando. Ma non tutto è lavoro…
Ti invito a considerare anche altri testi, con i quali fare un “misto organizzativo” (prendendo un po’ da uno ed un po’ da un altro, trovando la tua via – se vuoi, da poco tempo con noi collabora CLARA ROMANELLI, che si occupa anche di questo), ad esempio dei testi interessanti sono:
* I sette pilastri del successo – Stephen Covey
* Produttività 300% – Max Formisano