Cari amici lemattiani,
in questi giorni sto trovando delle similitudini tra tre modi diversi di lavorare sul proprio equilibrio: le 5 Stanze Indiane, divulgate dal Dottor Madan Kataria, che nel suo libro Lo Spirito interiore della Risata ci parla di come in India la vita sia vista come una casa fatta di 5 stanze, che sono tutte collegate e che tutte vanno nutrite al meglio e in maniera equilibrata, senza lasciarne qualcuna indietro.
In settimana, poi, questo concetto mi ha fatto tornare in mente la teoria dei vasi comunicanti, sentita da Igor Sibaldi nel corso Energia ed Immaginazione organizzato da Performance Strategies l’11 e 12 maggio 2013 e che all’epoca mi colpì moltissimo.
Ed ovviamente, parlando di Stanze, il pensiero non può che andare al sistema che Matteo ha ricevuto, organizzato ed integrato: Le Stanze dell’Immaginazione.
Ma andiamo per ordine! 😉
Le 5 stanze – Madan Kataria
In India si dice che la vita è una casa, costituita da 5 stanze: individualità, famiglia, lavoro, relazioni sociali e spiritualità. Tutte sono importanti e tutte vanno nutrite contemporaneamente, pulite, profumate, tutte vanno abitate e si deve tendere all’equilibrio tra esse nel farlo.
A noi piace molto il concetto di responsabilità: la responsabilità dell’energia e delle cose che metti in ogni stanza dipende da te! Hai pienamente in mano il tuo destino, insomma. E che tipo di qualità ti impegni a portare in queste stanze per il tempo che verrà? Le stanze sono uno spazio magico: se non ci sei, sei altrove, purtroppo, o, forse, non sei.
1. Individualità. Quanto tempo dedichi alla tua individualità (con la quale sei almeno durante la notte, quando dormi)? Ci sono momenti del giorno che dedichi a te, in cui ci sei solo tu? Ci sono modi attraverso i quali ti ricarichi? C’è un’altra attività che continua inesorabilmente, qualcosa di più elevato, di più spirituale.
2. Famiglia. Quanto tempo dedichi alla tua famiglia? Se il tempo è tanto, è anche di qualità? Ci sei tanto tempo, ma quella stanza è pulita? C’è musica? Ci sono i colori? Profuma? E’ accogliente? Fai di tutto per portare amore in quella stanza? Il tempo coi nostri cari è importante, ma anche la sua qualità.
3. Relazioni sociali. Se tra un anno accadesse che le valute siano annullate, come dice Agosti in Lettere dalla Kirghisia, e si vivesse solo di relazioni sociali e quelle fossero la nostra ricchezza, riusciresti a sopravvivere grazie alle tue relazioni? Sai coltivare la terra? Sei ricco nelle relazioni sociali? Chiami i tuoi cari amici senza motivo, solo per sapere come stanno? O magari ti dà noia quando ti chiamano? Se non fluisce denaro ed energia nella tua vita, è perché questa energia è stantia… La qualità delle tue relazioni sociali è solo per un tuo guadagno personale?
4. Stanza del business. E’ la stanza dell’impegno, la stanza in cui sei “pieno” (busy), la stanza dell’abbondanza, quella in cui dai. Come sei messo nella stanza del lavoro? Sei coerente? Cosa vuoi ottenere dalla stanza del business? Vuoi girare il mondo? Vuoi ottenere più tempo per te?
5. Spiritualità. E’ la stanza della Puja, il luogo sacro della casa dedicato a meditazione e preghiera, il luogo del tuo altare, quello in cui ci sono le tue divinità, il luogo pulsante di spiritualità e fonte di benedizione. E’ il luogo dove rifugiarsi per riconnettersi col proprio sé superiore e prendere forza dalle energie superiori.
Se resti solo nella stanza dell’individualità e non passi tempo in quella della famiglia o in quella delle relazioni sociali c’è disarmonia. Quindi l’invito è a comprendere dove sei carente ed impegnarti a portarle tutte in equilibrio, senza trascurarne nessuna.
Igor Sibaldi e la teoria dei Vasi comunicanti
Cosa sono i vasi comunicanti? E’ una teoria per cui un liquido contenuto in due o più contenitori comunicanti tra loro, in presenza di gravità, raggiunge lo stesso livello dando vita ad un’unica superficie equipotenziale. Igor Sibaldi li interpreta in chiave individuale e ne individua 5 fondamentali, tra loro collegati: sono lavoro, intelligenza, creatività, salute e sesso.
Anche in questo caso, come per le 5 stanze, i vasi comunicanti sono collegati. Ma Sibaldi è convinto che il motore di tutto sia il sesso – il corpo – e, se in quell’area lì non sei soddisfatto, è difficile che riesci a far salire molto il livello degli altri vasi comunicanti.
Un esempio portato dallo stesso Sibaldi:
“Se nel sesso sei a livello 2, non puoi arrivare sul lavoro a livello 8. Se ci arrivi la situazione è forzata e malsana. Ti costa, la paghi cara, magari non subito. Dopo 10 anni il corpo comincia a mandarti il conto, perché tenere un vaso comunicante ad una determinata altezza, con tutto il liquido che comunica sotto, è dispendioso, bisogna far salire tantissima energia, utilizzando l’attività di pompaggio che è la più dispendiosa che esista. Quindi, se nel sesso sei a livello 2 e se vuoi stare a livello 8 nel lavoro, ci arrivi solo pagando in anni di vita. Invece, se nel sesso sei a livello 7/8 puoi stare ad 8 anche nel lavoro e permetterti di stare ad alto livello anche in intelligenza, creatività e salute.
Se il vaso comunicante del sesso ad un certo punto scende, scendono anche gli altri. Non si può mettere il motorino sul cilindro del lavoro. Il motorino serve per produrre idee, creazioni, intuizioni, speranze, slanci: non può servirti a farti essere super sul lavoro, se sei scarso a casa. Non puoi passare da 8 sul lavoro a 2 sulla coppia. Devi essere ad 8 anche lì. E se l’altro/a non è sufficiente, devi dedicare un po’ di tempo a svegliarlo/a. Lotta, combatti, perché ne va del tuo rendimento in tutte le altre 4 colonne fondamentali.
In una coppia la responsabilità non è di uno solo… c’è un rapporto di azione e reazione, che va gestito. Insomma è molto importante essere in pace col proprio corpo, altrimenti nel fare ci sono molte frustrazioni, che impediscono di entrare nel desiderio, nel volere.”
Interessante prospettiva, giusto?
Le 9 Stanze dell’Immaginazione – Matteo Ficara
Insomma, il contenuto delle 5 Stanze, pur essendo sconosciuto a Matteo nell’elaborare il suo sistema, è stato spalmato in più stanze, creando un sistema di sistemi: tutto il percorso stimola l’individuo – sotto tutti i suoi aspetti – allo sviluppo di sé ed alla integrazione del nuovo con il vecchio e con il presente.
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