by Matteo Ficara

L’Albero Millefrutti
Cari amici lemattiani,
oggi vi parlo con piacere di un modo incredibile di trasformare quello che siamo, in una formula vincente, capace non solo di renderci più felici, ma anche di darci piena soddisfazione, e di farci sentire fieri di noi stessi, mentre guadagniamo in modo etico.
Vi sto parlando di Enjobby, o meglio ancora, del backstage dell’Enjobby Webinar che ha avuto la sua conclusione qualche giorno fa (domenica 27 ottobre), con un ultimo incontro live, dove – grazie alle tecniche di creatività di Lara – abbiamo trasformato ciò che siamo, in Enjobby!
Ecco che cosa ne hanno detto i nostri ragazzi…
1. Webinar
La prima parte del percorso si è svolta completamente online, grazie al nostro sistema di webinar “Tavola Rotonda”.
Me ne sono occupato quasi prevalentemente io, ma con qualche “tocco di femminile” (Lara che mi aiutava dietro le quinte). In questi 4 incontri ci siamo occupati di quella che chiamo auto-archeologia, ovvero una ricerca di tutto quello che siamo/siamo stati fin dalla nostra nascita.
In questa fase non ci si accontenta di pochi spiccioli, ma si scava in profondità: è necessario avere più materiale possibile con cui lavorare, cosa che i ragazzi (i nostri 9 iscritti – su un massimo di 12 che ne avremmo accolti in totale) hanno fatto alla grande.
Infatti, anche se con un po’ di timidezza iniziale dovuta allo strumento nuovo per molti (il webinar si svolge completamente dal pc, comodamente da casa), già i primi incontri (dedicati alle Mappe dell’IO, ai Valori ed ai Bisogni), ha dato i primi risultati, segnalati con bellissime email di feedback!
Eccone uno, giusto per esempio:

lettera Carmela
Oh yeah! 😀
I primi 4 incontri online mi hanno riempito di gioia, perché ho ricevuto tantissimi feedback positivi (e nessuno negativo!).
Perché tutti questi feedback positivi?
Ti è mai capitato di ritrovare un giocattolo di quando eri piccolo? O Una foto, un oggetto caro… insomma: ti sarà sicuramente capitato di vivere un momento in cui ti ricordi qualcosa, di te, che era andato perduto e che per un attimo hai recuperato.

scatola dei ricordi – Il fantastico mndo di Amélie
In quell’attimo hai trovato, dentro te, un contenitore di energia potenziale, ferma, in attesa che tu te ne ricordassi e tornassi a darle la tua attenzione.
Spesso capita che questa energia statica e latente sia strettamente legata al nostro “io-bambino”, sacrificato per l’obbligo di crescere, ma può anche capitare che ci siano dei nostri “io-adulti” pieni di energia e risorse da mettere in campo per la nostra realizzazione, ai quali non portiamo attenzione perché…
…perché, come si fa a dar retta a quella voce interiore che mi dice: “Questo lavoro non ti piace, lascialo!”, quando è l’unico lavoro che hai?
Domanda di rito, in Enjobby. Come si fa a lasciare la strada sicura, soprattutto per noi, cresciuti su detti come “chi lascia la vecchia strada per la nuova, sa quel che lascia, non sa quel che trova” o anche “squadra che vince non si cambia”?
Ecco che, a questo problema, Enjobby risponde in 3 modi diversi:
- prima di fare un salto nel futuro, nella novità, nutriamoci bene del passato.
Come se dovessimo fare un lungo viaggio per una meta lontana (futuro), per la quale è necessario preparare le valigie con tutto l’occorrente (passato); - durante il viaggio, vige il principio di sopravvivenza.
Tra un’occupazione sicura ed infelice ed una felice ma non sicura, ci sono moltissimi gradi di possibilità. Rimanendo concentrati sul “qui e ora”, possiamo facilmente capire che il denaro è necessario. Enjobby deve nascere come un hobby leggermente remunerativo, per poi trasformarsi in prima fonte di guadagno. E’ un viaggio; - andare al di là dei confini, con la creatività.
Ecco che la terza soluzione è la somma delle precedenti: durante il viaggio incapperemo in qualche difficoltà, ma sapremo affrontarla perché carichi di risorse (passato) e focalizzati sull’obiettivo (futuro).
Ed infatti, il nostro ultimo incontro, live, è stato proprio dedicato all’arte del rimescolare se stessi, per trarne soluzioni nuove, potenti, entusiasmanti.
2. Le tecniche di Creatività
In queste ultime 6 ore di lavoro insieme, abbiamo letteralmente “ricucito insieme” pezzi sparsi di quello che siamo, facendone nascere collegamenti nuovi, inaspettati, pieni di sorpresa, entusiasmo ed energia.
D’altronde, questo è il lavoro delle tecniche di Creatività: “unire informazioni tra loro lontanissime ed accostarle, usando determinate tecniche, per generare idee nuove, sconvolgenti, innovative, pratiche, utili, divertenti… “.
Eccovene un paio, giusto ad esempio:
Le tecniche di creatività sono degli strumenti incredibili. Considerando che Lara ed io stiamo lavorando da quasi un anno sulle idee venuteci con una sola di queste tecniche, direi che se ne possono trarre tantissssssimi spunti, idee ed innovazioni.
Difatti, anche per Enjobby, sono state un successone, dato che in 4 – su 9 – avevano trovato il proprio Enjobby (o almeno una “bozza di Enjobby”) direttamente in sala.

la vera Valentina
Mentre nelle due settimane successive, anche altri 3 ci hanno confermato il proprio successo, talvolta chiedendoci qualche aiutino o suggerimento: talvolta capita che abbiamo qualcosa davanti agli occhi, o sulla punta della lingua, e non riusciamo a vederlo o pronunciarlo.
A quel punto, il confronto con chi conosce approfonditamente le tecniche, aiuta (e noi non ci tiriamo indietro!) 😀
Ad oggi, quindi, solo in 2 sono “non dichiaratamente” Enjobber.
Ma sarà questione di tempo e presto anche loro ci contatteranno! (magari proprio in risposta a questo post, chissà!)
Ora, per concludere, un pensiero per tutti… (se ti piace, lo puoi condividere con la pagina, oppure salvarlo e condividerlo con i tuoi amici).

la vera vita è una scelta
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