by Lara Lucaccioni
Cari amici lemattiani,
oggi vi voglio parlare delle categorie del pensiero creativo.
Ho intenzione di proporvi un esercizio che ci è utile a capire come funziona la creatività e quali sono i parametri per misurarla.
E’ un esercizio molto interessante, perché è uno di quelli proposti dalla NASA per misurare la creatività dei propri ingegneri.
Ebbene, questo stesso esercizio è stato proposto a dei bambini di 5 anni: il 98% di loro è risultato altamente creativo.
Lo stesso test è stato proposto agli stessi bambini all’età di 8 anni e già la percentuale degli “altamente creativi” era scesa (32%), fino ad arrivare ad un minimo all’età di 44 anni (2%), per poi risalire gradualmente.
Si è visto che la creatività è collegata al numero di perché che ci poniamo (65 nel bambino di 5 anni e 6 in un uomo di 44) e al numero di risate al giorno (113 in un bambino di 5, 11 in un uomo di 44: e noi di Le Mat, per aumentarle, abbiamo scelto, tra l’altro, lo Yoga della Risata).
Cose ne possiamo dedurre?
Che nasciamo creativi e che, mano a mano che cresciamo, il contesto in cui viviamo, la scuola, gli schemi, le convenzioni, il “senso comune” ci fanno disimparare il pensiero creativo.
Qual è la buona notizia?
Che la creatività si può allenare: è una nostra facoltà innata e non dobbiamo far altro che stimolarla in più modi possibili.
Ma qual è questo esercizio, Lara?
Eccolo!
Elencare i diversi usi di un oggetto comune, ad esempio uno stuzzicadenti, un mattone o del bicarbonato, etc, in un determinato intervallo di tempo, poniamo 3 minuti.
L’obiettivo è stilare una lista, che comprenda più usi possibili, anche i più disparati e fantasiosi. Una regola fondamentale e molto cara alla creatività è: nessun giudizio!
Sparare a raffica più risposte possibili, senza giudicare se sono valide o meno: dobbiamo immergerci in un flusso creativo in cui qualsiasi cosa che ci viene in mente è buona e va scritta.
In questo momento vince la quantità e non la qualità.
Ci penseremo poi, ad esercizio terminato, a vagliare cosa è emerso e cosa ci sembra più o meno valido.
Proviamo insieme!
Prendete un foglio di carta, una penna e…
Indicate i diversi usi di… uno STUZZICADENTI!
3 minuti di tempo!
Sparate a raffica!
Rinviate il giudizio.
Come è andata?
Dalla lista che esce fuori si possono di sicuro individuare tre categorie fondamentali della creatività: fluidità, flessibilità e originalità.
Ma, prima di andarle a vedere nel dettaglio, mi piace suggerire che probabilmente proprio questo esercizio è uno di quelli che ha reso possibile un video davvero delicato e poetico – scoperto grazie al meraviglioso sito di Annamaria Testa, Nuovo e Utile – girato addirittura con un telefonino e arrivato tra i finalisti del Nokia Shorts 2011.
The adventures of a Cardboard Box. Un bambino davvero creativo ed un insostituibile amico di giochi: uno scatolone di cartone ed i suoi innumerevoli, originalissimi, usi.
Bellissimo, vero?
Ed ora andiamo a vedere inseme queste tre categorie.
Fluidità
E’ la quantità di usi che riusciamo a produrre, il numero dei risultati che abbiamo scritto, la nostra capacità di produrre rapidamente molte idee e soluzioni. Compilare liste è un sistema efficace per incrementare la fluidità di pensiero, perché costringe ad incanalare le tue energie in maniera produttiva (devi scrivere più usi possibili ed entro dei limiti di tempo stabiliti: devi dare il tuo meglio in poco tempo!)
Fare una lista dei “possibili usi di…” ti aiuta, quindi, a concentrarti e produrre un gran numero di idee. La fluidità, però, non è tutto. Per essere creativo devi anche saper essere flessibile.
Flessibilità
Se la tua lista include degli usi molto strani, fuori dal comune, hai dimostrato di possedere anche flessibilità. Sei flessibile, se la tua lista contiene ipotesi inusuali.
Per lo stuzzicadenti ad esempio, degli usi che denotano flessibilità potrebbero essere: giavellotto per pupazzini LEGO, materiale per realizzare mobili per bambole, strumento per mescolare vernice in piccoli contenitori ad uso di modellismo, verificare l’umidità del terreno, usare lo stecchino come segnalibro, etc. Se vi bloccate e non riuscite a scrivere oltre, un segreto è quello di prendere in mano la penna con la mano non dominante e scrivere con quella. Andremo a chiamare in causa direttamente l’emisfero destro e soluzioni molto più fantasiose. Pensare in modo flessibile significa saper vedere oltre i ruoli ordinari e convenzionali, saper improvvisare ed essere intuitivi, essere in grado di giocare col contesto e la prospettiva e focalizzarsi sui processi, anziché sui risultati. Essere flessibili significa creare più categorie possibili degli usi dell’oggetto. In ultima istanza la flessibilità è la capacità di affrontare un problema in maniere diverse (pensiero divergente).
Originalità
L’originalità è la capacità di proporre idee nuove e inattese.
Vai a rileggere la tua lista e ci trovi proposte che ti sembrano del tutto impossibili: le hai scritte davvero tu?
Quando si entra nel flusso creativo, la magia accade e non resta altro che sorprendersi. Il bello è che ci si può esercitare: si può portare il proprio cervello, con la sola applicazione e decisione di stimolare la propria creatività, ad essere più vivace ed attivarsi quando abbiamo bisogno di una risorsa creativa in più.
Il consiglio: stimolare il proprio pensiero creativo in serate insieme ai tuoi amici.
Basta cambiare l’oggetto: vi consiglio subito di provare col bicarbonato.
Se poi volete qualche spunto in più, qui ci sono davvero alcuni dei suoi tantissimi usi possibili.
[…] un quantità molto elevata di idee o ipotesi a partire da qualsiasi stimolo proposto (dote difluidità, fondamentale nella creatività, ne parleremo in un prossimo post) ed alternano con facilità le […]