by Matteo Ficara
Cari amici lemattiani,
qualche giorno fa, in riunione con parte del team di una delle startup che seguo (e di cui vado più fiero), ovvero EcoErgoSum, tra i vari argomenti venuti fuori con il marketing mi è piaciuto di portare qualche esempio di comunicazione verbale ipnotica.
Quando ho visto l’interesse suscitato dall’Ipnosi, mi sono detto che – forse – era ora di scrivere qualcosa del tipo: “Ipnosi. Vita, morte – PNL – e miracoli”.
Per cui… andiamo a scoprirne di più!
(ATTENZIONE: questo articolo contiene molti link DA VEDERE con… ATTENZIONE!)
La mia passione per l’ipnosi nasce tantissimi anni fa, quando – da bambino – mi affascinai di questo fenomeno chiamato “mesmerismo” e cercai di comprendere meglio “perché funzionava (e come)” e quali erano i suoi poteri misteriosi.
Ma, essendo bambino, non riuscii a cavarne un ragno dal buco e, come spesso si fa con le cose per cui ancora non siamo pronti, ho abbandonato la mia ricerca nel dimenticatoio.
Qualche anno fa, però, questo interesse si è risvegliato. Più precisamente leggendo un testo per me fondamentale: “Incontri con Uomini Straordinari” di Gurdjieff.
Il passo preciso, che scatenò il ritorno dell’interesse, parla di un ragazzo di non so quale religione, che non riusciva ad uscire da un circolo che gli era stato tracciato attorno, sulla terra.
Ecco… che cosa genera queste limitazioni?
Ipnosi 1 – tra fantascienza e magia
come cambiano le cose, quando cambian le parole
Quello che nel secolo scorso veniva catalogato come “cialtroneria” o “superstizione”, e che una volta veniva considerato magia, può essere oggi reinterpretato alla luce di scoperte interessanti, soprattutto negli ambiti di contingenza tra filosofia della mente, filosofia del linguaggio, psicologia, psicologia dello sviluppo, psicologia cognitiva, psicoterapia, neurologia e cibernetica (a tale proposito, una bellissima ed affascinante lettura è “PsicoCibernetica” di Maxwell Maltz – il link è alla RECENSIONE).
Qualcosa di “cibernetico” ha anche la PNL (Programmazione Neuro Linguistica), perché lavora sulla stretta interconnessione mente/corpo (o mente/mondo), e questo mi ha causato – per lungo tempo – la difficoltà di distinguere le due discipline.
E, dato che volevo una risposta, oltre a studicchiare a destra e a manca, sono andato a sperimentare/imparare l’ipnosi dai migliori.
All’inizio, ma proprio all’inizio (nel lontano 2010), il primissimo corso che ho seguito sulle dinamiche della mente, è stato “Il Potere della Mente”, degli amici Golia Pezzulla ed Alberta Cuoghi di Enjoy Italia (link al sito).
Il seminario di due giorni non era prettamente sull’ipnosi (o – quantomeno – non si imparava ipnosi), ma piuttosto un abilissimo intreccio di coaching, pnl e ipnosi (Golia è laureato in psicologia, con un Master in ipnosi), capace non solo di catapultare chiunque nell’affascinante mondo dei “poteri nascosti” (e non è facile! Per cui ancora COMPLIMENTI agli amici di Enjoy e… GRAZIE!), ma anche di farlo uscire con una sensazione di “ok, ora abbandono il vecchio-io proprio qui, fuori da questa porta, lo saluto, e ricomincio con un io NUOVO” (cosa che Golia suggeriva di fare ed io ho fatto ^_^ ).
In questo seminario avevo imparato già molto sulle dinamiche della mente, ma la voragine “ipnosi” era stata veramente spalancata.
Fu così, che – con i tempi ed i modi a disposizione – mi misi a cercare altro (e nel frattempo studicchiavo qualcosa di PNL: “La struttura della Magia” di Grinder e Bandler e “Introduzione alla PNL” di Richardson).
Ipnosi 2 – questione di stile
tu vuò fa’ l’americano?
La seconda esperienza la feci con Tom Silver, ipnoterapeuta (ed anche un po’ showman) americano molto conosciuto, invitato in Italia dall’Associazione Ipnosi Italia, per insegnare il suo metodo ERT – Emotional Replacement Therapy (per il quale ho preso la certificazione).
Dopo tutta la confusione dei miei studi, ero arrivato a questa esperienza con 2 necessità:
- avere una risposta alla domanda: “Che cos’è l’ipnosi?” ;
- fare pratica di tecniche ipnotiche.
Nei 3 giorni di corso a Roma, oltre all’acqua presa per arrivare in sede di corso, di pratica ne abbiamo fatta tantissima e spesso in modo “scientifico”: Tom Silver lavora utilizzando una macchina che traccia l’EEG (elettroencefalogramma) ed è stato spesso possibile visualizzare l’andamento delle onde cerebrali dei due emisferi (vuoi sapere come funzionano cervello e creatività? Leggi l’articolo).
Mi ero convinto di frequentare il corso, infatti, perché riportava la dicitura: “ipnosi scientifica”, che sembrava essere in grado di rispondere alla mia domanda:
Che cos’è l’ipnosi?
Alla fine della fiera (del corso), la mia mente era stata letteralmente bombardata dal concetto che l’ipnosi è “uno stato di rilassamento fisico e di focalizzazione dell’attenzione”.
Mah… non mi convinceva del tutto o, quantomeno, l’istrionismo di Tom Silver showman e la mia inesperienza, mi misero nella condizione di continuare a dubitare, soprattutto circa le differenze tra PNL e ipnosi, dato che l’ERT mi era sembrata una sessione di PNL in piena regola!
E, parlando di PNL, ipnosi e “stile americano”, devo dire che mi sono trovato in questa impasse anche quando ho seguito Paul McKenna, venuto per la prima volta in Italia grazie a Marcello Mancini ed all’insostituibile team di Performance Strategies, al Forum delle Eccellenze 2012 (e, a proposito di PNL, Performance Strategies a luglio ci propone i migliori, nell’incontro “PNL, vecchio e nuovo codice” con Belotti e Frausin).
Tornava quindi ancora questa sovrapposizione ipnosi/PNL che si è risolta solo con lo stile italiano: Max Damioli e Giuseppe Vercelli.
Nel corso Ipnosi e Respiro seguito a aprile/maggio 2012, i due esperti ci hanno condotto sulla via del… Respiro e dell’Ipnosi, naturalmente!
^_^
Anche se devo molto, moltissimo, a Max Damioli, per la “rude” sincerità, per la verace umanità, la profonda essenza spirituale ed una competenza inpareggiabile in tantissime discipline (respiro, ipnosi, pensiero positivo, pnl), in questo corso è stato prevalentemente Giuseppe Vercelli a guidarci nei meandri della mente.
Prima di passare all’ipnosi in stile italiano, voglio dedicare un solo istante, poche parole, per dirvi: frequentate uno qualsiasi dei corsi di Max.
Ve ne prego dal profondo. Non solo apprenderete tecniche utili a migliorare la vita, ma libererete parte di quello che siete nel profondo.
Ve ne prego.
E magari leggete “Il libro del respiro”, sempre del mitico Max (AUGH, vecchio mio! E Grazie).
Per cui, torniamo all’ipnosi in stile italiano.
Per fortuna anche Giuseppe, fonte ben più attendibile della precedente americana, ha dato una definizione “scientifica” di ipnosi, confermandola uno stato di rilassamento con focalizzazione dell’attenzione.
Finalmente, quindi, con il creatore del Metodo SferaCoaching i miei dubbi si sono sciolti.
Difatti, sono state dette anche due parole sulla differenza con la PNL (e – se ricordo bene – è stato Max a dirne qualcosa), considerando la PNL come una terapia breve, dove è il “paziente/cliente” a decidere quale sarà lo status di salute in confronto a quello attuale, detto “di malattia” (perché disfunzionale come sistema di pensiero).
In definitiva quindi, perché il ragazzo non riusciva ad uscire dal cerchio?
Ipnosi 3 – del “credere”
“Che cos’è l’ipnosi? L’ipnosi non esiste. Tutto è ipnosi”
– Milton Erickson
Il ragazzo non riusciva ad uscire dalla circonferenza perché non poteva farlo!
L’ipnosi non esiste, tutto è ipnosi, perché… se è vero che lo stato ipnotico è quello di rilassamento fisico con focalizzazione dell’attenzione, allora noi viviamo continuamente, in questo stato, moltissimi eventi contemporaneamente: mentre il nostro emisfero sinistro segue l’attenzione cosciente, il destro risponde all’attenzione non consapevole, attiva – in noi – per una buona quantità del nostro tempo.
Vi faccio alcuni esempi: davanti alla televisione, mentre guardate i programmi e siete “concentrati”, non vi accorgete che state vivendo uno stato ipnotico che comprende tutto quello che vi accade attorno (anche fuori dalla televisione). Un altro esempio è quello di fb: mentre siete presi da scrivere il vostro post, fb ads (la pubblicità lì alla vostra destra) lampeggia messaggi “sub-liminali”, perché proiettati al di sotto (sub-) della soglia della vostra attenzione.
Insomma, anche quando siete a passeggio a pensate alle vostre cose, vivete uno stato ipnotico. Anche quando vi telefonano e non vi fanno parlare e voi vi concentrate fortemente sul pensiero “Sì, ma quando tocca a me, parlare?” oppure “Uffa… ma quando finisce?”, anche in questi casi, siete sotto ipnosi (per overflow).
Ipnotico, quindi, è (quasi) tutto quello che ha a che fare con la nostra “attenzione” e “disattenzione” alle cose e a noi stessi.
Ipnotica è la convinzione che abbiamo di quello che siamo (immagine dell’io):
- Quanto siamo attenti a noi stessi?
- Quanto, invece, ci sfugge?
Se la consapevolezza riguarda la quantità di attenzione che siamo capaci di portare a noi stessi, allora lo stato di ipnosi (quando NON è voluto) ci informa sulle nostre zone di inconsapevolezza.
Golia, Giuseppe e Max sanno bene che abbiamo delle risorse inesauribili, “là sotto”.
Igor Sibaldi indica nell’inconscio la zona dove si disvelano i nostri più profondi poteri.
Ed il misticismo indica il “viaggio nell’oltretomba” come un passaggio iniziatico fondamentale per la propria ri-nascita.
Sotto al velo della mente razionale, che vuole sapere,
al di là del giudizio delle cose,
c’è la Vera Vita, che va oltre la Morte.
C’è l’IO che fa i Miracoli.
Matteo Ficara, LeMat
appassionato di Linguaggio, Simboli ed Ipnosi
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