by Lara Lucaccioni
Cari amici lemattiani,
prosegue la nostra rubrica sulle tecniche di creatività. Oggi vi voglio parlare del Brainwriting.
Come la parola suggerisce, il Brainwriting è una tecnica che ha a che vedere col Brainstorming e che, a mio parere, per certi versi lo migliora.
Brainstorming
Dato un problema e raccolte tutte le info utili su di esso, il brainstorming lascia libero sfogo, in un limite dato di tempo, alle proposte / idee / soluzioni del gruppo creativo.
- 1. Generare il maggior numero di idee -> puntare alla quantità (vero e proprio numero di soluzioni proposte) e alla fluidità, senza blocchi e sparando più idee possibili
- 2. Rinviare i giudizi e le frasi killer: la parte sinistra del nostro cervello, il censore, la parte che giudica, quella vocina interna che ti dice “Ma, no, ma sta zitto, questa è una cavolata, ma che vai a dire…”, va lasciata in riposo durante la frase produttiva. Si deve cercare di limitare o evitare del tutto le frasi killer che bloccano la creatività .
- Generare idee originali -> flessibilità ed originalità – categorie che hanno a che fare con i diversi ambiti semantici che riusciamo ad abbracciare all’interno delle soluzioni che proponiamo – sono fondamentali per dare ampio respiro al brainstorming.
Il bello del brainstorming è che, poiché si lavora in gruppo, una proposta che viene fatta da uno dei componenti può innescare in me soluzioni che altrimenti non mi sarebbero venute in mente. Il mio cervello compie delle associazioni proprio grazie allo stimolo prodotto da una delle proposte del gruppo.
Limiti: spesso il brainstorming non permette a tutti i componenti di esprimersi con naturalezza. Sono di solito privilegiati i componenti più sicuri di sé, mentre i timidi è probabile che intervengano assai poco.
Altro limite: data la profonda interattività della tecnica, spesso anche chi è deputato a registrare a mano le idee che emergono ne perde qualcuna.
Soluzione: io di solito registro i brainstorming con l’audio recorder (e poi li sbobino a casa, dando come valore aggiunto del Crealab tutta la registrazione 🙂 ).
Brainwriting
Come funziona:
- Discutere il problema per definirlo e scriverlo in posizione visibile.
- Distribuire dei cartoncini vuoti ai partecipanti. La tecnica è silenziosa: ognuno dovrà scrivere su un cartoncino la prima idea che gli viene in mente per risolvere il problema dato.
- Ogni cartoncino compilato viene passato, poi, a chi è alla nostra destra.
- Leggere il cartoncino che ti è arrivato e considerarlo Carta di stimolo. Scrivere un’idea nuova, da questo ispirata, su un altro cartoncino vuoto.
- Passare solo quest’ultimo nuovamente al componente alla nostra destra e così via, magari fino a che il giro non è completato.
- Dopo 10 minuti raccogliere i cartoncini ed appenderli per colonne individuando varie categorie.
- Ognuno applica bollini sulle idee interessanti.
- Commenti
Cosa succede durante il brainwriting?
Le idee che ci vengono passate sono progressivamente dei miglioramenti dell’idea scritta al primo giro da qualcun altro. Il bello è che ci troveremo a migliorare un’ idea spesso prodotta da una mente molto diversa dalla nostra e questo ci stimolerà ad attingere a delle risorse spesso non utilizzate.
Lo stupore nel leggere i foglietti che ci arrivano spesso è direttamente proporzionale all’originalità dell’idea che produrremo, perché l’originalità è di solito prodotta grazie ad un cortocircuito tra cose lontane tra di loro.
Uno dei vantaggi è che tutti sono protagonisti e possono dire la loro, anche i timidi. Spesso, durante i vari Crealab o Ideazone che ho tenuto, mi sono trovata a verificare che molte idee davvero originali sono di solito prodotte da chi è silenzioso per la maggior parte del tempo.
In uno dei Crealab, tenuto a Macerata all’interno di un festival intitolato Arte del vivere, che aveva come obiettivo il parlare di felicità possibili, abbiamo usato Brainwriting per rispondere alla seguente sfida: In che modo potrei essere più felice?
Vi elenco qui sotto tutte le idee suggerite: eravamo circa una ventina e, divisi per 5 tavoli, in 10 minuti abbiamo prodotto ben 102 idee!
- Amare – abbracciare il mio amato – nuotare senza orario – camminare per ore senza meta – cantare – guidare oltre… – andare in canoa – accarezzare papà – abbracciare mamma
- Mi butto nelle nuove esperienze fiduciosa e piena di entusiasmo
- Riprendere il piacere della lettura, contaminarmi delle idee, imparare a suonare il pianoforte
- Vorrei imparare a studiare la musica e suonare il pianoforte, sentirlo come “amico”, “ vibrare” con le sue “corde”
- Per realizzare i sogni occorre affrontare la nostra paura che il sogno tira fuori
- Costruire qualcosa di mio, essere soddisfatto del mio lavoro, svegliarmi con la voglia di fare, essere felice a fine giornata.
- La musica è una grande compagna di vita, la rende migliore, senza dubbio è un ingrediente della felicità
- Capire chi sono cosa amo e cosa vorrei realizzare indipendentemente da lavoro, studi e famiglia.
- Lavorare sulla fiducia in me stessa e nelle mie capacità di essere e di fare, rispettandomi.
- Mi cimento in un’attività nuova, inusuale, qualcosa che mi faccia sorridere a fine giornata. Energia!!
- Cercando senza esitazioni di realizzare ciò che ho dentro
- Realizzare ciò che ho dentro (sogni, ambizioni, progetti senza aver paura del giudizio di se stessi, degli altri e del fallimento).
- Fare un corso di PNL e imparare ad essere felice dei miei successi.
- Cantare come lavoro
- Affrontare, con coraggio, le paure che più ti limitano
- Vivere con la musica, essere in pace con me stessa
- Fare un viaggio per capire da fuori con visione oggettiva dov’è la mancanza sotto a ciò che ci dà tranquillità apparente: da solo inizio nuovo altrove.
- Leggere, inventare, suonare, mangiare, giocare, viaggiare, imparare, amare
- Vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, diventare immortali
- Viaggiare, scoprire nuove realtà, così da guardare le cose da punti di vista nuovi, aprirmi a ciò che di bello la vita mi offre, all’amore senza paure
- Se la vita non è lineare vuol dire che posso sempre andare dove voglio
- Comprendere e accettare se non si può cambiare. Oppure: un passo alla volta!
- I bambini son felici, perché crescono anche se non vogliono. Dunque “dobbiamo” voler crescere sempre.
- Cambiare le cose che non vanno
- Prendere coscienza che la vita non è lineare
- Non cercare soluzioni
- La crescita verso la felicità presuppone l’entusiasmo verso la costruzione
- Trovando nuove soluzioni
- Un passo alla volta porta a nuove rivoluzioni!
- Le soluzioni non si cercano: le soluzioni ti trovano
- Arrendersi al fatto che l’amore non c’è
- Cambiando le vecchie soluzioni
- Trasformare la mia sofferenza in gioia
- Ogni momento io posso scegliere dove andare
- Un passo alla volta si passa a nuove avventure
- L’amore ci costituisce e, se non abbiamo paura, ci sostituisce
- Soluzioni inattese che portano cambiamenti e aria fresca
- Felicità assoluta… … arrivare…
- Dedicarsi completamente all’avventura
- L’amore senza paura agisce per noi!!
- Il sesso è il miglior modo di costruire relazioni. Ma nella società futura!
- Seguire l’ispirazione
- L’inverno si trasforma sempre in primavera…
- Futuro diverso basato su relazioni di sesso felice?
- Respirare per conoscersi
- Primavera è composta da prima e vera!
- La paura produce coraggio
- Il mondo fa schifo, ma bisogna saper accettare
- Fare ciò che in quel momento ti va di fare
- Darsi degli obbiettivi e fare il possibile per raggiungerli
- Imparando a volermi bene
- Non temere di dire le proprie idee
- Avere il coraggio di affrontare le situazioni difficili
- Avere uno sguardo più limpido verso la realtà
- Riuscire a capire cosa voglio veramente
- Ascoltando il mio cuore
- Facendo il primo passo per la realizzazione dei miei obbiettivi.
- Ascoltando le mie necessità, le mie emozioni (imparando ad ascoltarmi)
- Abbassare le aspettative che ho
- Riconoscendo e accettando la realtà
- Trovare me stessa, la mia strada
- Dandomi più valore, rispettandomi di più
- Riuscendo a realizzare i miei propositi
- Vivere bene il nostro tempo per vivere meglio
- Condividere e scambiare i propri “bagagli”
- Essere propositiva nei confronti delle persone che mi stanno vicino senza timore di essere bocciata
- Parlando di più
- Lasciare le proprie abitudini e aprirsi a nuove esperienze
- Conoscere nuove persone fuori da ogni pregiudizio
- Imparare a lasciare… partire
- Tenendosi sempre in allenamento pisco-fisico-mentale senza paura di accedere ad interessi di altre fasce di età (mito del fanciullino)
- Non avendo paura di mutuare qualcosa dal diverso da te, che, apparentemente, non avresti mai preso in considerazione
- Un insolito sorriso alle persone, alla vita, alle sfide
- Imparare nuove possibilità per il corpo, ballare
- Essere più positiva, perciò “creare” positività
- Liberarsi dagli schemi
- Tanto sesso aiuta!
- Imparando lingue straniere
- Non avendo paura di fare anche le cose che sembrano più banali
- Sperimentando, fare esperienze
- E cogliendo le tante possibilità
- Potrei essere più felice cercando di regalare felicità e godendone insieme agli altri
- Allontanare odio
- Accumulare amore
- Accumulando più denari
- Giocare di fantasia
- Potrei essere più felice cercando di ascoltare i miei bisogni profondi ed eliminando quelli superficiali
- Sdrammatizzazione delle situazioni reali
- Tentare nuove strade e avere coraggio di cambiare
- Potrei essere più felice cercando di attraversare la realtà con la leggerezza di una piuma
- Lasciando libero sfogo ai miei pensieri
- Potrei essere più felice abbassando le mie aspettative di felicità
- Non chiedendomi più come essere felice
- Selezionare le priorità
- Obiettivi possibili e arrivabili
- … amore libero
- Guardarmi intorno
- La paura sta nei sogni
- Conoscerci per mescolarci
- Prima la verità: la prima cosa è dire la verità a me stesso
- Sincerità con noi stessi
- Mescolarci per renderci liberi
Incredibile, vero?
Qual è la soluzione che vi stuzzica di più e che condividete?
Arrivederci alla prossima tecnica di creatività!
Lara Lucaccioni
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