by Lara Lucaccioni
Cari amici lemattiani,
siamo in prossimità del Natale e uno dei migliori regali che potete fare a coloro a cui tenete davvero (e confido che il primo di questi sia proprio il vostro io) è l’Agenda degli Angeli di Igor Sibaldi.
Noi di LeMat siamo dei sostenitori appassionati del lavoro che da anni svolge Igor Sibaldi: lo trovate spesso citato nel blog e neppure con la frequenza con cui vorremmo (sono in arrivo altri articoli sul suo splendido contributo alla crescita di chi ha voglia di aumentare le proprie possibilità e superare i propri limiti ^_^).
Qualche mese fa, poi, ho frequentato il suo workshop su Disobbedienza e creatività, organizzato dagli amici di Performance Strategies, che per il 2013 hanno in serbo una sorpresona proprio su Sibaldi: una grande appassionata di creatività e una delle figure che più la ispira, che parla proprio del “suo” argomento preferito! Entusiasmo!
Ebbene, presto anche la mia recensione al workshop: il bello è che ho aspettato fino ad ora a recensirlo, perché durante il seminario Sibaldi tiene a precisare più volte che, se parliamo di molte delle tecniche e dei significati profondi di questo particolare workshop, noi stessi, poi, rischiamo di restare indietro e non applicarle.
E’ con grande sorpresa, quindi, che nell’Agenda degli Angeli ho ritrovato molti dei temi che Igor affronta nel workshop.
Per chi ha letto il Libro degli Angeli ed ha familiarità con l’argomento, “gli Angeli antichi indicavano energie del nostro Universo, che agiscono in tutto – e che nella nostra psiche diventano anche energie psichiche. Gli egizi e gli ebrei le avevano intuite e le studiavano amorevolmente. Ne elaborarono una precisa tipologia: 72 “Angeli”, corrispondenti ad altrettanti tipi psicologici – ciascuno dei quali coglie una di quelle energie più di altre (da qui venne poi la credenza nel cosiddetto “Angelo custode”)”.
“L’obiettivo, ci dice Sibaldi, è adoperare al meglio possibile tutte queste connessioni energetiche nella vita quotidiana: i nomi degli angeli sono delle formule e sono capaci di mostrare “che cos’è, com’è, cosa fa l’energia dell’Angelo a cui è riferito”.
Ciascun Angelo esercita, quindi, un notevole influsso su chi nasce nei suoi giorni (Libro degli Angeli), ma anche su ciò che in quei giorni avviene (Agenda degli Angeli).
Se nel Libro degli Angeli Sibaldi parla in maniera approfondita di ogni Angelo per ciò che riguarda la personalità di chi nasce sotto la sua protezione (gli Angeli cambiano ogni 5 giorni), nell’Agenda esamina i 72 impulsi energetici di cui ciascuno dispone in ogni anno (è quindi un Agenda da far rivivere ogni anno).
Insomma: il Libro degli Angeli sta alla personalità di chi nasce in uno dei 5 giorni del suo angelo, come l’Agenda degli Angeli sta alle energie angeliche quotidiane di ognuno dei 72 periodi.
Sibaldi ci guida, quindi, attraverso le occasioni che ci propongono le varie energie angeliche, dando indicazioni su come riconoscerle.
Creativamente parlando, è la volta dei “problemi“: i problemi sono, per Sibaldi, una benedizione. Se l’impulso angelico non ne producesse, è come se la sua energia venisse sprecata: “i problemi si creano ogni volta che, crescendo, non ci accontentiamo più di ciò a cui ci eravamo rassegnati prima.”
L’obiettivo è procedere verso la “Terra promessa”, che, per chi ha seguito il workshop “Disobbedienza e creatività”, è il luogo in cui è diretta la specie figlia di una specie Madre ormai stantia.
Gli individui stanno cambiando, ma la gente rimane uguale. I molti non si accorgono ancora; i singoli “io” sì. Dunque gli Angeli che tu puoi avvertire portano più lontano delle forze collettive. E’ bene immaginare una meta, per poi servirsi di quelle 72 energie come del vento nelle vele.
L’agenda è disseminata delle tecniche di cui Sibaldi parla nel workshop: si va dal combing, ai sogni (argomento su cui, presto, arriverà un articolone!), ai 101 desideri, a tecniche di creatività pratica.
Accorgersi è un’altra delle parole chiave dell’Agenda: è fondamentale svegliarsi, risvegliarsi e, di conseguenza, meravigliarsi delle cose, come se le vedessimo per la prima volta, come potrebbe farlo un bambino (modello per eccellenza).
La Terra promessa è la nuova specie verso cui si stanno dirigendo alcuni, ancora pochi, elementi della specie madre, coloro che si stanno accorgendo che la nostra Civiltà, la Società e la Cultura di massa (che, con un acronimo ricorrente nel libro, Sibaldi chiama CSC) ci stanno logorando e ci condizionano pesantemente: il fenomeno è quello della speciazione.
Il mondo è per Sibaldi costituito da:
- ciò che la gente dice dei fatti (assumptions): è un alano
- ciò che uno si aspetta dai fatti (beliefs): attento, morde
- i fatti: è un cane
La maggior parte dei nostri conoscenti è abituata a percepire solo i primi due, lasciando pochissimo tempo per stupirsi e guardare direttamente ai fatti senza filtri, come fa il bambino quando, indicando un cane, esclama con entusiasmo: “Cagnolino!”.
Ed uno dei segreti è farsi domande: una volta che ci siamo accorti di un fatto, qualcosa che avevamo sotto gli occhi, ma che non vedevamo davvero, incominciamo a porci delle domande: “Perché?“, “Che cosa?” e “Chi?”.
E, ovviamente, in pieno spirito da pensiero divergente, l’importante è non accontentarsi delle prime risposte che vengono in mente.
Queste domande, poi, sono da farsi di frequente, perché la risposta che è vera oggi sicuramente non lo sarà pure domani, poiché siamo in continua evoluzione.
Se le parole sono passi e la coerenza con te stesso non ti importa più, il tuo pensiero diventa perenne scoperta della verità, così come l’arte lo è della bellezza e come il sogno lo è della tua realtà.
Percorrendo le 72 energie, i consigli per svegliarsi, accorgersi, ampliare il proprio io (o meglio unificarlo, visto che i nostri io sono molteplici, quante le nostre maschere), aumentare e superare la CSC ce ne sono davvero molti.
E Sibaldi ci dice anche di sognare in grande – un po’ quello che succede con la tecnica dei 101 desideri, anche questa ripresa nell’Agenda – e di lasciare indietro i Devo, verbo nocivo da eliminare completamente.
E di giocare alla costruzione del tuo futuro, immaginando come sarai tra 20 anni: prova a prendere un quadernino e a scrivere 2042, e pensare a come sarai, cosa starai facendo, etc. Poi scrivi 2041 e così via, fino ad arrivare a domani, e a cosa devi fare ora per arrivare ad essere come ti sei visto nel 2042. Magico!
E magico è anche accorgersi che abbiamo qualcosa di divino in noi, qualcosa che a volte sentiamo inspiegabilmente, quando intuiamo di avere delle capacità razionalmente inspiegabili, come pensare a quell’amico lì, che non vediamo da tanto tempo, e vedercelo comparire davanti come per magia.
Ecco le 5 leggi che ci impediscono razionalmente di credere alla nostra divinità:
- la mente ha limiti insuperabili, così come ne ha il corpo
- il tempo è lineare e ha una sola direzione: dal passato al futuro
- il principio di causa ed effetto, per cui tutto ciò che accade è determinato da qualcosa che è accaduta prima
- è bene lasciarsi guidare dalla morale e a dividere, quindi, il giusto dallo sbagliato
- nella nostra immagine di realtà il dover essere è più potente dell’essere.
I consigli per andare oltre queste false leggi si dipanano, ancora, attraverso 5 energie angeliche, giorni giusti per il superamento di questi limiti.
E poi c’è il senso della felicità, che si esprime con sensazioni di ripugnanza, quando ci avviciniamo a qualcosa che non ci fa bene, e con un aumento di forze, quando ci dirigiamo verso ciò che ci è utile. Questo sesto senso è innato dalla nascita, ma è stato alterato da chi ci ha costretto a ritenere utile ciò che non lo era. Ma si può recuperare, usandolo per creare ciò che ancora non c’è e per immaginare scelte nuove.
L’esercizio, qui, è: fantastica per 8 ore, prendendo appunti e trasformando gli appunti in desideri, in progetti. Precisali sempre più, perché servano da binari sui quali avviare il treno della vita in una direzione migliore.
E potrei continuare a scrivere davvero molto di questo meraviglioso libro, ma penso che, per ora, basti così.
L’Agenda degli Angeli sembra infinita nelle possibilità che dà al lettore volenteroso di ri-svegliarsi, ampliare le proprie possibilità e prendere la strada per la specie figlia, superando definitivamente la CSC.
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