by Matteo Ficara
Cari amici lemattiani,
una delle cose più belle del mondo della formazione sono le persone che si incontrano.
A marzo del 2012, per una consulenza ad altissimi livelli (si parla del Forum delle Eccellenze), oltre all’onore di lavorare al fianco degli esperti di Performance Strategies, ho avuto l’onore ed il piacere di conoscere un ragazzo eccezionale: Matteo Salvo.
Non lo conoscete? O_o
Per quei pochi che non lo conoscono ancora, ecco due parole su di lui.
Ciò che c’è da sapere su Matteo Salvo è che, in Italia, è il primo (ed attualmente unico) istruttore certificato direttamente da Tony Buzan, creatore delle Mappe Mentali.
E’ master pratictioner in PNL (non sai cos’è la PNL? LEGGILO QUI) ed insegna tecniche di apprendimento dal 2000.
Ha fondato una scuola, la MindPerformance, che si occupa di sviluppo delle risorse umane, dal 2008 è docente di mnemotecniche presso la Scuola Nazionale di Metodologie della Didattica dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale e tiene seminari presso La Scuola Universitaria di Management d’Impresa.
Wow!
Ma quello che ci interessa maggiormente di lui, ed i nostri cari amici lemattiani lo sanno bene, è ciò che non si vede.
Andiamo a scoprirlo insieme, in questa avventura/recensione del suo ultimo libro (bestseller in MacroEdizioni):
“Pensa diversaMENTE, Agisci genialMENTE, grazie alle MAPPE MENTALI”
1. Quel che non si vede
Quello che non si vede – e che ho trovato meraviglioso – in Matteo Salvo è l’ “essere”.
Giovane, pieno di entusiasmo, sempre sorridente, anche dopo 3 gg. di iMindMapping continuo, che gli hanno richiesto un’attenzione incredibile (ed ecco spiegato il perché del cappello con visiera: lo distoglie dalle distrazioni!).
Ma Matteo Salvo è anche qualcosa in più: coerenza.
Semplice, diretto, chiaro, come i suoi occhi, quelli di un bimbo che guarda al mondo come ad un gioco pieno di sfide meravigliose.
Ed il suo libro è proprio come lui, forse è per questo che ha raggiunto, in così poco tempo, il primo posto nelle graduatorie dei più venduti.
Ma andiamo a vederlo più da vicino.
2. Pensa DiversaMENTE
Anzitutto bisogna dire che è notevolmente utile, oltre al libro, anche il DVD, dove Matteo Salvo stesso ci guida nel suo mondo, quello delle Mappe Mentali, accompagnandoci per mano anche nei loro 7 usi principali:
- per studiare (QUI il nostro articolo – ha già 41like, aggiungi il tuo!);
- per prendere appunti;
- per tenere discorsi;
- per prendere decisioni;
- per creare;
- per fare un brainstorming;
- per pianificare gli obiettivi.
Ad ognuno degli usi, Matteo Salvo dedica il giusto spazio, invitandoci alla sperimentazione.
Come è capitato anche per altri suoi libri (ad esempio: “Impara l’inglese in un mese“), si vede che l’organizzazione del lavoro viene da una Mappa Mentale: i capitoli e gli argomenti si susseguono in modo lineare e chiaro, così tutto risulta più semplice!
Non manca veramente nulla: Matteo è magnanimo con indicazioni sul “fare pratico” che aumenterà i nostri risultati, richiedendoci minore uso di risorse e tempo.
Un esempio?
Grafici di recupero delle informazioni, con consapevole uso delle curve della memoria, qualche spunto sulle Mnemotecniche (se vuoi saperne di più, QUI l’ARTICOLO), disegni di confronto per far comprendere al meglio le mancanze degli appunti lineari ed i pregi delle Mappe Mentali ed addirittura gli esempi personali di come Matteo prende appunti, anche quando si tratta di materie scientifiche, zeppe di formule e simili.
Un titolo proprio azzeccato: “Pensa DiversaMENTE”.
Devi prendere una decisione e non sai come fare?
Matteo ci guida nell’uso delle Mappe, invitandoci a creare un ramo per ogni ipotesi ed a riempirlo di tutti i PRO ed i CONTRO, dando loro un valore, in modo da poterci rendere più chiaro quanto – per noi – sia importante l’una o l’altra ipotesi e perché.
Tra pochi giorni (e non sono mai abbastanza) devi tenere un discorso e non sai come fare?
Costruisci una Mappa seguendo le indicazioni dei due Matteo (Salvo e Ficara ^_^ ) e memorizzala con la tecnica proposta nel libro “Pensa diversaMENTE, Agisci genialMENTE, grazie alle MAPPE MENTALI”.
![]() |
|
Hai bisogno di un’idea nuova?
Anche nel nostro percorso di Creatività (il CreaLab, in versione IdeaZone per le aziende — RICHIEDI il PROGRAMMA a: info@lematpercorsi.com) proponiamo le Mappe Mentali come brainstorming.
Il fatto è che la loro struttura è perfetta per lasciare i pensieri in libertà, dando loro la possibilità di ri-connettersi in nuove forme!
Nel DVD, Matteo Salvo ci guida passo passo a generare delle “tempeste di cervelli” performanti.
E se ancora non vi basta…
3. Agisci GenialMENTE
… Mappe Mentali per definire gli Obiettivi.
In questo breve capitoletto si capisce quanto sia importante, per Matteo Salvo, avere sempre un obiettivo definito, una sfida (in particolar modo, e lo capirete dalla Mappa Mentale su se stesso, che Matteo ha inserito nel libro, gli piacciono le sfide sportive):
- motocross;
- ultramaratone;
- triathlon;
- ironbike;
- nuoto;
… possiamo proprio dire che questo ragazzo NE HA FATTA DI STRADA!
Per definire un obiettivo, ci consiglia il maestro, è bene ricordarsi le 5 regole fondamentali:
- deve essere fattibile, proporsi di correre 210km da oggi (che ne corriamo circa 1) a domani, è un obiettivo irrealizzabile, che non tiene conto che, anche se tutto ci è possibile, è necessario dell’allenamento! ;
- deve essere motivante, avere un OBIETTIVO vuol dire alzarsi di boun ora di prima mattina ed essere entusiasti, vuol dire lavorare tutto il giorno ed arrivare a sera convinti di aver giocato al proprio gioco preferito, vuol dire essere felici di dedicare tempo (mesi, anni, la vita intera?) al raggiungimento di questo obiettivo;
- deve essere espresso in termini positivi – i nostri cari amici lemattiani sanno già bene che le parole creano il nostro mondo (se non siete ancora “dei nostri”, CLICCATE QUI ed ISCRIVETEVI alla nostra NEWSLETTER, e – se volete info maggiori, in fondo trovate articoli utili a compredere il legame: parole/mondo);
- deve essere misurabile, altrimenti non sapremo mai a che punto siamo e se stiamo veramente camminando nella giusta direzione;
- questo quinto punto lo aggiungiamo noi: un Obiettivo deve essere condiviso. Quando teniamo il nostro “CreaLab“, ricordiamo spesso la differenza tra un atteggiamento aperto ed uno chiuso, facendo questo esempio:
“In Giappone, quando c’è una riunione, 10 giapponesi arrivano con un’idea a testa ed escono con 10 idee ciascuno. In Italia, invece, arriviamo con un’idea a testa e ne usciamo con un’idea in tutto”.
Condividere un obiettivo ci aiuta a trovare altre persone che possono essere interessate (sponsor), aiutanti o collaboratori o, semplicemente, può indirizzarci verso ulteriore aperture.
Beh… direi che è tutto.
Ora non vi resta altro che CLICCARE QUI e ricevere il vostro “coltellino multiuso espresso” (le Mappe Mentali), spiegate dal maestro Matteo Salvo!
Matteo Ficara, LeMat
Mappato e contento!
Nostri Articoli sul legame parole/mondo:
Lascia un commento