by Lara Lucaccioni
Cari amici lemattiani,
oggi vi voglio parlare di un parte specifica del metodo di Anthony Robbins sul cambiamento, tratto dal suo manuale di psicologia del cambiamento (titolo originale “Awaken the giant within” – Risveglia il gigante che hai dentro), tradotto in italiano da Bompiani con “Come migliorare il proprio stato mentale, fisico e finanziario”: le regole.
Il libro, di circa vent’anni fa, un vero e proprio cult, (che fa il paio con il primo, “Come ottenere il meglio da sé e dagli altri”, forse il più famoso testo divulgativo della PNL), è davvero un percorso incredibile per tirar fuori da noi stessi il nostro meglio, sempre di più, giorno dopo giorno, in una sfida bellissima ed incredibile sulla strada del cosiddetto “miglioramento continuo”. Insomma, Robbins è ormai da anni il più famoso motivatore al mondo.
Di parti interessantissime, spesso (ab)usate anche da coach e formatori nostrani, magari senza citare la fonte, ce ne sono tantissime ed ho intenzione di parlarvene in più post.
Una di quelle che mi hanno colpito di più e che ai tempi ho messo subito in azione con entusiasmo ed impegno (due parole molto importanti nel vocabolario robbinsiano) è quella che riguarda quelle che Robbins definisce “regole”…
Le regole sono gli standard che guidano il nostro modo di comportarci di fronte a ciò che ci accade e le nostre reazioni nelle diverse situazioni. Sono criteri precisi, le nostre “credenze in merito a ciò che è bene e a ciò che è male, ciò che potremmo e ciò che dobbiamo fare”.
E’ una sorta di tribunale in miniatura che ci siamo costruiti e che determina le sensazioni di sofferenza o piacere di fronte a ciò che ci accade. Determinano se un certo valore è raggiunto o meno, se ci sentiamo bene o male, se ci procuriamo sofferenza o piacere.
Poniamo che in cima alla scala dei vostri valori (non sai cosa sono? Qui il nostro articolo sui Valori) abbiate messo Amore. Ecco. Le regole sono, per esempio, il contenuto che attribuiamo ad ogni valore e si possono scoprire ponendosi la domanda chiave:
Che cosa deve succedere perché il valore Amore sia effettivamente al primo posto?
Come so che in questo momento Amore è nella mia vita?
Per qualcuno l’Amore potrebbe essere una felice vita di coppia, per altri l’amore incondizionato verso un figlio, per altri ancora, più illuminati, è l’Amore universale quello che deve essere presente e visibile nella propria vita e magari si estende ad uno stile di vita più etico, solidale ed ecologico (vegetarianesimo, veganesimo, etc).
E di seguito: come dovrebbe essere la mia vita di coppia per definirsi “felice”? Ci deve essere condivisione, un buon dialogo, o del buon sesso o il rispetto degli spazi e dei tempi dell’altro, o forse tutte queste cose insieme?
O magari questo era vero qualche anno fa ed ora alla parola Amore ho associato un significato più ampio e quasi non lo riconosco più nei limiti della “felice vita di coppia”, valore che forse ho ereditato e che non mi appartiene profondamente.
“Le nostre regole controllano le nostre reazioni in ogni istante della nostra vita.”
Il punto cruciale è comunque riformulare le nostre regole, se non sono più attuali o, peggio ancora, se mi incastrano, in quanto irrealizzabili, e non mi rendono felice. Insomma, le regole le definisco io e devono “lavorare” per me e non contro di me.
Come possiamo sapere se una regola ci favorisce o ci toglie potere?
Ecco i tre criteri di Robbins:
1. una regola vi toglie potere se è impossibile da seguire, magari troppo complessa e impossibile da soddisfare.
2. una regola vi toglie potere se è qualcosa che non potete controllare per stabilire se è stata o meno rispettata: reazioni di altri nei nostri confronti, ambiente che deve essere in un certo modo, etc.
3. una regola vi toglie potere se vi fornisce solo pochi modi per sentirvi bene e moltissimi modi per sentirvi male.
Per riuscire a stare bene nella nostra vita, insomma, dobbiamo mettere in atto un meccanismo di valutazione che comprenda regole realizzabili, che rendano facile il sentirsi bene e difficile il sentirsi male, che ci spingano nella direzione in cui vogliamo andare.
Una volta stabiliti i nostri valori, dobbiamo decidere quali prove ci servono per poterci dare piacere. Queste verifiche devono essere applicabili (possibili nel nostro “qui e ora”) e con criteri controllabili, in modo tale da averne noi il pieno controllo.
La nostra autostima è legata alla nostra capacità di sentire che abbiamo il controllo degli eventi del nostro ambiente, e quindi per alimentarla dobbiamo evitare di legarla a ciò di cui non possiamo avere il controllo.
Una volta stabilito il riassetto dei propri valori è il caso di stabilire una serie di regole per i vostri valori positivi che rendano facile il sentirsi bene e difficile il sentirsi male: l’importante è non delegare a ciò che è fuori di noi e metterci sempre la faccia, la prima persona.
Es. diretto dai valori e regole di Robbins stesso:
Salute e vitalità: Ogni volta che mi sento concentrato, forte ed equilibrato; ogni volta che agisco in modo da accrescere la mia forza, la mia flessibilità, la mia sopportazione; ogni volta che che faccio qualcosa che mi porta verso una sensazione di benessere fisico; ogni volta che mangio alimenti salutari o vivo secondo la mia personale filosofia di salute.
Amore e calore; ogni volta che sono cordiale e disponibile con i miei amici, la mia famiglia o gli estranei; ogni volta che mi concentro su come essere di aiuto agli altri; ogni volta che sono affettuoso con me stesso; ogni volta che il mio stato esistenziale migliora lo stato psicologico degli altri
Apprendimento e crescita: ogni volta che faccio una nuova distinzione utile; ogni volta che mi spingo oltre ciò che era confortevole; ogni volta che penso ad una nuova possibilità; ogni volta che allargo le mie capacità o divento più efficiente; ogni volta che applico una mia cognizione in maniera positiva
Conquista: Ogni volta che mi concentro sul valore della mia vita come se fosse già in atto; ogni volta che mi prefiggo un obiettivo e faccio in modo che si realizzi, ogni volta che imparo qualcosa o creo un valore per me o per altri
Insomma: stabilire regole in modo che, seguendole, ottenete in misura maggiore ciò che desiderate dalla vita.
OGNI TURBAMENTO E’ UN TURBAMENTO DI REGOLE
Due esempi che porta Robbins sono relativi al rispetto nelle relazione.
Regola uno: se mi rispetti non devi alzare la voce con me.
Regola dell’altro: se mi rispetti devi permettermi di manifestare autenticamente le mie emozioni e i miei sentimenti con tutta l’intensità possibile.
Evidentemente due regole contrastanti…
Ogni volta che qualcosa vi turba, turba il vostro sistema di regole: esse alla fine determinano ogni cosa, dove andiamo, cosa indossiamo, chi siamo, che cosa è accettabile o inaccettabile, chi sono i nostri amici, se siamo felici o tristi praticamente in ogni situazione.
Insomma, se vi sentite turbati nei confronti di qualcuno, sono le vostre regole le responsabili e non il comportamento di quella persona. ^_^
La soluzione sta proprio nel confrontarsi in merito alle regole, metterle in piazza e poi trovare un accordo, qualcosa che si sia disposti a fare per andare incontro all’altro.
Non aspettatevi che la gente viva secondo le vostre regole se non gliene esponete chiaramente. e non aspettatevi che che le persone vivano secondo le vostre regole sen non siete disposti a scendere a compromessi e a vivere secondo qualcuna delle loro.
C’è, poi, come per i valori, una gerarchia di regole. Ci sono delle regole che non infrangeremo mai, le “regole limite”. e ci sono regole che non vogliamo infrangere: gli “standard personali”, ma che siamo disposti ad infrangere per brevi periodi. Sono le regole “devo” e le regole “dovrei”.
Di certo troppe regole del tipo “devo” possono rendere la vita impossibile.
Cercate di stabilire le vostre regole in modo da detenerne il controllo, facendo in modo che sia estremamente facile per voi sentirvi bene ed estremamente difficile sentirvi male.
Per elencarle usate la formula “ogni volta che”, creandovi una possibile gamma di modi per sentirvi bene: escogitate numerosi modi per soddisfare le vostre regole per provare Amore, per esempio.
E poi accertatevi di scoprire le regole di chi vi sta intorno.
Fate dei sondaggi: quali sono le regole per la vostra compagna per sentirsi parte della famiglia?
Se non conoscete le regole dei vostri cari, prima o poi finirete per violarle. Se le conoscete, invece, potete essere all’altezza delle loro aspettative e quindi arricchire il vostro rapporto.
Ma soprattutto: la regola che più vi conferisce potere è quella di divertirvi, qualsiasi cosa accada.
Lara Lucaccioni
Lascia un commento