by Matteo Ficara
Cari amici lemattiani,
oggi vogliamo condividere con voi una nostra riflessione sulla PNL, l’Ipnosi e la Magia.
Parlare di uno “Spazio dei Miracoli” potrebbe sembrare vanitoso o dettato da superbia intellettuale, ma vi prego di voler ascoltare le mie parole e di non crederci, bensì di metterle alla prova nella vostra vita.
Se accenderete la Magia dentro di voi e farete accadere i Miracoli, allora crederete.
“Il Guerriero della Luce crede.
E poiché crede nei Miracoli,
i Miracoli cominciano ad accadere”
– Paulo Coelho, Il Guerriero della Luce
Prima di cominciare il nostro viaggio, è forse bene mettersi d’accordo sul contenuto (la “regola”) della parola Miracolo.
Anche Wikipedia è d’accordo nel considerare il Miracolo come una “cosa meravigliosa” (dal latino “miraculum”).
Ma “meraviglioso” (latino “mirabilia”) è quel “sentimento vivo e improvviso di ammirazione, di sorpresa, che si prova nel vedere, udire, conoscere cosa che sia o appaia nuova, straordinaria, strana o comunque inaspettata” (Treccani).
E da qui si comincia con la riflessione…
avete mai trovato, nella vostra esperienza, due “cose naturali” identiche tra loro?
Sì, beh… due tramonti, ad esempio. Oppure due foglie. Due montagne, due laghi, ma anche due sorrisi, due persone…
Nell’Universo ogni cosa è unica ed è sulla base di questo Principio che possiamo, oggi, lavorare con tecniche che vanno a rimettere in movimento blocchi emotivi, psichici e corporei, in modo da poterli affrontare e superare.
Mi spiego: per chi ci crede, esiste una Legge dell’Universo che si chiama Karma.
Per i più complicati ed assidui, il Karma, che è la memoria di tutte le esperienze compiute come “corpo spirituale”, in base alla quale si manifesta il nostro “qui e ora” , accoglie solo le esperienze “incompiute”, quelle “negative”, mentre le positive vanno assommandosi nel Dharma.
Per noi, però, basta il Karma, la “Legge pedagogica dell’Universo”, il sistema, l’ingranaggio, il Principio in base al quale la nostra realtà ci presenta determinate situazioni – spesso ripetutamente – al fine che le affrontiamo e “superiamo”.
C’è un aforisma che gira online, ultimamente, e che si adduce sia del Dalai Lama.
Non so se è vero, ma ne riconosciamo valido il contenuto. Ed è anche attinente a quello che stiamo dicendo:
“Quando perdi, non perdere la lezione”
Ecco, quindi, che la nostra realtà quotidiana, se la osserviamo con attenzione, risulta esserci estranea, colpevole di un’instabilità congenita che ci fa paura.
“Panta Rei” (tutto scorre)
– Eraclito
Quasi il monito del filosofo efesino, voleva invitarci a portare attenzione nel “qui e ora”, per accorgerci del fatto che, ormai troppo spesso, la realtà che viviamo è quella del pensiero, non delle “cose”.
Il Miracolo, quindi, nasce già nel momento in cui ci risvegliamo all’attenzione cosciente del “qui e ora”.
Come fare?
Rudolf Lorentz Steiner, intellettuale ed illuminato di fine ‘800, ci dà qualche indicazione. Ecco i 5 esercizi per svegliare le nostre capacità dormienti:
- liberazione del Pensiero: bisogna impegnarsi, almeno una volta al giorno, a “liberarsi del pensiero vagabondo”. Per farlo è utile concentrare la propria attenzione cosciente su di un solo oggetto, per almeno 5 minuti. Esercitarsi per un mese;
- liberazione della Volontà: eseguito l’esercizio uno, passare al secondo, proponendosi di compiere un’azione ben determinata una volta al giorno, per un mese. Dopo qualche tempo (noi suggeriamo una settimana), si aggiunga anche una seconda azione, una terza e così via, ma senza abbandonare le precedenti e continuando anche con il primo esercizio;
- liberazione del Sentimento: nel terzo mese l’anima deve apprendere l’equinimità: deve rimanere uguale a se stessa, nel dolore e nel piacere, nella gioia e nel dolore. Per fare questo esercizio occorre recuperare alcuni “trucchi” molto semplici, come il “contare fino a 10 prima di…”, che ci permette di fermare gli impulsi;
- liberazione del Giudizio: a questo punto, giunti ormai al quarto mese, possiamo procedere alla liberazione del Giudizio. questo punto viene in maniera esemplare (“a fagiolo”) nel nostro tema attuale: l’esercizio al pensiero positivo, che tende a mettere in evidenza il bello ed il meraviglioso delle cose, ci aiuta, anzitutto, a fuoriuscire dal grigiore del pensiero giudicante, che cerca costantemente di riportare la natura (l’essenza) delle cose a ciò che noi già conosciamo, rendendoci più sicuri, ma impedendo alla Vita ed all’Universo una piena manifestazione; in secondo luogo, ci aiuta a svelare il miracoloso/meraviglioso;
- liberazione della Memoria: dulcis in fundo, anche il quinto esercizio è destinato a risvegliare, in noi, l’anima cosciente (l’attenzione), attraverso la quale poter “vedere” la realtà e partecipare ad essa con meraviglia. L’ultimo esercizio, che come tutti gli altri va protratto per un mese, consta del ri-raccontarsi l’intera giornata, prima di andare a dormire. Ri-vedere, ogni giorno, noi stessi nelle fasi quotidiane, ci aiuta sia a “vederci senza veli”, sia – come dicevamo sopra – a “non perdere la lezione”.
Se volete saperne di più sugli esercizi di Rudolf Steiner, seguiteci sulla nostra pagina Facebook, ove – nei prossimi giorni – inseriremo le informazioni mancanti dei precedenti esercizi (le visualizzazioni da fare, ad esempio).
Altrimenti potete anche lanciarvi sulla Bibliografia dell’illuminato, anche se – spesso – resta un po’ difficile (scriveva a fine ‘800 ed il linguaggio era complesso, macchinoco, quasi latino).
Se vi cimenterete, uno per tutti vi linkiamo un testo che ha molto a che fare con il nostro argomento: “Capire il Karma”.
Ma, tornando a noi, resta fuori la risposta alla domanda: “E la PNL e l’Ipnosi?”.
La PNL è la disciplina che si occupa, oggi in particolar modo, delle dinamiche mente-mondo e lo fa attraverso un’analisi ed una ristrutturazione del linguaggio.
L’Ipnosi, per definizione, è quello status in cui “il tuo corpo è rilassato, la tua mente cosciente sotto il livello critico e la mente profonda espansa”.
Il “livello critico” è quello del giudizio, ovvero il luogo laddove la nostra mente cosciente agisce, imponendo etichette alla realtà circostante: “questo è bene, questo no”; in modo da aumentare il nostro senso di “sicurezza”.
Difatti, laddove “non conosciamo”, abbiamo paura.
Per cui, ora che abbiamo detto che cos’è il Miracolo ed abbiamo rinfrescato il significato della PNL e dell’Ipnosi, possiamo andare a vedere come funziona:
il meccanismo per riaccendere la Magia e far accadere i Miracoli
tutto quello che abbiamo imparato (educazione, dogmi, istituzioni) lo abbiamo tradotto in parole (PNL), le stesse con cui – adesso – etichettiamo la realtà circostante. Questo “mondo di parole” (l’immagine del mondo della psicologia) è il luogo della nostra trance ipnotica: noi non vediamo, proiettiamo. Non viviamo, crediamo di vivere.
Una volta, però, risvegliate le facoltà ed acuita l’attenzione nel presente, accade la Magia: il mondo si allarga.
Il nostro vocabolario si riempie di parole con un significato vivo, meraviglioso, derivante dall’osservazione del mondo circostante (vedi anche il testo “Vocabolario” di Igor Sibaldi), i sistemi neurali si amplificano, le sinapsi si riconnettono ed il Tutto diventa Uno.
In questo mondo così ampliato è impossibile conoscere e sapere tutto.
E lo spazio “al di là” del sapere e del giudizio è lo Spazio dove possono accadere i Miracoli.
Il luogo del “non-sapere” è lo Spazio dei Miracoli.
by Matteo Ficara, LeMat
Che Crede nei Miracoli