by Matteo Ficara
Cari amici lemattiani,
come promesso nel precedente articolo (quello sull’Energia Fuoco) ed attinente ad esso per alcuni punti, oggi parleremo del “principio di velocità“.
Vedremo, parlando della differenza tra entusiasmo ed eccitazione, come – secondo noi – tale principio possa essere legato al concetto di illuminazione.
Per cui… siete pronti?
Si parte!
Nella fisica meccanica, le cui regole sembrano essere – se prese con le pinze – ancora valide per sistemi di riferimento semplici (ad esempio il piano inclinato, le questioni termiche e cinetiche), la velocità viene indicata come la relazione tra lo spazio ed il tempo.
v = s/t
Difatti noi oggi usiamo dire: “Vado alla velocità di 70 km/h“.
Più spazio un corpo percorre in un dato tempo, o minore è il tempo che gli è necessario per percorrere lo stesso spazio, più tale corpo è veloce.
Nella fisica termodinamica, che si occupa – a livello marginale con la chimica, sotto qualche aspetto – di energia e calore, l’aumento di temperatura in un corpo, equivale anche all’aumento della sua energia potenziale (la quantità di energia che “potrebbe” mettere in atto).
Ma come può avvenire tale aumento di energia/temperatura in un corpo?
Facendo un esempio empirico, possiamo pensare ad una giornata invernale, in cui soffriamo intensamente il freddo sulle mani e non abbiamo guanti per riscaldarle o tasche dove infilarle.
Cosa facciamo?
Ma certo! Le sfreghiamo tra loro.
Lo sfregamento genera energia per due motivi: il primo una sorta di trasmissione diretta ed osmotica, per la quale il corpo con maggiore temperatura ne disperde verso uno con minore temperatura, fino al raggiungimento di equilibrio del sistema; il secondo è il principio di velocità.
In chimica, il calore è uno stato di “eccitazione” delle cariche elettriche all’interno di un corpo.
E’ in base a questa eccitazione che possiamo assistere alla variazione degli stati dei corpi: solido, liquido, gassoso.
Facciamo un esempio con l’acqua.
La sua formula chimica è H2O, due molecole di Idrogeno (H2) ed una di Ossigeno (O).
Ora, non sono un esperto di chimica, ma so quanto basta per dire che l’acqua è, in natura, allo stato liquido (:-P) e che, per farla trasformare in stato solido, è necessario congelarla (solidificazione), facendo scendere la sua temperatura sotto zero.
Lascio a Wikipedia il tentativo di spiegare il mistero di questa trasformazione di acqua in ghiaccio (http://it.wikipedia.org/wiki/Ghiaccio), passando direttamente a ciò che ci interesse di più: lo stato aeriforme.
Se per far congelare l’acqua è necessario farla scendere sotto lo zero, viceversa, per farla evaporare è necessario farla giungere ai 100° centigradi.
A questo punto, i legami tra Idrogeno ed Ossigeno si fanno meno rigidi e le particelle possono assumere una formula più entropica, disordinata, caotica, movimentata e leggera, poiché non più capace di mantenere le particelle con maggiore peso atomico.
Insomma, quando aumenta la temperatura, aumenta la velocità delle molecole.
E quindi?
Quindi, cari amici lemattiani, ora portiamo questo principio nell’Essere Umano.
La sublimazione è il passaggio di stato che trasforma la materia solida in aeriforme.
Non a caso, in molte scuole di crescita spirituale, si parla di “sublimazione”: l’essere umano è composto di più corpi (fisico, emotivo, psichico, corpi sottili) ed ognuno è l’esatta copia dell’altro, su di un piano differente, in più, tali corpi sono tra loro strettamente interrelati, a tal punto che il lavoro su di un corpo, porta modificazioni anche sugli altri.
Sublimare l’energia, nell’uomo, significa trasformarla, sacrificando qualcosa nei piani “inferiori”, per ottenere energia in quelli superiori.
Usando una metafora potremmo dire che, sublimando Terra (corpo), Acqua (emozioni) ed Aria (pensieri), possiamo aumentare il nostro Spirito (Fuoco).
E la sublimazione avviene anche (e non solo) grazie all’aumento di velocità.
Qui, ora, è il momento di parlare della differenza tra eccitazione ed entusiasmo.
Tale differenza è una nostra intuizione e, come tale, può risuonare vera o meno vera.
Di sicuro ci è utile, almeno per essere chiari in quello che vogliamo dire. ^_^
L’eccitazione è l’aumento di velocità causato dall’esterno.
La rabbia, di certo, aumenta la nostra energia. Se volessimo giocare anche con i cartoni animati, in Dragon Ball (ed in altri), la rabbia segnalava un aumento di energia, segnalato dall’aumento dell’aura.
Ma la rabbia è la risposta ad uno stimolo esterno.
E lo è anche lo stress: la nostra risposta al ritmo del mondo attuale è l’accelerazione della nostra velocità interiore a discapito, però, del nostro sistema fisico.
L’entusiasmo è l’aumento di velocità generato all’interno.
Ecco la differenza tra i due termini, ma c’è di più:
- l’eccitazione consuma l’energia totale del “sistema uomo”, portandolo all’esaurimento;
- l’entusiasmo aumenta l’energia del sistema, generando felicità.
(leggi anche i nostri articoli sulla Felicità:
1- Felicità come Senso Interno;
2- come realizzazione di Sé;
3- come Abitudine;
4 – come Libertà )
Quindi, cari amici lemattiani, vi preghiamo di portare attenzione a quale tipo di energia pervade il vostro essere fisico:
eccitazione o entusiasmo?
Se quando lavorate siete stanchi, probabilmente siete con le batterie scariche.
Se, invece, siete pieni di energia, fate attenzione a quando tornate a casa (o, comunque, a quando smettete di lavorare): se siete stanchi, esausti e non vedete l’ora di riposarvi, allora avete lavorato in eccitazione, stimolando il vostro organismo all’esaurimento delle proprie energie ed alla creazione di ormoni deleteri per la vostra salute.
Siete tornati dal lavoro e vi sentite ancora carichi di energia?
Allora dentro di voi lo Spirito è limpido come la fiamma di una candela e probabilmente state camminando nella direzione giusta.
Esercizi utili per aumentare l’energia, senza stressarsi?
- ridere;
- respirare;
- pregare;
- meditare.
^_^
Matteo Ficara, LeMat
entusiasta e felice
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