by Lara Lucaccioni
Cari amici lemattiani,
voglio concludere questo 2011 vissuto intensamente proponendovi qualcosa di magico, che vi accompagnerà per tutto il 2012, aumentandone la potenza: l’esercizio dei 101 desideri, diffuso da Igor Sibaldi.
Sia io, sia Matteo, ne abbiamo sperimentato il valore tra 2010 e 2011.
Molti dei desideri scritti nel quadernino di cui leggerete sotto, davvero molti, si sono realizzati e vi consiglio appassionatamente di applicarvi quotidianamente in questo esercizio meraviglioso.
Lo spunto è venuto dalla lettura de “Il frutto proibito della conoscenza” di Igor Sibaldi, punto di riferimento costante nel mio percorso di crescita, e si è sviluppato leggendo “Vocabolario”, sempre del mitico Igor.
Vi riporto gli estratti esatti dai libri di Sibaldi.
Le dieci regole
“Per sviluppare le facoltà necessarie al chiedere, consiglio in alcuni miei libri di sperimentare la «tecnica dei 101 desideri», un esercizio di meditazione orientale che trovai accennato nel volume The Aladdin Factor di Jack Canfield (Chicago 1995) e che ho poi sviluppato per mio conto. È una procedura molto semplice da spiegare, ma che richiede pazienza e notevole CORAGGIO per venire attuata. Si tratta di scrivere dapprima centocinquanta desideri che rispettino le seguenti regole:
- la formula giusta è «Io voglio…»;
. - non scrivere né la parola «non», né alcuna negazione (evitare, per esempio, le parole «intatto» o «incolume», che sono negazioni);
. - ogni desiderio deve essere scritto in un massimo di 14 parole, cioè non può durare più di una singola emissione di fiato (se lo si scrive in italiano, s’intende; in inglese o francese avrebbe più parole, in russo o in tedesco meno);
. - vanno chiesti soltanto obiettivi, e non i mezzi per raggiungerli (cioè non si possono chiedere SOLDI, in alcuna forma);
. - vanno evitati i paragoni: per esempio «voglio essere famosa come la tale»;
. - vanno esclusi i desideri seriali: per esempio la serie «voglio un appartamento a Berlino», «voglio un appartamento a Madrid», «voglio un appartamento a Parigi» ecc.;
. - vanno scritti solo desideri il cui esaudimento sia precisamente verificabile – e dunque non desideri del tipo «voglio essere felice» o «voglio essere molto ricco» (felice in che senso? Molto ricco quanto?);
. - vanno evitati diminutivi o vezzeggiativi: ciascun desiderio deve essere descritto nella forma più oggettiva, più netta possibile;
. - non si possono esprimere desideri per conto altrui: troppo facile! Se si vuol giovare ad altri, occorre assumersi la responsabilità e le spese energetiche del giovamento: per esempio, non «Io voglio che mio zio torni a essere sano» ma «Io voglio fare in modo che mio zio torni a essere sano» (nel primo caso, si tratterebbe infatti non di un desiderio ma di un comando, a cui il suddetto zio dovrà obbedire);
. - è bene evitare di chiedere storie d’amore o di sesso con persone precise, o legami eterni con qualcuno – anche perché ci si potrebbe pentire, poi, d’averlo chiesto.
Se vuoi un aggiornamento sui Desideri e l’uso che ne abbiamo fatto io e Matteo, cliccando qui trovi una diretta nel nostro gruppo Fb “Casa Ficaccioni” in cui ne abbiamo parlato! (attenzione: devi far parte del gruppo per vederla, quindi prima chiedi di entrare in Casa Ficaccioni)
Una volta ultimati i 150 desideri – operazione che solitamente richiede diversi mesi – ne vanno scelti 101: li si trascrive su un apposito quaderno, li si rilegge una volta al giorno per un anno intero e, quando uno di essi si realizza, lo si sostituisce con uno dei quarantanove rimasti sul quaderno di brutta, o con un altro desiderio che si sia riusciti a formulare nel frattempo.
Il risultato di questa tecnica è davvero prodigioso, sia per il numero di desideri che si realizzeranno nell’arco del primo anno (e inevitabilmente si rimpiangerà di non aver chiesto cose più audaci), sia per le trasformazioni che si producono nell’animo e nel rapporto con la realtà già durante l’iniziale compilazione dei centocinquanta desideri. Si destano infatti emozioni di cui avevamo perduto il ricordo: antiche e vivaci curiosità, antichi e magnifici sogni, talenti, speranze; si alimenta una straordinaria fiducia nel mondo e nell’universo; si ritrova il gusto di camminare per strada domandandosi «Mi piace questo? E quest’altro? Lo vorrei per me? Ha un futuro per me?» proprio come lo potrebbe pensare un bambino. Tutto ciò che ci circonda comincia ad assomigliare a una promessa di felicità, che chiede di essere considerata e accolta.”
Estratto da Igor Sibaldi, “Vocabolario”, Anima Edizioni
Ed ancora Sibaldi in un altro brano sui desideri, parlando del significato profondo di questo esercizio e dell’importanza di riattivare la nostra facoltà di desiderare:
“Dei desideri e delle ragioni per cui si realizzano o non si realizzano avevo parlato a lungo con i miei maestri, negli anni passati (v. I maestri invisibili. pp. 155 e sgg.).
In sostanza, secondo gli Spiriti-guida, ogni desiderio che noi riusciamo a esprimere è una forma di premonizione: non si tratta cioè di un frutto della nostra fantasia, ma di un improvviso estendersi della nostra percezione, fino a cogliere nel futuro una qualche occasione che sta venendo proprio verso di noi e che può servire al nostro sviluppo interiore.
E ciò che chiamiamo «desiderare» è in realtà il modo in cui questa nostra percezione più estesa cerca di annunciare alla nostra razionalità quelle occasioni che ha intravisto nell’avvenire, e di convincerla a non opporre resistenza e a non distrarsi, quando quelle occasioni arriveranno, bensì a farsi avanti e ad afferrarle.
Secondo gli Spiriti-guida, questa spiegazione trova conferme tanto più nette quanto più un desiderio è coraggioso, e anche a me risulta che così sia: il problema consiste dunque nel precisare il grado di coraggio necessario a far sì che la nostra percezione scorga occasioni, «desideri» sufficientemente importanti per noi indipendentemente da ciò che quei «desideri» potranno sembrare, di primo acchito, alla nostra razionalità. La più celebre tra le precisazioni di questo grado di coraggio è di certo quella fornita da Gesù nei Vangeli: «In verità io vi dico: se avrete fede (anche solo un pochino) quanto un granellino di senape, potrete dire a questa montagna: spostati da qui a là, ed essa si sposterà, e niente vi sarà impossibile». Vangelo di Matteo 17, 20 . È una frase che Gesù ripete spesso, in tutti e quattro i Vangeli (Matteo, 21-21; Marco 11, 22-23; Luca 17, 5-6; e nel Vangelo di Giovanni vi insiste in tutto il lungo discorso dell’ultima cena, dal capitolo 14 al capitolo 16).
Per comprendere bene che cosa intendessero dire qui gli evangelisti, va ricordato che la parola tradotta come “fede” (pistis in greco) non indicava ancora, alla loro epoca, quello sforzo di credere che tanto spesso i cristiani chiamano fede, bensì un fiducioso coraggioso aprirsi alla conoscenza.
Il senso dunque è: «se nel desiderare riuscirete a non porvi preclusioni, a non tenervi aggrappati a ciò che sapete già, a sentire in voi anche soltanto un tantino di pistis, potrete spostare la montagna della vostra inerzia interiore con straordinaria facilità, e nulla di ciò desidererete vi sarà impossibile».
Non c’è dubbio che Gesù se ne intendesse: e se a suo dire il grado di coraggio necessario è pari a «un granello di senape», non dovrebbe essere difficile produrlo.
Le difficoltà – mi spiegarono i miei Spiriti – derivano principalmente da quella vera e propria atrofia del desiderio che si verifica nella stragrande maggioranza degli individui adulti.
Per svariate ragioni, e soprattutto per l’educazione che ricevono da chi è già adulto e già atrofizzato in quel senso, i bambini smettono ben presto di desiderare davvero e riescono solo a imitare i desideri altrui.
Il coraggio del desiderio cede allora il posto all’ansia del desiderio, che con gli anni diviene sempre più tormentosa e fa pensare all’assenza di desideri come a una liberazione. Da qui all’atrofia il passo è breve.
Questo addestramento all’ansia è uno dei processi attraverso i quali si passa dal Quinto Cielo (che è proprio dei bambini, come i maestri spiegano qua e là in questo libro) ai Cieli Primo e Secondo, che sono invece caratteristici degli adulti.
In questo libro, nel capitolo 22, è spiegata una tecnica per riconoscere e utilizzare un genere particolare di coraggio e di pìstis. Ma qui colgo l’occasione per illustrarne un’altra, preparatoria, diciamo: più semplice, ottima per scuotere l’animo adulto da quell’atrofia che dicevo.
Non è mia, l’ho tratta con qualche rielaborazione, da un bel libro di Jack Canfield e Mark Victor Hansen, The Aladdin Factor (Berkeley Books, New York 1995).
Richiede due quaderni, e qualche settimana di tempo per i primi risultati concreti.”
Scopri i nostri risultati e gli aggiornamenti che abbiamo portato alla tecnica nel corso degli anni: qui la diretta nel nostro gruppo Fb “Casa Ficaccioni”(attenzione: devi far parte del gruppo per vederla, quindi prima chiedi di entrare in Casa Ficaccioni)
I 101 DESIDERI
Su un quaderno scrivete 101 desideri, tutti diversi l’uno dall’altro, concisi e precisi, così, per esempio:
-
Io voglio un’automobile di lusso verde scuro.
-
Io voglio una villa in Riviera a pochi passi dal mare.
Eccetera.
Per compilare l’elenco nel modo migliore tornano utili le seguenti raccomandazioni: nello scrivere i desideri evitate accuratamente la parola «non»; evitate desideri la cui realizzazione non sia verificabile (per es. «Io voglio essere molto buono» non va bene, perché non è chiaro né che cosa significhi quel «molto» ne cosa si intenda per «buono»; invece di lasciar così nel vago si può precisare scrivendo: «lo voglio salvare un popolo da una carestia» o altro del genere);
chiedete soltanto a nome vostro, e non per altri (per es., se un vostro conoscente ha un determinato problema, non scrivete «Io voglio che il mio amico X risolva quel suo problema», ma «Io voglio risolvere quel problema del mio amico X» e naturalmente precisare quale problema).
E’ buona norma evitare desideri che ci appaiano nocivi per altre persone, perché la nostra coscienza potrebbe aversene a male, nel profondo, e punirci poi dolorosamente. Ed è meglio evitare desideri di carattere sentimentale riguardanti persone che non conoscete bene (attori e attrici, indossatrici, ecc.), appunto perché non li conoscete bene e potrà darsi che non vi piacciano affatto, quando quei vostri desideri si realizzeranno.
Per il resto, non ci sono limiti: potete scrivere qualsiasi cosa, purché siate sicuri di desiderarla.
I desideri devono essere, ripeto, 101: un bel numero orientale, che raffigura simbolicamente un intero grande (100) ma aperto, grazie a quell’1 in più, verso ulteriori sviluppi, e che vi obbligherà inevitabilmente a ridestare, stimolare e irrobustire le vostre facoltà di desiderio atrofizzate.
Una volta completato l’elenco dei 101 desideri, ricontrollatelo attentamente, correggetelo dove occorre, ricopiatelo in bella sull’altro quaderno (non più di quattro desideri per pagina), e poi rileggetelo una volta ai giorno: sottovoce e in un luogo appartato, suggerirei, perché se qualcuno vi udisse casualmente potrebbe pensare di voi cose poco lusinghiere. E aspettate. Pian piano i desideri cominceranno a realizzarsi.
Ora in modo strabiliante, mediante coincidenze o altri fatti curiosi, ora nel più semplice dei modi, quasi inavvertitamente. Via via che i desideri si realizzano, cancellateli e sostituiteli con altri nuovi.
Di solito, nei primi mesi successivi alla ricopiatura in bella, si realizza il 30 per cento dei desideri così elencati: gli altri rimangono preclusi, a causa di resistenze inconsapevoli, di sensazioni di inadeguatezza (non me lo merito, non valgo abbastanza, ecc.) e di altre aggrovigliate e deprimenti paure e blocchi affettivi di vario genere, che inconsapevolmente ci spingono a fuggire da quelle occasioni che la nostra percezione più estesa aveva colto nell’avvenire, quando compilavamo l’elenco.
In seguito, potrà capitare che alcune di queste paure e di questi blocchi si sciolgano: allora i desideri a essi corrispondenti cominceranno a realizzarsi (le occasioni di realizzazione sono e rimarranno sempre inesauribili). Viceversa, nei desideri che non accenneranno in alcun modo a realizzarsi il compilatore dell’elenco avrà un’espressione metaforica (ma spesso sufficientemente eloquente.) delle paure e dei blocchi più segreti che si nascondono nella sua psiche, e che limitano il suo campo di esistenza.
In quelle paure e in quei blocchi abita – per usare il linguaggio dei maestri – il più cupo «diavolo» di quel compilatore.
Dopo un anno, in ogni caso, distruggete e bruciate entrambi i quaderni e non pensateci più. In molti casi, la piccola cerimonia di questa distruzione (che si rivela sempre più difficile del previsto) ha di per sé l’effetto di smuovere le «montagne» di almeno alcuni dei blocchi e delle paure più segreti e tenaci.
Sia Canfield e Hansen, sia i miei maestri escludono che questa tecnica abbia qualche controindicazione. Quanto agli eventuali e ovvi problemi morali che può suscitare, è bene sapere fin dall’inizio che spesso, dietro al timore di essere egoisti si cela in realtà una difficoltà o incapacità di ricevere; e chi non sa ricevere non sa nemmeno dare.
Quanto ai problemi di carattere religioso, è altrettanto utile ricordare che le nostre idee occidentali sono molto approssimative, e soltanto punitive: l’ascesi, la vera liberazione dal desiderio è una grande conquista, che si raggiunge non vietandosi di desiderare (il che conduce inevitabilmente a forme ossessive), ma imparando a superare la dimensione del desiderio, a provare per essa una sincera noia e indifferenza – il che è possibile, per la maggior parte delle persone, solo dopo averla sperimentata abbastanza a lungo e con successo.”
Tratto da Igor Sibaldi, “Il frutto proibito delle conoscenza”, Frassinelli
A questo punto ho deciso che ricomincerò con un nuovo quadernino proprio in questo passaggio tra 2011 e 2012, dando il benvenuto ad un nuovo anno di crescita.
Auguro a tutti di comprendere il motivo profondo del suo essere qui e di realizzarlo, di valorizzare i propri talenti e di ridere il più possibile, anche e soprattutto quando non ce n’è motivo. Poi il motivo arriva, i desideri si realizzano e si crea spazio per nuovi!
La tecnica dei 101 desideri spiegata dal vivo da Igor Sibaldi e postata dagli amici di Performance Strategies.
Sibaldi davvero strepitoso dal minuto 33.
http://www.youtube.com/watch?v=oW1EkLxzNu0&list=UUqi8L_m-DZjkxmTCXObfqUw
Buonasera io federica piacere di conoscerti ho un paio di domande da farle per quanto riguarda i 101 desideri:
1) posso scrivere i 101 desideri direttamente sul quaderno di bella senza che mi metto a scrivere 150 desideri e poi sceglierne 101? ( e’ obbligatorio?)
2) E’ vero che ( come dice RACHELE ASCANIO, che pure lei raccontò la tecnica dei 101 desideri………. se per caso lei non mi ha capito bene come ho scritto, vada a vedere su
Sito “DESIDERA CHE SI AVVERA” dove la ragazza spiega la tecnica dei 101 desideri, ogni desiderio che pian piano si realizzava va cerchiato e dentro stesso scivavamo GRAZIE.
3) la pennq per scrivere desideri come deve essere blu rossa nera oppure a piacere?
4) i desideri vanno scritti in verticale o orizzontale?
5) vediamo se ho capito bene.. ecco un esempio che riguarda le 10 regole: (IO VOGLIO CHE XXX SPARISCA continuando ………?) e’ solo un esempio non sia mai non farei mai una cosa del genere.. come posso scrivere un desiderio in modo che si avveri….per favore??
6) dopo che ho scritto i desideri dove lo posso nascondere?
7) ma poi mica ci vuole tempo per realizzarsi?
Se lo leggo ogni 365 giorni o per un anno intero si avvera? VOGLIO CHE SI AVVERA SUBITO!!
8) ma poi non e’ per forza che il desiderio deve contenere 14 parole?? Si possono anche fare 5 /6 parole?
9) mi puoi spiegare tu come hai fatto cosi cerco di farlo anch’io
10) si puo’ dire ( e’ una domanda sciocca) IO VOGLIO CHE SUL MIO LETTO MI APPAIA UN MICROFONO?
▲ Se ho altre domande da farti ti scrivo▲ ( sempre se a lei le fa piacere)
Vi prego rispondetemi al piu presto!grz
Ciao Federica! Piacere nostro.
Allora, andiamo a vedere queste tue domande…
1) meglio di no, per diversi motivi.
In particolar modo per il fatto che la brutta copia serve per essere continuamente aggiornata: devi aggiungere desideri senza sosta, perché nella bella copia devi tenere sempre 101 desideri e quando si realizzano, devi sostituirli.
2) non ne ho idea! Mai sentita questa Rachele.
Ti direi, però, che è UNA delle modalità possibili. Anche molto graziosa!
3) come preferisci! ^_^
In alcuni quaderni ho anche visto un coloro per (quasi) ogni desiderio!
4) uh mamma… non sono un cruciverba!
In che senso? Se intendi all’interno del quaderno, io di norma dedico una/o più righe ad ogni desiderio. Li scrivo in fila: in orizzontale le parole di ogni desiderio, in verticale i singoli desideri.
5) no, non puoi.
Una delle regole è proprio non chiedere cose per altri o che riguardano altri. Non puoi: sono esistenze a parte, campi elettromagnetici diversi dal tuo (anche se in contatto col tuo). Così vai contro il libero arbitrio. E naturalmente la tecnica non funziona.
6) non ne ho idea!
Non conoscendo la tua realtà non saprei. Quello che so è che più nascondi qualcosa, più lo rendi interessante agli occhi degli altri. C’è proprio reale bisogno di nasconderlo?
7) no: ci vuole tempo, ci vuole impegno e azione.
Il desiderare è una tecnica che IN PRIMIS ti porta ai confini del tuo desiderio. In SECONDO LUOGO facilita la realizzazione dei desideri, ma richiede comunque un impegno: non solo leggerli, ma anche muoversi nella loro direzione. Agire. E poi non tutti si realizzeranno: quelli che restano fuori sono utili punti su cui riflettere.
8) assolutamente sì.
Il massimo devono essere 14 parole. Ma se un desiderio è più corto… è più corto.
9) già fatto!
L’articolo ti dice come ho fatto io. Non ti dice dell’impegno quotidiano nel leggerli, dell’impegno ad agire in quella direzione, dei risultati e dei fallimenti, delle prove… non dice molte cose che sono personali. Ma la tecnica è questa.
10) certo.
Ma poi non è detto che appaia subito. E se anche chiedessi “voglio che appaia un microfono sul mio letto, adesso”, non è detto che accada. Non è magia, è una tecnica di lavoro su di sé, per allargare i confini del desiderio e rinforzare il muscolo del volere.
Ciao, ho avuto dei ripensamenti su alcuni desideri scritti sul quaderno di bella, posso cancellarli e scriverne altri? Devo correggerli anche sul quaderno di brutta?
Grazie mille.
Gentilissima, mi scuso per il ritardo nella risposta.
Allora… bella domanda! Cancelli direttamente il desiderio in bella e ne aggiunga un altro, d’altronde se è cambiato, allora è un desiderio diverso.
Ciao, come è andata la tua “ricerca” di 101 desideri? saluti
Ciao Jana,
rispondo volentieri alla tua domanda.
Utilizziamo (Lara ed io) la tecnica dei 101 Desideri da circa 3 anni.
Il primo anno, personalmente, dovetti ripetere la tecnica: rapito dalla smania di provarla, avevo scritto 150 desideri in brutta copia in un giorno solo! (ne sono uscito con un enorme mal di testa…)
Ma poi mi sono accorto che, di quanto avevo scritto, solo pochissimi desideri mi interessavano veramente.
Ed ho ricominciato. La seconda volta, a riempire la brutta copia di 150 desideri, ci ho impiegato circa 3 mesi: il trucco è portarsi dietro il quadernino tutti i giorni e segnarsi il desiderio quando nasce, sul momento. ^_^
Dopodiché, ogni giorno, mi sedevo sul mio “tappeto volante” (nella stanza dedicata alla meditazione, dove “volo” veramente) dedicando 15 minuti alla lettura dei 101 Desideri selezionati per la bella copia.
Vuoi sapere com’è andata?
In un solo anno ho cancellato circa 90 desideri (87 per la precisione), trovandomi stupefatto dalla tecnica.
Il secondo anno, il risultato migliorò, ma lo stupore iniziò a diventare abitudine.
Ora sono nel terzo anno e non so farti una media (non conto più i Deisideri realizzati, li cancello – sostituendoli con nuovi – e basta).
E tu? Qual è la tua esperienza? (se vuoi condividerla)
Concludo dicendo questo: se vuoi conoscere veramente una cosa, devi viverla.
^_^
p.s.: grazie della domanda e dell’attenzione che hai posto ai nostri articoli!
In due giorni consecutivi mi trovo difronte ai 101 desideri, qualcosa vorrà pur dire! Premetto che conosco questa tecnica, ma non l’ho mai usata. Perchè: non me lo merito, perchè mi fermerei ai primi tre forse quattro desideri, perchè … perchè … Tra qualche giorno sarà il mio compleanno e questa volta voglio proprio regalarmi “questi 101 desideri”. ^-^
Giovanna,
accidenti… sono di sicuro arrivato in ritardo per gli auguri del tuo compleanno!
Mi scuso moltissimo, Lara ed io abbiamo avuto dei giorni molto difficili e solo ora rimetto mano al nostro blog.
Per cui… anzitutto: AUGURI in ritardo!
In secondo luogo: la mia esperienza con i 101Desideri (non si sa mai che sia di aiuto).
La prima volta mi sono messo lì ed ho terminato la lista nell’arco di una giornata.
Ero completamente esaurito, ma in parte soddisfatto.
Risultato? Molti dei desideri non erano miei e l’esercizio non ha funzionato.
La seconda volta che l’ho fatto, invece, ci ho messo quasi 3 mesi!
Mi sono portato dietro un quadernino (piccolo, da tasca) dove segnavo i desideri quando mi venivano in mente, lì per lì.
In questo modo ci ho messo un po’ di più, ma… che successone!
Alcuni mi si sono realizzati ancor prima di passare alla “bella copia”!
Ti auguro che qualcuno ti regali un quadernino dove segnare i tuoi desideri, in modo che questo anno possa essere all’insegna della loro realizzazione e della tua “espansione”.
ps: questo potrebbe essere perfetto…
https://www.lematpercorsi.com/2012/12/igor-sibaldi-agenda-degli-angeli/
Bello Bello Bello! Ho cominciato ieri e sono davvero emozionata!
E brava Lucia!
^_^ Sono felicissimo che tu abbia iniziato
questo percorso di espansione dell’essere
attraverso il De-siderare.
Visto che ci sono, ti faccio i miei auguri di
felice realizzazione.
***************************
ps: e ti link qui la Stanza n°9 di Le Stanze
dell’Immaginazione, dedicata ai Desideri…
>> Stanza n.9: Immaginazione e Desideri
non attraverso il de-siderare ma attraverso il volere
Ciao Sergio e benvenuto.
Anche a te vanno le mie scuse: ci ho messo un po’ a rispondere,
abbi pazienza.
“Non attraverso il de-siderare ma attraverso il volere”, a che
cosa fai riferimento?
Ciao a tutti,
mi fareste un esempio concreto (quali desideri dell’elenco si son orealizzati e come)
Grazie!!
Ciao Tania,
e scusaci del ritardo nel risponderti.
Nel frattempo abbiamo cercato i nostri vecchi quadernini dei desideri,
molti non li abbiamo più trovati: probabilmente, come Igor suggerisce,
alla fine dell’anno li abbiamo bruciati.
Lara ne ha ancora uno (del 2010) e lo sta sfogliando proprio ora…
Eccoti alcuni spunti:
“Io voglio un lavoro che possa gestire facilmente da casa” – fatto
dal 2010 lavora da casa, online.
“Io voglio vincere il bando di ricerca della Provincia” – vinto
un progetto di 10 mesi per un’azienda turistica locale
E per me, un desiderio più recente, che ricordo bene, è:
“Io voglio che sia pubblicato il mio libro Le Nuove Terre” – fatto
qui trovi il link del libro su Amazon: http://amzn.to/1dYjXQP
Ci auguriamo che siano esempi che possano aiutarti a
prendere la decisione di dedicare tempo, impegno e –
soprattutto – passione a questo esercizio spirituale!
^_^
Ciao,
ho visto la spiegazione della tecnica di Igor Sibaldi per caso su Youtube una sera e … ne sono rimasta colpita … mi sono emozionata, mi è sembrata subito una cosa bellissima!!! Da qualche giorno ho fatto il mio quadernino di bella e lo leggo ogni giorno con entusiasmo, vi saprò dire i risultati.
Comunque ho scoperto da qualche anno la “Legge dell’Attrazione” ed il “pensiero positivo” e penso che a prescindere dal fatto che i desideri si avverino oppure no (e comunque si avverano!!!) sia questo il modo giusto di vivere! Vivere e pensare e parlare pensando positivo ti rende migliore la vita, ti rende più felice e sereno, sapere che ce la farai sempre e comunque ti da una spinta incredibile!!!
La prima volta che lo leggi da qualche parte ti sembra facilissimo … basta non usare il NON! … invece è un lavoro incredibile da fare su te stesso, ci vuole tempo e anche un pò di fatica, a volte ti abbatti ma per fortuna poi ti tiri su ma quando impari è incredibile quello che ti succede!!!
Ogni volta che desideri qualcosa e lo scrivi quasi senza crederci più di tanto … ma quando si realizza rimani davvero senza parole !!!
Personalmente sono molto curiosa di vedere in quale modo le cose arriveranno a me, quale sarà la strada che percorrerò perchè a volte succedono cose strane che ti portano, oltre che alla realizzazione del desiderio, a conoscere nuove persone o nuovi argomenti!!! Bellissimo!!!
Volevo solo condividere il mio pensiero …
Grazie, grazie, grazie!!!
Sandra
Ciao Sandra!
Prima di tutto: grazie per il tuo entusiasmo! ^_^
E’ talmente contagioso che Lara ed io ci siamo… entusiasmati!
Per il resto… che dire?
Anche nelle nostre vite i desideri danno quel tocco di “miracolo”
e, devo dire, anche il pensiero positivo (anche se è ben più che
evitare il “non” ;-P).
Un abbraccio e tanti, tanti auguri di… entusiasmanti desideri!
– Matteo
Ciao!
Io lo sto facendo da giugno 2013… La difficoltà maggiore per me è mantenere la costanza e leggere il quaderno tutti i giorni. Questa è la mia vera sfida, in tutti i campi in generale!
Devo dire che vari desideri si sono avverati, alcuni anche piuttosto particolari. Tipo “Voglio fare un viaggio all’estero” (al momento nn me lo posso permettere quindi apparentemente irrealizzabile)… beh mi è arrivato un incarico di interpretariato fieristico a Francoforte due settimane fa. Quindi non solo sono andata all’estero, spesata di tutto, ma ho pure preso dei soldi! Il ché è abbastanza improbabile perché di solito x le fiere le interpreti/hostess si assumono sul posto!! Oppure volevo realizzare una rassegna di concerti, e ho avuto l’incarico dal mio Comune, con premesse anche in questo molto complicate… eppure vedete!
Volevo realizzare dei corsi nelle mie materie (e avevo fissato il numero preciso), e nel giro di 2 mesi sono arrivati!!
Questi sono i più eclatanti….
Ovviamente il quadernetto è ancora pieno di desideri da spuntare, ma in effetti questo esercizio ha un ché di magico e lo consiglio a tutti!
Un abbraccio anna
Caspita Anna…
Grazie di cuore a te!
Questo tuo commento sarà sicuramente un
portatore di luce nella vita di chi si
troverà qui a leggere l’articolo.
Te ne sono immensamente grato.
E buona prosecuzione con i tuoi Desideri!
^_^
Domanda per chi ha già avuto esperienza con questo metodo: é vero che un certo numero di desideri si realizzano durante la scrittura sul quaderno di brutta? La lettura del quaderno di bella andrebbe effettuata sempre nello stesso orario?
Ciao Fabri
e grazie del tuo intervento.
Allora: sì, è vero che spesso i desideri si realizzano ancor
prima di essere trasportati in bella copia.
In secondo luogo: l’importanza di leggere il quadernino ogni
giorno alla stessa ora ha a che fare con il concetto di “rito”,
oltre ad essere un ottimo esercizio per la propria Volontà.
Ma non è assolutamente vincolante al risultato della tecnica.
^_^
Ciao lemat
ancora qualche domanda: se si vuole intraprendere questa tecnica mentre se ne sta facendo una di metodologia somigliante, una volta terminata quest’ultima, occorre fare passare del tempo prima di impegnarsi in questa tecnica dei 101 deideri oppure, si può inizizre immediatamente il giorno dopo aver concluso la metodologia precedente?
In questo caso occorre eliminare o bruciare gli scritti precedenti? Mentre per quanto riguarda i desiseri, si possono
“riutilizzare” nelle tecnica dei 101 desideri?
Grazie ancora per la tua risposta.
Fabio,
personalmente, quando so che qualcuno sta facendo più
lavori contemporaneamente, sconsiglio anche di frequentare
Le Stanze dell’Immaginazione.
E questo per il semplice fatto che, se ne fai “troppe”
tutte insieme, non sai da che parte arrivano vantaggi
e svantaggi (insomma: non sai cosa funziona per te e
cosa no).
Se hai un vecchio quadernino dei desideri, brucialo
senza copiare i vecchi desideri, ma rileggendoli bene
un’ultima volta: se non si sono realizzati, c’è un
perché. Quale?
Se qualcuno dei vecchi desideri torna ad affacciarsi
sul nuovo quaderno di brutta, ben venga, ma non copiarli
apposta.
Spero di aver risposto a… i tuoi desideri! ^_^
Si ho un quadernino che sto ancora utilizzando per la tecnica alternativa ai 101 desideri; questa metodologia che si compone di più fasi, chi l’ha sviluppata ha contemplato anche l’opzione dei 101
desideri poiché considerata molto efficace. Personalmente, dopo aver letto consigli ed istruzioni su questa tecnica dei 101 desideri, mi sono convinto che la metodologia che ho utilizzato sino adesso ha degli aspetti in contrasto con quella dei 101 desideri.
Per quanto riguarda i desideri ce ne sono diversi che ritengo importanti, quindi ricopiabili, mentre altri lo sono di meno ma credo che ugualmente la mia mente si orienti su quelli per “comodità”.
Ciao e grazie
Grazie a te, Fabri
e buon lavoro con i 101 Desideri!
********************************
ps: il mio invito a non copiarli
è proprio quello di: se un tuo
Desiderio resta nella Memoria, si
vede che era veramente importante!
^_^
Anche in questo mio caso particolare dovrei bruciare il quadernino?
Per desideri si intendono anche gli obiettivi verso i quali una persona vuole tendere oppure proprio ciò che uno vorrebbe provare nel preciso istante in cui uno scrive (ad es. passioni od esperienze che arrivano all’improvviso)
Ciao lemat ancora
grazie, grazie, grazie
Fabri,
per il gesto di bruciare il quadernino, ti ho risposto
da poco nell’altro commento ^_^
La distinzione tra Desideri ed Obiettivi è insita nella
loro origine e svela l’importanza della tecnica dei 101
Desideri:
– un obiettivo può anche derivare da una volitività,
ossia da uno stimolo esterno che fa scaturire in noi
una tensione verso l’esterno;
– un desiderio è un movimento interiore dell’Anima,
un suo modo di espandersi verso direzione “altre”
che gli sono possibili e che le permettono un po’
di respiro in più.
Come puoi distinguere un Obiettivo da un Desiderio?
La risposta a questa domanda è la tecnica dei 101
Desideri.
Ma mi permetto di risponderti nella maniera migliore,
ovvero non con una risposta, bensì con la miccia di
una tua ricerca interiore: una domanda.
Perché è per te così importante comprendere se ci sono
e quali sono le differenze tra obiettivo e Desiderio?
^_^
ps: naturalmente, non devi rispondere a me. Ma a te.
Grazie per la spiegazione e per la miccia che hai innescato.
Chiedevi perché “Perché è per te così importante comprendere se ci sono
e quali sono le differenze tra obiettivo e Desiderio?” Per me é importante saperlo poiché
sia nella meditazione che quando “penso liberamente” mi capita di immaginare o desiderare situazioni che a volte sono in contrasto con la mia realtà. Mi spiego meglio:
per quanto riguarda l’ambito professionale, obiettivi e desideri coincidono perché si basano su una delle mie passioni; mi succede qualche volta di desiderare situazioni nella vita personale che sono in contrasto con la vita di tutti i giorni; [parte non pubblicata dall’admin]. La mia domanda é pertanto questa: se nel momento in cui predispono la lista hai un desiderio particolare tipo quelo descritto (autentico ma più o meno “passeggero”) dovresti elencarlo oppure solo quei desideri che corrispondono agli obiettivi?
Per quanto riguarda la tecnica, non si devono chiedere soldi, ma é possibile chiedere rimborsi nel caso in cui avverti la necessità o il diritto di riceverli?
Ciao e di nuovo grazie per la tua disponibilità
Fabri,
scusami se ti rispondo solo ora, ma sono stato in Austria
una settimana e la connessione non era un granché.
Come prima cosa, mi sono permesso di togliere un riferimento
che ho reputato essere troppo personale, trovi una parentesi
che indica il pezzo “mancante”.
Poi, passiamo alle domande:
“mi capita di immaginare o desiderare situazioni che a volte
sono in contrasto con la mia realtà”
Altrimenti non sarebbero desideri, mio caro amico! Non si possono
desiderare cose che abbiamo già: de-siderare = guardare le stelle!
per i “desideri passeggeri”, invece, puoi sapere quanto
sono passeggeri (e se lo sono veramente) solo scrivendoli nel tuo
quadernino.
Mi sembra buona regola di non mescolare le carte in modo razionale:
metti TUTTI i desideri che ti vengono, senza giudicare, ok? ^_^
Per quello che riguarda il “rimborso”, finché lo vedi in questo
modo, è – di fatto – una questione di denaro. Per cui: non va bene.
Bon, spero di esserti stato d’aiuto anche se… in ritardo! ^_^
lemat, anche nel caso del metodo che ho utilizzato, quando intendo passare al metodo dei 101 desideri dovrei bruciare il quadernino?
Ciao e grazie
Ciao Fabri
e scusami se ci abbiamo messo un po’, ma siamo stati
fuori per un corso di formazione con Zanolli, Sacchi
e Paul McKenna.
^_^
Allora: non so che dire del “bruciare il quadernino”
anche nel metodo che hai usato, perché non lo conosco.
Quello che posso dirti è che è un gesto rituale sacro,
con una simbologia ben chiara (agli occhi dell’anima).
Per cui, io lo brucerei.
^_^
Ciao a tutti
dopo più di due mesi dall’ultimo intervento sono qui a chiedere ancora una delucidazione sul metodo dei 101 desideri; come sappiamo, ogni desiderio dev’essere costituito al max di 14 parole: si può abbreviare la forma grammaticale? Mi spiego, mettiamo si ponesse il caso di un desiderio la cui frase ideale fosse:
“Io voglio vivere felicemente ed entusiasmantemente in una abitazione lussuosa con piscina e bagno turco”
si può ridurre a:
“Io voglio vivere felicemente ed entusiasmantemente in abitazione lussuosa con piscina e bagno turco”
in sintesi si può rinunciare ad articoli indeterminativi o preposizioni come accade nella lingua parlata, oppure la frase dev’essere formulata in assoluto ossequio delle regole grammaticali?
Grazie
Ehi, ragazzo, quasi ci eri mancato!
^_^
Allora, non ho una risposta “tecnica” alla tua domanda, che – devo ammettere – è assai interessante.
Le uniche due cose che mi sento di dirti sono:
1) l’emisfero destro capisce in modo letterale, per cui direi di puntare all’italiano perfetto;
2) la nostra lingua è così bella! Perché non dovremmo usarla in modo corretto?
Per concludere, credo che, se su 101 desideri, te ne capitano un paio che non riesci a scrivere senza eliminare qualche congiunzione, non è grave.
I fatti (se si realizzano o meno) saranno il vaglio della funzionalità di questa scelta.
Eh si sono tornato a trovarvi… 😀
La mia domanda consiste nel fatto che, se é possibile “risparmiare” qualche articolo-preposizione etc etc ne guadagniamo in maggiore dettaglio e specificità dei nostri desideri; personalmente non mi entusiasma molto la nostra lingua in questi frangenti poiché col limite di 14 parole per desiderio, la formulazione di questi desideri può risultare incompleta….di conseguenza se non creasse contrasto con la nostra mente sarebbe indubbiamente utile, perché alcune forme abbreviate di linguaggio senza utilizzo di articoli e preposizioni esistono nella lingua parlata o in certi sistemi di linguaggio (come questo dei forum!).
In definitiva la domanda corretta sarebbe: la parte conscia può comprendere un linguaggio personalizzato?
Ciao e grazie ancora per la tua risposta
Ciao Fabri,
come ti dicevo: non ho una risposta “operativa” per te, perché non mi ero ancora posto questo dilemma.
Da filosofo sarei tentato di ragionarci sopra, ma posso assicurarti che le risposte migliori arrivano dalla sperimentazione.
Per cui ti esorto ad avere il coraggio di provare questa “trovata” (e poi fammi sapere! ^_^).
Grazie a te per l’interesse e la sperimentazione.
Ciao a tutti, negli ultimi giorni del mese di maggio scorso mi sono cimentato anch’io nella compilazione dei 101 desideri, non 150, dato che di quaderni non ne tengo, li ho scritti prima in brutta e poi ritrascritti in bella utilizzando dei block notes normalissimi, e tutto in un giorno. Ho sbagliato? Da quel giorno li rileggo ogni giorno da solo e a bassa voce, vedremo cosa succederà, sono speranzoso.
Bruno.
Ciao Bruno,
e grazie per la tua richiesta.
Capita spesso di mettersi a scrivere i desideri con un certo “fervore”
che ci mette in grado di stilare una grandissima lista di desideri in
pochissimo tempo. Io stesso, la prima volta che iniziai, ne scrissi 150
in un giorno solo.
Poi, ahimé, dovetti ricominciare, perché mi resi conto che molti, se non
moltissimi, dei desideri scritti, erano lì solo per “fare numero” e non
me ne importava un fico secco.
L’invito che posso farti, personalmente, è quello di dedicare ai tuoi
desideri una delle cose che, maggiormente, manca negli esseri umani, oggi:
l’impegno. La costanza di rimanere ricettivi e cercare, sondare i territori
fuori di te, per trovare delle corrispondenze dentro di te e scrivere i tuoi
150 desideri. Perché 150 devono essere, non 101.
Anche questo, Bruno, è segno di mancanza di voglia di impegnarsi, le regole
sono chiare: i desideri sono 150, che poi diventano 101 nella bella copia.
Le regole sono lì per aiutarti a realizzare i tuoi desideri, non certo per
impedirtelo.
Abbi pazienza, amico mio, e ricomincia. ^_^
Oppure continua così, leggendoli tutti i giorni a bassa voce, ma poi ti
accorgerai da solo che – di molti di quei desideri – non te ne importava
un granché…
Attendo tuoi feedback, d’accordo?
Nel frattempo: buon lavoro!
Ciao Matteo, allora mi son messo d’impegno e sono riuscito a scriverne 150, tutti diversi ma tutti veramente scritti con animo e desiderio che molti di loro poi si avvereranno, lo voglio credere.
Molti di loro sono rivolti a beni materiali ed altri sono rivolti al benessere fisico, mentale, sociale, e via dicendo. Ho rifatto la lista in bella dei 101, quella vecchia l’ho bruciata, e li rileggo ogni giorno costantemente, anche più di una volta. Ho iniziato il 29 maggio scorso e sebbene ancora nessun desiderio si è avverato questa metodologia mi attrae e affascina sempre più, non so spiegarmene il motivo ma qualcosa dentro di me mi dice di continuare, continuare…
Grazie della tua risposta e alla prossima.
Bruno.
Ciao Bruno,
e grazie della fiducia (e dell’impegno!).
Ti rispondo a breve, perché ho ricevuto un
altro commento, di Fabri, che approverò ed
in risposta a questo troverai la risposta
anche per te.
Spero non ti dispiaccia!
^_^
X Bruno
A volte quando si scrivono o si leggono, ci si aggiunge l’ansia o un eccesso di aspettativa che possono rallentare la loro realizzazione. La tecnica di per se é molto potente, si possono muovere anche situazioni od eventi, tutto sta nel viverla nel modo più giocoso possibile. Ricordiamoci che l’Universo percepisce le emozioni, e sono proprio queste ultime ad inviare un eventuale messaggio diverso di non allineamento a quanto si chiede.
Se senti tensione prima di ogni lettura, ti consiglio di spostare le tue emozioni ad un livello più alt: ad es. basta che ti fai una grassa risata per un pò (ca 10 min) vedendo ad es. qualche video umoristico in internet o qualsialtra metodologia che ti possa fare vibrare più alto. Questa della risata (Yoga della Risata) risulta particolarmente efficace se ti trovi in un periodo di umore basso e può letteralmente spezzare questa tendenza. Cerca di evitare anche possibili altre fonti esterne di umore basso come i TG, oppure se ti piace cantare canta a voce (ad es.quando sei in macchina) una canzone allegra che ti piace ed entusiasma: farà bene anche al tuo organismo.
Queste che ti ho detto sono solo una parte delle metodologie che puoi utilizzare per cambiare il tuo livello emozionale; se vuoi essere più incisivo, ti consiglio di aiutarti con gli esercizi contenuti nel libro “Chiedi e ti Sarà Dato” di H.e J Hicks, sono molto utili per cambiare il tuo punto di partenza emotivo.
Cambiando le emozioni cambiano anche le vibrazioni ed innalzandosi ti portano alla realizzazione dei tuoi desideri ed obiettivi.
Ciao
Bruno, grazie per la lunga risposta
che riprende il “cervello emotivo” e
– in un modo o nell’altro – la Legge
di Attrazione.
Personalmente sono per la fusione del
pensiero con le emozioni, come indica
Gregg Braden in “La Matrix Divina”.
E sicuramente il “de-siderare” ha un
forte impianto su questa legge che
regola l’Universo.
ps: mi sono permesso di aggiungere
un paio di link, uno allo Yoga della
Risata, di cui Lara Lucaccioni è
Teacher, formata dal fondatore, ed
uno al libro che suggerisci.
^_^
Matteo, Bruno secondo me non ha sbagliato: semplicemente non ha adottato la tecnica di Sibaldi, che consente di realizzare i propri desideri in un periodo di tempo determinato.
Quante volte hai ripetuto questa tecnica, Matteo?
Ciao e grazie
Fabri, di nuovo: grazie per gli interventi!
Colgo l’occasione di questo commento, per
rispondere a te ed anche a Bruno.
Come osserva Fabri, caro Bruno, la tecnica
dei 101 desideri funziona nell’arco di un
solo anno, dopo di che, il vecchio lascia
spazio al nuovo, con un rito di passaggio
che è quello del “bruciare il quaderno”.
La tua affermazione (Bruno) sul “maggio
scorso” mi ha fatto salire qualche dubbio:
scorso quando?
In un modo o nell’altro, il tuo impegno e
l’atto di bruciare il quadernino, ti hanno
“rimesso in carreggiata”: da ora riparti
come da un anno zero (anche se ci sarebbero
delle sottigliezze da vedere, come – ad
esempio – quella di non ricopiare i desideri
dal quadernino vecchio al nuovo).
In ogni caso, l’impegno di scriverne 150 ed
il rito, dovrebbero aver dato un segnale (in
modo simbolico) molto netto: ricominciare.
Quindi, riprendi a leggerli e vedrai che si
realizzeranno. Se non accade, è probabilmente
perché non è avvenuto quel “chiudi e riapri”
necessario.
Spero di averti risposto Bruno.
Mentre, per chiudere, Fabri… uso la tecnica
dal 2010 (o 11?) tutti gli anni, escluso il
2012, anno in cui è nata mia figlia.
Comunque, un esempio di desiderio realizzato
recentemente è la pubblicazione del mio libro,
a novembre 2013.
^_^
Ultimissima domanda per te Matteo riguardante i legami sentimentali ed affetti. Sibaldi scoraggia l’indicare una persona precisa perché non si conosce: ma se tu conosci una persona, vi conoscete ed in passato é nata una certa attrattività (sguardi, ammiccamenti, piacere di parlare e conversare insieme, ricerca di un contatto visivo etc etc) io credo che si possa indicare se questa cosa é rimasta pressoche identica anche dopo vent’anni! Sopratutto se la vita o le condizioni esterne non hanno permesso uno sviluppo più intimo, ma i sentimenti di attenzione sono rimasti intatti e rimangono anche le forti emozioni
che si provano al solo vedersi, io penso che si possano esprimere desideri di questo tipo.
Ciao e grazie
Ciao Fabri,
ricordo bene quando vissi l’esperienza diretta con Igor
mentre spiegava questo punto delle relazioni sentimentali.
Con una battuta disse semplicemente (riassunto a parole mie):
“Non desiderate relazioni sentimentali, perché poi si avverano”.
Era una battuta, di certo, ma neanche troppo scherzosa.
Quello che accade, nel volere le relazioni sentimentali, è che:
“noi vogliamo quello che pensiamo della persona che vogliamo”,
non la persona in sé, perché raramente siamo capaci di aprirci
al punto di vederla per quello che è.
Spero di averti risposto!
ps: ora mi sento con Igor e sento se riesce a dedicare qualche
parola ai vostri dubbi, ma non credo (sono già un paio di mesi
che non riusciamo a sentirci per via degli impegni di entrambi).
Ma sarebbe bello coinvolgerlo, no? Ci proviamo. ^_^
Ciao Matteo e grazie per le tue tempestive risposte, quando sopra ho scritto che ho iniziato il 29 maggio scorso intendevo dire il 29 maggio 2014 ovviamente, altrimenti sarebbe già trascorso un anno.
Cosa intendi con quel “chiudi e riapri” necessario? Grazie ancora.
Bruno.
Bruno,
eccomi: con “chiudi e riapri” intendo indicare che
ogni processo che ha vita duratura, come in natura,
è fatto di cicli che iniziano e che terminano in un
determinanto tempo.
Inoltre, ogni ciclo che finisce e che inizia, ha il
suo “rituale”, un po’ come il bruciare il quadernino
quando hai finito.
E’ salutare e giovevole chiudere con il vecchio, per
cominciare il nuovo.
Grazie Matteo, immagino quanto può essere impegnato Igor; comunque é una persona meravigliosa, l’ho conosciuto il mese scorso ad una conferenza ed é stato davvero piacevole approfondire i vari argomenti direttamente con la persona interessata.
Ho compreso perfettamente il messaggio che hai scritto, anche se nel mio caso sono abbastanza sicuro sulle caratteristiche della persona, che mi ha sempre attratto proprio per questo motivo più che per l’aspetto estetico che comunque gradisco molto. Allora come adesso quando ci parliamo comunichiamo con gli occhi, gli sguardi, i sorrisi; é come un attrazione che viene da dentro, non so come spiegarmi….
infatti sia io che lei difficilmente togliamo lo sguardo dal viso.
Avrei ancora una domanda riguardo la frase che hai scritto, riferita ad Igor: “Non desiderate relazioni sentimentali, perché poi si avverano”. Cosa significa questa frase, forse che la tecnica é così potente che anche una persona impegnata può instaurare una relazione con te?
Ciao e grazie per la tua disponibilità
Ah… Fabri, felice che hai conosciuto Igor!
Veramente: un individuo meraviglioso. ^_^
Quello che vuole dire la frase “Non desiderate relazioni sentimentali, perché poi si avverano”
è ciò che la tradizione ha tramandato attraverso la favola di Aladdin e la lampada del genio:
attento a quello che chiedi, perché poi si realizza.
Tutta la tecnica dei 101 Desideri ha un triplice compito:
1) farti riscoprire i tuoi desideri profondi;
2) un lavoro continuo di volontà, che ne rafforza il muscolo;
3) realizzare i desideri, espandendo ciò che sei.
Come ti dicevo in uno dei commenti precedenti: spesso non sappiamo veramente quello che vogliamo,
pensiamo di volerlo, ma non lo sappiamo veramente. Nel tuo caso specifico, visto le frasi che mi
scrivi, da “coach” ti inviterei ad usare la tecnica degli Specchi Esseni sulla tua convinzione e
vedere che cosa succede.
Non vorrei che, continuando a ripetere cose come: “Allora come adesso quando ci parliamo comunichiamo
con gli occhi, gli sguardi, i sorrisi; é come un attrazione che viene da dentro, non so come spiegarmi…”
non fai altro che rinforzare una convinzione e, su questa, esprimere un desiderio.
Per cui, alla fin fine, gioca con questo pensiero e scopri se è una tua convinzione o una realtà, ed evita
di usare la tecnica dei Desideri per chiedere cose che le stesse regole della tecnica sconsigliano, ok?
^_^
Ciao Matteo
intanto ho lasciato perdere il discorso del chiedere cose sconsigliate dalle regole della tecnica, di conseguenza evito anche ulteriori approfondimenti per verificare se si tratta di una convinzione piuttosto che realtà (se realtà dev’essere immagino che si debba realizzare, visto il trasporto emotivo che c’é stato durante e dopo l’incontro, in ogni caso sarà l’universo a creare sincronicità.. immagino).
Mi interessa molto questo discorso sulle relazioni che non credo di aver compreso appieno; Sibaldi dice di non chiedere relazioni con persone celebri o sconosciute: ma se queste sono impegnate va da se che queste richieste non si realizzano oppure no? Essendoci la legge del libero arbitrio che dice che ognuno é libero di decidere autonomamente, sarebbe più corretto dire “attenzione a chidere legami con la persona X perchè nel caso riuscissi a stabilire una relazione con questa persona, potrebbe non piacerti”.
Correggimi se sbaglio Matteo
Grazie ancora per la tua pazienza e disponibilità
Fabri, non posso.
Nel senso “non posso correggerti” perché ho finora
interpretato la regola come “non chiedere questioni
relative al sesso o alla relazione sentimentale” in
generale, per cui non mi sono mai posto questo tuo
interrogativo.
Quindi, come è mio solito, se non ne ho esperienza,
non dico nulla, altrimenti rischio di far peggio.
^_^
Grazie comunque Matteo per le tue risposte
Ciao
Sono tre anni che desidero con tutto me stesso due cose in particolare (non si tratta di questioni sentimentali), ma non si stanno avverando. Da cosa può dipendere? Grazie fin da ora per una risposta.
Salve Alfredo
e benvenuto a bordo.
^_^
Prima di tutto ti chiedo: stia usando la tecnica
dei 101 desideri o “desideri e basta” (nel senso
che “pensi di desiderare qualcosa, e non agisci)?
Attendo tuo riscontro.
Ciao, ho usato molti anni fa la tecnica dei 101 desideri ma con scarsissimi risultati; perciò ora non la sto usando. Uso invece il metodo di Neville Goddard e cerco di fare quel posso sul piano pratico per il raggiungimento dei risultati che mi interessano. Il metodo di Neville mi ha permesso di realizzare qualche altro desiderio per così dire “minore”, ma questi due che mi interessano davvero tanto (e che non hanno nulla a che fare con altre persone, ma pertengono ad una sfera di attività e logistica) non sembrano arrivare alla luce. E tre anni secondo me cominciano ad essere troppi. Considera che in passato, quando ancora non conoscevo alcuna tecnica di manifesting né avevo letto nulla a riguardo, il tempo massimo per la realizzazione dei desideri che per me erano di importanza capitale era circa di due anni e mezzo: altri desideri ci mettevano anche meno tempo ad avverarsi (a volte era questione di pochi mesi, e arrivavano in maniera inaspettata e assolutamente sincronicistica; nel senso che, essendo già a conoscenza del famoso principio junghiano, ero in grado di riconoscere, retrospettivamente, tutta la concatenazione di eventi e di coincidenze che mi avevano condotto alla meta: la qual cosa, come ti ho già detto, accade anche ora per desideri “minori”). Il “ritardo” di questi due, invece, sta cominciando a mandarmi in crisi. Che ne pensi? Hai bisogno di altri elementi? Grazie fin da ora per la tua attenzione.
Ciao Alfredo.
La prima sensazione che ho avuto è stata: “non hai imparato ad accettare che NON sia”.
Nel senso: spesso quando vogliamo qualcosa, lo vogliamo perché crediamo che sia “il
meglio per noi”. Lo facciamo bonariamente, dal nostro punto di vista totalmente umano
(e spesso razionale).
Ma l’Universo ha sempre in serbo qualcosa per noi: un’Abbondanza senza fine a cui si
fa fatica a credere, spesso.
Solo che, l’Universo, ubbidisce ai nostri desideri. Per cui, fintanto che voglio “X”,
per rispettarmi, non può manifestare “Y”, che è molto di più, molto più grande ed
incredibile.
Quando, invece, ci può riuscire?
Quando accettiamo che quello che vogliamo possa non realizzarsi, ovvero quando attiviamo
il “Campo di Accettazione”. Qualcosa di simile alla Legge di Attrazione, ma più completo
(vedi la Matrix Divina di Braden ed anche molti degli insegnamenti di Goddard stesso).
Quindi, l’invito che mi sento di farti è, intanto, di leggerti questo articolo sulla
tecnica del Nero Perfetto, che nasce appositamente per attivare questo tipo di campo,
poi, in secondo luogo, ti invito ad “lasciare che sia”, accettando che possa “non-essere”.
LINK all’articolo –> https://www.lematpercorsi.com/2013/02/stanza-n-4-immaginazione-ed-accettazione-il-nero-perfetto/
Ciao Matteo,ti ringrazio per la risposta e per i link allegati, che ho letto con interesse. Ti farò sapere tra un po’ di tempo come è andata. Ti saluto cordialmente.
Perfetto!
Ne sono curioso.
^_^
Potrebbe dipendere dalle credenze limitanti, sono molto potenti perché installandosi nell’inconscio
impediscono la manifestazione e la realizzazione stessa dei desideri, talune volte anche nell’atto della formulazione dei desideri.
Le tecniche di Neville Goddard dovrebbero essere efficaci, ma anche qui se hai dei conflitti interni, sono molto limitate. Dovresti cercare di cambiare le convinzioni più profonde attraverso varie tecniche energetiche come l’EFT oppure adottare le tecniche sviluppate dal buon Matteo.
In ogni caso prova, sperimente, vedi quale tipo di metodologia ti si addice di più: non siamo tutti uguali, ogni persona é diversa e pertanto ci sono tecniche più efficaci in base alla sensibilità ed alle caratteristiche di ogni persona. Ciao
E grazie Fabri!
^_^
Oltre all’EFT ed alle “tecniche sviluppate dal buon Matteo” (solo ricevute in una profonda meditazione, non sviluppate, ma provate sul campo questo sì!), ci sono moltissime tecniche e, come dice Fabri, l’invito è a giocare un po’. Inoltre, se vuoi, la dispensa dell’EFT è scaricabile gratuitamente dal sito di Andrea Fredi (mio caro amico). Lo trovi qui: http://www.eft-italia.it/
Nella colonna di sinistra trovi “Il nuovo codice del benessere”, è la dispensa di EFT da scaricare gratuitamente.
Mentre a destra, per i più curiosi, c’è la dispensa di Logosintesi. Altro strumento molto interessante…
Ancora due domande su questa tecnica. In un libro che acquistato di recente, Sibaldi dice di formulare 101 desideri sia nel quaderno di brutta per poi ricopiarli in quello di bella: conosci questa altra versione, più simile a quella di Canfield?
Per quanto riguarda i desideri, in quali casi si possono definire seriali? Ad es.: voler fare corsi di musica, lingue, fitness etc etc sono da considerare seriali in quanto é presente il termine “corso” oppure vanno valutati nella loro realtà, escludendo quindi la terminologia? Oppure: vacanza in un determinato luogo, viaggio in nave appartengono alla stessa tiplologia oppure non si tratta di desideri seriali?
Ciao e grazie
Ciao Fab,
non conosco questa nuova versione dei 101 Desideri. In che libro l’hai trovata?
Per la questione 150 o 101, non so. Sono uno scettico e credo solo nei fatti: provale e
vedi quale ti dà i risultati, credo che sia il modo migliore per sapere.
Per i desideri “seriali” anche io ho avuto un problema simile, proprio con i corsi di
formazione. Ci ho messo una quantità di tempo sconsiderata a cercare, ogni volta, una
espressione differente, ma alla fine ce l’ho fatta (corso, seminario, 2 giorni fuori,
esperienza, formazione, etc…).
Per cui non so risponderti con certezza se la questione della “serialità” sia legata
al linguaggio, ma a sensazione, per come sono costruite le regole dei desideri, credo
di sì: anche il linguaggio è importante ed eviterei le formule ripetitive.
E’ anche una bella sfida ^_^
Se si trattasse solamente di terminologia basterebbe utilizzare un sinonimo pero in effetti differenze tra viaggio-vacanza e visita non é semplice trovarle nell’atto pratico, per cui si potrebbe desumere che assumono il significato che tu gli attribuisci con la tua mente, idem per acquisto e vendita di un medesimo tipo di automezzo (desiderio di vendere l’auto xy per acquistare l’auto wz).
Il libro dove ho trovato questa versione é: “Il frutto proibito della conoscenza” (ADMIN: metto qui un link per chi fosse interessato – http://bit.ly/1r5Enfn)
Ciao
Fabri, anzi tutto grazie per la precisione (ogni volta ^_^ ).
Per “l’effetto mente”, ovvero il significato che intendiamo noi in ogni parola,
sono d’accordo: più del 75% delle parole che usiamo non hanno il significato che
intendiamo o, viceversa, non ne conosciamo affatto il reale significato e non ci
siamo minimamente scomodati a scoprirlo.
Sarebbe cosa buona da fare.
Per le due differenti tecniche, bisognerebbe vedere quale delle due è più recente:
anche per la discesa a contattare i propri “Maestri Invisibili” Igor ha dato ben
due versioni differenti. Una contenuta nell’omonimo libro ed una nei seminari che
guida personalmente.
Qui un link al libro “Maestri Invisibili”, per me immancabile e fondamentale:
–> http://bit.ly/1qB4jAZ
Matteo quindi se nella mia mente c’é differenza tra un termine ed un altro, ovvero assumono due significati diversi, sono effettivamente due cose distinte? La tecnica basata sul “io voglio” dovrebbe rivolgersi a quell’area della psiche al di fuori del tempo, per cui se un termine ti é noto dovrebbe essere accettato.
P.S: Le stanze dell’immaginazione aiutano nella visualizzione anche chi ha difficoltà in questa tecnica?
Ciao e grazie
Ciao Fabrizio e grazie ancora per le domande
sempre così interessanti e stimolanti ^_^
Allora, non so darti LA risposta, ma so dirti con certezza che le parole
che usiamo hanno un profondo potere. Un termine non indica mai la stessa
cosa di un altro e la ricerca nelle parole, delle parole, è un ottimo
strumento di auto conoscenza.
In parte lo diceva anche Yogananda in “Affermazioni scientifiche di guarigione”
(lo puoi trovare qui –> http://bit.ly/1pjxT9S).
L’io voglio si rivolge all’IO, che è tutto quello che sei,
anche nel tempo. Il “fuori dal tempo” assume valore in modi
assai bizzarri, talvolta…
ps: Le Stanze dell’Immaginazione non nascono come “aiuto
per la visualizzazione”, ma ci sono stati diversi casi di
persone che accertavano di “non vedere”.
Ma poi, alle mie domande, hanno sempre risposto tutti, con
quello che era nelle loro Stanze.
Insomma: non mi è ancora capitato qualcuno che, alla fine,
“non ha visto” ^_^
Concordo
Parole e frasi svolgono potenti effetti se corrispondono nel profondo ai nostri stati ed alle nostre emozioni, in particolare una frase scritta con enfasi può sfruttare i nostri stati emozionali per giungere nella realtà in modo dirompente. Questo esercizio dei desideri ti stimola pure a cercare o a vagliare il significato dei vari termini per poter esprimere un volere efficace, ma forse anche per scoprire di più te stesso in rapporto a queste
terminologie.
Per quanto riguarda le due tecniche (101 desideri “tali e quali” ricopiati in bella – 150 desideri) ritengo che così come é stata sviluppata sia più efficace quella dell’elencazione dei 150 desideri; il motivo é semplice: nei 101 desideri, più simile a quella enunciata da Canfield, i desideri avveratisi non si possono cancellare così devi continuare a leggere anche quelli, diversamente dalla tecnica dello specialista americano e dalla tecnica che ho praticato sino a qualche mese addietro (prevede infatti la sostituzione).
Leggendo i tuoi messaggi ho inteso che l’elevata percentuale di desideri che hai realizzato può dipendere dall’utilizzo delle stanze dell’immaginazione, in quanto l’immaginazione stessa se ben orientata può produrre risultati con “l’effetto turbo” se rapportati ad altre tecniche; cioé correggimi se sbaglio, utilizzare questa tecnica che hai approntato può costituire una sorta di palestra mentale, da poter utilizzare in ogni frangente e quindi anche nel caso di scrittura o lettura dei desideri. Neville é molto illuminante in questo senso, riferisce di casi nei quali la manifestazione della realtà é avvenuta in brevissimo tempo, non solamente nei canonici 21 giorni (che per alcuni formatori é una leggenda metropolitana), ma adirittura dopo qualche giorno di concentrazione o letteralmente istantanea se ciò che si é immaginato é un desiderio di lieve entità.
Insomma credo che la tua tecnica immaginitica (scusami per il termine) sia ottima per svilupare questa abilità; forse la difficoltà che si avverte a visualizzare é data da una certa pigrizia di quella parte della mente preposta a questo scopo (che ho scoperto recentemente comportarsi in questo modo in altre tecniche) e quindi quando dici che non é mai successo che nessuno “non ha visto” significa proprio questo.
Spero di poter apprendere questa tecnica ma la bellissima Macerata è un po distante da me, diciamo logisticamente un pò scomoda, comunque chissà…
Ciao e grazie ancora Matteo
Ciao Fabri e buongiorno!
^_^
Sono felice dei tuoi commenti così pieni di “competenza”: sei uno che ha sperimentato e questo è bene (spesso trovo persone e, ancora peggio, formatori che parlano senza aver sperimentato). Ora mi chiedo: qual è l’utilità di leggere i desideri già realizzati? Forse aiuta per l’effetto Zeigarnik? (ne ho scritto qualcosa qui: http://bit.ly/1aFAhWd).
Poi… Le Stanze dell’Immaginazione hanno 3 principali vantaggi:
1) sono un percorso di due giorni per conoscersi in modo profondo, ovvero dal punto di vista dell’io profondo (ciò che siamo realmente), che parla con l’io di superficie (quello che pensiamo di essere, la “mappa” della PNL) in modo simbolico. E’, quindi, un modo particolare di vedere e vedersi;
2) attraverso il simbolo non ci si può solo vedere, ma si può anche “fare”. Conosci la psicomagia jodorowskyana? In caso affermativo, quello che accade nelle Stanze gli somiglia molto, in caso negativo… quando “vedi” una realtà, allora puoi decidere di affrontarla, modificarla, risolverla. E lo fai agendo modo simbolico: agisci all’interno delle Stanze ed i cambiamenti avvengono nella tua realtà concreta. Provare per credere ^_^
3) Le Stanze dell’Immaginazione sono un allenamento per tornare a “vedere” anche nella vita di tutti i giorni: quello che vediamo è spesso la nostra idea delle cose, la percezione che ne abbiamo, mentre “ciò che è”, spesso, è molto più vasto ed affascinante e la nostra realtà, se glielo permettiamo, acquista un valore “di simbolo”, con il quale ci risponde, ci richiama e ci sostiene (un po’ il “trovare la risposta che cerchi, guardando le nuvole”, ma accade con tutta la tua realtà).
Poi, è vero, c’è una intera Stanza dedicata ai Desideri, dove se ne riprende la funzione profonda di “espandersi”, ma sono questi 3 gli scopi, i “perché usare Le Stanze dell’Immaginazione”. ^_^
ps: non so di dove sei, ma sto portando Le Stanze in tutta Italia (Pesaro, Rimini, Tolentino, Firenze, Padova, prossimamente anche Milano… )
Nella fase di prima compilazione sul notes di brutta dei 150 desideri ( ne ho scritti 55 in due giorni….non ce la faccio più in fretta…!) devo comunque rileggerli ogni mattina o devo arrivare a scriverli tutti?Grazie per la risposta.
Ciao Alessandra e benvenuta a bordo!
Sono felice che sei riuscita nella magistrale opera di scrivere
ben 55 desideri in due giorni e ti auguro che anche il resto del
viaggio sia così proficuo!
Personalmente ricordo che, la prima volta che applicai la tecnica,
scrissi ben 150 desideri in un solo giorno!
Poi mi accorsi che di quei desideri non mi interessava niente ed,
infatti, non funzionarono un granché.
Rimango con le antenne in ricezione per sapere come ti vanno i tuoi
desideri. Ti prego di aggiornarmi, ne sarei felice! ^_^
E buonissima giornata a te.
Ciao Matteo
sperimento quando posso a volte, come nel caso della tecnica dei 101 desideri, cerco di raccogliere più informazioni possibili perché temo di “sprecare” occasioni o energie…sopratutto in questo caso dove già formulare 101 desideri non é cosa semplice ed a maggiore ragione quando sono 150…
Per quanto riguarda le stanze dell’immaginazione, é da qualche settimana che mi stanno incuriosendo e per esperienza quando una cosa mi incuriosisce significa che sono pronto ad accoglierne il significato e l’utilizzo…d’altronde ho anche acquistato il libro di Jodorowski che leggerò appena terminata la lettura dei libri in scaletta.
Spero vivamente tu possa “esportare” questa metodologia anche nell’hinterland milanese, sebbene mi piacerebbe visitare Macerata (dove ho bei ricordi di gioventù). A tal proposito, se mi permetti, ti suggerirei una location più agevole per molte zone del nord: Monza é una località molto agevole dal punto di vista logistico sia per chi si trova in Lombardia che per chi si trova nelle regioni limitrofe…e forse anche per gli stessi milanesi.
Ciao Fabri!
Sono felicissimo delle tue parole, in particolar modo: “quando una cosa mi incuriosisce significa che sono pronto ad accoglierne il significato e l’utilizzo”.
Faccio tesoro del tuo suggerimento per Monza (città natale di mia madre) e colgo l’occasione per chiederti se conosci qualche centro in zona.
Ma te lo chiederò per email, così non distogliamo l’energia di questi messaggi dal loro nucleo fondamentale: la tecnica dei 101 desideri ^_^
Si Matteo, nel senso che sono avanzato ad un altro livello di consapevolezza, penso. Da quando ho iniziato a scrivere, all’inizio di marzo, solo ora mi rendo conto dell’importanza di questo strumento. In un messaggio precedente avevi scritto che ancora non hai incontrato persone che non sono riuscite a visualizzare, é vero:
quando affermo che ho difficoltà a visualizzare con la mente probabilmente é legato ad un fattore di scarsa concentrazione, tant’é che in alcune meditazioni che di tanto in tanto faccio, mi accade di pensare a tutt’altro e la mente naviga vagabondando un pò dappertutto. D’altronde non sarebbe possibile in alcune occasioni riuscire ad immaginare in “technicolor” ed allo stesso tempo in altre non riuscire in alcun modo.
Insomma questo tuo messaggio mi ha fatto comprendere che come dice Igor, si può avere paura della paura, in questo caso di non riuscire a visualizzare.
Chissà che questo esercizio riesce a fare rimanere centrati su se stessi o sulle proprie immagini mentali, anche se recentemente ho appreso che questi aspetti della scarsa concentrazione possono essere causati dal subconscio, che può tirati certi scherzi: lo fa anche per pigrizia.
Ciao
Fabri, il “non vedere”
è legato – possibilmente – a tanti fattori, tra cui la scarsa concentrazione è qualcosa
da chiarire: che cosa vuol dire “essere concentrati”? Te lo chiedo perché molti fanno
confusione e si sforzano di essere concentrati, il che non fa altro che riattivare il loro
emisfero sinistro e, quindi, la mente razionale, indebolendo lo stato di rilassamento.
Il miglior concetto sarebbe quello espresso dal Tarocco del Bagatto, ovvero una sorta di
“concentrazione senza sforzo”: essere veramente concentrati, insomma, diventa l’essere
completamente fusi con ciò che si sta facendo.
Quando guido il rilassamento invito i presenti a fare un sola cosa: incollarsi alla mia
voce. Null’altro, è molto semplice. E quando si accorgono che non sono lì con la loro
attenzione, allora basta che ce la riportano. E’ solo questione di dove porti la tua
attenzione, perché, come dice la filosofia Huna, è lì che va la tua energia.
Inoltre la qualità e la quantità del “vedere” sono inversamente proporzionali al
“voler vedere”: immagina una mano che prende (capio, capire) ed una mano che riceve
(cum-prehendo, comprendere). Sono due movimenti diversissimi tra loro: uno stringe e l’altro è
aperto. E solo la ricettività ti permette veramente di vedere, perché accoglie ciò che è.
Se c’è una grossa differenza tra la proiezione (della psicologia), la visualizzazione di alcune
meditazioni, e l’immaginazione, è proprio questa: nell’immaginazione vedi quello che c’è e per poterlo
fare, devi lasciare che sia.
In ultimo, la questione del “silenzio”: siamo convinti che per concentrarsi veramente sia
necessario creare il più totale silenzio, tanto che quando siamo lì, in un momento nostro,
anche la campana lontana del paese a 50 km da noi, ci urta e ci distrae.
Nel percorso Le Stanze dell’Immaginazione esiste la Stanza n.4, del Rumore Assordante, che
insegna proprio l’opposto: la mente razionale (che è quella che si distrae portando la tua
attenzione a zonzo) non riesce a sopportare più di 2/3 stimoli insieme, per cui… il trucco
per bypassare il “rumore di fondo” non è creare silenzio, ma fare un “rumore assordante”,
dare alla mente una enorme quantità di stimoli di tutti i tipi, in modo da shokkarla.
Non è un caso che la Stanza n.4 sia dedicata al Campo di Accettazione (prendere vs ricevere)
ed all’Abbondanza che ci aspetta nei reami dell’io-profondo.
Spero di non aver corso troppo saltando qualche passaggio che magari reputo “scontato”.
In caso, chiedi pure!
Come ho fatto a non accorgermi di questo?
E’ vero spesso mi sono “sforzato” a visualizzare non comprendendo che dovevo fare l’esatto contrario, vale a dire “permettere” che le immagini mentali venissero verso di me. In realtà mi sono fatto prendere da questa mancanza di immagini, tuttavia sentendo altre persone, parrebbe una cosa normale:,sopratutto per chi ha sviluppato maggiormente altre qualità.
Tornando alla tecnica dei 101 desideri, hai feedback della versione che richiede solo la compliazione dopo averne compilati “solo” 101 anziché 150?
Grazie
Ciao Fabri,
sono felice che il mio commento ti sia stato utile. Alcune tue parole mi ricordano una ragazza, Alessandra, che frequentò la seconda Attivazione di Le Stanze dell’Immaginazione ed iniziò esordendo: “Io non vedo, eh!”. Che sembrava più detto per lei, che non per me.
All’inizio, in effetti, faceva fatica ed allora la guidavo, con le domande, a recuperare le sensazioni fisiche (un altro canale percettivo utile).
Ma alla fine, dopo l’ultima discesa insieme, esclamò: “Fermi! Ora condivido io!”. Aveva visto.
Com’era stato possibile? Per due motivi: il primo motivo era che si era finalmente lasciata andare.
Una delle cose che faccio, prima di scendere nelle Stanze è chiedere il permesso di accompagnarli. Senza, non mi seguirebbero e non vedrebbero niente. Talvolta, quando siamo soli, ci manca il nostro “permesso di vedere più in là”.
Inoltre, essendo arrivata alla fine quasi disperata, aveva abbandonato l’aspettativa di vedere qualcosa, per cui… vide.
Il secondo motivo è che Le Stanze dell’Immaginazione sono anche un “allenamento al vedere”, ad usare un modo diverso di percepire le cose e, dopo i due giorni insieme, finalmente il suo “muscolo del vedere” era abbastanza allenato.
Per la tecnica dei 101 Desideri nella versione con 101 desideri, no. Non ho feedback da darti.
Provo a contattare di nuovo Igor e vediamo se ci dice qualcosa (ma so che recentemente ha messo in agenda eventi per settembre 2015, per cui credo che sia moooooooooolto impegnato! ^_^ )
Prendendo spunto dal suggerimento che mi hai dato, ho provato a riascoltare una vecchia meditazione in lingua inglese, che la prima volta effettuata mi aveva dato degli effetti sorprendenti, perché avevo visualizzato una certa situazione pur non avendo alcuna idea cosciente che mi piacesse. Durante la sessione la voce guida nel percorso, a domande specifiche o risposto mentalmente pensando a ciò che avevo visualizzato la prima volta e che mi piaceva; non ho fatto nessun sforzo ma ho fissato la mia attenzione sul desiderio di quell’immagine che personalmente rappresenta una situazione molto bella, cioé un volto. Durante la sessione ho visualizzato anche la figura completa riuscendo a scorgere i dettagli dei colori cui la mia immaginazione é riuscita a mostrarmeli nel momento stesso che li ha ideati.
Tralascio le riflessioni sul contenuto di questa meditazione perché sono la rappresentazione della mia donna dei sogni, oramai ben impressa anche a livello conscio ed ottenuta con questo esercizio che ti mette a contatto a livello quantico, ma davvero ho potuto appurare quello che mi avevi scritto a proposito di questo. Pensandoci bene, quando mi sono sforzato nella visualizazione, avvertivo un chiaro disturbo di concentrazione…un pò come avviene quando la TV non riceve il segnale, con quel tipico effetto dato dai puntini bianchi e nero sullo schermo.
In conclusione direi che l’esperimento é riuscito, grazie ai tuoi consigli mi sento più consapevole di questa facoltà ed ho quindi compreso un elemento di disturbo che periodicamente mi coinvolge, l’ansia, che attualmente mi ha un pò bloccato nella stesura dei 101 desideri.
Ciao e grazie
Ciao Fabri,
sono felicissimo che, con poche parole, siamo riusciti a fare un passettino di consapevolezza che ti migliora l’aspetto “ricettivo” del “vedere”.
Mi auguro che possa facilitarti anche la ripresa della tecnica dei 101 Desideri.
^_^
Proprio così, provando a non sforzarmi ho eliminato “l’ansia della visione”
..già l’ansia uno de,ntrattempi che di volta in volta si affaccia…
Per quanto riguarda la tecnica, sono arrivato a 120 in 35 giorni: vediamo se mi arrivano idee nuove, in ogni caso mi sono dato un termine preciso, vediamo.
Ciao
Bene. Sono felice di questi miglioramenti.
Per il resto: facci sapere!
^_^
Ho fatto quel test che mi hai segnalato, sono risultato avere un canale percettivo cinestetico (53%), visivo (30%) ed uditivo (17%): per essere un semplice test mi pare che i dati confermino le mie impressioni.
Ciao e grazie
A te!
^_^
Matteo una domanda secca: come affrontare il discorso del distacco dai nostri desideri?
Dato che hai tanta esperienza con questa tecnica, com’é possibile riuscire ad avere un atteggiamento più distaccato al fine da conseguire i nostri obiettivi?
Non so se si tratta di stile di vita oppure si possono adottare tecniche specifiche, sapresti dirmi come riuscire a mantenere il giusto distacco per favorire la realizzazione dei desideri?
Grazie
Ciao Fabri, e grazie per la domanda.
Vedo di risponderti per quello che so, per mia
esperienza concreta (non solo su di me), ma…
prima una precisazione: il “distacco” non è dal
desiderio, ma dall’attaccamento al desiderio.
Come ti dicevo per il Nero Perfetto: se vuoi una
cosa, la vuoi (o almeno pensi di volerla) e se
accetti di non affezionarti al desiderio, non gli
permetti di diventare anche un’aspettativa.
E’ qui che sta la fondamentale differenza: desiderio
non è aspettativa.
Solo in questo modo puoi, allo stesso tempo, “volere
che si realizzi” e ” volere che non si realizzi”.
Altrimenti è impossibile.
Comunque… la tecnica più naturale e fisiologica
che abbiamo tutti è sospirare, “lasciare uscire
l’aria”.
Quando hai in mente un desiderio, un sospiro
– che equivale allo Spirito che entra ed esce
dal nostro corpo fisico – consiste nel dire:
prendo forza (respiro) per realizzarlo, e
concedo a questa forza di trovare il suo posto
nel mondo, da sola (espirazione).
Spero di essere riuscito a passarti il concetto.
Ti prego di farmi sapere ^_^
Questo é il punto che a volte viene difficile attuare: il distacco, ti sembra di dover rinunciare al desiderio da un lato, mentre dall’altro sei spinto dalla curiosità o dalla strisciante incredulità che dal profondo ti scatta fuori.
Con questa spiegazione credo di avere afferrato bene il concetto sia del distacco che del sospirare: infatti si dice “sospirare d’amore” che equivale a dire goire o godere di questo aspetto ed in ultima analisi può risultare come un effetto di un azione già svolta e quindi vissuta. Di conseguenza il nostro subconscio non distinguendo tra reale e immaginata l’accetta come vera e la proietta come vera nell’universo.
Grazie per avermi fatto comprendere questa concetto!
Fabri, in un certo senso ci siamo.
Il sospiro, in realtà, è più una indicazione di “accogliere e lasciare andare”,
affidandosi alle Leggi dell’universo. Che poi ci sia anche un effetto come il
sospiro d’amore, beh… non ci avevo pensato (e non è sempre così: pensa al
sospiro di sollievo).
Ma non vedo in che modo possa essere inteso come un “già vissuto”. Vediamolo
come un’affermazione del tipo: “qualsiasi cosa accada è il meglio per me”,
piuttosto, ok?
^_^
Sospiro di sollievo é una condizione più generica e forse in risposta ad un evento quindi può anche avere valenza passiva come può essere quando una persona avverte di avere evitato un pericolo; sospiro d’amore invece mi da l’idea di una azione attiva, una creazione intenzionale che dovrebbe essere la chiave nella legge di attrazione. Per già vissuto intendo il riuscire a vivere la sensazione come reale e caricata di emozioni positive; certamente tutti riprendono questo concetto che non sempre é di facile applicazione, però se ci sentiamo in questo modo o riusciamo a sentirci in uno stato di gasamento o eccitazione, dovremmo riuscire a vivere esperienze simili oppure ad attirare chi é più vicino a noi: per esperienza posso affermare questo, avendo vissuto situazioni simili in vari contesti.
La tua affermazione é ottima perché offre rassicurazione
Ciao e grazie
Ciao Fabri.
Il sospiro di sollievo può avvenire sia per uno “scampato pericolo”, come ben dici, sia per demarcare l’inizio di un momento di relax.
Nel primo caso – e ci tengo a sottolinearlo – non penserei ad una “azione passiva” (uso una terminologia opposta alla tua, nella definizione del sospiro d’amore), bensì un’aspettativa.
Mi spiego: ecco che vivi un momento che ritieni pericoloso. Non sai che lo è, perché non prevedi il futuro, per cui stai semplicemente congetturando e pensi al peggio. Ma poi tutto passa e non è accaduto niente di male, e fai un sospiro di sollievo, permettendo all’aspettativa negativa di abbandonare il tuo corpo.
Il sospiro funziona con tutti i pensieri che hai in mente e, come tale, anche con i Desideri. D’altronde il pensiero è “elemento aria”, come il respiro che lasci uscire dai polmoni. Insomma, con un sospiro tu liberi i pensieri che hai in mente e li lasci andare.
Benissimo Matteo, é perfetto quello che hai scritto
Dopo che ho scritto quella frase sul sospiro d’amore mi é venuta un idea brillante: quel sospiro d’amore dovrebbe essere anche la chiave di apertura dello scrigno dell’Universo.
Sappiamo bene che le emozioni positive – delle quali l’amore è l’espressione più alta – sono frequenze molto alte e del resto questo sentimento è la vera forza che muove tutto l’Universo: se noi agiamo e ci comportiamo in questo modo anche nella formulazione dei nostri pensieri e desideri, riusciamo a piegare l’Universo verso di noi.
Spesso sentiamo dire frasi “del tipo: “vivi l’esperienza con emozione come se l’avessi già vissuta”… già ma molto spesso si fa confusione anche perché l’italiano è una lingua particolare (che personalmente non amo molto) e che a volte fa giri di parole incredibili per rappresentare un concetto. Come dice Igor necessiterebbe mantenere nel proprio dizionario personale solo le parole delle quali si conoscono forma e contenuto.
Utilizzando invece questo concetto, credo che sia più chiara l’applicazione di questa famosa Legge, almeno per quanto mi riguarda, perché chiarisce esplicitamente in quale modo occorre sintonizzarsi con l’Universo; se poi è fatto con questo sentimento immagino abbia molta più forza di realizzazione.
In ultimo vorrei farti una domanda sulla visualizzazione: quando tu nell’immagine mentale vedi e ipotizzi persone che nel volto non riesci a visualizzare per vari motivi (ad es. bassa memoria fotografica o altri) la visualizzazione rimane ugualmente efficace? All’interno di una visualizzazione é indifferente se tu vivi o simuli una certa esperienza piuttosto che descriverla attraverso parole o pensieri mentali, quasi tu fossi una sorta di narratore all’interno della vicenda mentale immaginata?
Scusa per queste domande un po’ particolari ma vorrei saperne di più.
Ciao e grazie
Ciao Fabri!
Wow… che rispostona.
Prima di procedere ci tengo a farti notare che parliamo di Legge di Attrazione, che ho esaminato e sperimentato lungamente, e quindi parliamo di visualizzazione, mentre io mi trovo veramente a mio agio quando si parla di Immaginazione.
Ecco le grandi differenze tra le 3 (ci metto anche la meditazione):
> meditazione: porti la tua attenzione nel qui e ora, per aumentare il tuo campo di attenzione;
> visualizzazione: spesso nella psicologia prende forma anche nel termine “proiezione” (non sono identici, ma spesso assumono funzioni simili), ed è il procedimento per il quale costruisci delle immagini nello spazio buio delle palpebre chiuse;
> immaginazione: vedi semplicemente quello che c’è, senza “voler vedere” o “voler fare” qualcosa.
Per cui, anche se sono in accordo con Braden sull’uso “pensiero+emozione” della Legge dell’Attrazione, non ne sono un esperto.
Il mio invito è sempre quello, molto orientale, di “provare per credere”: prova con il sospiro, Fabri, e vedi che cosa accade ai tuoi desideri ed alla tua “attrazione”. ^_^
Prima di chiudere con la questione della visualizzazione, spezzo una lancia a favore della lingua italiana, che per me – invece – è bellissima e ricca di energia (sempre in accordo con Igor, comunque).
Infine: come visualizzare nitidamente i dettagli?
All’inizio ripresi alcuni degli esercizi che Steiner suggerì, per la riattivazione delle facoltà. Uno di questi, per la focalizzazione del pensiero, invitava ad osservare con attenzione un oggetto, solo un oggetto, per almeno 5 minuti. Se in questo lasso di tempo ti vengono domande relative all’oggetto, bene (ma senza rispondere), se invece ti portano altrove, tu riporta la tua attenzione lì.
Questo esercizio, mi accorsi, non solo mi aiutava a rendermi più “cocchiere del mio pensiero”, più consapevole e capace di usarlo senza esserne usato, ma anche a “vedere” meglio la realtà a me circostante.
Dopo di che, ripresi la tecnica di Leonardo Da Vinci: iniziai a disegnare ripetutamente delle cose.
Facevo più schizzi, fino a che non raggiungevo una buona “coerenza interiore” tra il visto ed il ri-prodotto. In questo modo non solo aumentavo la mia attenzione sul mondo e lo vedevo meglio, ma rendevo più nitide e veritiere anche le immagini in me contenute.
Questo è stato il mio allenamento, un po’ “duro”, ma a volte basta semplicemente richiamare l’attenzione sui dettagli che si vuole ricordare, osservarli bene, chiudere gli occhi e provare a ricostruirli mentalmente, riaprire gli occhi e verificare (è la mnemotecnica per le immagini, insomma). Dopo un po’ di esercizio, il tuo cervello lo farà automaticamente.
Bon, spero di averti dato altri spunti utili.
^_^
Grazie per la precisazione sulle tre definizioni.
Per quanto concerne la tecnica del sospiro, il giorno dopo che l’hai consigliata mi é tornata alla mente una tecnica di kiniesologia che ti mette in diretta comunicazione col subconscio. Questa tecnica quando viene accettata dalla parte più nascosta di noi stessi, ti da una gioia enorme ed arrivi a questi sospiri da te citati ed in questa condizione li puoi anche aumentare di intensità sino al massimo che riesci ad avvertire. In condizione normali, se non hai una buona base meditativa o altra tecnica particolare, non é semplice entrare in questo stato emozionale, in base alla mia esperienza di sensibilità cinestetica; certo ci sono tecniche come la terapia della risata che possono avvicinarti, ma tuttavia le emozioni si coltivano con la gioia e l’entusiasmo più che con la risata .
Ancora devo convincere me stesso del fatto che la visualizzazione non é così importante e che sono le parole a volte a confondere (appunto in italiano, perché in inglese si usa quasi prevalentemente “imagine”) e troppo spesso nei libri o tecniche di questo tipo si punta l’attenzione sulla costruzione di queste immagini tramite la visualizzazione mentre sarebbe più semplice dire “immaginate la realtà che volete e caricatela di sentimento”.
Grazie ancora per le tecniche che hai suggerito, proverò a farle, sopratutto ti ringrazio perché quando hai introdotto il concetto di sospiro in me si é accesa una luce interna che ha rischiarato molti dubbi che avevo. Adesso so esattamente come portare su di giri un “apparato” che funziona al massimo se viene alimentato di emozioni: già perchè se é così per tutti, lo é sicuramente per i cinestetici, i quali riescono a spingere al massimo la macchina delle emozioni.
Complimenti ancora per la risposta molto dettagliata
Ciao Matteo
Ciao Fabri,
scusami se ti rispondo solo ora, ma sono fuori
per lavoro (e per vacanza, lo ammetto ^_^).
Ho letto il tuo commento e sono felice di essere
stato in qualche modo utile. L’ultima cosa sulla
quale ti invito è: evita di generalizzare.
Se una cosa funziona per te, bene, ma prima di
poter dire che funziona per altri, bisogna fare
un po’ di sperimentazione!
^_^
A presto, allora, e buona pratica di sospiri!
Ciao Matteo
scusa ho dimenticato di specificare che si tratta di esperienza personale, quindi per altri persone possono essere più adatte altre tecniche…occorre sperimentare e sperimentare.
Detto questo tornando all’argomento originale di questa discussione, i 101 desideri, sono in una situazione di stand-by: a dirla tutta, sono alcune settimane che mi sono fermato a 120 desideri ed é trascorso poco più di un mese e mezzo da quando ho iniziato, vediamo se dopo le ferie mi arriverà qualche idea nuova: Intanto sto provando tecniche nuove, che mi stanno attirando maggiore interesse ed impegno e conseguentemente indirizzano la mia attenzione in modo più preciso su certe aree.
Vedo poi a settembre o a fine estate cosa succede, se continuare fino alla formulazione del 150° oppure se eliminarne una ventina e proseguire con l’altro metodo.
Ciao e grazie
Perfetto Fabri,
e grazie per il “ritorno alle origini” (lo avrei fatto comunque anche io).
Sono curioso di conoscere gli sviluppi dei tuoi 101/150 desideri!
Questi commenti resteranno disponibili per questo, mentre se vuoi scrivermi
per qualsiasi altro motivo, mi trovi – come già sai – all’indirizzo mail:
matteoficara@lematpercorsi.com
A presto! (e buone ferie ^_^ )
Già perchè oramai si era un pò offtopic, anche se si tratta comunque di approfondimenti interessanti
sinceramente sono un pò dubbioso, nel senso che se il libro dal quale ho attinto questa variante é uscito nel 2014 allora si tratta di un aggiornamento; diversamente potrebbe essere una versione precedente della tecnica. Chissà quando é uscito il libro
Ciao Matteo
Perfetto Matteo ci rivediamo ai primi di settembre, chissà che mi arrivano nuove idee in tema desideri così da completare la tecnica basata sui 150.
Ciao e buone vacanze
Yes!
Ci sentiamo a dopo le vacanze
^_^
Vorrei farti una domanda se è possibile, riguarda iin particolare la regola numero 6 ovvero “no ai desideri seriali”:
Cosa intende con desideri seriali? Ha fatto l’esempio degli appartamenti però non ho ben capito se questa cosa vale anche per desideri riguardanti persone.
E’ possibile scrivere la stessa frase su persone diverse? Ad esempio “Io voglio conoscere A”, “io voglio conoscere B”
Io ho pensato che magari siccome si tratta di persone diverse magari non e` proprio seriale quanto un appartamento . speriamo che mi rispondiatre presto
Ciao Yuuki,
spero che il commento arrivi “abbastanza” in fretta ^_^
Intanto, grazie per seguirci e per aver trovato il coraggio
di scrivere. Poi… abbiamo affrontato una domanda simile
con Fabri, come sicuramente hai letto (dato che lo citi).
Ma la risposta è ancora quella: le persone sono diverse, è
vero, ma anche gli appartamenti lo sono! (a meno che non ne
compri di identici in tutti i paesi).
Per cui, la serialità, anche in questo, va tenuta a bada:
è più un allenamento che mira a cercare bene, meglio, più
in profondità ancora, per comprendere quali siano le tue
pulsioni interiori di sviluppo, di crescita, di evoluzione.
Come ben sai, se ti sei guardato attorno anche solo una
volta, nell’Universo NON ESISTONO DUE COSE UGUALI.
Ed è così anche per i desideri: la nostra voglia di dar
loro una “definizione”, una “forma”, reiterata è indice
di una cattiva comprensione della spinta interiore.
^_^
Per cui: rotolare le maniche e darsi da fare!
WOW grazie sei stato veloce *_* ho compreso cio` che hai scritto grazie ancora per la delucidazione.
avrei un`altra domanda se non ti dispiace XD e` da un mesetto che io e la mia amica lo stiamo facendo e alcuni desideri nonostante siano in brutta si sono gia` avverati. abbiamo pensato di usare al massimo delle energie per aiutarci a vicenda con i desideri un esempio la mia amica scrive Io voglio lavorare nel campo della moda, io ho scritto io voglio far in modo che la mia amica lavori nel campo della moda. la lista dei desideri deve essere necessariamente privata o possiamo unire le nostre energie??
Ti ringrazio in anticipo spero di essere stata in grado di spiegare perfettamente ^^
Ciao Yuuki,
stavolta sono stato un po’ più lento e… non sono neanche
sicuro di saperti rispondere: è la prima volta che mi capita
una – e passami il termine – casistica come questa.
Come per altri, quando incontro Igor gli porrò la domanda,
ma per ora ti do il mio parere e ti invito a prenderlo come
tale e non come “LA” risposta. Ok?
Allora: anzitutto credo che sia molto bello quello che fate.
Aiutarsi, intendo, condividendo i desideri. E di sicuro vi
accadrà quello che accade anche con i gruppi di lavoro: le
energie in circolo aumentano ed il lavoro viene svolto più
rapidamente.
All’opposto, alcuni “lati negativi” potrebbero essere che
i desideri più profondi, i quali hanno bisogno – come dei
pulcini nell’uovo – di essere “covati”, potrebbero non
realizzarsi perché non si sentono abbastanza “protetti”.
Se da una parte, infatti, condividere permette di aumentare
le energie, dall’altra le dissipa, soprattutto quando non c’è
chiarezza: quando tu scrivi il tuo desiderio lo immagini in
un certo modo e non è detto che quando la tua amica scrivi
di aiutarti, immagina lo stesso.
E poi c’è anche “il desiderio che immagina se stesso”, cioè:
il desiderio è un qualcosa di profondo che viene a galla, si
porta a manifestazione, ed in questo processo prende forma
piano piano, per cui non è detto che quello che tu, ora, ne
percepisci, sia il desiderio vero e proprio.
Insomma… un guazzabuglio!
Però, come avverto spesso, ti invito a non credere a nulla
di ciò che viene detto: credi solo ai fatti. Sperimentate
la vostra tecnica in condivisione e, se vi va, fate sapere
a tutti – commentando qui sotto – come va.
Ok?
^_^
Grazie mille ^^ beh un desiderio in comunione si e` gia` avverato questo perche` abbiamo un vissuto simile e lei sa cosa desidero nel piu` profondo e io so cosa desidera lei nel profondo magari non lo immaginiamo nello stesso modo ma vogliamo il bene luna per l`altra ^^ pero` se puoi domandare a igor per noi sarebbe perfetto grazie ancora
Yuuki,
volentieri lo chiederò ad Igor. Ti informo che negli ultimi due mesi
non siamo riusciti a sentirci (so che ha riempito tutta l’agenda del
2015! ed io sono stato in tutta Italia con Le Stanze dell’Immaginazione).
Ma dovrei intervistarlo a breve. Aggiungo questa domanda alla lista
^_^
Ciao Matteo,
Ho letto tutti i commenti per vedere se le domande che voglio fare io sono già state fatte ma visto che non mi risulta ho deciso di scriverti 🙂
Ho letto che molti di voi, compreso te se non ho capito male, la prima volta avete stilato l’intera lista (o comunque metà) quasi subito, io sono l’esatto opposto.
Mi sono messa li con il quaderno in mano e ho fatto fatica anche solo a scrivere i primi 5! Non perchè io sia chissà chi che vive una vita perfetta con tutto ciò che desidera, ma perchè credo di aver dimenticato cosa significa desiderare, sognare qualcosa di diverso…sapere che la fuori c’è un mondo intero di opportunità che mi aspetta e così via. Ho pensato che questo significa che sono anche ben lontana dall’essere connessa con il mio IO interiore e che probabilmente dovrei fare qualcosa per sbloccarmi..in questi ultimi mesi ho passato molto tempo a pensare e piano piano le risposte stanno venendo fuori ma sono ancora ben lontana dall’essere allineata con il mio essere spirituale come vorrei. Ho comprato il libro “I maestri invisibili” di Sibaldi perchè voglio iniziare un percorso di cambiamento sperando di essere abbastanza forte per riuscirci.
La prima domanda che vorrei farti riguarda una frase citata da Sibaldi nel seminario sui 101 desideri (su youtube) quando si parla delle negazioni. Dice che scrivendo “Io voglio superare ogni tipo di problema” ha praticamente attirato qualsiasi tipo di problema a se. Ora ammetto la mia ignoranza ma non riesco proprio a capire dove si trova la negazione in questa frase, potresti gentilmente illuminarmi?
Inoltre ho anche io, proprio come Fab e Yuuki, ho una domanda sui desideri seriali ma collegato alla regola sui desideri per gli altri.
Ho scritto svariati desideri dedicati agli altri, tipo “Io voglio fare in modo che Tizio riesca a trovare lavoro”, “Io voglio fare in modo che Caio rimanga (o “torni a”..in base alle condizioni attuali della persona in questione) sano”, “Io voglio fare in modo che Sempronio guarisca dalla depressione / risolva i problemi che lo rendono depresso” ecc perchè, appunto, faccio fatica a scrivere desideri che mi riguardano e poi ci terrei davvero se le persone per cui ho desiderato potessero risolvere i loro problemi e vivere sereni.
Ora se desidero la stessa cosa per due persone diverse, esempio: “Io voglio fare in modo che Caio guarisca dalla depressione” e anche “Io voglio fare in modo che Sempronio guarisca dalla depressione”, è considerato seriale?
Scusami se mi sono divulgata troppo e spero di essermi espressa chiaramente, [CORRETTO by Admin]
Ti auguro una buona giornata
Ciao Alessia,
e buongiorno anche a te! Noto che anche tu sei mattiniera ^_^
Passo a risponderti, come mio solito, a cominciare dalla fine:
i desideri seriali, in particolar modo quelli relativi ad un
processo di guarigione (e poi gli altri).
La malattia, secondo alcune filosofie interessanti (non vere
necessariamente o più giuste di altre, solo interessanti e da
valutare), è manifestazione di un lungo processo.
Tale processo può nascere, a livello profondo, addirittura da
un Desiderio: l’Universo è, di fatto, la scuola pedagogica di
ciò che siamo, dell'”anima” – se preferisci – che richiama a
sé tutte le esperienze di cui ha bisogno per crescere.
Anche le malattie.
Con questo non voglio dire che non dobbiamo desiderare la
guarigione, ma forse ci è prima necessario comprendere il
perché della malattia, il suo messaggio profondo.
In questo modo potremmo saltare qualche passaggio e, invece
che chiedere guarigione, chiedere la comprensione del suo
(della malattia) messaggio.
Ed ora torniamo a noi: nel senso più diretto, intendo.
Andiamo a tradurre il significato dei desideri “Io voglio
essere utile a Caio nel suo processo di guarigione”.
Molto semplicemente significa: mi accorgo che non “sono
abbastanza grande” per poter essere d’aiuto e, quindi,
voglio essere più grande.
In realtà il desiderio è per te, non per altri. E’ una
tua richiesta di crescita, talvolta di fortificazione.
Ed arriviamo alla “serialità” dei desideri: se ogni
individuo è particolare e se la malattia è una sua
stessa espressione, come fanno ad essere seriali i
desideri?
Probabilmente c’è da lavorarci un po’ su, ad esempio
(riprendo il desiderio su Caio e la sua guarigione):
scrivere un Desiderio è un processo di ricerca e di
comprensione, che ci porta a scoprire (preferisco il
termine “trovare”) alcune pulsioni interiori.
Come tale è ogni volta molto specifico, unico, e non
imitabile: Io voglio aiutare Caio… in che modo?
Come – nello specifico – posso aiutare proprio lui
con la sua malattia?
Farsi queste domande aiuta a rendere il desiderio
unico, perché ti porta alla sua radice. Inoltre,
quando andrai a rileggere questo desiderio così
ben definito (e fattivo), rammenterai che cosa
effettivamente e concretamente puoi fare per lui.
^_^
Ora passiamo, invece, ai desideri “negativi”.
Sono d’accordo con te nel dire che Igor, qui, è un
po’ criptico. Avendo però studiato per anni la PNL
(Programmazione Neuro Linguistica), posso dirti che:
desiderare la soluzione ad ogni problema significa, prima
di tutto, desiderare ogni problema, in modo che tu possa
poi risolverli tutti.
E, ad occhio e croce, non è consigliabile!
Ci sono molte negazioni invisibili, Alessia, a cui è bene
fare attenzione: parole che contengono negazioni (come
tutti i prefissi “a-” privativi), falsi positivi (in-colume)
e via dicendo.
Per la fatica a trovare i desideri, mia cara, ti capisco.
E la tecnica serve proprio per quello: togliere la polvere
da ciò che siamo nel profondo.
Concludo dicendo che sono felice dell’acquisto del libro
“I maestri invisibili”, per me è stato un grande inizio:
furono i miei spiriti guida mi hanno condotto a condurmi
in Le Stanze dell’Immaginazione, il percorso/strumento –
che ora sto portando in tutta Italia – per la conoscenza
ed il lavoro su di sé (qui la brochure con tutte le info).
^_^
Spero di essere riuscito a stimolare qualche tua riflessione.
Fammi sapere, ok?
Ciao a tutti… non ho domande particolari da fare perché qui ho già trovato tutte le risposte. Volevo solo ringraziare, so che sembra banale ma leggendo ogni singolo post mi è tornata la voglia di riprovare la tecnica dei 101 desideri. Non so dire quante volte l’ho iniziata e non l’ho mai conclusa, per pigrizia o perché non ci credevo abbastanza…con l’aggiunta di un un po’ di avvilimento…trovare 150 desideri non è per niente facile!!!
Ma mi sono rimessa all’opera proprio dopo avere letto ogni singola parola… e questa volta ho visto i risultati e riscontri positivi…sono carica! grazie e a presto
Ciao Vali,
ho solo una parola per ringraziarti, dal profondo, del tuo commento:
YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
^_^
Continua così! E, se ti va, tienici aggiornati.
Un abbraccione e… buon desiderare!
Che bello altri nuovi interventi
Una risposta per Valy: anch’io come te sto affrontando questa tecnica, ma devo dirti che ci vuole…
molta pazienza. Se davvero si vuole esprimere desideri propri si deve mettere in conto almeno qualche mese di ricerca ed analisi di se stessi, eventualmente prendendosi anche qualche pausa (distacco emotivo) per permettere il rifiorire di nuove idee e desideri.
Ciao
Ciao Matteo e a tutti voi e la prima volta che vedo il vostro sito, scusate per l’intrusione, ma volevo gentilmente un informazione riguardante appunto i 101 Desideri , Faccio Riprogrammazione Energetica Del Punto Zero per riuscire a canalizzare la mia Energia e quindi lavorare in tutti i miei fattori, emotivi,credenziali,finanziari etc. e per poter sfruttare la mia mente solo al mio piacimento e non farmi trasportare da lei, cercando di visualizzare il mio Ego e quindi cercare di controllarlo, riuscendo ad
Allinearmi con la mia Missione Dell’anima sulla Terra,sapevo di questo strumento (101 Desideri) ma non ho mai cominciato a usarlo perché non sentivo dentro di me ancora il momento giusto, più che altro perché credo che ogni individuo debba prima cominciare a lavorare sulle proprie credenze fasulle e su blocchi interni, sicuramente il metodo dei 101 desideri è molto interessante più che altro aiuta a guardarsi dentro e ad avere una prospettiva molto più ampia di chi siamo e che potenzialità ha un essere umano, ma a mio avviso c’è un “ma”!
Se un individuo prima non sblocca le proprie credenze riguardanti un determinato fattore e vuole raggiungere a tutti i costi un oggetto o un desiderio dettato solo dalla mente, credo che non ci arriverà, o anzi meglio ci arriverà ma solo con l’ego che a mio avviso è solo un raggiungimento di un qualcosa dettato solo per soddisfare proprio la parte razionale e non la parte Divina (Cuore, Anima, Spirito) che è dentro ognuno di noi (la nostra Divinità che è la sola che ci permette di arrivare dove noi vogliamo e cosa vogliamo essere), se un individuo vuole in maniera conscia una determinata cosa ma il suo inconscio crede di non accettare quella determinata scelta non accadrà, quindi bisognerebbe prima lavorare su se stessi e far in modo che la parte conscia con quella inconscia siano perfettamente in linea, sicuramente e un processo faticoso, impegnativo ma con una buona dose di perseveranza e azione arriveremo ha un buon risultato, quindi fino a quando non facciamo evaporare le nostre credenze interne che bloccano solamente il flusso, possiamo pensare tutti i giorni ma in quel caso facciamo solamente lavorare la nostra mente e quindi il nostro Ego.
“Il più grande ostacolo all’evoluzione dell’uomo, nella nostra evoluzione, è costituito da quello che noi chiamiamo “ego”, le ferite, le prepotenze che subisce la vostra personalità. Alcuni di noi non riescono a perdonare le ferite ricevute, le vessazioni subite, perché queste hanno provocato in loro un profondo senso di risentimento”.
Dovete assolutamente evitare tutto questo. Ho voluto scrivere tre righe giusto per farvi visualizzare la mia visione. Ritornando alla mia domanda, più sulla parte pratica, vorrei gentilmente sapere, visto che ho letto che bisogna cominciare a scrivere i 101 Desideri all’inizio di un nuovo anno, il mio dubbio era il seguente: siamo a Settembre del 2014 e mancano quattro mesi alla fine di questo Anno e visto che io sento dentro di me la voglia di scrivere questi Desideri, in pratica dovrei aspettare il 2015 per cominciare a scriverli? Adesso non posso?.
Ringrazio in anticipo per un eventuale risposta, con Amore e Gratitudine , Buona Vita!
> commento moderato dall’ADMIN:
abbiamo messo in corsivo circa 6 righe che erano in maiuscolo e che, a nostro avviso, disturbavano la lettura.
Ciao Nuova Era
e grazie anche a te per la presenza in questo blog, con la tua energia.
Energia alquanto “straripante”, devo dire ^_^
Tornando a noi, passo prima di tutto a rispondere alla tua domanda (se
voglio iniziare ad usare la tecnica devo aspettare gennaio 2015, oppure
posso iniziare fin da subito?) e solo dopo mi permetto qualche personale
osservazione ^_^
Risposta: non ho una risposta “specifica” per te. Nel senso che si usa
il capodanno perché è uno dei pochi rituali ancora “vivi” nella nostra
cultura e segna un passaggio in cui, spesso, cerchiamo di vedere una
fine ed un inizio di un’intera vita, piuttosto che di un calendario.
In realtà, io ho iniziato la tecnica, ogni volta, in mesi differenti e
non mi è ancora capitato di iniziarla in gennaio.
Posso dirti che, a me, ha funzionato lo stesso. Spero che questa mia
esperienza possa essere, per te, una specie di risposta.
Osservazioni: uno dei miei talenti, ovvero di quelle cose che, volente
o nolente, mi riescono bene, è l’ascolto. In questo caso, forse, dovrei
dire piuttosto la “lettura”, anche quella che avviene tra le righe.
Vediamo un po’, quindi, che cosa ho letto… (o sarà stato il mio ego?)
Osservazione n.1, “la Riprogrammazione Energetica Del Punto Zero”: Wow…
che cos’è? Le uniche due volte che ho incontrato, finora, il concetto del
Punto Zero sono state (cronologicamente): Lynne McTaggart “Il Campo del
Punto Zero”, una raccolta di ricerche della giornalista. Un volume di un
certo interesse, ma più – a mio parere – sul teorico, che non sul vero e
proprio “scientifico”.
La seconda volta è stato quando il mio “io-profondo” lo ha inserito nel
libro “Le Nuove Terre”, che mi è stato pubblicato a fine 2013.
Quindi non sapevo che fosse una tecnica. Hai da darmi/-ci qualche info
in più? O anche qualche link? Te ne sarei grato ^_^
Osservazione n.2, “schieramenti”: mi sembra che contrapponi l’ego con
la parte divina in noi, che riassumi con “Cuore, Anima, Spirito”. Ora
non mi è chiaro, nonostante il trafiletto di sotto, che cosa intendi
con “ego”, perché a volte lo paragoni a qualcosa che è al di qua del
nostro divino ed altre volte lo identifichi con la mente razionale.
Quindi mi chiedo se la “mente-non-razionale” sia ciò che definisci “il
divino” in noi. Sarebbe una considerazione interessante, quella di
associare la “mente-non-razionale” a “cuore, anima, spirito”, ma ti
invito a saperne di più, senza avere un’ipotesi fondata su “ciò che
già sai”.
Anima e Spirito. Quali sono le differenze? E come si relazionano con
il cuore? Sarei lieto di trovare le tue opinioni in risposta, ma non
qui (che ci occupiamo di Desideri), magari scrivimi alla mail: info@
lematpercorsi.com
Osservazione n.3, “del volere”: sembra, dalle tue righe, che per te
il desiderio debba essere qualcosa di legato alla nostra parte più
profonda, quella che – se ho capito bene – io definisco con il termine
“io-profondo” e tu con i termini “parte divina, inconscio”.
E su questo siamo d’accordo. Ed ecco dove lavora e come funziona la
tecnica dei 101Desideri: se hai letto i commenti precedenti sai bene
che la tecnica scava in profondità, facendo venire a galla quelli che
noi “pensiamo siano i nostri desideri”, cioè l’Ego volitivo, la mente
razionale.
Ma con questi non riempi i 150 desideri della brutta copia. Ed ecco
che la tecnica funziona proprio in questo modo, in questo momento:
quando non sai più cosa scrivere, sei forzato a guardare più in
profondità, lì dove tu dici risiede la parte divina (l’inconscio ed
il cuore).
Quindi: ok, se vuoi prima eliminare tutti i blocchi, fai pure. E ti
auguro un buon lavoro! Altrimenti puoi iniziare fin da subito con i
Desideri: in questo modo scoprirai alcuni desideri “fasulli” e poi
tutti gli altri, più “tuoi”.
Osservazione n.4, “allineamento”: ad un certo punto dici di lavorare
per mettere “in linea” il conscio e l’inconscio. A mio avviso – e ci
tengo a sottolineare che è un mio modo di sentire – è come prendere
un inglese ed un tedesco e volerli forzatamente far parlare la stessa
lingua, con le stesse intonazioni vocali (senza dialettismi).
Non è impossibile, ma… è utile? Abbiamo due emisferi, due parti di
coscienza, una attiva e razionale, capace di portare attenzione alle
cose, di analizzare, di lavorare con la parola (quella che io chiamo
“io-di-superficie”) e spesso sede di quegli schemi dell’io che tu
chiami “ego”, ed una che è esattamente il suo opposto ed la cui lingua
sono le immagini ed il simbolo, il sogno, l’inconscio.
Se le abbiamo entrambe è perché svolgono funzioni differenti e sono
assai utili ognuna per il suo scopo. Allinearle significherebbe dover
sacrificare il contenuto magico che una delle due porta al tutto ^_^
Magari facciamo così: evitiamo di “identificarci” con l’una o con
l’altra e cogliamo ogni occasione per scoprirci con un’entità ulteriore,
che le contiene e le usa entrambe, ma non è nessuna delle due. Ok?
(attendo tuoi pareri anche su questo, anche stavolta, per favore,
alla mail info@lematpercorsi.com)
Osservazione n.5, “voi”: nei momenti topici del commento ti scappano
un paio di “voi”, piuttosto che di “noi”, come a voler indicare una
distanza tra te e chi legge, quasi a voler dire che i suggerimenti
che dai sono per tutti al di fuori di te. Sarà mica stato l’ego? ^_^
Osservazione n.6, “perdono”: bon, e con questo chiudo, personalmente
ho smesso di credere al perdono quando mi sono accorto che aveva dei
contenuti di “deresponsabilizzazione”. Cioè: il perdono tra due “io”
significa che uno dei due è in condizione di superiorità e l’altro di
inferiorità. Mah…
Nel caso del “perdono divino”, invece, siamo lì che aspettiamo una
qualche punizione o – appunto – perdono divino e non ci accorgiamo
che abbiamo commesso un errore e sta a noi di ripararlo (oppure di
accettarne le conseguenze).
Ciao a tutti
ho una riflessione e la volevo condividere con voi…
Per conoscere il vostro punto di vista.
La differenza tra io voglio e io ho quale è?
Secondo me formulare i desiderio con io voglio presuppone che non hai ancora ottenuto questa cosa ed essendo la mente non in grado di differenziare tra reale ed immaginario sarebbe più efficace scrivere i desideri con la forma io ho una casa grande luminosa ecc piuttosto di io voglio una casa grande…
Cosa ne pensate?
Grazie per il vostro prezioso contributo.
Un buon ora.
Barbara
Ciao Barbara e benvenuta anche a te!
Grazie per aver scritto qui la domanda che mi avevi posto
per email. In questo modo, grazie al tuo impegno, diventa
un approfondimento per tutti. ^_^
Quando di parla di tecnica dei Desideri si deve pensarla
in due termini: strumento ed effetto.
Come effetto essa lavora sondando in profondità, come ho
scritto più volte, anche poco fa in risposta a Nuova Era.
Ma come strumento essa lavora con le parole e, quindi, dà
stimoli alla mente razionale.
Quindi… se racconti alla mente razionale qualcosa come:
“Io ho, etc…” quando quella cosa non l’hai veramente, la
mente razionale ti dice: “Non è vero”. Punto.
Il lavoro del “come se”, quindi immaginare di essere in un
luogo in cui vorremmo essere, o di avere qualcosa che si vuol
avere, è un lavoro principalmente di visualizzazione (visual
thinking).
In questo caso, come riportato anche nella Legge di Attrazione
(The Secret) ed in studi come quelli di Maxwell Maltz (nel libro
superconsigliatissimo: “Psicocibernetica”) abbiamo l’effetto di
inviare messaggi – al nostro io-profondo – come di una “già
avvenuta realizzazione” della cosa. Come se il tempo e lo spazio
non esistessero, insomma.
Ok… spero di averti dato un punto di vista da valutare e non
una semplice “risposta” ^_^
Risposta a Barbara
La tecnica dei 101 desideri di cui stiamo trattando, derivata da quella di Jack Canfield, consiste nel formulare richieste di ciò che si vuole tramite la fondamentale enunciazione del comando IO VOGLIO.
Igor Sibaldi nei suoi video spiega bene di quanto sia importante e determinante questa eneunciazione poiché fa parte di quelle aree della psiche che si trovano fuori dal tempo e dallo spazio che fanno in modo di poter realizzare quanto desiderato. Utilizzare IO HO invece di IO VOGLIO, può essere controproducente se si hanno avute tutta una serie di esperienze che hanno generato credenze limitanti di una certa entità; certo che il riuscire a vivere come se l’esperienza si fosse già realizzata sarebbe l’ideale, ma qui si può entrare in conflitto con l’inconscio che non accetta ciò che si afferma con la parte conscia e di conseguenza per le sorprendenti capacità della parte inconscia si richia di allontanare o ritardare ciò che si vorrebbe avere.
Il consiglio di conseguenza é quello di applicare la tecnica così come viene descritta in qualche video, senza intimorirsi di dover formulare 150 desideri, ma prendendosela comoda e rispettando i propri tempi necessari affinché questa esperienza venga vissuta con leggerezza.
Ciao
Grazie Fabri del supporto.
^_^
Mi piace insistere anche sul duplice lavoro della mente:
emisfero sinistro/razionale –> parole, convinzioni, concetti-forma
emisfero destro/immaginale –> immagini, sogni, concetti-contenuto (vissuti)
La tecnica lavora sul sinistro per andare a rintuzzare il destro
un po’ come fanno i mantra (nella fase della rilettura, almeno),
dove continuando a ripetere le stesse cose, si manda in loop il
caro emisfero sinistro.
L’altro aspetto che lega i due emisferi e che, in questa tecnica,
ha il suo effetto è quello naturale della “rappresentazione”: se
dico “cane”, il cervello sinistro lavora la parola (concetto-forma)
che va a richiamare il vissuto (concetto-contenuto, immagine).
Inoltre, dire “IO VOGLIO” significa anche mettere in movimento i
chakra bassi ai quali viene legata la formulazione del pensiero,
esattamente come in “La Matrix Divina” di Braden.
Quindi: c’è tutto il discorso sugli emisferi, quello sul campo
elettromagnetico (o legge di Attrazione), quello su convinzioni
limitanti e lavoro su di esse (ego e via dicendo) e molto altro.
Accidenti… una tecnica così semplice! ^_^
C’é anche da tenere conto del concetto del bambino interiore: se questo aspetto viene sottovalutato o ignorato, la realizzazione dei desideri viene rallentata o anche bloccata.
In ultima analisi se si sono vissute esperienze difficili, si dovranno prima risolvere i conflitti legati a queste esperienze; comunque la tecnica dei 101 desideri permette la realizzazione di almeno una parte di questi.
Ciao Fabri,
vedo che oggi sei in forma!
^_^
Quello che dici si lega un po’ (almeno un parte)
al discorso di Nuova Era sull’ego. Io credo che
i Desideri funzionino anche CON i blocchi (anche
perché altrimenti sarebbero ben in pochi a poter
usare questa tecnica!), ed ecco perché:
1> anzi tutto, ripeto, impossibile scrivere 150
desideri che “non desideri veramente”, con la
tua parte più profonda. E questo è un esercizio
per scavare (e scavalcare) alcuni blocchi e le
ferite;
2> quando desideri con un bambino ferito o anche
con l’ego, desideri qualcosa che non vuoi fino
nel profondo. Un “desiderio-di-superficie”, che
io chiamo “volitività”.
Ed intanto lo scrivi nella lista. Poi, sia che
si realizzi, si che non si realizzi, comprendi
quanto non ti appartenesse affatto: se non si
realizza, già è un campanello di allarme, se si
realizza, scopri che non ti emoziona affatto.
Che ne dite? Questa riflessione vi porta nuova
luce? ^_^
Si Matteo, le ferie mi hanno ricacricato completamente… 😀
Per quanto riguarda la realizzazione dei desideri sono parzialmente d’accordo con te; é vero che se i desideri non sono i tuoi non si realizzano ma é altrettanto vero che se hai delle credenze limitanti intorno ad un preciso argomento, non é sufficiente formulare la richiesta poiché si trova in contrasto aperto con la parte dell’inconscio dove è stata registrata quella credenza. In questi casi occorrerebbe fare un azione di ripulitura (o riscrittura) di queste credenze attraverso strumenti propri della psicoenergetica come l’EFT.
In definitiva l’ultima parola per la realizzazione degli obiettivi/desideri é dell’inconscio, il quale può anche rifiutarsi di realizzarle se durante la vita ha vissuto esperienze traumatiche.
Ciao
Ehehehehe, felice di sentirti “carico”.
Per quanto dici, non so… le credenze lavorano a livello inconscio?
Se fosse così – e non lo so con certezza – allora è valido anche il
discorso che faceva Nuova Era, sull’ego.
Personalmente credo che la tecnica lavori bypassando questo genere di
blocchi. Semplicemente “se ne frega” se mi passi l’ardire. Ma farò in
modo di chiedere ad Igor. Domanda aggiunta alla lista ^_^
Caro Matteo, penso che di domande ne dovrai fare diverse ad Igor, tra le quali aggiungo le mie 3: 😉
1) Desideri seriali: sono da considerare tali anche quei desideri che possono assurgere ad un significato comune
ma si differenziano solo nel nome (es. vacanza-crociera-soggiorno)?
2) Quale tecnica é da preferire: quella dei 101 desideri da decurtare sui 150, oppure una pura e semplice lista di
101 desideri?
3) Desideri che hanno a che fare col denaro: si possono elencare quei desideri che hanno a che fare col denaro
in maniera indiretta (es lavoro che permette una certa somma mensile di guadagno)?
Per quanto riguarda il discorso sull’ego non sono d’accordo se viene attribuito alla parte conscia, perché si potrebbe quasi pensare che l’io conscio non abbia diritto di formulare desideri, quindi inaccettabile dal mio punto di vista. Inoltre quando si attribuisce all’io conscio l’appellativo di ego, subito mi vengono in mente alcuni suggerimenti di Igor quando dice di mantenere nel vocabolario personale solo quelle parole delle quali si conosce la forma ed il contenuto (…che puoi spiegare facilmente ad un bambino di quattro anni).
Ciao
Buondì Fabri.
Le tue domande erano già segnate, tranquillo ^_^
Colgo l’occasione per avvisare i lettori: dovrei
(condizionale, perché è moooooooooolto impegnato)
incontrarmi con Igor per un’intervista.
Se avete domande scrivetele nei commenti. Grazie!
L’intervista é prevista a breve?
Ciao
Ciao Fabri ^_^
Allora: con Igor siamo stati in contatto fino
a marzo, poi entrambi siamo entrati nel “gorgo”
degli impegni e non ci siamo più sentiti, ma
ci vediamo questo weekend a Milano, al corso
su Creatività e Pensiero Laterale.
Alla fine di questo evento dovremmo sapere il
“quando” dell’intervista.
^_^
Perfetto Matteo!
Una domanda dell’ultimo minuto da porre ad Igor sulla tecnica c’é un orario preciso, o per meglio dire parte della giornata (mattino, pomeriggio o sera) che risulta più adatta per effettuare la lettura dei desideri?
Ciao e buon corso
Ciao Fabri,
ti rispondo con ritardo e non ho buone notizie: non
siamo potuti andare al corso, che l’altra mattina mi
sono svegliato non troppo in forma.
Ho un’amica che avrebbe dovuto parlare con Igor, mi
farà sapere per il “quando” dell’intervista quanto
prima.
^_^
ps: domanda segnata.
Una sera x caso… mi ritrovo su una pagina aperta di yahoo…sulla parola DESIDERI….da li’ sono arrivata a vedere il video di Igor su you tube… da li’ ne sono rimasta affascinata…e non vedevo l’ora di iniziare…Il giorno dopo ero gia’ a scrivere i miei primi desideri su un agenda vecchia,,,promettendomi di andare l’indomani a comprare due quaderni nuovi e scrivere sia in bella che in brutta…da li’ sono passati due giorni …Stasera mentre ero al tel con una mia collega….sento mio marito al tel….chiudo la mia telefonata e tranquillamente ,,mentre mi avvio a preparare cena gli chiedo…Con chi eri al tel??…lui mi guarda e sorride…inizio ad agitarmi…premo che parli…ma nn lo fa..dopo circa un minuto mi fa….è arrivata quella telefonata che tanto aspettavamo….mi informa….di tutto…Io lo guardo sorrido…e la mia prima frase è stata…..IL MIO DESIDERIO SI STA’ AVVERANDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO…..grazie grazie grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeee…
Angela!
^_^
Grazie moltissimo per il tuo commento!
E auguri per tutti gli altri 100 Desideri
Ah però desiderio realizzato in pochi giorni?
Complimenti Angela
Ehi, Fabri!
Ben tornato…
^_^
Ci sono novità?
Ciao
Carissimo!
Quanto tempo ^_^
Allora, sì: finalmente siamo riusciti a ri-sentirci per email con Igor.
Una cosa fugace, ma quantomeno per riprendere i contatti. Ci rivedremo
in occasione del suo “Guida alla Semplicità”, di Roma, presso l’Ass.ne
Spazio Interiore:
>>> http://www.spaziointeriore.com/eventi/icalrepeat.detail/2014/12/21/425/-/guida-alla-semplicita-pensare-senza-paure
Da lì sapremo se e quando incontrarci per l’intervista ^_^
ps: sempre che non si riesca la sera stessa.
Tutto bene?
Ultimamente Igor é super impegnato; questo autuinno avevo seguito un suo seminario sull’io, ma contrariamente ad altre volte, appena terminato é dovuto andare via di fretta.
Ciao Matteo
Ciao Fab,
ti rispondo rapidamente, perché questi commenti devono restare dedicati
alla tecnica dei 101 Desideri e non al mitico Igor ^_^
Sì, è molto molto impegnato e spesso fa più eventi nello stesso giorno,
per cui capita che, finito uno, scappa via per un altro.
***
ps: per questioni del genere ti invito a scrivermi per email, tanto la
conosci: matteoficara@lematpercorsi.com ^_^ a presto!
oops, scusa, mi sono venute in mente due altre domande/curiosità
– la tecnica dei 101 desideri non consente di richiedere somme di denaro, si possono però chiedere rimborsi oppure risarcimenti piuttosto che rendite mensili?
– per quanto riguarda l’aspetto delle relazioni, nel video in cui presenta la tecnica, Igor sconsiglia di chiedere rapporti con persone precise e nell’esempio pratico con una frase ipotetica suggerisce di chiedere “bellissime storie di amore e sesso con……”; la domanda é questa: nella tecnica dei 101 desideri le due componenti dei rapporti amorosi (amore e sesso) sono da considerarsi distinte e pertanto andrebbero specificate?
grazie
Ciao Fabri!
Allora, provo a dare una risposta alla tue domande…
> la tecnica dei 101 Desideri ed il denaro
per quanto riguarda i rimborsi, ne abbiamo già parlato
e ti invito a recuperare la conversazione (una delle
primissime).
Per quanto riguarda il “reddito mensile” (o le rendite),
invece, vale il concetto di fondo: è un desiderio “mezzo”,
non un “desiderio fine”.
Quindi, forse, ti conviene rispondere alla domanda: “che
cosa farei, comprerei, sarei, se avessi tale rendita?”
e poi desideri quelle determinate cose.
Insomma, passi dal “mezzo”, al “fine”.
> desideri e rapporti amorosi
anche in questo caso, ne abbiamo già detto qualcosa. Vediamo
di rispondere al “nuovo”, ovvero alla differenza tra amore e
sesso.
Tu chiedi se c’è da distinguerle e non posso risponderti: non
sono qui a fare la morale a nessuno, che si aprirebbe un pan-
demonio se toccassimo il punto dell’amore e del sesso.
Quello che posso dirti è il mio punto di vista e, come tale,
funziona bene per me. Poi, da questo, parti per scoprire il tuo.
Per me, se sesso ed amore si esprimono con due parole diverse,
significa che sono due cose diverse. Completamente diverse.
E non è detto che l’una implichi l’altra, anzi: se si implicano,
si genera malattia nel rapporto.
Con questo intendo che se “si ama per il sesso” o “si fa sesso
per amore”, qualcosa non va. E questo vale fintanto intendiamo
il sesso come “un verbo da coniugare” (per saperne di più sul
mio punto di vista sull’Amore, qui il mio ultimo articolo nel
mio blog personale: http://bit.ly/1B4OCqN).
Vivere la sessualità per ciò che è nella sua realtà profonda,
è una delle missioni di evoluzione della nostra società. E ci
piace un sacco… ^_^
Ora, tornando ai desideri, in entrambi i casi sconsiglio l’uso
della tecnica. Quindi: non usarla per chiedere storie d’amore e
non usarla per chiedere storie di sesso.
Perché?
Per lo stesso motivo: perché poi magari capitano e si rivelano
la cosa peggiore che hai desiderato nella tua vita: quando si
desidera “una persona” – ricordati – se ne desidera un’idea o
si desidera di quella persona un aspetto specifico, perché è di
evoluzione per noi.
La cosa migliore da fare, in questi casi, non è desiderare l’altro,
ma usarlo come uno specchio e renderci conto di quello che stiamo
cercando ^_^
Ciao Matteo
la domanda circa i rapporti amorosi é nata andando a rivedere il filmato di Igor sulla tecnica dei 101 desideri; in quel video, oltre a sconsigliare di chiedere di allacciare relazioni con persone precise,
nell’esempio lui specifica le due caratteristiche nell’ipotetica domanda/desiderio. La domanda pertanto é più profonda: sapendo che anche nella tecnica é l’inconscio la chiave per la richiesta dei desideri, così come non conosce la parola non, l’inconscio distingue tra le due caratteristiche?
Comprendi che ,la domanda é più sottile, perché se occorre specificare all’inconscio anche i dettagli, oltre ad avere meno qualità da inserire nella richiesta (la tecnica ammette max 14 parole per desiderio) si comprende più facilmente anche il meccanismo; in sostanza se le due caratteristiche andrebbero elencate, si comprende che in questo caso il funzionamento é più simile ad un programma per PC
e di conseguenza questa conoscenza può diventare utile per l’affinamento degli altri desideri.
Grazie di nuovo per la risposta
oops scusa Matteo, avevo saltato una parte della tua risposta
tutto chiaro, ciao e grazie
Nell’augurare Buone Feste a te ed a Lara, ti propongo un ultima domanda:
si possono esprimere desideri/obiettivi sociali, tipo amministrazione locale meno esosa e più attenta ai bisogni della gente, oppure questo tipo di desiderio non é supportato dalla tecnica?
Ciao e grazie
Ciao Fab,
grazie e tantissimi auguri anche a te!
^_^
Per quanto riguarda i desideri, credo
che bisogni ogni volta ripiegare su di
sé: una “amministrazione meno esosa” è
una richiesta individuale (magari non
per tutti è esosa), per cui il desiderio
di fondo è quello di pagare meno tasse.
Allo stesso tempo, “pagare meno tasse”
è vero solo relativamente, ovvero in base
all’io che percepisce questa situazione:
se tra 3 giorni diventassi ricco, questa
situazione delle tasse non sarebbe più un
problema, right?
Quindi bisogna comprendere che cosa è
effettivamente bene chiedere: soldi no,
e quindi?
C’è un modo di pensare che dice: avrai
di più quando sarai di più.
Io preferisco direttamente vederla dal
punto di vista dello “spirito”, ovvero:
il denaro è un linguaggio tra te e la tua
realtà, ovvero tra il tuo io superficiale
e quello profondo. E’ una manifestazione
di ciò che sei, insomma.
Scarsità di denaro significano che tale
comunicazione/manifestazione ha qualcosa
che non va. Credo sia più opportuno fare
qualche lavoro su questo.
Right?
ps: questo è solo il mio punto di vista.
Ciao
l’esempio che ho proposto non é dei migliori, perché il discorso é molto più ampio della gestione economica, parliamo di obiettivi concreti: se per obiettivo sociale si intendessero il maggiore coinvolgimento diretto delle persone rispetto ad ogni decisione, piuttosto che la creazione di spazi dedicati a categorie di persone oppure a tutte indistintamente? La tutela degli interessi pubblici locali o nazionali che riguardano le persone, qui siamo solo parzialmente nel campo economico, prima ancora di altri non bene identificati?
In definitiva si possono esprimere desideri che riguardano la collettività, molto soventemente condivisi, oppure nell’ambito della tecnica valgono solo quelli immediatamente a cvontatto con la propria sfera personale senza possibilità di incidere in quella collettiva?
Grazie Matteo
Ciao Fabri!
Sì, in effetti l’esempio mi aveva fuorviato ^_^
Allora… se ho capito bene, quindi, i tuoi sono
desideri più “sociali”. A questo punto credo sia
valida la regola del “desiderare per altri”, cioè:
“Io voglio aiutare l’amministrazione in …”
“Io voglio rendermi utile per …”
Ovvero si riporta l’attenzione su se stessi e ci si
rende conto di essere un pezzettino di quella catena
che si vuole cambiare.
A quel punto, come diceva Gandhi, si diventa noi stessi
dei motori del cambiamento, degli esempi per altri: “Sii
il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
In un certo modo tutta la filosofia di Igor (ed anche la
mia) è “io-centrica”: gli “altri” non esistono, non
ci puoi fare nulla, non considerarli.
La tua realtà è una manifestazione di TE al 100%, tutto
dipende da te come essere co-creatore. ^_^
Matteo, se nella tua lista ci sono più desideri altrui con la formula descritta da Igor (“Io voglio fare in modo che tizio/caio stia perfettamente bene”, “io voglio fare in modo che mio padre/mia madre…”, “io voglio fare in modo che la mia azienda..” etc etc.) sono da considerare singolarmente in quanto argomenti diversi oppure si tratta di desideri seriali?
Ciao e Grazie
Ciao Fabri,
e felice anno nuovo ^_^
Ad occhio e croce credo che la questione della “serialità”
riguardi il tipo di formulazione del desiderio e, quindi,
sì, riguarda anche questi desideri qui.
La componente della serialità incide sull’originalità del
desiderio e, quindi, sulla sua effettiva autenticità nel
regno del profondo: se è un desiderio autentico, allora è
unico e, come tale, va espresso con una sua specificità.
Credo sia il caso di “calzarli” meglio addosso alle singole
situazioni: in che modo puoi essere utile a Tizio? Ed a Caio?
Etc…
salve! vorrei dei consigli! nonostante rispetti le regole dei 101 desideri non sono sicurissimo che vadano bene!
ho degli esempi!
voglio avere una presenza forte e carismatica!
voglio essere seduttivo!
voglio pensieri positivi nella mia mente
vanno bene?chiedo qualche consiglio prezioso grazie
Salve Sandro,
e grazie per aver usato i commenti per le tue richieste di “soccorso” ^_^
Vedrai che, oltre alla mia risposta, ne arriveranno altre, da parte di chi legge il blog (ed usa i desideri).
Ma ora passo a dirti che cosa ne penso io. Prendila come una riflessione, ok?
La prima cosa che noto leggendo i tuoi desideri è che manca l’ “io”, cioè:
“Io voglio avere una presenza forte e carismatica!”.
In secondo luogo, sono desideri che non stanno nella carriola: sono molto
belli, ma anche molto astratti ed un desiderio che voglia realizzarsi con
questa tecnica, necessita di essere concreto e verificabile.
Quindi, come passare al concreto? Lo vediamo sotto…
In terzo luogo, sono “desideri mezzo” e non “fine”. In questo caso l’invito
è a chiederti: “Perché?”. Perché vuoi una presenza forte e carismatica?
Perché Vuoi essere seduttivo? Perché… ?
Più volte ti chiedi “perché?”, più vai in profondità in quello che vuoi e
potrai scoprire qual è il tuo “fine”.
Ovvero: io voglio avere una presenza forte e carismatica perché voglio che
la gente mi guardi quando passo, voglio che mi noti. Perché? Perché voglio
essere al centro dell’attenzione. Perché? Perché voglio fare colpo sulle
donne. Perché? Perché non voglio stare solo. (è tutto un esempio, eh … ^_^)
A quel punto il desiderio potrebbe diventare qualcosa come: “Io voglio avere
una compagnia di 3 amici con cui vedermi ogni giorno”, o simili.
E’ chiaro, positivo, non più lungo di 14 parole, verificabile, etc… insomma
rispetta tutte le regole per i desideri ^_^
mi è d’aiuto il commento di sandro e la tua risposta ovviamente! a quanto pare non è facilissimo compilarli seguendo bene le regole anche se ci si impegna.da un mesetto ho anche io dei dubbi! dopo averli compilati noto che c’è qualcosa che non va! ad esempio ”io voglio essere piu sicura di me stessa” come lo traduco ?
ad esempio sandro al posto di scrivere ”io voglio essere seduttivo” puo scrivere ”IO VOGLIO SEDURRE MOLTE BELLE DONNE” giusto?
ad esempio ho dei desideri di questo genere :”IO VOGLIO STIMARMI PROFONDAMENTE” oppure voglio avere piu coraggio! come li posso trascrivere se non sono ”corretti ” dal punto di vista delle regole!:))))) ????
in realtà quando si chiedono cose,non ho problemi,ma difficilmente riesco ad attuare un linguaggio completo se si tratta di sviluppo mentale o personale!
Ciao Larissa
e felice anno anche a te!
^_^
Allora… bella la tua domanda. Quando si tratta di desideri così “metafisici”,
o “spirituali” o “interiori”, non è sempre facile formularli, ma in realtà ciò
è un nostro grande vantaggio, per be due motivi:
1) quando ti accorgi di avere un Desiderio come “io voglio stimarmi profondamente”
e sai che, come dire, “non entra nella carriola”, allora inizia il processo di
scoperta, che è uno dei due forti movimenti che la tecnica dei Desideri mette in
atto dentro di noi (scoperta e manifestazione).
Per comprendere meglio che cosa vuoi, effettivamente, con questo desiderio, fatti
delle domande. Di norma aiuta molto il “perché?”, ma anche le altre sei domande
universali spesso si rivelano utili (chi, come, dove, quando, cosa).
2) quando metti in atto questo processo ti accorgi che, con quel solo
desiderio (che era un desiderio “mezzo”), tu volevi raggiungere ben più
di un fine/scopo.
Ecco che, allora, ti ritrovi in mano con un “mazzo di Desideri” specifici
che puoi scrivere nella tua brutta copia.
Ad esempio, con “io voglio stimarmi profondamente”, potrebbe venire:
1) perché sento di valere di più;
2) perché voglio aumentare l’Amore che dono nei miei confronti;
3) perché voglio dare ed ottenere di più in questa realtà.
Il primo perché ti aiuta a vedere che il tuo desiderio non è quello
di stimarti, ma di “essere riconosciuta” per quello che fai: qui c’è
lo zampino della questione del “valore”, che non è deciso da noi, ma
dato dall’esterno.
Quindi, in questo caso, puoi agire in due modi: il primo è “fregartene”
di quello che gli altri pensano di te (ricorda che sto solo facendo un
esempio, eh! ^_^ ), oppure scrivere desideri concreti per ottenere il
benestare e l’apprezzamento delle persone da cui lo vuoi ricevere.
E qui sono utili le altre domande, tipo: dove? In che ambiente non ti
senti stimata? Chi? Da chi vorresti ricevere maggiore apprezzamento?
Etc…
ed in base a quello che viene fuori, riformuli i tuoi desideri. ^_^
Vale lo stesso per gli altri due esempi. Right?
Fammi sapere se queste osservazioni ti saranno utili, ok? Grazie!
ps: apprezzo il suggerimento che hai lanciato a Sandro, ma contiene
un “errore”, ovvero le “molte donne”. “Molte” non entra nella carriola.
^_^
ciao Sandro! sono daccordo con Matteo!chiediti il perche di un desiderio.così riesci ad arrivare alla ragion per cui tu chiedi quella cosa!
non è facile,almeno non è così scontato!!!però ti dico che se ci pensi un po ti esce!
per quanto riguarda me qualcuno puo aiutarmi con un desiderio per me molto importante???
io voglio fregarmene del parere degli altri! va bene se lo scrivo così come è?
Ciao Mara!
Felice anno nuovo anche a te.
Grazie per partecipare a questi commenti e grazie per l’energia! ^_^
“Fregarsene del parere degli altri”, eh? Ehehehheheheh, mi sembra di
averlo appena scritto nel commento alla domanda di Larissa.
Allora, nel tuo caso ti invito a chiederti “dove”, secondo te, questo
“parere degli altri” ti inibisce. Se, ad esempio, ti inibisce nel fare
quelle azioni necessarie per prenotarsi un viaggio, allora il tuo deve
essere un desiderio del tipo: “Io voglio partire in data X, ore Y”, cioè
un desiderio FINE, non mezzo, che chiede direttamente quello che vuoi e
lì convoglia la tua energia.
Desiderare qualcosa che mette in campo “gli altri” (se poi conosci Igor
sai come la pensa degli “altri” ;P), significa inviare loro l’energia,
in pratica rinforzi quello che vorresti vedere sparire ^_^
Anche nel tuo caso, cara, ti invito a farmi sapere come procedono i lavori, right?
Grazie! ^_^
salve a tutti! da un po ‘ cerco materiali su igor sibaldi e mi ispira tantissimo! è un grande!
potete spiegarmi perchè ”molte” non va bene?
infatti nella regola dei desideri c’è ”evitate di dire:io voglio essere molto buono” quel molto non significa nulla,la mente non capisce! dite direttamente voglio salvare un popolo dalla carestia!!! meglio!
difficile come regola! fantastiche queste regole ma il lavoro non è leggerissimo! ed è per questo che mi piace!
inoltre vale questo molto anche per altri termini come”intensamente”,prolungatamente”??
ad esempio io voglio fare ”moltissimo” sesso non dovrebbe andar bene! ma voglio fare sesso spesso…forse si!
se si volesse stupire una persona? io voglio stupire i miei amici!!!
l’intervento di mara mi è piaciuto! ad esempio il parere degli altri a me turba per le amicizie. non voglio essere preso in giro.ho scritto io voglio ignorare le persone che mi metteranno in difficoltà!
Ciao Karlo,
grazie per aver condiviso la tua domanda e scusami
se ci ho messo un po’ a risponderti.
Forse ancora non lo sai, ma mi piace iniziare dalla
fine, per cui comincio con la questione del parere
degli altri.
Ne ho già detto qualcosa in risposta a Mara, come
avrai ben notato. Il tuo desiderio è interessante:
“io voglio ignorare le persone che mi metteranno
in difficoltà”. Da una parte è come se tu stessi
desiderando persone che ti mettano in difficoltà,
in modo che tu possa ignorarle.
Ora… la cosa pi importante che fanno i Desideri,
non mi stufo di dirlo, è proprio la ricerca che ti
spingono a fare: quando viene a galla, un desiderio,
è un fantasma, una forma sbiadita di qualcosa che
vogliamo dal profondo, ma che non riusciamo ancora
bene a distinguere.
Ci sono molti modi per “vederlo”: la mediazione, di
certo aiuta, le domande, l’ascolto del profondo, gli
Spiriti Guida (ed anche Le Stanze dell’Immaginazione,
of curse… ^_^ ).
Una volta compiuto questo “viaggio”, allora saprai
quello che vuoi veramente.
Ora, la questione del “molto” o degli avverbi e gli
aggettivi generici come “spesso”, “abbondantemente”,
etc…
Come dico ogni volta: non entrano nella carriola.
Ovvero, nelle regole Igor ti dice che un Desiderio
deve essere “misurabile”, ovvero ne devi poter dire
con certezza “ecco, ora si è avverato”.
Questo, come puoi ben comprendere, cozza un po’ con
la questione del “molto” (ed anche dello “spesso”).
Spero di esserti stato utile ^_^
***
ps: occhio a chiedere “voglio fare sesso X volte al
giorno o alla settimana”, perché potresti attirarti
situazioni poco piacevoli.
scusate se riscrivo! ma c’è un desiderio per me importante e vorrei capire la tecnica!
non mi ha dato risultati eccellenti già durante la compilazione! io voglio sconfiggere i brutti ricordi,oppure io voglio liberarmi dai brutti ricordi! quasi quasi rimurgino sempre su essi ultimamente! certi desideri sono pericolosi ahahaha!
se trovssi la formula giusta…!!!io voglio liberarmi dai brutti ricordi per sempre!!! questo per sempre?
puoi spiegarmi meglio la questione altri? cioè rinforzare cio che vuoi che scompaia?
Ciao Karlo,
eccoci di nuovo.
Per i “brutti ricordi”, non puoi fare un solo
desiderio, ma un desiderio per ogni singolo
ricordo.
In questo caso ti troveresti nella situazione
dei “desideri seriali”, che non va bene, quindi
l’invito è ancora: cerca di andare in profondità
e comprendere che cosa, di ogni singolo ricordo,
non vuoi più, e poi esprimi il desiderio su questo.
Mi permetto anche di dire che la tecnica dei 101
Desideri la sento meglio se coniugata al divenire,
che non al “passato”.
Per i ricordi ci sono altre (moltissime) tecniche
che puoi usare, come leggere induzioni ipnotiche,
la pnl, oppure – a seconda dei ricordi – anche dei
lavori più “diretti”, che ti ci riportano dentro
per vederli e viverli in un modo nuovo.
bene bene!salve a tutti! nel commento di laraissa la tua risposta quando dici che il concetto di valore è dato dall’esterno cosa significa?non dovremmo essere noi a stimarci a prescindere dall’esterno?
seconda cosa mi dà grande motivazione ma non vorrei mettere desideri formulati male!vorrei che oltre il 60 per cento funzionassero ehehehe ( mica scema io ) :3 !
io voglio migliorare costantemente per me stessa! perchè? perchè voglio evolvermi progressivamente,perchè voglio migliorare sempre ed essere felice! perchè?perchè voglio essere felice! si puo scrivere io voglio essere felice!oppure io voglio migliorare costantemente giorno dopo giorno!?? a quanto pare bisogna stare attenti agli avverbi o ad altro!
quello che mi importa è di scoprire me attraverso i 150 desideri ma imparare per bene anche la tecnica…chiamata così volgarmente…ma non è semplice tecnica! :)si impara anche l’assertività nel volere!
Ciao Ida!
Buon anno anche a te e perdonami se arrivo solo ora.
Hai fatto bene a chiedere sulla questione del “valore”,
rischiavo di essere mal interpretato. Per cui, grazie
per avermi dato modo di essere più chiaro.
Allora, io parto da due presupposti che la mia vita mi
ha dato modo di sperimentare come reali:
1) ogni essere umano è un miracolo e, come tale, non ha
un valore, perché è inestimabile (non-estimabile);
2) l’Universo non è stupido e non sbaglia: impossibile
che abbia permesso la venuta al mondo di individui non
utili al sistema.
Quindi, da questo punto di vista, non c’è spazio per
la questione del “valore”: è un’etichetta sociale ed
un’abitudine mentale che abbiamo. Siamo validi e non
validi, tutti, a differenza nelle singole situazioni,
nei momenti emotivi, negli spazi psichici.
Per il resto, Ida, sono felice di come stai “leggendo”
questa “tecnica”: è veramente un lavoro profondo su di
sé, passato come un gioco. Il mitico Igor c’è riuscito
ancora ^_^
Per i desideri sulla “felicità”, ti ricordo che non si
possono mettere nella carriola. Considera i desideri
come la lista dei regali per Babbo Natale (che è poi il
nostro modo tradizionale di tramandare la tecnica), ok?
Quindi: solo regali, oggetti, strumenti, e simili.
In questo modo è più semplice. Il che non vuol dire che
bisogna desiderare “le cose”, right?
Però, se ci pensi bene, tu puoi essere più felice se…
quando trovi tutti questi “se”, allora esprimi desideri
per ognuno di essi.
Un esercizio che spesso lego ai Desideri è quello della
DreamLine (che puoi scaricare gratuitamente da qui –>
http://bit.ly/19K2Kaq).
L’ho trovata tra i molti suggerimenti di Tim Ferriss in
“4 ore a settimana”.
Ecco come funziona:
1) chiediti “che cosa mi emozionerebbe?” La filosofia di Tim
è che non siamo in grado di rispondere alla domanda “che cosa
voglio veramente?”, quindi cerchiamo emozioni, perché sono la
benzina della vita vissuta;
2) inserisci le tue risposte nelle tre colonne della DreamLine:
“avere”, “fare”, “essere” (che cosa mi emozionerebbe… avere?
etc…);
3) trasforma gli “essere” in “fare”, perché se vuoi essere in
un certo modo, devi fare qualcosa. Ecco, in questo modo hai un
punto di vista ulteriore su una lunga carrellata di cose che
ti possono rendere felice. Di norma, con la DreamLine, ogni
risposta è già “mezza pronta” per diventare un Desiderio ^_^
Spero che le mie parole ti siano utili nella tua ricerca!
Buon viaggio ^_^
salve! grazie per avermi risposto! non credevo che ricevessi delle risposte così esaustive! 🙂
in realtà ho finito i 150 desideri ma sono impegnato nelle correzioni! per il semplice motivo che molti senza accorgermene non sono nnella ”carriola”.
dunque io mi trovo un desiderio sul quaderno!interessante e cioè….io voglio essere piu leggero nella mia vita!intendo leggerezza come prendere il giusto distacco nelle cose,ad esempio litigare per cose sciocche,non assillare la ragazza,non essere geloso,ma credimi tradurlo non è facile! ahah
io voglio essere piu leggero nella mia vita perchè voglio evitare di litigare con la mia ragazza per cose sciocche!oppureio voglio essere piu leggero per godermi una ottima salute mentale e fisica!
Ciao Sandro!
Sono felice che ti sia piaciuta la risposta ^_^
Allora, anche la “leggerezza” non entra nella carriola
e riguarda, lessicalmente, più una questione di peso
fisico, per cui eviterei di usarla.
Io voglio smettere di litigare con la mia compagna.
Io voglio trasformare ogni litigata con la mia ragazza
in un abbraccio.
Etc…
Cerchiamo di dare corpo (in tutti i sensi) ai nostri
desideri, con qualche esempio “situazionale”, ok? ^_^
Domanda tecnica: se dopop aver ultimata la trascrizione dei desideri in bella copia ci si accorge erroneamente di averne trascritto qualcuno doppio e qualcun’altro di tipo seriale, basta tracciare una linea sul/sui desideri trascritti per errore oppure si deve fare tutto daccapo?
Ciao e grazie Matteo!
Fabri! Non potevi mancarmi tu ^_^
Personalmente vado di LINEA e sostituisco il desiderio.
Ricominciare daccapo va bene solo per pignoli e masochisti,
credo ^_^
Si ancora io Matteo… 😀
Se ci sono desideri doppi o seriali sia sulla bella che sulla brutta, vanno sostituiti su in entrambi i quaderni?
Ciao e grazie
Direi proprio di sì!
^_^
Devono esserci 101 desideri UNICI in bella
e 150 in brutta ^_^
Matteo, di conseguenza in qualsiasi momento dell’anno é sempre possibile cambiare i desideri scritti sul quaderno di brutta, giusto?
Grazie
Ti ringrazio anche perché nella risposta che hai dato a Mara ho compreso totalmente il concetto espresso da Igor.
Ciao
Fabri,
nel quaderno della brutta copia devi sostituire, correggere
ed aggiungere i desideri continuamente, senza sosta ^_^
Per cui, sì: in qualsiasi momento è bene modificare.
avrei anche altri dubbi!
prima di tutto ti ringrazio tantissimo per le tue risposte esaustive e pazienti<! credo che sia sinonimo di grande valore che dai! con una disponibilità unica!
-nel mio quaderno di bruttaavrò fatto piu volte la lista dei 150 desideri finendo il quaderno il quaderno! adesso ultimo la lista di ''bella '' dei 150 desideri facendo una selezione fra le varie liste! va bene oppure il quaderno di brutta è da buttare essendo stato pignolo!
io voglio agire con imperturbabilità in questa realtà!
perchè voglio essere efficace!voglio agire nel migliore dei modi! non c'è un fine precisissimo,l'unico è quello di rispondere con assertività ed imperturbabilità allo (scusami il termine) stronzo di turno!
oppure un desiderio scritto stamane IO VOGLIO FARE IN MODO CHE L'UNIVERSO MI DONI FORTUNA o piu fortuna….
Karlo,
ciao ^_^
Come dicevo anche in altre risposte, l’esercizio dei Desideri è
una tecnica di ricerca e di manifestazione dell’io profondo.
Quindi vanno eseguite con la giusta attenzione entrambe le fasi.
Quella della ricerca avviene quando “cerchi” di definire con la
massima esattezza il tuo desiderio (volere interiore), mentre la
seconda avviene quando – leggendo i desideri – attrai le realtà
che chiedi.
Ecco perché bisogna stare attenti alle parole: chiedere “fortuna”
necessita di una spiegazione. Al di là che la nostra lingua viene
dal latino, dove fortuna significa sia buona sorte, che mala sorte
e quindi bisogna vedere se l’Universo si è aggiornato all’italiano
o no ;-P
La fretta di colmare il quadernino la capisco (la prima volta ho
scritto 150 desideri in un pomeriggio, per poi accorgermi che
non erano assolutamente “miei” desideri, né ben scritti), ma vale
la pena di attendere pazientemente e cercare delle risposte più
specifiche o “situazionali”.
Il desiderio sull’imperturbabilità, devo dire, mi ha messo un
po’ in difficoltà: sembra ben espresso, eppure non entra nella
carriola. Se mi chiedo: “è verificabile?” non so rispondermi,
perché non è facile dirlo (penso al mio caso, naturalmente).
Per cui non so dirti se “va bene”.
L’invito è a provarlo e vedere che cosa accade ^_^
*** ps: Igor, se ricordo bene, suggerisce di bruciare il quadernino
allo scadere dell’anno di lavoro ^_^
Grazie Matteo!
Una osservazione: la parola “imperturbabile” contiene per caso una negazione implicita?
Occorre fare attenzione, altrimenti si ottiene l’effetto contrario
Ciao
Ciao Fabri!
Sì, imperturbabile è “non perturbabile” (prefisso “in-“).
***
grazie per il suggerimento indiretto anche per gli altri
^_^
ho letto la risposta che hai dato a karlo! esaustivo come sempre! ma non deve buttare il quaderno di brutta?perchè io sono quasi arrivato a 700 desideri in brutta fra correzioni e nuove liste di desideri sempre in brutta!!! tra questi 700 faccio una selezione e ne usciranno 101 da trascrivere in bella!
seconda cosa vanno bene i verbi…smettere? ad esempio smettere di fumare,oppure liberarmi? oppure dimenticare!
io voglio dimenticare quando mi sono spaventato o quando ho sofferto per maria?
lo scrivo anche perchè il ”non voglio” è vietato…severamente altrimenti arriva cio che non vuoi!
Ciao Sandro ^_^
Allora: il quadernino della brutta, una volta all’anno,
dovrebbe essere bruciato, ma all’interno di quello stesso
anno, deve essere usato continuamente per segnarci i tuoi
desideri nuovi, in modo che ne hai sempre di freschi da
aggiornare in bella copia, al posto di quelli realizzati.
Per i verbi, come ben sai, i desideri devono venir espressi
in positivo. Ora, questa cosa non è sempre semplice,
ma aiuta anche nel “reset” del nostro modo di pensare: lo fa
diventare positivo automaticamente.
Ora, il verbo “smettere” è negativo?
Eh, bella domanda! Allora… sembra di sì: se vuoi smettere
una cosa è perché ne vuoi iniziare un’altra. Quale? Respirare
aria pura, purificare i polmoni dalla nicotina, purificare il
tuo intero corpo dalla nicotina e dal catrame, fare pulizia
dagli anni di sigaretta…
Anche in questo caso non è semplice uscirne (anche perché c’è
da chiedersi se il tuo desiderio è un fine o un mezzo), ma è
una buona palestra purificante per il pensiero.
Personalmente, quando mi trovo in questo genere di difficoltà,
uso due desideri: quello “apparentemente negativo”, così lo
metto alla prova, e quello positivo che mi sembra migliore.
Così la pratica mi darà la risposta “giusta” ^_^
inoltre vanno bene i verbi essere ed avere!??nei casi specifici che ti mostro:ad esempio igor dice vogliate il potere di,e non il potere su….io voglio avere il potere di stare bene con me stesso! è un esempio anche se posso scrivere direttamente io voglio stare bene con me stesso!
va meglio io voglio AVERE il potere di ecc….
oppure io voglio il potere di
IO VOGLIO DIMENTICARE X?io voglio smettere di…?io voglio liberarmi da??
io ti dico grazie,sei comprensivo,mi sarei già annoiato al tuo posto! invece!
spero di non tediarti! davvero! grazie
Sandro,
altro che tediarmi!
I tuoi, e quelli degli altri, commenti sono una scuola
di approfondimento anche per me ^_^ e ve ne sono grato.
Allora: usare “avere” denota subito che tu, quella cosa
non ce l’hai. Mi ricordi quando feci la prima camminata
sui carboni ardenti e gridai: “Dammi la forza di…”.
Mi si avvicinò lo sciamano e mi disse – te lo riassumo –
che quando parlavo e guardavo verso il cielo, sbagliavo
direzione dello sguardo e “persona”: io sono il divino
che cerco. Io ho il potere di… ^_^
A questo punto tanto vale mettere le cose sotto un altro
punto di vista e chiedere: “Io mi permetto di essere Dio”,
oppure “Io mi permetto di essere felice”, etc…
Questo dell’“Io mi permetto” è un altro esercizio utile,
come quello dei desideri, che lavora sul piano del mantra
(rileggere quello che hai scritto – se lo hai formulato
secondo le sue leggi) crea una convinzione, un sistema
di pensiero, un “IO” nuovo.
Nel senso:
> quando leggi i desideri (o ripeti i mantra di potere con
“Io mi permetto” o anche con “Io sono… ad es: tutto ciò
di cui ho bisogno”), rinforzi i legami tra le sinapsi del
cervello, creando vere e proprie “nuove strade” di pensiero.
E come ben sai, anche Igor punta molto sulla “creatività”.
> questa “pulizia” e purificazione di parole e pensiero ha
le sue radici scientifiche anche in libri come: “Affermazioni
scientifiche di guarigione”, di Yogananda
> come si dice anche nel Talmud, le parole che usi sono
la base delle tue convinzioni e, a salire, sono i mattoni
fondamentali con i quali crei il tuo intero mondo (ecco
perché Igor insiste molto sulle parole ed ha scritto il
libro “Vocabolario – le parole dei mondi più grandi”).
Quindi: talvolta non è questione di un desiderare, ovvero
di un “volere interiore”, bensì di un accorgersi che c’è
qualcosa a cui non riesci ad attingere pienamente ed hai
bisogno del tuo permesso, della tua benedizione.
Spero che questi spunti possano esserti di aiuto ^_^
e quindi in questo caso con i desideri come faccio!utilizzo due verbi! uno apparentemente al negativo un altro al positivo?
esempio IO VOGLIO DIMENTICARE MARIA
IO VOGLIO PURIFICARE (O LIBERARE) LA MENTE DAL RICORDO DI MARIA?
per quanto riguarda il potere di … evito io voglio avere il potere di…. ma scrivo direttamente IO VOGLIO IL POTERE DI DIMENTICARE IL RICORDO X?
grazie 🙂
Ciao Sandro
e scusami se ci ho messo tanto, ma sto lavorando
molto in questi giorni, per degli eventi che mi
vedranno a Pesaro e Torino nel weekend.
Allora… per “io voglio il potere di”, secondo
me vale lo stesso di quanto mi disse lo sciamano:
tu il potere lo hai. I poteri li abbiamo tutti,
siamo esseri co-creatori.
Per lavorare sul ricordo è bene considerare un
paio di cose:
1) il ricordo è qualcosa che è accaduto tempo fa,
ma che “agisce” adesso. Come tale, appartiene al
passato e quindi non esiste più se non nella tua
coscienza, che lo riporta a galla.
E’ una questione, quindi, di attenzione (e per la
filosofia Huna, anche di energia, perché si dice
che “dove porti la tua attenzione, lì va anche la
tua energia”);
2) quando il ricordo è attivo non è il ricordo, ma
sei tu, la tua coscienza, che lo proietta. Perché?
Che lezione c’è da imparare? Personalmente credo
molto che la via sia una continua scuola che ci dà
tutto l’occorrente per evolvere, anche facendocelo
rivivere, talvolta;
3) la tecnica dei Desideri. Non so se in questo caso
la tecnica è idonea. Nel senso: se devo togliere un
chiodo dal muro, non posso usare il trapano (o anche
sì, ma non è lo strumento migliore).
De-siderare, “tirare giù dalle stelle”, espandersi.
In che modo ci si può espandere nel passato?
Certo, la tua è una richiesta di “purificazione” dal
ricordo. Per cui non so dirti… forse basterebbe
addirittura “io voglio liberarmi dal mio ricordo di…”.
Ma non ne sono certo, ti invito a provare.
Spero che queste osservazioni possano esserti utili ^_^
N.B.: qui si apre un interessante domanda del tipo:
ma se poi non lo ricordi più, come fai a sapere
che lo hai dimenticato? Perché leggi il desiderio?
Ma quando leggi il desiderio te lo ricordi, per
cui credo che la tecnica dei Desideri NON sia
adatta a questo genere di lavoro
bellissime ed illuminanti le tue risposte!allora come desiderio potrei scrivere io voglio permettermi di dimenticare quel gavettone a scuola?faccio un esmepio! io mi sto occupando delle affermazioni positive ultimamente e vorrei fare anche i desideri! ma sono due tecniche diverse anche se correlate! le farei entrambe che ne dici al mattino mi sveglio………..faccio le affermazioni positive e poi leggo i desideri! doppia potenza ahahah!
ultimamente io voglio allontanare delle persone dalla mia mente!mi ritrovo a discutere da solo lo sai?sto impazzendo chi sa>!! e vorrei allontanare anche io alcune persone.ma sto capendo il meccanismo! allontanare o purificare come tu hai scritto potrebbero andare bene,IO VOGLIO PURIFICARE IL MIO SPIRITO E LA MIA MENTE DAL RICORDO DI X o dalla rabbia!,oppure (ciao sandro) IO VOGLIO NUTRIRE LA MIA MENTE DI IMMAGINI POSITIVE E RICORDI SPENSIERATI) come fine per stare bene ecco!
correggetemi se sbaglio!
Ciao Luc-Sanders e benvenuto nel blog!
E grazie per i complimenti ^_^
Allora, anzitutto “sì”: la tecnica dei Desideri
e le affermazioni positive (di guarigione, come
quelle di Yogananda), sono due tecniche che dei
principi molto vicini e, se usate consapevolmente,
l’una rafforza l’altra.
Poi.. un’altra piccola osservazione: tu non parli
con “le persone”, ma con quelle parti di te che, in
quelle persone, si rispecchiano. Sono i tuoi “io”.
Ma per esserne certi – e ti prego di accogliere la
cosa come parole che vengono dal cuore – ti invito
a consultare anche degli esperti, perché il confine
tra il transpersonale e la follia, talvolta (specie
in casi di forte psichismo), è labile. Lo dice bene
anche Steiner nell’omonimo libricino: “Il Confine”.
Per gli esempi di Desideri… vediamo:
“io voglio purificare il mio spirito e la mia mente”
come fai a verificarlo? Fintanto che, come suggerivo
pochi istanti fa a Sandro, dici “voglio liberarmi da
X ricordo”, allora lo puoi verificare perché quel
ricordo non appare più.
[e qui si apre un interessante domanda del tipo:
ma se poi non lo ricordi più, come fai a sapere
che lo hai dimenticato? Perché leggi il desiderio?
Ma quando leggi il desiderio te lo ricordi, per
cui credo che la tecnica dei Desideri NON sia
adatta a questo genere di lavoro]
Idem per il desiderio sulle immagini positive.
Se vuoi nutrirti di immagini positive, scrivile
e appiccicale in giro per casa, nell’agenda, nel
telefono (dove le vai a leggere di tanto in tanto),
etc…
Non c’è bisogno di desiderarlo, c’è bisogno di farlo.
^_^
Anche in questo caso, come per Sandro, mi auguro
che queste osservazioni possano esserti utili ^_^
compilati i 150desideri! in questi giorni mi affretto a scegliere i 100
Wow! Grazie Larissa ^_^
Facci sapere come procede, se ti va:
il lavoro di ognuno di noi può essere
d’esempio (e crescita) per tutti ^_^
siiiiii ora sto alle correzioni! vorrei porre un paio di domande tecniche! sai perchè…sembra una sciocchezza ma è facile sbagliarsi! compilo i 150 desideri,poi ne prendo 101 e li metto in bella,durante la tua vita si avverano,li cancelli e li sostituisci con i restanti 49,perfetto….e se te ne vengono in mente altri?altri nuovi,altri che prima non pensavi?li posso mettere sul quaderno di brutta ?però quei restanti 49 aumenterebbero di numero!lo posso fare!??? anche se si avvera un desiderio e lo sostituisco con uno nuovo che appena mi è venuto in mente>!!!
altra domanda,IO VOGLIO VEDERMI IN QUESTA REALTA’ SICURA E CARISMATICA.PERCHè IO VOGLIO PIACERMI!ti prego troviamo una frase adatta che comunichi positivamente con questa tecnica!a volte mi piaccio poco ed è una questione di autostima,io voglio autostima e fiducia in me! che frai posso usare? 🙂 grazie un abbraccio a tutti
Larissa,
ciao ^_^
Allora, un paio di osservazioni:
1) la bella copia dura “un anno”, non “una vita” e la
brutta copia è il luogo dove continuare a segnare i
desideri, quelli nuovi, che vengono fuori nell’anno di
lavoro;
2) quando si realizza un desiderio nella bella copia,
deve essere sostituito da un altro, in modo che ce ne
siano continuamente 101 nella bella.
Poi, per quanto riguarda il “piacere a te stessa”…
credo che il modo migliore per comprendere che cosa
intendi sia di farti qualche domanda.
Dimmi tu se preferisci qui nei commenti (potrebbero
essere anche domande che vanno sul personale), così
da rendere questa discussione utile anche per altri,
oppure se preferisci in privato.
La mia email è matteoficara@lematpercorsi.com
^_^
allora va bene qui nei commenti! portiamo valore anche al prossimo!così possa prendere spunto! 🙂
vai dimmi tu! da dove incominciamo?:)
Ah, d’accordo… scelta coraggiosa la tua ^_^
(ed anche intelligente, alla fin fin fine: è
come farsi una sessione di coaching filosofico
con me ^_^ )
Allora… circa il “piacere a te stessa”, right?
Ricordati che, in ogni istante, puoi non rispondere
o interrompere. Te lo dico solo perché non si sa mai
dove si va a parare… ^_^
Domanda n.1: non piaci a te stessa in che senso?
Sì, insomma, sono questioni fisiche come qualche chilo
di troppo, il naso che non ti piace, orecchie più o
meno dritte, e via dicendo…
Oppure non ti piaci perché sei sempre troppo…
non so “triste”, oppure “pessimista”, o anche
troppo “ottimista” o qualsiasi altro stato di
tipo emotivo?
Oppure ancora non ti piaci perché hai sempre la
testa fra le nuvole e non ti stacchi dai pensieri,
che siano ricordi, aspettative, giudizi…
insomma tutto quello che ti tiene al di là del
tuo sacro “qui e ora”. O altro, magari, ma sempre
relativo alla tua mente.
Oppure ancora non ti piace di te che vivi dei
condizionamenti (quello che pensano gli altri,
ad esempio, influisce sulle tue scelte), o dei
gesti meccanici/abitudinari, che ti privano di
libertà, oppure ancora sono alcuni dei tuoi
comportamenti, che non ti piacciono di te?
Sì, insomma: quando dici che vuoi piacere di più
a te stessa, perché lo fai? Che cosa NON ti piace
e come vorresti che fosse?
***
ed è solo la prima domanda! ^_^
salve a tutti! io da qualche tempoo hoterminato la lista dei 150 desideri ma per renderli fattibili e precisi nella espressione ho dovuto ricorreggerli piu e piu volte! sono alle prese con un mio desiderio che per me è vitale ma scritto cosi magari non è nella ”carriola” 🙂
io voglio essere piu coraggioso,piu sicuro! va bene l’espressione io voglio essere????? il motivo? perchè in questa vita si vive meglio se si ha coraggio,sicurezza,perchè? perchè noi abbiamo diritto ad essere coraggiosi( se stessi prima di tutto ) ma è un diritto per vivere meglio essere piu sicuri,o piacersi come dice laraissa!
se il ”io voglio ESSERE” non va bene ,si puo dire io voglio aumentare il coraggio in me? vorrei una espressione facile e precisa ma non ne sono sicuro! potresti aiutarmi?
io credo che noi tutti soffriamo un po di potenziale inespresso! credo causato da poca autostima e sicurezza,quando ci si sente sicuri è tutto piu facile,tutto piu bello! tutto piu colorito e i problemi sono occasioni! 🙂
Ciao Leos e ben arrivato a te!
^_^
Allora… inizio dalla fine:
sono d’accordo che tutti noi abbiamo del potenziale inespresso.
D’altronde siamo esseri co-creatori ed esprimere al 100% noi
stessi significa cominciare a fare miracoli in modo pienamente
consapevole. ^_^
Forse più che un problema di autostima, è un problema di “non
poterci credere veramente”, di incredulità sul fatto che “io”
posso fare di più. E’ questione di un allenamento passivo cui
siamo soggetti come “capi di bestiame in allevamento intensivo”
(quello dell’economia, si intende).
Per la formulazione “io voglio essere” funziona poco, mi sembra.
Te lo dico anche in base ad alcuni feedback che mi sono arrivati.
Questo accade anche perché la realtà lavora, nei regni del sottile,
sul muscolo della volontà e quando esprimi qualcosa come “Io voglio
essere”, l’universo ti risponde: “E tu comincia ad esserlo!”. ^_^
Quindi, come possiamo fare?
Nel tuo caso, bisogna anche comprendere che cos’è il coraggio.
Al di là della bellissima definizione che ci dà Igor: “Cor-aggio”,
il prefisso indica che è qualcosa che appartiene al cuore, il
suffisso si usa nelle distanze (chilometraggio) o in alcune azioni
di movimento (atterraggio), per cui viene che il coraggio è quella
capacità di fare le azioni della grandezza che il cuore di indica.
In questo caso, quindi, abbiamo due passaggi:
1) imparare ad ascoltare il cuore;
2) agire in base a quanto ci dice.
“Io voglio imparare ad ascoltare il cuore” è un bel desiderio,
ma rischia anche lui di non stare nella carriola.
Per come la vedo io, dato che è il cuore a pensare (e lo fa
per immagini), allora potresti cercare qualche corso/tecnica
per allenare l’intuito: “in-tuere” ovvero guardare
dentro.
Trova un corso che risponde alle tue esigenze, oppure desidera
di trovarlo (“Io voglio trovare un corso per migliorare il mio
intuito”). Potrebbe essere un’idea.
Altrimenti, come negli altri casi, chiediti perché vuoi essere
più coraggioso e, soprattutto, in quali specifiche situazioni.
Dopo di che, esprimi desideri specifici (es: per me essere più
coraggioso significa avere il coraggio di dire a Tizia che le
voglio un bene profondo, right? Allora diventa: “Io voglio dire
a Tizia che…”).
In ogni caso, la regola (e la maestra migliore) è l’esperienza:
prova con il desiderio che hai messo e vediamo come va ^_^
Ciao! ritengo proprio che questo sia un confronto piu che costruttivo!fantastico! e i commenti tuoi e in un certo modo anche altrui mi illuminano! noto una sorta di eguaglianza….anche se vi è una costante di diversità! le tue domande sono una chiave che apre molte porte .
ti esprimo subito rispettandole una ad una ! allora:
l’aspetto fisico circa l’altezza 🙁 ! ultimamente ci sto soffrendo sempre meno! però avrei voluto essere piu alta perchè un po’ bassina!
sull’aspetto emotivo ho dei picchi di tristezza oggi sempre piu sporadici rispetto a prima e rispetto a prima che conoscessi la tecnica dei desideri! credimi mi aiuta molto perchè il lavoro su se stessi fa stare meglio se vuoi fortemente!ho un po’ il timore degli altri,non riesco a rispondere alle frecciatine ,sono poco efficace nelle risposte.
quello che desidero è sentirmi al pari degli altri! ecco uno dei miei tanti desideri che possono avverarsi e già la compilazione mi apre la strada all’evoluzione e alle mie risorse immense!anche se a volte sbaglio nella compilazione chiedendo cose astratte e poco ”carriolesche”! il sentirsi al pari,non superiore(perchè chi si sente così in fondo si sente ”inferiore) il sentirsi al pari quando sto in compagnia,o col ragazzo che mi piace!
-scusami per il mio modo di esprimere spero di aver reso l’idea!
mi fa stare bene il sentirsi così sicure di se,intraprendenti e positivi e cio avviene quando supero i momenti di insicurezza. ma sul piacersi intendo anche l’autoimmagine,come io mi vedo! a volte nulla de che,bruttina ecco ahaha! anche se forse non lo sono!
Ciao Larissa e grazie per il tuo commento/risposta.
Allora, al di là dei contenuti, per i quali ognuno
di noi è libero di pensare a se stesso come meglio
crede, andiamo alla loro “forma”.
Nel senso: qui ci sono almeno 7 Desideri diversi!
^_^
E questo già ci aiuta a comprendere come lavora la
tecnica: tu scrivi il desiderio in brutta copia e
lo rileggi, cerchi di dargli una forma corretta in
quella griglia di regole che hai imparato e non ci
riesci.
Quando accade, è ora di farsi qualche domanda.
In questo caso te le ho fatte io, bon, ma le auto
domande funzionano lo stesso, perché la mente non
sa resistere: risponde tutte le volte.
Con le domande circoscrivi il/i Desiderio/i e
lo vai a riscrivere. Se trova una forma buona
con le regole, bene, altrimenti, ci torni sopra
ancora.
Questa è la prima parte del lavoro con i desideri,
quella di ricerca. Molto, molto, importante!
Perfetto… i 7 Desideri che ho individuato sono:
1) Io voglio diventare alta XX centimetri entro
Natale 2015 (la data è giusto per esempio! Anche
se è bene inserirne, per rendere il desiderio +
verificabile ed è “male” inserirne perché sono
limitanti);
2) Il desiderio sui “picchi di tristezza”, che va
di certo analizzato ancora un pochino. Picchi di
che tipo? Che cosa ti succede? Cosa pensi? Come ti
comporti? Cerchi qualcuno o qualcosa? “Chi” sei
quando hai questi picchi? E tristezza di che tipo?
3-5) Il desiderio sul “timore degli altri” può
diventare un triplice desiderio: il timore in sé,
la capacità di rispondere alle frecciatine e
l’abilità di rispondere efficacemente.
Per quello che riguarda il “timore”, ti invito a
sondarlo ancora un po’ con qualche domanda o ad
usare la tecnica del Focusing, per comprendere
meglio il tuo timore.
Per le frecciatine, inizia – invece – a fare
caso su quali argomenti ti arrivano e da chi.
Fanne una lista, in modo che la conoscenza ti
permetta di affrontare meglio l’argomento: si
dice che per mangiare un elefante sia utile
farlo a fettine, per cui anche tu affronta la
cosa un pezzettino per volta, right?
Per le “risposte efficaci”, che cosa intendi?
Ti informo che la percentuale di individui che
sa, in modo consapevole, quello che dice (al 90%
di sé, con tutto il verbale e non) è mooooooolto
bassa. Anche perché, di norma, si parla per farlo
e si ascolta per rispondere, quando invece un
buon esercizio – e semplicissimo – per migliorare
la propria comunicazione è “contare fino a 10
prima di aprire la bocca”.
Ovvero riflettere su ciò che si vuol dire, stare
in ascolto (ed in auto-ascolto), masticando le
parole prima di usarle, per cercare quelle giuste.
E questo è solo un suggerimento operativo…
^_^
6) Sentirti al pari con gli altri. Qui ci metto
del mio dicendoti: IMPOSSIBILE!
La Natura è perfetta perché continuamente non
perfetta, genitrice di individui assolutamente
UNICI, impossibili da esser paragonati gli uni
agli altri.
L’unica cosa per la quale siamo non solo simili,
ma identici, è il fatto che siamo tutti esseri
umani e che (spero) tutti viviamo su questa
grande astronave/madre chiamata Terra.
Te lo dico perché fino a che cercherai di essere
“al pari” di qualcuno starai negando la tua
unicità, così magica e miracolosa. ^_^
Ma questo è solo il mio punto di vista,
per cui, torniamo ai desideri.
7) la questione dell’auto-immagine e del
vederti “non bella”. Su questo abbiamo
tanti anni di lavaggio del cervello: il
bello ed il brutto ormai non sono più il
nostro modo di sentire le cose, come da
bambini, ma una risposta a dei canoni
dettati dai mass media.
Personalmente lavoro al di là del “due”:
bello/brutto , buono/cattivo, etc… che
non ha mai risolto nulla, che io sappia
(anzi ha solo generato avversità che in
pochissimi casi è stata produttiva, come
il Polemos di Eraclito).
Ora… magari c’è qualcuno, che non ha
ancora avuto il coraggio di dirtelo, che
ti trova non solo bella, ma bellissima.
Sai bene che il “bello” è un concetto
relativo, giusto?
Però, come insegna anche Maxwell Maltz
in “Psicocibernetica”, anche l’aspetto
(percepito) dice la sua nel nostro modo
di vederci.
Come fare, allora? (con i desideri)
Trova “che cosa”, secondo te, ti rende
“non bella” e poi desideralo in un altro
modo.
Lo so che ora ti stai chiedendo: ma se
(ad esempio) il mio naso è così, come
fa a cambiare con i desideri?
Fa perché la tua realtà è un’illusione,
una percezione delle cose (e sopra di
esse) e una volta che chiedi di vedere
in modo diverso, le cose cambiano.
Provare per credere. ^_^
Bon… ci ho messo un po’, scusami.
Da una parte qualcosa può diventare
un desiderio, in altri casi, invece,
ha bisogno di altro lavoro.
Ed in un caso, addirittura, secondo
me proprio è bene “non desiderare”
^_^
Un abbraccio.
A presto
***
fammi sapere come procedi e se
hai piacere/bisogno di continuare.
al pari intendo che nn bisogna sentirsi inferiori ecco! come non inferiore a nessuno! vorrei continuare ti va???
tutte le volte che stavo con gli altri era come se mi mancasse qualcosa…da sentirmi inferiore.e questo lo sto risolvendo sentendomi alla pari cioè che non hanno nulla piu di me ne in meno!questo mi fa stare bene ecco!
poi ognuno ha delle risorse da condividere!
rispondo al punto 2! picchi di tristezza a volte ho pensato di scomparire,talmente triste che non volevo piu vivere! ma oggi grazie al lavoro su me stessa,meditazione e volontà…questi picchi si stanno dissolvendo!fortunatamente.e succede quando sto bene con gli altri,riesco a sedurre l’uomo che mi piace,quando non mi sento inferiore!il tipo di tristezza credo depressione anche se adesso non ne soffro piu!
allora ti suggerisco alcuni desideri! correggimeli! se sbaglio!
-io voglio vedermi piu bella! oppure io voglio diventare piu bella ed affascinante!
-io voglio diventare sicura di me stessa,io voglio stare perfettamente rilassata ed a mio agio in un gruppo di amici
-suggeriscimene uno anche tu! anche se nn sarà mio lo personalizzerò al 100 % o magari un desiderio che mi suggerisci era solo cioò che già desideravo ma tu lo hai cacciato fuori 🙂
Larissa,
anzitutto scusami del tempo che ci ho messo nel risponderti,
ma sono stato fuori tutto il weekend per dei seminari e delle
conferenze tra Pesaro e Torino.
Bene, se vuoi continuare, vediamo dove andiamo a finire. Direi
che posso riprendere direttamente dai desideri che mi scrivi:
1) io voglio vedermi più bella
personalmente non sono d’accordo con desideri del genere perché
la “bellezza” non va nella carriola e perché il “più” non aiuta
(più felice, ad esempio, non si capisce “quanto” e quindi non va
nella carriola).
Ma ho questa sensazione: scrivi “Io voglio vedermi bella” e, per
renderlo funzionale, cambia la realtà. Mi spiego: crea un parametro
che ti permette, ogni volta che ti guardi allo specchio, di dire
se ti vedi bella o meno.
Io inizierei valutandoti “a pezzi” con delle domande come: “Io mi
vedo bella… negli occhi?”, oppure “nella bocca?”, etc…
Ogni giorno, insomma, porti la tua attenzione su un solo pezzetto
di te e dici se lo vedi bello. Ti alleni a vedere in che modo si
manifesta la sua bellezza e fino a che non la vedi, non vai avanti
con altri pezzetti.
In questo modo, anche se il desiderio non è “perfettamente scritto”,
crei una realtà che lo supporta.
2) io voglio diventare sicura di me stessa
ecco, anche in questo caso, il desiderio è espresso bene, ma non
va nella carriola perché è astratto e difficilmente verificabile.
Personalmente – come nell’esempio precedente – quando mi capitano
desideri come questo, lavoro nella realtà concreta per creare un
modo sicuro di verificarlo.
Quando si tratta di “sicurezza di sé”, si tratta di un lavoro al
chakra terzo e quindi potresti chiedere di trovare il modo per
lavorare sul terzo chakra, oppure ancora girare il desiderio in
“Io voglio comprendere cosa significa la mia insicurezza”, così
che la risolvi secondo il teorema “SEI/SAI” (che non sto qui a
spiegare ^_^ ).
Per il desiderio sulla rilassatezza nel gruppo di amici, se
scrivi “in UN gruppo”, il desiderio è un po’ rarefatto. Prova
con “io voglio sentirmi a mio agio quando frequento i miei amici”.
3) un suggerimento da me?
Beh, dipende da che cosa vuoi realmente. I desideri sono molto
individuali (sono la manifestazione del nostro “io-profondo” che
vuole espandersi) e si manifestano attraverso le parole, che sono
– anch’esse – strettamente individuali: quello che intendi tu con
“affascinare”, potrebbe essere anni luce da quel che intendo io.
Per cui mi astengo dal dare suggerimenti.
^_^
Fammi sapere come procediamo, ok?
Grazie (anche per la pazienza)
per quanto riguarda il sentirsi alla ”pari” intendevo il non vedere le diversità/abilità altrui come concetto di superiorità su di me! è una questione di autostima che a volte scarseggia! alla pari nel senso che tu hai tue caratteristiche,positive,diverse,sviluppate eccetera…ma non riflettono una accezione nè di superiorità nè di inferiorita…c’è un principio di eguaglianza! che poi la diversità è sacrosanta solo che io mi sentivo inferiore!anche quando dovevo rompere il ghiaccio con una persona . invece dirmi che si è alla ”pari” ecco lo metto fra virgolette…mi aiuta ad aprirmi all’altro e nn avere problemi! 🙂
vanno bene i superlativi? io voglio una donna bellissima?
Ciao Luc,
ed anche a te le mie scuse per i tempi delle risposte.
Allora: il problema di un superlativo non è in sé, ma
nel fatto che va su un aggettivo e quindi su un tuo
commento personale ad una cosa.
La complicanza che si crea è che: come fai a verificare
se quella donna è bellissima?
Ricordati che i desideri devono essere verificabili (in
gergo diciamo “devono entrare in una carriola”) e come
si fa a verificare una cosa del genere? A meno che non
metti un’etichetta (con il tuo giudizio estetico) a tutte
le donne del mondo e poi vai a vedere se corrisponde…
Se il desiderio fosse quello di trovare qualcuno/a “bello”
ti invito a lavorare con le domande e chiederti “Perché?”.
Quando trovi il motivo, il fine, per cui stai desiderando
quello specifico desiderio strumentale, allora puoi fare
un cambio: desidera lo scopo, non lo strumento ^_^
ciao LeMat ,prendo in considerazione un punto ,quello in cui hai risposto Larissa! il punto 7 sull’autoimmagine!
il mio volto! lo vorrei piu bello! piu seducente,piu luminoso!
se scrivessi ”io voglio vedere il mio volto piu bello e simmetrico?? aiutami a formularlo meglio se nn va bene come tecnica
oppure al posto di ”io voglio vedere” scrivo……..io voglio un volto piu luminoso e bello?
grazie 🙂
Ciao Ida!
Anche a te le mie scuse per i tempi lunghi.
Allora: mi piace il desiderio “Io voglio più simmetria
(per l’asse verticale) nel mio volto”.
Perché chiedi “un volto” e non il “tuo volto”? ^_^
Più luminoso che significa? In che modo, secondo te, il
tuo volto può essere più luminoso? Occhi più grandi, un
sorriso più largo, etc… chiedi questi singoli dettagli.
Ma…
sappi che potresti tirarti dietro anche qualcosa di non
troppo felice: un’operazione, una modificazione fisica
del tuo corpo in modo non felice. Bisogna stare attenti
a quello che si desidera, dice il genio della lampada…
Io credo, in questi casi, sia meglio lavorare in un
altro modo, tipo: “Io voglio vedere il bello che si
esprime attraverso il mio volto”.
Che ne dici, ti piace?
^_^
ciao le mat!
ti tengo aggiornato,sono oramai alla compilazione dei 101 desideri,e volevo un parere su un desiderio!mi sono appassionato ad un argomento che sto studiando con piacere! LA SEDUZIONE,bellissimo argomento,molto interessante perchè contemplo sfaccettature relazionali alle quali non facevo caso un tempo!io ho un desiderio! diventare un seduttore! come posso formulare la frase? ho i miei dubbi sul verbo diventare! io vohlio diventare un seduttore e sedurre le donne!
correggimi se sbaglio! un abbraccio a tutti …
Ciao Karlo ^_^
Allora… bella domanda. Nel tuo caso credo sia più
semplice di quanto non sembri, ma ti richieda un po’
di ricerca: il desiderio potrebbe essere “Io voglio
essere seducente”.
1) non “io voglio diventare” o simili. Nei desideri
non va espressa la via, il cammino, ma la meta.
2) seducente è una parola con uno specifico significato
e ti invito a vedere nel dizionario ed anche in un buon
etimologico, per scoprire che cosa significa.
Dopo di che, scrivi in un pezzo di carta che porti con
te per un po’ di tempo, quello che significa per te, ma
fallo con il minor numero di parole possibili (ma non
usando una serie di sinonimi).
3) io voglio essere seducente è anche un desiderio che
si può facilmente verificare. ^_^
da seduzione secum ducere …condurre a se! 🙂 sono felice di questa risposta! per il desiderio di larissa io voglio essere alta? è possibile? ho 27 anni lo sviluppo l’ho terminato….ma posso chiedere io voglio essere alto 1m e 80 entro natale 2015?
il desiderio io voglio essere sicuro di me? va bene?
gli altri ragazzi qui mi danno una infinità di serie di spunti! grazie a tutti 🙂 e sempre motivati
attendo una preziosa risposta!
Ciao Karlo,
sono felice che hai fatto questa tua piccola ricerca
e soprattutto felice di dove ti ha condotto. Infatti
– per come la vedo io – l’unico modo che abbiamo di
“sedurre” gli altri è quello di sedurre se stessi:
una volta che ti sarai ricondotto a te, emetterai un
campo elettromagnetico che mi piace chiamare col nome
di “carisma” e a quel punto, solo essendo, attrarrai
persone a te affini ed esprimerai bellezza.
Per quello che riguarda la crescita e lo sviluppo nel
corpo fisico anche dopo l’età dello sviluppo, dipende
da te: ricorda che hai imparato che non puoi crescere
dopo una certa età, è solo un condizionamento che vivi
non una realtà di fatto.
Le realtà di fatto sono i tuoi corpi sottili e magari
in loro è contenuto dell’altro sviluppo.
Mi spiego: se lavorassi per “modificare” o “eliminare”
le memorie che ti imprigionano, in esse ci sarebbero
anche i condizionamento – ad esempio – su tutto quello
che hai imparato che accade con l’invecchiamento.
Invecchiare vuol dire perdere energia, imbiancare nei
capelli, etc…? Solo fino a che lo credi. E lo stesso
vale per tutto il resto.
Per il desiderio “io voglio essere sicuro di me”, ti
chiederei: “In che senso?”. Se vuoi essere sicuro di
te nel senso che esisti, beh, nei sei una prova.
Devi prima capire che tipo di sicurezza vuoi ed in
che modo puoi esprimerla: fiducia? Forza? Centratura?
O che altro?
un’altra cosa lo chiedo io a te! ahahahahah
l’autostima è fondamentale,quale desiderio potrebbe essere funzionale per aumentare l’autostima in se! 🙂
io credo sia difficile trovarlo!quale puo essere,una formula. io voglio aumentare l’autostima in me? oppure come se mi sbaglio???? grazie le mat finalmente riuscirò dopo tempo a completare il quaderno dei desideri!
Ciao Karlo, di nuovo.
Auto-stima = dare un valore a se stesso. Difficile,
a volte impossibile, perché siamo inestimabili.
Forse semplicemente avere fiducia in se stessi, in
quello che è il nostro potenziale espresso ed anche
in quello non ancora espresso.
Forse accorgersi di quanto siamo vasti al di là di
quello che pensiamo di essere.
Forse ancora la tua autostima scarsa è un fatto che
si basa sul confronto con gli altri ed allora puoi
lavorare nel trasformare il confronto in una spinta:
guarda persone che reputi migliori di te solo se come
se fossero degli spunti, degli esempi per te.
Dato che non puoi essere loro, impara da loro quello
che – nella tua vita – può portare miglioramento.
Right? ^_^
nel senso che non voglio temere il prossimo,non intimidirmi,imbarazzarmi! ecco come dice larissa non sentirmi al di sotto!!!reagire positivamente alle obiezioni che qualcuno puo farmi!
Ciao Karlo,
allora… “io voglio contare fino a 10 prima di rispondere”
potrebbe essere un buon desiderio (e soprattutto una buona
pratica) per rispondere alle provocazioni nel modo migliore.
Però devi dirlo anche all’altro: quando accade che ti senti
in imbarazzo – ad esempio – la cosa migliore che puoi fare
è fermarti e ascoltarti, comprendere che cosa ti imbarazza
e spesso comunicarlo. Questo destabilizza molto l’altro e
ne trae fuori l’umanità – perché di norma ci si comporta
solo per “schemi di comportamento” e quando c’è qualcuno
che ha la forza di centrarsi ed essere presente, smonta il
gioco delle parti, riportando tutti nel qui e ora.
Altrimenti: accogli le obiezioni. Magari sono degli specchi
utili per lavorare su di te: ricorda che quello che si offende
è solo una parte di te, che si chiama Ego.
Il desiderio che potresti esprimere è: “Io voglio comprendere
il motivo del mio imbarazzo e trasformarlo in punto di forza”.
Ti sono stato utile? Fammi sapere ^_^
ciao le mat! ho completato la lista dei 101 desideri! ed oggi è il secondo giorno che li leggo!la compilazione è stato un bel lavoraccio confesso,ma mi è piaciuto! la compilazione è la parte piu bella anche se poi,se la capisci,è la piu faticosa!
nel quaderno di bella ho compilato i 101 desideri! 4 per pagina e non scrivevo sul retro! cioè una pagina nuova per ogni 4 desideri!
ma ho un problema! voglio disperatamente che si avverino è vero,ho lavorato infatti assiduamente 4-5 mesi per arrivare ad oggi,ma quando li rileggo,mi sembrano non avverabili,cioè è come se avessi perso la fede,è come se non ci credessi,troppo belli per essere veri in parte!questa è una delle mie sensazioni!anche se magari quando li leggo poi mi sento meglio!
seconda alcuni si sono avverati ancor prima che li compilassi in bella,ma erano piu facilmente verificabili,come l’esito di un esame ecc…
terza cosa,il quaderno di brutta è un po’ in disordine,con molte correzioni,ho fatto un po di fatica a selezionarne 101,è stato difficile rinunciare ad un desiderio per far spazio ad un altro,li avrei trascritti tutti.durante questi giorni me ne stanno venendo altri in mente,li trascrivo in brutta,ma gli altri 49? bisogna per forza trascrivere quei 49 rimanenti quando se ne avvera uno? oppure vanno bene i prossimi che ti vengono in mente che esulano da quei 49?
Ciao Sandro!
Scusami se ci metto un po’ a rispondere, ma tra qui,
le richieste per Le Stanze dell’Immaginazione e le
Nuove Terre, ho un bel po’ da correre ^_^
Allora, affrontiamo la cosa per punti, ok?
1) hai finito. O meglio, iniziato.
Che felicità! Sì, come ben dici: la parte iniziale
è la più bella, ma solo fino a che non si realizzano
i desideri. ^_^
Hai fatto bene a dedicare il giusto tempo a questo
esercizio: 4-5 mesi credo che siano nella norma per
un lavoro ben fatto.
Ed ottimo lavoro anche per la compilazione: proprio
a regola d’arte! ^_^
2) l’avverarsi.
eh… se non volessi che si avverino, non li avresti
nemmeno scritti, no? ^_^
E’ giusto che hai questo ardore ed è bene che tu lo
tenga bene a cuore, perché quando vai a rileggerli,
li attrai nella tua realtà attraverso la Legge di
Attrazione (quella intelligente, non quella di The
Secret): quando leggi il desiderio stai alimentando
il campo psichico e se ci metti anche l’emozione,
sei a cavallo!
Un po’ meno bene per la paura che non si realizzino.
Tu fa una cosa: leggili senza pensarli. Non devi
“costruirli mentalmente” (visualizzazione, che per me
– talvolta – equivale ad un’immaginazione negativa),
ma lasciarli fluire come immagini.
Come se leggessi un romanzo insomma: sai bene che
arriva un certo punto che non lo stai leggendo, ma
vivendo. Non sapresti ben dire se quella specifica
frase l’hai letta, ma ricordi bene che cosa dice.
Non so se mi spiego… ^_^
Quando leggi i desideri devi andare in questo stato
(Theta), senza psicologizzare. E’ la cosa migliore
perché invece che metterci i tuoi contenuti (figli
della mente razionale), vai a lasciare spazio al
cuore ed all’Immaginazione, regno delle infinite
possibilità.
Inoltre, se te ne “distanzi” in questo modo, non
riesci ad averne paura perché è come se ne fossi
distratto, come se stessi su un altro mondo: uno
dei tuoi mondi interiori – guarda caso – là dove
ti è possibile realizzare questi desideri.
Forse questo mio articolo ti può aiutare: “Terre
di Mezzo e Mondi Invisibili”
3) desideri avverati “in anticipo”
ecco… lo vedi che ci caschi da solo? ^_^
Nel senso: ci sono dei desideri che tu ritieni più
facilmente realizzabili ed altri meno, ma per il tuo
essere di profondità non c’è differenza.
Te lo dice anche la fisica quantistica: non c’è alcuna
differenza tra microparticelle e onde. Mentre sia il
pensiero che le emozioni possono cambiare la realtà.
Per cui: se credi che sia più difficilmente realizzabile,
lo stai decidendo tu e ti stai rendendo il compito più
difficile. A che pro?
A volte basta semplicemente “non sapere”, oppure lasciare
che sia. Le cose possono avvenire, solo se le lasciamo
fare e non ci mettiamo dentro noi stessi.
Altro articolo utile: “Attraverso lo Specchio. Insegnamenti
da Alice”.
5) l’uso dei due quaderni
Se nel quaderno di brutta c’è solo un “po’” di disordine,
c’è qualcosa che non va: ce ne deve essere tantissimo!
E’ il quaderno degli appunti di lavoro, è normale che sia
un po’ incasinato. Anzi: è salutare che lo sia. Viceversa
è bene che quello di bella sia ben ordinato e pulito.
Il quaderno di brutta, poi, è pronto per ospitare tanti
nuovi desideri: non bisogna per forza fermarsi a 49, ma
se ne possono aggiungere ancora ed ancora ed ancora.
L’importante è averne 101 in bella.
Se poi quando ti si libera spazio nella bella ci vuoi
mettere un desiderio “nuovo”: meglio! Ne hai uno un più!
Inoltre i desideri “nuovi” – se vengono dopo un ben fatto
lavoro di ricerca ben fatto – allora puoi stare certo che
sono più corretti degli altri, perché provengono dalle
zone più profonde di te.
^_^
Spero di essere stato utile.
Fammi sapere, ok? ^_^
perfetto! anche se non ci metto quella FEDE iniziale che avevo durante la compilazione e se li leggo anche senza concentrarmi per forza!?
comunque non so se è suggestione ma quando li leggo mi sento leggermente meglio piu positivo!
li leggo senza concentrarmi
inoltre avevo letto un articolo sulle affermazioni positive! mi piacerebbe leggerle quotidianamente insieme ai 101 desideri! dimmi se va bene leggere i 101 desideri e dopo,una lista di affermazioni positive.
rafforzano oppure sviano le energie che dovrebbero concentrarsi solo sui desideri!???
grazie ,ti tengo aggiornato,ogni forma di benedizione caro! 🙂
Ciao Sandro!
^_^
Allora: se hai “fede”, allora è una questione che riguarda il tuo cuore,
non la tua concentrazione/mente. Ma comprendo che vuoi rendere il gesto
qualcosa di “rituale” e, quindi, vuoi portare lì la tua attenzione. E’
un bel gesto da parte tua.
Ma ti invito a seguire il consiglio del tarocco n.1 “Il Bagatto”, che ci
insegna quella “concentrazione senza sforzo” che puoi trovare non nel
“fare” qualcosa, ma nel “diventare” quello che stai facendo.
E’ uno dei principi di fondo di molte religioni (lo trovi nella preghiera
e nella ripetizione dei mantra) e di tecniche come Access Consciusness
(oltre che di Le Stanze dell’Immaginazione, naturalmente ^_^ ).
Per il pensiero positivo, non so che dirti: esiste un pensiero positivo
che è chiamo “sano”, ovvero che ti invita e ti aiuta nel vedere il lato
positivo delle cose, ed uno “insano” che invece ti allena a non voler
vedere le cose – chiamiamole così – brutte.
Al di là di questo cappello, per me fondamentale, l’invito che sento di
farti è questo: non leggerli insieme.
Per il solo motivo che poi, magari, ti stufi in fretta di fare questo
lavoro “doppio”, rischiando di lasciarli perdere entrambi.
Ok… spero di poter esserti stato utile ^_^
ciao le mat! ascolta oggi ho avuto una ”illuminazione”!
io voglio abbandonare la tristezza! un modo per non dire io NON voglio essere triste…io voglio essere felice!
vanno bene così i desideri?io voglio abbandonare la timidezza? grazie in anticipo!
Ciao Ida!
Circa la questione del negativo, abbiamo parlato anche
dei verbi: ce ne sono alcuni che esprimo negatività (è
lo stesso Igor a dirlo nel video), come “abbandonare”.
Quando ne parlammo suggerii due cose:
1) prova con “lasciare andare”, in modo che abbia una
intenzione positiva, di liberazione;
2) prova il desiderio, se funziona, allora è la cosa
giusta per te ^_^
e se scrivesse io voglio liberarmi dalla tristezza?anche se suona meglio voglio lasciar andare la tristezza
Karl…
che dire?
Al di là di qualche anno di sperimentazione,
della conoscenza di alcune regola profonde e
dell’esperienza nel mondo dello sviluppo di
sé, per il resto anche io sono un esploratore:
prova. Nulla più della pratica può darti le
risposte che cerchi.
^_^
Per verificare se l’affermazione risuona nel modo giusto devi porti nell’ottica grammaticale; Ida nella frase che hai scritto “io voglio abbandonare la tristezza”, devi farti la domanda su quale sia il complemento oggetto della frase? In questo caso, se inserisci una affermazione di questo tipo, l’inconscio si fissa sul C.O. (tristezza) e di conseguenza andrà a ricercare situazioni di questo tipo.
Premesso che dovresti analizzare cos’é per te la felicità (salute/amore etc), invece di quella affermazione che hai scritto ne inserisci una del tipo “io voglio essere perfettamente sano” oppure “Io voglio avere una bellissima storia d’amore” etc etc, guiderai l’inconscio esattamente nella direzione in cui vuoi andare.
Ricorda non solo affermazioni al positivo senza negazioni (non, prefisso in- etc etc) ma anche misurabili e concrete.
Buon lavoro!
Fabri! ^_^
Buona osservazione. Un po’ risponde alle domande anche
di Sandro (se ricordo bene): fondere il pensiero positivo
ai desideri, nel senso di rendere “positivo” il desiderio.
D’altronde è quel che dice Igor.
Avevo giusto bisogno di un po’ di supporto. Thx! ^_^
ok! e se sono assiduo? se dovessi riuscirci? che dici provo? se è il problema dell’assiduità credimi ho promesso a me stesso che per 365 giorni leggerò il quaderno dei 101 desideri. quello delle affermazioni.molto mnotivazionali posso saltare.
l’importante è che non contrasti l’effetto positivo dei desideri era questa la mia preoccupazione!!!
Sandro buondì!
Se sei assiduo, vai! Sarebbe un ottimo esercizio di volontà.
Per quel che riguarda il contrasto tra le due tecnica, beh…
dovrei conoscere desideri e pensieri positivi, per poterlo
dire con certezza.
Di norma a chi lavora con me suggerisco di non fare più di una
cosa per volta: in questo modo ti accorgi da dove vengono i
benefici che ricevi.
^_^
ah ed una volta letti?cosa faccio? scendo in campo e cerco di farli avverare? anche questo mi chiedevo! 🙂 grazie e scusami!
Sandro, ri-eccomi.
Guarda, lo dice anche Igor quando fa l’esempio dell’auto:
poi ha comprato una rivista di auto usate, per cercarla.
Personalmente ritengo il “non fare azioni” come affidarsi
alla Legge di Attrazione in un modo sbagliato, che non ne
tiene in considerazione i 3 aspetti: fisico, emotivo ed
anche psichico.
Per manifestare una realtà è necessario che almeno questi
tre aspetti siano coerenti tra loro.
^_^
Sandro, se ti poni in quest’ottica rischi di condizionarla in un senso o nell’altro…
L’atteggiamento migliore é quello del bambino che legge la letterina di babbo natale, cioé di leggerla in modo aperto e fiducioso ma senza aspettative; le affermazioni motivazionali le lascerai staccate dalla tecnica dei 101 desideri, ma mi fiderei solo delle regole base che ha indicato Igor.
Per quanto riguarda la realizzazione dei desideri, penso che il più delle volte siano legati ad intuizioni o idee, oppure può essere che quel tuo desiderio incominci a vederlo in giro più spesso (come nel caso dell’auto). Insomma non c’é una regola precisa, va molto sulla tua sensibilità, senza peraltro forzare. Vuoi agevolare la realizzazione di un particolare desiderio intervenendo di persona? Benissimo, a seconda del tipo di obiettivo scelto, regolati di conseguenza, mantenendo sempre quello spirito di leggerezza tipico dei bambini.
Questa rivisitazione di Igor é una tecnica molto potente, in grado già di attivarsi prima ancora della trascrizione in bella copia di tutti i desideri, occorre mantenere fiducia, pazienza e rilassatezza.
Buon lavoro
quindi mi consigli di scendere in campo ed applicarmi???? oppure vivo senza aspettarmi nulla?tranquillamente,lasciando al caso che verrà da me a darmi l’opportunità!??
Entrambe!
^_^
Scendi in campo ed agisci, ma senza aspettative.
Con la pace nel cuore che l’Universo sta, per te,
predisponendo il meglio.
grazie a tutti!cmq è veromolti desideri si sono avverati ancor prima della trascrizione! ahahah
non ho capito una cosa ,Fabri,igor ha dato delle regole anche sulle afffermazioni positive?
allora! ho scritto sul quaderno dei 101 desideri in bella
-io voglio eliminare il grasso sul mio addome (perchè voglio gli addominali scolpiti andando in palestra!) va bene questo eliminare oppure no. in tal caso come posso ”tradurlo”? temo che sia una negazione! ma non ne sono sicuro.
inoltre leggendo i commenti precedenti,qualcuno ha scritto che si possono chiedere desideri anche sull’altezza per esempio! posso scrivere io voglio aumentare la mia altezza di 15 cm entro natale 2015 ? non vorrei però correre dei rischi! come infortuni o incidenti…operazioni! per l’amor del cielo! io intendo aumentare la lunghezza del mio corpo di 15 centimetri!
terzo desiderio da mettere in brutta,molto piu complesso!
lavoro anche sulla mia persona! cerco di equilibrare il mio stato emotivo affinche sia armonico e positivo!
lavoro sulla mia sicurezza,sulla mia rabbia ma purtroppo vivo in un famiglia un po’ complessa…molto! tende ad essere egoista ,a volte è impossibile evitare di litigare e tutte le volte che avviene il mio equilibrio si scombussola ed è come se perdessi i progressi fatti!è impossibile cambiarli! devo cambiare me stesso essendo IN-dipendente emotivamente e NON interessarmi del loro parere.
mi aiutate a suggerirmi un desiderio che funzioni! una ”formula senza trasgredire alcuna regola”
ne ho passate tante,ma questo quaderno dà una spinta al mio sviluppo!
ho sofferto di molti problemi,ostacoli emotivi ed altro! e spesso i miei progressi non sono stati rispettati. nemmeno il tempo di consolidarli! credo che cio che mi serva è essere emotivamente INdipendente ed IM-perturbabile,che non risponde ai litigi o altre cose 🙂
grazie per l’assistenza !
Ciao KAI, e benvenuto nel nostro blog!
Scusami se ci ho messo un po’, ma sono molto impegnato con
Le Stanze dell’Immaginazione e non riesco a stare dietro a
tutto. ^_^
Allora: perché non chiedere direttamente “Io voglio addominali
muscolosi e visibili”? O qualcosa di simile, insomma, senza
dover fare affidamento alle negazioni.
Per quello che riguarda l’altezza (o l’invecchiamento e molte
altre cose), diciamo che sono solo dei “programmi” che abbiamo
inseriti nelle memorie cellulari (sia mentali, che fisiche) e
possiamo by-passarli grazie a moltissime tecniche. Ad esempio
l’Access Consciousness (come i BARS – cerca Clementina Arpaia
di Torino, una mia cara amica, del cui lavoro mi fido molto).
^_^
Per cui: chiedi! Poi vedremo che cosa ne viene fuori. La data
è utile per rendere verificabile la cosa: se non la metti, poi
magari capita che cresci, ma nel corso dei prossimi 20 anni.
Per il terzo desiderio, che dire?
Tutti viviamo delle situazioni complicate, per qualche aspetto,
ma quello è proprio il bello: di norma è parte della missione
personale che ci siamo scelti, come anima, per evolvere ed anche
per trovare la luce in noi.
Personalmente credo poco che “gli altri” possano influire nella
mia realtà, ma questo è vero soprattutto quando “io sono”, cioè
quando sono centrato in me (cosa a me possibile, ora, dopo molti
anni di meditazione e lavoro).
Per cui ti direi che, forse, il modo migliore di affrontare la
realtà a cui fai riferimento è – piuttosto che i desideri – la
meditazione.
Trova il tuo “centro di gravità permanente” e ricomincia da lì.
E ricorda che talvolta siamo solo noi stessi a non permetterci
di essere indipendenti: è solo questione di “darsi il permesso”
di essere liberi, o felici (che poi sono la stessa cosa). ^_^
Non si impara mai abbastanza!!!
A proposito di date, e più in generale di aggiunte alle frasi già trascritte in bella: é sempre conveniente correggere indicando la data (entro il …) oppure per certi desideri é meglio non indicare?
Ciao e grazie Matteo!
Ciao Fabri!
Ho letto anche il tuo secondo messaggio (che non metto online
perché ti rispondo qui) e mi scuso per aver risposto con così
tanto ritardo.
Allora: le date.
Sono importanti per avere un termine di verifica dei desideri.
In che modo metterle? Beh… certo che se uno vuol lasciare
andare 30 kg e scrive “in 7 giorni”, di certo il desiderio non
si avvera (o se lo fa, non voglio sapere come…).
Ho suggerito spesso di mettere delle date, perché aiutano a dare
“concretezza” a desideri talvolta un po’ astratti, ma invito a
non esagerare! ^_^
Matteo, nel concreto, un desiderio lavorativo piuttosto che uno di vendita beni, sarebbe bene indicare una data vicina alla scadenza della lettura (cioé 9/10 mesi dall’inizio) oppure poco dopo i sei mesi? Ti chiedo questo perché se é vero che non si dovrebbero richiedere per l’immediato, ma nemmeno troppo in là, perché potrebbero essere indicazioni della mente conscia: qual’é la tua esperienza o impressione in merito?
Inoltre la lettura dei desideri deve sempre avvenire avendo fisicamente in mano il quaderno di bella oppure in qualche occasione (vedi ferie, privacy, difficoltà ad effettuare una lettura lontano da occhi estranei o da qualunque persona), si potrebbero leggere i desideri nella “variante digitale” con pc/tablet o quant’altro?
Insomma si tratta solamente della lettura dei propri desideri (o volere) oppure é necessaria anche una certa parte di ritualità, cioé é un vero e proprio rito?
Grazie
Ciao Fabri!
Di norma cerco di attenermi alle regole, senza cercare
di bypassarle in modo elegante: nel senso che se non è
bene chiedere denaro, allora non lo faccio in alcun modo.
La questione delle “scadenze” serve in particolar modo
con quei desideri che – di loro – rischiano di essere
difficilmente verificabili. Con una data puoi verificare
la loro realizzazione in modo più chiaro.
Per la lettura… non ci mai pensato! Nel senso: credo
che il quaderno sia (e crei) una sorta di “luogo sacro”
ove ti concentri meglio e quelle parole che hai cercato
e scritto, ogni volta che le leggi, le carichi di potere,
ma non so se “è vietato” usare altri dispositivi.
Probabilmente “non è vietato”, ma è consigliato usare il
quaderno ^_^
finito il quaderno! completato in bella!desideri stupendi,fantastici,lavorati,sentiti,ora temo solamente che non si avverino!quando li leggo ho la sensazione di dire…” magari” oppure e se non si avverano!? lo so sono una problematica!
Larissa! Ben fatto ^_^
Allora, se ti prende il dubbio, tu continua a leggere
quella è la mente razionale, che vuole avere ragione,
tu puoi anche dirle qualcosa del tipo “Grazie per aver
espresso il tuo dubbio, ma questa non è roba tua” ^_^
salve le mat! ho un altro desiderio in serbo da metterne fra i 101! appena se ne avvera un altro!
io voglio esprimere la mia virilità! va bene come compilazione!??? io voglio esprimere la mia energia maschile,oppure agire con virilità…dimmi tu
Sandro, eccomi ^_^
Allora… mi sembra che tu stia cercando di “aggirare”
le regole: chiedere un desiderio di sessualità con una
tecnica che ti invita a non farlo.
Mi chiedo: perché? Che cosa significherebbe per te il
vivere la sessualità? (non devi rispondere, tranquillo)
In che modo la vuoi vivere? E’ un progetto di lavoro su
di sé? E’ una sessualità consapevole? Oppure è “solo”
un momento di piacere?
Se fosse l’ultima delle casistiche, l’invito è seguire
la regola ed evitare di usare i desideri per questo ^_^
ciao potresti spiegarmi i motivi? è interessante quello che dici!
per esprimere la mia virilità intendo,muoversi,parlare e comportarsi con attegiamenti piu maschili! non che ne abbia di femminili,ma esprimere la mascolinità anche come uno cammina! i migliori maschi alfa la esprimono e non è detto che si parli di sesso! ad ogni modo! mi spieghi cos’è che sconsigli e come mai???
un altra cosa aiutami a compilare questo desiderio sulla virilità! intendo quelle caratteristiche che hanno le persone che sono diventate e che continuano a diventare veri uomini! intendo decisione,tranquillità,dominanza positiva….insomma quei modi di agire e di fare che piacciono alle donne….virilità intesa in questo senso!
Sandro, ciao! ^_^
Quanto scrivi denota una convinzione: credi che le “donne”
cerchino “l’uomo”, ma questo non è sempre vero ed i motivi
che portano una donna a scegliere un uomo possono essere
tantissimi e non è neanche detto che “la donna giusta per
te” sia una che cerca quel tipo di uomo.
Difatti, se hai scelto di essere “chi sei” è perché sei
perfetto così: il che non vuol dire che non ci sia nulla
da migliorare, ma che la cosa migliore è puntare ad essere
se stessi, portando a piena manifestazione ciò che siamo.
Le strade e gli strumenti disponibili oggi per dipanare
le matasse interiori, spolverare gli angoli bui e far
tornare a risplendere la nostra luce (e quindi riaccendere
il nostro Carisma), sono tantissimi.
Ma a questo punto, chiedi questo ^_^
Oppure, se proprio vuoi incarnare la mascolinità, allora
devi prima fare un lavoro di ricerca: trova esempi di
uomini che ritieni mascolini e chiediti “perché?”, vai
ad individuare che cosa rende ognuno di loro così “uomo”
e poi lavora con desideri singoli su ognuna di queste
sfaccettature. ^_^
comunque è un progetto di lavoro in se mi spiego meglio! anche di sviluppo personale! esprimere e tirar fuori l’uomo che è in se! essendo vissuto in ambienti ove ho coltivato la mia timidezza…ed insicurezza…oggi superate piu o meno,adesso mi sto focalizzando a cacciare quelle caratteristiche maschili che ci sono ma che non ho allenato ad esprimere dato il mio passato! 🙂
Sandro, di nuovo… ^_^
Il lavoro sull’ “uomo che è in sé” va comprese bene:
bisogna comprendere che cosa è l’uomo ed in che senso.
Ovvero: c’è il “maschile”, come forza primigenia, che
sia gli uomini che le donne hanno, ma che l’uomo – in
teoria, avendo scelto questo tipo di sessualità – può
incarnare meglio; poi ci sono tutti i “ruoli maschili”
che viviamo: compagno, marito, amante, padre, fratello,
figlio, leader (anche al femminile), santo, etc… ;
c’è anche l'”uomo” inteso come “esempio di Essere Umano”
e poi c’è l’UOMO, quello che cui parla anche Gurdjieff,
che unisce tutto in una unica sostanza/individualità.
Per questi lavori (in particolar modo maschile e ruoli)
credo che uno dei migliori strumenti di lavoro siano le
costellazioni sistemiche e familiari (certo… bisogna
poi vedere “chi” le tiene e se lavori sul maschile cerca
un facilitatore che sappia che cosa significhi essere
“uomo”).
Per il resto, se vuoi usare i desideri, chiedi qualcosa
come: “Io voglio trovare la situazione, il corso o lo
strumento con cui conoscere la mia energia maschile”.
E’ un esempio… ^_^
Sandro, aggiungo alle risposte già date da Matteo:
soprattutto nei desideri devi essere s p e c i f i c o: cosa vuol dire per te essere uomo? Fortezza, sicurezza… se sono quest’ultime caratteristiche allora la frase potrebbe essere questa: “io voglio essere perfettamente tranquillo e sicuro di me”. Nelle frasi devi arrivare il più possibile al nocciolo della questione, possibilmente evitando termini poco conosciuti oppure un pò astratti (come spiega bene Igor) cioé quelli comprensibili da un bambino di max 5 anni. Se ad un bambino di questa età tu gli chiedi un qualcosa che gli rappresenta la felicità, con ogni probabilità ti mostra un giocattolo; ecco perché ha molta importanza la specifità e la semplicità: frasi che uniscono queste due componenti, lette con leggerezza insieme ad un attesa positiva ma senza troppo attaccamento.
Ciao
Volevo segnalare che da poco é stato pubblicato un nuovo video sulla tecnica dei 101 desideri, nel quale Igor spiega molto bene la Tecnica, la trovate a questo indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=I_XGESRwTG0
ci voleva proprio!
Fabri!
scusa se sono arrivato tardi, ma… Grazie per il supporto ^_^
Fabri!
Scusa se sono arrivato tardi, ma… grazie per il supporto! ^_^
Matteo ancora una delucidazione a proposito delle date; immagino non ci siano limiti nel numero di desideri identificabili con una data, ma che nel numero si possa arrivare tranquillamente arrivare ad un 25-30%: nel caso in cui sia già iniziata la lettura da alcuni mesi, come comportarsi tenendo anche conto della frase con max 14 parole, alla luce dell’ultimo video in cui Igor consiglia di usare decisamente meno frasi del max consentito? Insomma, aggiungere quando si può sino al max di 14 parole o cancellare/riscrivere la frase tenendo in considerazione di queste nuove precisazioni?
Ciao e grazie
Ciao Fabri!
Non ho ancora visto il video di Igor, interessante questa cosa del diminuire
il più possibile (una specie di lean management interiore, insomma).
Personalmente credo sia buona cosa ri-scrivere il desiderio sistemandolo: è
dargli attenzione in modo ancora più importante che leggendolo soltanto.
Per cui non ci trovo niente di male ^_^
Il concetto per il quale se usi troppe parole per esprimere un desiderio significherebbe che non lo vuoi pienamente l’avevo già sentito, ma in questo video Igor mi é sembrato piuttosto perentorio; ho provato per curiosità ad immaginare frasi più concise comprensive solamente di qualche caratteristica irrinunciabile, ed il feedback che mi é ritornato é stato decisamente positivo, cioé una forte emozione solo a pensarlo…
Sappiamo che le emozioni sono la chiave principale per la Legge di Attrazione, questa precisazione di Igor é davvero molto importante, motivo per il quale converrebbe fare una revisione almeno dei desideri più importanti, sempre che sia possibile farlo sul quaderno di bella.
Rimane il discorso delle date se sia utile o meno elencarle, tenuto conto del minor uso di parole: in questo caso ipotizzando un max 12 parole, che decurtate delle due indispensabili portano ad un totale di 10 parole “consentite”. Occorre di conseguenza concentrarsi su aggettivi universalmente riconosciuti come positivi e carichi di significato che fanno salire l’emozione a livelli più elevati possibile
Ciao e grazie Matteo
Fabri,
sai bene come la penso: viva l’emozione, che rinforza il processo
elettromagnetico di attrazione, e viva la ricerca che si fa con la
tecnica dei Desideri, nella fase di formulazione.
Il lavoro continuo sul desiderio, sulla sua formulazione, sul come
scriverlo o pronunciarlo nel modo migliore, sono il lavoro, almeno
ne sono parte integrante, fondamentale.
Chissà… magari correggere il desiderio “ogni giorno” è equivalente
a leggerlo, sotto sotto.
Per le date, ricordo, non sono fondamentali se non per quei desideri
che rischiano di rimanere un po’ evanescenti e difficili da verificare.
Certo prendono spazio, ma magari aiutano nella realizzazione.
Provare per sapere!
^_^
salve! ho delle domande importanti!la prima:
1)E’ possibile effettuare correzioni sul quaderno di bella?nonostante sia stato attento ad effettuarle tutte sul quaderno di brutta?mi sono accorto che strada facendo non volevo realmente alcuni desideri e quindi anche se non avverati li voglio sostituire,OPPURE mi sono accorto dopo, che era sbagliata la formulazione e quindi ho effettuato delle correzioni!intacca questo sull’esito del successo e della efficacia di questo esercizio?
2)DESIDERI SERIALI,si intende per desiderio seriale esempio : ” 78)io voglio una casa in marocco,alpi,londra”
oppure seriale in quanto ogni desiderio ha un suo spazio diverso esempio non fateci caso della regola sul sesso,è solo per fare un esempio,prendo in considerazione la seduzione di cui è stato discusso….desiderio uno:io voglio sedurre le donne;desiderio due:io voglio fare sesso con le donne;desiderio tre ” io voglio eccitare sessualmente le donne quando parlo” desiderio quattro….ecc….
a me questa ultima ipotesi non sembra seriale!fa parte della stessa medaglia è vero….ma non mi sembra seriale perchè diversa anche in modo sensibile rispetto agli altri!
qualora avessi sbagliato cosa fare?rifaccio il quaderno accapo oppure effettuo le correzioni?
nel video che ci ha lincato FABRI,e gli dico grazie ,igor dice che i desideri seriali possono intaccare sull’esito positivo di tutto il lavoro!
grazie 🙂
Salve RIN,
e benvenuto.
Allora, per i desideri seriali, la risposta la dà Igor:
possono intaccare il lavoro, come dici tu. Ora, se per
desiderio seriale intendiamo anche un desiderio in cui
si esprimono più cose, direi di “no”.
Ad ogni modo, se leggi tra le tante domande e risposte
che sono state scritte nei commenti, trovi che uno degli
aspetti più importanti dei Desideri è proprio quello di
fare ricerca interiore: se esprimi con un solo desiderio
più cose, allora l’invito è lavorare per scoprire meglio
quello che vuoi, con ognuna delle singole richieste.
Right?
Ora, per quanto riguarda il quaderno di bella, posso dirti
qual è il mio approccio e ci tengo a sottolineare che non
è una risposta. Allora: io torno sul quaderno di bella in
continuazione.
Sempre per il motivo di cui sopra: è esercizio di scoperta
di sé. ^_^
***
ps: al secondo messaggio non rispondo, perché credo di aver
risposto qui, ok?
quindi posso correggere? senza problemi sul quaderno di bella?cioè a te capita di farlo?
Ciao RIN!
Scusa se rispondo solo ora. Sarò breve: che io sappia, sì,
si possono fare modifiche in bella. Personalmente ne ho fatte.
^_^
Di correzioni in bella ne ho fatte diverse sia perché qualche desiderio si é modificato (leggi anche sostituito da altri più attraenti al momento attuale), ma specialmente perché andando a riformurare le frasi in termini di minore parole (11 max 12 parole contro lo “standard” precedente di 14), la correzione si é resa indispensabile.
Ciao Matteo!
Grazie Fabri,
^_^
salve!condivido in pieno la regola sul sesso!è un consiglio piu che una regola!
molto ragionevole direi! ad ogni modo c’è una persona che mi piace tantissimo!non è un capriccio!
io ho scritto su un paio di desideri…”io voglio sedurre maria x” e sul secondo ”io voglio delle occasioni per fare l’amore con maria x” .
so che dissentirai e sarai in disaccordo! magari strada facendo cambierò idea,ma mi chiedo,leggendo questa sessione quasi quotidianamente mi è sorto un dubbio con rin,QUEI DUE DESIDERI MICA SONO SERIALI?grazie! in attesa di una preziosa risposta!
Karl,
il tuo discorso è quasi retorica pura: prima ammetti
che adori la regola, poi ammetti che l’hai infranta!
^_^
Allora, personalmente evito desideri di carattere
sessuale. I desideri “seriali” sono quei desideri di
cui “la formula” è la stessa.
Come ho già scritto: dato che ogni desiderio è UNICO,
farne di “seriali” indica che quello che esprimi non
è veramente un tuo desiderio.
^_^
Anche se “sedurre” può essere il desiderio “di mezzo”
per arrivare allo “scopo” di “fare l’amore” (qui c’è
anche da chiedersi: che cosa vuol dire “fare l’amore?”),
i due desideri sono seriali nel senso di consequenziali,
ma non seriali nel senso della regola.
sai che ti dico? hai ragione! levo tutto e metto voglio storie d’amore felici come ha detto igor! 🙂
E te ne sono grato, Karl! ^_^
Ho trovato una soluzione alle varie correzioni che oramai stavano rovinando graficamente il quaderno di bella: ho applicato una etichetta
di formato A6, che ricoprendo metà pagina del quaderno ha permesso di rimettere a nuovo la pagina, come se fosse stata appena scritta.
ciao
E’ la cosa migliore Karl,perché così lasci libertà di scelta a tutti, compreso l’Universo che così può esprimersi sempre al massimo.
Se proprio hai delel preferenze di tipo fisico, puoi sempre specificare (colore capelli/occhi), ricordandoti di comporre una frase più scorrevole possibile (max 12/13 parole) e magari aggiungendoci il termine “ricambiate” con frasi del tipo:
“io voglio vivere appassionanti storie di amore felici e ricambiate”
oppure
“io voglio storie di amore felici e ricambiate con donne dai capelli/occh …..”
etc etc
salve! si è avverato un desiderio finalmente! il superare l’esame di anatomia uno perfettamente!lo cancello e lo sostituisco!posso sostituirlo con un atro esame? ad esempio anatomia 2 oppure cado nei desideri seriali?
seconda cosa,sento che mi piaccio di piu ogni giorno che passa e vorrei aggiungere un altro desiderio: io voglio incuriosire gli uomini.
è troppo generico?voglio incuriosirli perchè mi piace che venga alimentato il mio bisogno di validazione,mi piace avere conferme positive ,quando ci provano quando sono incuriositi della mia persona! ma se fosse troppo generico?io voglio incuriosire gli uomini?
Ida,
ciao ^_^
Felice che ti si sia realizzato il desiderio!
Ora, sostituirlo con un altro esame non è seriale,
se non hai altri desideri uguali nella lista. Ad
ogni modo, l’invito è cercare una formula diversa
per esprimere quello che vuoi.
Per l'”incuriosire gli uomini”, invece, ti invito
a qualche domanda: sei sicura che lo fai per il tuo
“bisogno di validazione”?
Nel senso:
1) allora sarebbe un desiderio mezzo e non scopo.
Quindi non andrebbe bene (vedi regola sul desiderare
il denaro);
2) se vuoi “validazione” (o approvazione?), perché
cercarla nell’attirare l’interesse degli uomini?
Non ci sono altri ambiti, dove puoi essere un po’
più autonoma, dove riceverne? (tipo al lavoro, per
le tue mansioni)
In definitiva “l’approvazione” è un concetto un po’
complicato e, come in ogni caso, ti invito a chiederti:
“perché?” ^_^
per quanto riguarda i soldi^? c’è un desiderio che possa aiutarmi in questo? igor diceva chiedi direttamente l’oggetto come una ferrari
se io invece chiedessi un biglietto VINCENTE ?
inoltre ho cambiato radicalmente il mio quaderno dibella,modificando dei desideri,resi piu calzanti e piu precisi!solo che adesso mi ritrovo con due quaderni di brutta ed uno di bella! cosa faccio?elimino quello che era già di bella?
Ciao Sandro! ^_^
Igor diceva: evitare di chiedere desideri-mezzo
(come i soldi), per chiedere direttamente il fine.
Se chiedi un biglietto vincente, non aggiri che
stai ancora chiedendo un mezzo. Risolvi il fatto
chiedendoti: come voglio usare questi soldi?
Una volta che hai una lista di cose che faresti
con i soldi, chiedi quelle cose ^_^
Per i quaderni di bella/brutta ti invito a fare
un quaderno unico di brutta copia, riportandoci
dentro i desideri da quello in “vecchio stile”.
impossibile ,nel quaderno di brutta ci sono piu di seicento desideri! che ne dici se butto l’ex quaderno di bella?quello ricorretto e conservo quello di brutta anche se spesso lo aggiorno con altri desideri che mi vengono in mente!
cioè mi spiego meglio,il quaderno di bella non mi convinceva così ho corretto i desideri e li ho trascritti su un nuovo quaderno di bella! ma adesso mi ritrovo con 3 quaderni! ahahaha
vorrei conservare il quaderno di brutta,quello che è sempre stato il quaderno di brutta,e buttare quello che era di bella ma che adesso non lo è piu! 🙂
che dici posso oppure ho fatto un pasticcio?
in tal caso mi rimane quello di brutta ed il nuovo di bella! grazie e scusami!!! 🙂
Sandro, credo non ci siano problemi:
butta il “vecchio-nuovo”, ovvero il
quaderno di bella che non usi più,
e rifallo in quello “nuovo-nuovo”.
^_^
salve! ho messo fra i miei 49 desideri rimanenti,io voglio sviluppare una perfetta autostima!
è troppo generico?per autostima intendo stimarsi,darsi un valore inestimabile,immenso,essere carico e positivo?
come fare?
Ciao Sandro!
Allora… autostima. Tema difficile per tanti motivi:
1) che cosa significa? Che ti stimi da solo? Puoi farlo?
Nel senso: io credo che l’essere umano sia inestimabile,
ma tu vuoi comunque darti un valore? In queste dinamiche
si inciampa spesso perché la nostra società e cultura ci
insegnano i “prezzi” e non i valori delle cose, per cui
non vorrei che poi, alla fin fin fine, autostimarsi vada
a significare darsi “un costo ad ora” o simili;
2) l’autostima è anche astratta e difficilmente la puoi
mettere in una carriola;
3) la “perfezione” è un concetto, anche questo, astratto
(niente carriola, insomma) e per di più molto complesso:
che cosa vuol dire “perfetta autostima”? In che modo si
può manifestare?
Forse conviene, come spesso ho suggerito, di chiedersi
che cosa vogliamo (come atti specifici) e perché, per
poi desiderare espressamente quello.
^_^
Sandro, nella tecnica vanno evitati termini dei quali il significato non é ben definito e preciso.
In questi casi conviene farsi delle domande: cos’é l’autostima? Fortezza, sicurezza delle proprie capacità o cos’altro?
Se prendiamo per buone le prime due caratteristiche (fortezza e sicurezza) la frase da inserire sul quaderno potrebbe essere questa: “io voglio essere perfettamente forte e sicuro delle mie capacità”
una frase come questa rimane comprensibile anche per quelle aree della psiche non contaminate dalle moderne “parole artefatte” e come valore aggiunto hai il pregio di essere concisa e diretta come una freccia nelle zone dove c’é il vero potere. In definitiva una richiesta chiara e precisa fatta con un limitato numero di parole é come un comando che con ottime probabilità va a segno, anche perché solitamente é accompagnata dall’emozione che la carica di forza ed intensità.
Se ti attieni a questi schemi troverai maggiori benefici della tecnica, fino quasi a divertirti nel praticarla,con tutti i vantaggi che ne derivano dall’aver installato un circolo virtuoso……anche per la stessa autostima che andavi cercando attraverso la formulazione di un desiderio!
Buona continuazione
salve! come si potrebbe ”tradurre” il desiderio…io voglio amarmi totalmente,oppure io voglio donare amore a me stessa?cioè io voglio volermi bene,piu bene?
mi chiedo il perchè ma alla fine mi viene in mente che voglio volermi piu bene ecco?amarmi,oppure essere ”sanamente egoista”…insomma quel sano egoismo!anche se la parola egoismo non mi piace ecco!
come posso tradurre questo desiderio in una formula fattibile e sana?
Ciao Larissa,
come commento alla tua richiesta mi viene da farti un’osservazione:
perché dire “totalmente”? Che cosa significa “amarsi totalmente”?
E che cosa, invece, “amarsi” ma non totalmente?
E, continuando, come puoi dare amore a te stessa? Quali sono i primi
10 modi che ti vengono in mente per farlo?Come ti sentiresti una volta
fatte queste cose? Ti sentiresti “innamorata”, “amata” o altro?
Sì, insomma: c’è dell’altro che si nasconde dietro l’amore?
Come ben sai dei desideri così vasti comportano – molto spesso – una
grande quantità di informazioni e, quindi, di possibili desideri, che
solo con un lavoro di ricerca (con le domande) puoi tirare fuori.
^_^
un’altra cosa,scusami!
io voglio tanto poter essere felice! e con la mia ricerca interiore ho capito una cosa importante,che la mia felicità,quella che voglio e quella che desidero è quella che scaturisce dal mio interno!
non dipende da cio che mi deve accadere al di fuori!
come posso ”tradurre” questo desiderio e renderlo fattivo ?
io voglio che la mia felicità scaturisca dall’interno!
io voglio amare me stessa,donare amore a me stessa ecco!
ti chiedo aiuto! 🙂
grazie
Larissa, ri-eccomi.
Dal tuo desiderio “io voglio tanto poter essere felice”
si comprende che credi di non poterlo essere.
Ti invito a provare con un desiderio “secco” del tipo:
“Io voglio essere felice”. Portatelo dietro e leggilo
spesso. Mettilo scritto anche in un foglietto a parte,
perché è un desiderio che non si realizzerà mai: per
realizzarsi dovresti essere felice, ma se lo cancelli,
allora la tua richiesta finisce e, come tale, dovresti
ricominciare.
Più che un desiderio, mia cara, questo è un monito a te
stessa: “Io voglio essere felice”. E’ un promemoria, un
invito, una decisione. Fallo e basta.
^_^
salve! tempo fa su una rivista di sviluppo personale ho letto argomenti interessantissimi circa la sfera dell’uomo maschile! e si parlava del maschio alfa! mi è piaciuto molto l’argomento e mi è parsa la sensazione nonchè la voglia di voler diventare un vero maschio alfa!significa un uomo sicuro di se e consapevole! che ha il controllo della situazione!!!!ecco come trascriverlo?
posso impiegare piu desideri come per esempio,quando sto con francesca voglio stare perfettamente rilassato e naturale?
quando sono con un gruppo di amici voglio essere positivo ed energico!???
io voglio essere un maschio alfa?
puoi aiutarmi e vedere se riusciamo a formulare insieme qualcosa?te ne sarei grato!!! 🙂
Ciao Karl!
Forse è più semplice di quanto sembra…
nel senso: se vuoi “essere un maschio
alfa”, chiedi “io voglio essere un
maschio alfa”.
Per il desiderio del “gruppo”, credo
ci sia il problema che un “gruppo”
non è quantificabile, per cui non ti
funzionerebbe.
Per quello che riguarda la status da
provare quando stai con una specifica
persona, non so… ci sono situazioni
in cui “essere agitati” può essere la
cosa più giovevole possibile.
Forse vuoi comunicare naturalezza? O
forse vuoi sentirti più a tuo agio?
Non so… cerca di comprenderlo con
più accuratezza facendoti le domande,
ok? ^_^
un’altra cosa che ostacola la mia vita sentimentale e lo studio sulla seduzione e sviluppo personale …è che cerco approvazione!
so che essa è controproducente,cercare una continua approvazione in società,sul lavoro,fra amici con le donne ecc…. è controproducente!
quale desiderio potrebbe aiutarmi in tal caso?
io voglio liberarmi dal cercare approvazione nel prossimo???
Karl,
sul discorso dell’approvazione ho scritto già qualcosa,
in particolar modo circa il fatto che l’approvazione che
si cerca negli altri è, spesso, un permesso che solo noi
possiamo darci.
Prova a chiederti: “perché non mi permetto di essere più
sicuro e libero dal giudizio e dall’approvazione altrui?”.
Magari la risposta ti sorprenderà…
ciao le mat! grazie per avermi risposto! te ne sono grato piu che mai:)
comunque la risposta è si,in quanto voglio stare tranquillo quando parlo con francesca! la sua bellezza mi mette ansia e soggezione!
cosa mi suggerisci?
-io voglio stare perfettamente rilassato con francesca?
io voglio comunicare naturalezza quando sto con francesca?
Ciao Karl,
scusami il lungo tempo per la risposta,
ma vado verso periodi molto intensi di
lavoro.
Allora… io non so se farei riferimento
diretto alla persona: poi magari ti capita
un’altra Francesca, con la quale vuoi star
agitato, e non ci riesci.
Magari allenati “al di là” di Francesca
per trovare il tuo “centro”, il tuo “qui
e ora”, la “presenza”.
Quando sei più centrato, non ti sbilanci
facilmente. Personalmente, poi, non ci
lavorerei con i desideri.
Ci son tantissime discipline, oggi, che
ti permettono di trovare il centro: tutte
le arti marziali ed il rolfing, per citare
due discipline fisiche, oppure esercizi in
PNL o con i mantra/suono, per citarne due
mentali, oppure la bioenergetica, la bio-
danza, per citarne alcuni fisici ma non
solo. ^_^
inoltre un gruppo di amici se non va bene cosa posso scrivere?io voglio stare con gli amici e divertirmi con loro?
il problema è che al momento non ho amici,non ho nessuno col quale uscire la sera!
è un bel problema!
Karl…
molto probabilmente stai affrontando un momento
di passaggio per il quale “i vecchi amici” non
sono più sulla tua frequenza e non hai ancora la
nota così definita per esprimerti e trovarne degli
altri.
Abbi pazienza. E, se vuoi lavorare con i desideri,
chiedi: “Io voglio trovare almeno X persone con
cui uscire la sera per… divertirmi/svagarmi/
parlare/condividere/crescere/conoscere” scegli tu.
ciao lemat!!!
io ho scoperto una mia nuova esigenza!cioè che non voglio avere paura di essere respinto! perchè avevo pensato,io voglio lasciare andare la timidezza!perchè? perchè voglio parlare alle donne belle che non conosco!
fare amicizia con persone nuove ma c’era un blocco………….la paura del rifiuto!
come faccio a formularlo meglio?ora credo che karl possa considerare cio che ho scritto qui sul rifiuto!
con francesca puo essere che vuoi stare piu rilassato ma che devi ”sconfiggere” la paura del rifiuto!
le mat puoi aiutarmi a formularlo meglio?
io voglio liberarmi dalla paura del rifiuto?
Ciao Sandro,
anche con te, arrivo un po’ in “ritardo”.
Come ti sarai accorto, talvolta suggerisco
di lavorare con altre tecniche, perché a
mio parere i Desideri non possono fare tutto.
E, ti sarai accorto, spesso invito al lavoro
su di sé, che mi sembra “l’unica via”.
Ora, per la questione del rifiuto, spesso
capita che non è l’altro a rifiutarci, ma
l’idea che noi abbiamo di questo “altro”
nella nostra testa.
In definitiva, quindi, non è lui/lei a ri-
fiutarci, bensì noi stessi.
Questo processo è a cavallo tra “accettarsi”
e “darsi il permesso”: non possiamo essere
più di quello che siamo, ma possiamo fare
in modo di aumentare il nostro essere, per
cui è bene imparare ad accettarsi per quel
che si è, in ogni istante, con il bello e
con il brutto (che tutti abbiamo).
Quando impariamo ad accettarci, ci stiamo
dando il permesso di esprimerci per quel
che siamo realmente.
Ecco la questione del “permesso”: siamo
unici, figli dell’Energia (e qui Lucas
sarebbe felice di questo concetto tipo
“la Forza sia con te”) e, come tali,
siamo bellissimi.
Dobbiamo solo imparare a portare la luce
lì dove vediamo l’ombra.
Ora: vogliamo usare i desideri?
Vediamo… “io voglio darmi il permesso
di essere me stesso”. Peccato che non
sia da carriola! Ecco perché ti invito
ad usare altre tecniche ^_^
***
altra soluzione potrebbe essere quella
di continuare a scavare, per trovare
qualcosa che puoi chiedere o altrimenti
“chiedere lo stesso”: non sarà facile
sapere se si è realizzato, ma magari
funziona lo stesso… ^_^
salve a tutti!come va?
avevo una domanda sui desideri una volta cancellati!!!
-mi è stato suggerito una volta un desiderio molto funzionale che ne sostituiva uno astratto!!!
-IO VOGLIO VEDERE IL BELLO CHE SI ESPRIME ATTRAVERSO IL MIO VOLTO
fantastico,ogni giorno o quasi vedo il bello che si esprime ! il desiderio si è avverato,ma se lo cancellassi?come giusto che sia una volta avveratosi? cosa succede? il dubbio mi è sorto in questi ultimi giorni e vedendo gli ultimi commenti!!!
infatti ne presi spunto per un altro desiderio:-IO VOGLIO TRASFORMARE OGNI TENSIONE CON IL MIO RAGAZZO IN UN ABBRACCIO,OPPURE IO VOGLIO STARE IN PACE CON LA MIA FAMIGLIA!
infatti i rapporti si sono equilibrati tantissimo,c’è piu pace,molta di piu….e si è avverato,ma se lo cancellassi rischio che vi sia una sorta di digressione???bella domanda!
grazie per la disponibilità!
Ciao Ida! ^_^
Dici bene: bella domanda! Come hai letto nella risposta
che ho dato a “non-mi-ricordo-chi”, ci sono quei desideri
che una volta realizzati, vuoi che continuino a farlo e…
se li cancelli?
Personalmente non ho esperienze al riguardo, per cui ti
invito a cancellare quello sulla bellezza nel volto e poi
stare a vedere che cosa succede: se si mantiene la prassi,
allora prova a togliere anche l’altro, ok?
***
ps: credo che questi desideri funzionino anche perché tu
li leggi ogni giorno, per cui ti RICORDI quello che vuoi
e, quindi, agisci in quella direzione. Forse una volta
tolti te ne dimentichi, allora possiamo fare un gioco:
trascrivili su dei fogliettini che attacchi nella tua
camera – ad esempio – in modo che fai spazio al nuovo
nel tuo quadernino e li mantieni vivi ^_^
grazieeeee ! le tue risposte sono immensamente utili per me!
volevo chiederti:quando usare il termine ”perfettamente”
ho letto in alcuni commenti precedenti che tale termine è stato obiettato.
io voglio stare perfettamente bene oppure io voglio essere perfettamente sano,come suggerito da voi e da igor vanno bene!!!
ma io voglio stare perfettanmente rilassata?oppure poerfettamente sicura di mme???
ecco li secondo me si complica….
Ida, ciao! ^_^
Felice che i miei commenti ti siano in qualche modo utili.
Per il “perfettamente”, come per avverbi come “sempre”,
“mai”, “esattamente”, o per vezzeggiativi o paragoni come
“meglio di”, “più di”, ecc… E’ meglio evitare per il
solito discorso della carriola.
“Io voglio essere rilassata” mi sembra sia già sufficiente
(anche se manca di un contesto: quando lo vuoi essere?) e
non serve il “perfettamente”.
Parlando “cerebralese” o “mentalese” potrei dirti anche che
queste sono parole che la mente non capisce e, quindi, non
sa come agire.
quindi tolgo il” io voglio stare perfettamente bene,oppure io voglio essere perfettamente sano?”
Ida… io toglierei il “perfettamente” 😛
Non ho le risposte ad ogni interrogativo e
spesso la risposta è nella pratica: prova
e vedi che cose funziona per te, ok? ^_^
andrebbe bene:-io voglio stare in perfetta forma fisica e mentale?
Karl, anche per te: è il “perfetto” che
non entra nella carriola. Ma magari va…
prova questo tuo desiderio, vedrai che
quando lo leggi sicuramente ti dà una
spinta in positivo.
Poi c’è la domanda: e quando mi sento bene,
che il desiderio è avverato, se lo tolgo
che accade? Perdo questo stato acquisito?
Rispondo anche a te, come a Ida, provate!
^_^
Nel video famoso a proposito di guarigione (richiesta) per altre persone, Igor suggerisce la frase “Io voglio fare in modo che lui stia perfettamente bene”; ergo, il termine PERFETTO così come FELICITA’-ABBONDANZA-AMORE-GIOIA etc etc contiene già l’indicazione di una connotazione positiva che non necessita di essere definita specificatamente.
Credo che le frasi ideate da Karl ed Isa siano corrette, peraltro dubito che per definire ad es. una condizione fisica si debbano utilizzare termini medici (tipo “voglio una pressione sanguigna 80-120”), anche perché in questo modo si affronta una sola caratteristica di salute, mentre coi termini citati si racchiudono tutte indistintamente.
Ciao
Ciao Fabri,
grazie di intervenire ed essere ogni volta così puntuale.
Personalmente reputo il “perfetto” o “perfezione” poco
idonei alla “carriola” e quindi poco verificabili, ma mi
sembra utile PROVARE. E’ la pratica, nelle tecniche, che
fa la differenza.
Quindi: buona pratica a tutti!
Vero la pratica insegna molto,perché proprio da questa che si possono notare gli effetti, tuttavia necessitano anche le informazioni “teoriche” o per meglio dire progettuali di chi ha concepito un certo sistema, in questo caso Igor. In ogni caso il “sistema della carriola” é più che valido poiché si basa su informazioni precise da trasmettere alla parte inconscia che vuole descrizioni specifiche e possibilmente semplici; tuttavia anche questa parte infantile della mente può farsi suggestionare da parole ed espressioni “magiche”, lo si comprende dal feedback di emozioni che si provano dopo averle pronunciate.
Va ribadito però che essendo ogni persona diversa dall’altra, potrebbero essere diversi sia le frasi da adottare che la loro espressione, poiché si tratta di un metodo generale da personalizzare
alle proprie caratteristiche.
Scusa Matteo se mi sono permesso di scrivere queste righe, spero di incontrarti presto ad uno dei tuoi prossimi corsi, visto che quello di questo fine settimana a Torino me lo sono perso.
Ciao e grazie
Ciao Fabri ^_^
non ti scuso delle tue parole, te ne sono grato:
in primis non mi sento “l’esperto di turno” dei
desideri. Sono solo uno che li usa da un po’ e
che ha fatto sia molta formazione “razionale”,
sia “spirituale”. Quello che rispondo si basa
su conoscenze ed esperienze personali, ma non
sono il riferimento migliore (né assoluto) per
i desideri (per Le Stanze dell’Immaginazione sì,
però!).
Quindi sono grato a te e a chiunque sperimenti
con successo (ed anche insuccesso) per tutte le
condivisioni, che sono utili ai lettori tutti ed
anche a me ^_^
Adesso Matteo sei decisamente esperto anche in questa applicazione, ne hai discusso almeno quanto Igor 😀 e tutto questo giova a tuo favore!
Grazie per tutti questi chiarimenti, sei davvero il numero 1.
Ciao
Grazie Fabri ^_^
Ma preferisco ritenermi ancora inesperto,
anzi “praticante”, piuttosto che “insegnante”.
Mi aiuta ad imparare molto altro, da tutti.
UN abbraccio, comunque, te lo sei meritato!
^_^
buon sabato a tutti!
LE MAT ho avuto una ”illuminazione” circa un desiderio!
-”IO VOGLIO VIVERE IL PRESENTE”
cosa ne pensi?potrebbe funzionare?altrimenti puoi darmi una alternativa???
fra i 101 desideri ho messo anche io voglio imparare a meditare!e si stanno presentando delle occasioni per meditare!
grazie.
Sandro…
noto che avete una certa sincronicità ^_^
Leggi i commenti a Ida e Karl, vale lo
stesso: prova! Quando leggerai il tuo
desiderio vivrai una bellissima spinta
che ti porterà a vivere quella vibrazione.
ok! ida e karl ,imparate a meditare e vivere il presente!
le mat nel tuo sito c’è una qualche guida pratica per meditare?vedo che è immenso e ci sono cose interessantissime!
Ciao Sandro ^_^
Vedo che hai dato una particolare direzione alla tua
vita, adesso. Ne sono felice. Se mi chiedi “come si
medita”, la risposta che ti do non è semplice, anche
perché esistono molti tipi di meditazione, e poi c’è
da distinguerli dalle visualizzazioni e, naturalmente,
dalle immaginazioni.
La meditazione, di norma, invita a portare l’attenzione nel
qui e ora. I suoi obiettivi sono l’ampliamento del campo
di coscienza (Zen) o il raggiungimento del “Nirvana”, lo
stato della “non-mente” (o stato naturale della mente).
Per questo tipo di meditazione ti consiglio, con passione,
Italo Cillo: http://www.meditazioneguidata.it/
Per le visualizzazioni… che dire? Ne puoi trovare una
quantità enorme, di ogni tipo. Ad esempio nel libro di
Chopra “Le Coincidenze” (alla fine), ne trovi alcune.
Oppure prova dall’amico Fosco Del Nero, nel suo sito:
http://www.bellezza-amore-gioia.com/ (sulla pagina degli audio).
La visualizzazione è un uso “in movimento” del processo creativo
delle immagini naturali, quelle che appaiono chiudendo gli occhi,
che le usa per la proiezione/costruzione di significati, in modo
da entrare in contatto con particolari realtà.
Io, personalmente, mi occupo di “immaginazione” che, a differenza
della meditazione, non ti mette in contatto con il “presente”, ma
con il tuo “al di là” (con Elohim, non con Yahweh, insomma). Ed usa
le immagini – a differenza della visualizzazione – per “vedere” le
cose per quello che sono e, solo successivamente, le usa per agire.
Naturalmente il mio strumento principale – che ho ricevuto in una
dai miei Spiriti Guida – sono Le Stanze dell’Immaginazione, ma
uso l’Immaginazione in generale e a breve, brevissimo, nel mio
blog http://www.matteoficara.it (dedicato alla Filosofia del Profondo),
metterò online degli AUDIO di immaginazioni (talvolta anche di
visualizzazioni o meditazioni) guidate.
^_^
Per chiudere, di certo, c’è una cosa che accomuna tutte e tre
queste particolari “pratiche”, ovvero che sono delle “pratiche”
e che, quindi, richiedono una continuità ed un certo tipo di
impegno, per dare i risultati.
Buona sera,
Sono circa 6 anni che mi sono avvicinata alla legge di attrazione; non ho mail ottenuto grandi risultati a livello materiale, però ho imparato ad affrontare la vita in modo diverso, cercando di vedere quello che accade sotto la giusta prospettiva. Ho imparato ad essere grata per che ho e a ringraziare per i piccoli grandi miracoli che accadono intorno a me.
In questi giorni mi sto applicando nella tecnica dei 150 – 101 desideri.
E’ un bel lavoro a livello interiore perché ti fa riflettere quello che davvero vuoi nel profondo.
La cosa limitante è che spesso quando esprimo un desiderio sento di non meritarsi quella determinata cosa, questo credo sia il lavoro grosso che devo fare su me stessa.
Buona Notte a tutti.
Vi abbraccio.
Simona
Ciao Simona e benvenuta ^_^
Grazie per la tua condivisione. Comprendo bene cosa intendi
con la Legge di Attrazione: tempo fa anch’io, sperimentandola,
non ottenni risultati.
Poi compresi che le “mancava” qualcosa: noi siamo esseri che
hanno almeno 4 realtà, ovvero il corpo fisico, quelle emotivo
e quello psichico. Se vogliamo far manifestare qualcosa, credo
sia necessario usarli tutti, renderli coerenti nella vibrazione
in modo che tutto ciò che siamo diventi un “campo” di attrazione.
Insomma: credo nella Legge, ma non per come è scritta in “The
Secret” o altri. ^_^
Buongiorno Matteo,
grazie per la celere risposta.
Mentre ero a passeggiare Sul Lugo Lago di Salò; ho la fortuna di abitare nei dintorni del Garda, mi chiedevo: è se facessi delle fotografie delle cose che voglio materiali e ne raccogliersi altre che mi ricordano situazioni che voglio vivere? Non sarebbe utile per dare più forza ai miei desideri?
Grazie
Ciao Simona,
bellissima domanda, la tua. Anche “nuova”.
Personalmente posso dirti un paio di cose:
una l’ho “sentita” subito, l’altra l’ho sia
saputa/studiata, sia applicata. Comincio da
quest’ultima:
* creare una specie di “book” fotografico o
comunque un contenitore di informazioni che
ti permette di focalizzare meglio un progetto
è un bene, di certo. Anche perché fa parte
del processo che io chiamo “archeologia”: ti
fa fare una ricerca e metti in moto il tuo
muscolo del “fare” (l’intenzione, la volontà).
* ti invito, però, a stare attenta (il che
significa “a porre la tua attenzione su ciò”):
se desideri una casa veramente esistente, può
avere senso farle una foto e poi appiccicarla
sulla tua bacheca dei desideri, altrimenti no.
Se vuoi una casa su una collina, fotografa la
collina, ad esempio, ma EVITA di fotografare
cose “simili”, perché non sono quelle che vuoi
e, in questo caso, saresti fuorviante a te stessa.
Spero di poterti essere stato utile!
^_^
ciao le mat! i desideri vanno benissimo!
e per la prima volta salirò sul palco a fare il mio primo spettacolo in una compagnia!
il 13 giugno!
però mi sento già da adesso,nervosissimo,ansiosissimo e con la paura di svenire appena salgo sul palco! ahahah
mi puoi dare un consiglio??? su come formulare un bel desiderio ?potrebbe aiutarmi lo so!
tipo :io voglio recitare il 13 giugno con sicurezza?
non lo so aiutami tu!
un abbraccio e grazie!
Ciao Sandro,
che bellissima notizia! Sono felice per te ^_^
Il desiderio che scrivi mi sembra buono, ma più
che “sicurezza” (che magari ti rende di gesso),
cercherei naturalezza, serenità, tranquillità,
bellezza, spontaneità, professionalità, vitalità.
Che ne dici?
grazie ! ultimamente sto cancellando dei desideri di bella che non voglio piu,o che magari erano vaghi e che quindi ho dovuto perfezionarli! ho fatto bene???
va bene lo stesso?
Sandro!
A parer mio sì: stai ancora lavorando per
comprendere bene che cosa vuoi veramente.
Mi sembra una buona cosa!
^_^
Matteo, ne aprofitto per chiederti una cosa: anch’io come Sandro ho corretto alcuni desideri in bella, ma ce ne uno in particolare che é la terza volta che l’ho cambiato, mi spiego.
Questo desiderio, il cui valore economico é di una certa entità, l’ho cambiato varie volte; é capitato che quando ero molto focalizzato su questo mi capitava di vederlo ovunque, dai girnali ad internet, e ne notavo anche certe particolari condizioni economiche favorevoli; quando decido di abbandonarlo é come se sparisse oppure lo ritrovo alle normali condizioni economiche.
La mia domanda é questa: nel I° famoso video sui 101 desideri, nell’esempio del castello, Igor suggerisce di non chiedere i soldi (che sono un fine) ma direttamente il bene desiderato; nel mio caso quale atteggiamento dovrei attuare tenuto conto che a volte tengo un pò conto del valore commerciale e delle scontistiche che casualmente mi trovo davanti. Voglio dire dal punto di vista della tecnica se si desidera molto un determinato prodotto, ma non si ha ancora la cifra a disposizione e nemmeno si può chiederla, come si deve affrontare questo desiderio?
Grazie
Fabri ^_^
Prima di tutto, una correzione: i soldi sono un desiderio
di “mezzo” per raggiungere uno “scopo” ed Igor invita a
chiedere direttamente lo scopo.
Poi… al di là del fatto che un oggetto abbia il suo costo
(ovvero valore economico), la tecnica dei desideri effettua
ordini direttamente al negozio dei miracoli: dimenticati di
ragionare in termini economici!
Chiedi quello che vuoi e lascia che si realizzi come vuole!
^_^
Oops mi sono accorto ora, dopo la tua risposta, che ho dato spazio un pò troppo al fattore mentale (o forse l’ego) nella tecnica…..che invece opera direttamente in
quelle aree dove il miracolo é la consuetudine. Tra l’altro l’errore che ho fatto é piuttosto marcato; in sintesi ho posto l’attenzione sull’unico aspetto che non ci compete, vale a dire il modo col quale i desideri si possono concretizzare, abbandonando quello più importante che consiste nella fede che si realizzano.
Grazie Matteo
Grazie a te, Fabri! ^_^
Il confronto, in questi commenti,
serve proprio a questo: a tenere
d’occhio il proprio operato e per
scoprire sempre di più ^_^
ciao a tutti,sn nuovo ed ho scopertoquesto spazio qualche mese fa!
ho letto un po’ tutti i commenti,molto interessanti!
volevo sapere la tua esperienza con questa teknica o la vostra se vi pare.
inoltre avrei delle domande circa avverbi,modi di dire eccetera.
io gioco a football americano ,è un lavoro per me e sto auomentando le mie prestazioni.
volevo sapere se termini come ”mentalmente” , ”fisicamente” vanno bne o sono trpp vaghi!
per esempio : IO voglio dominare FISICAMENTE E MENTALMENTE due avversari? questi due termini? oppure due avversari INSIEME?CONTEMPORANEAMENTE,voglio vincere la partita ma per me è importante dominarli CONTEMPORANEAMENTE,scusami per queste domande forse ridicole!
inoltre sto lavorando per espandere la mia identità,cioè a fare cose che magari ho timidezza di fare e le faccio!
ho capito che di solito gli altri si rapportano a te in base a come tu ti percepisci!
se ti percepisci indifeso ed insicuro gli altri ti percepiscono e si comportano così!
io voglio sentirmi sicuro ,ma se scrivo questo desiderio così è come se sottointendessi che non mi sento sicuro di me!
cioè agiamo anche in base a cio che crediamo di essere!
ora qui si complica perchè vorrei credere di essere un uomo attraente socievole e sicuro!
quale desiderio potrebbe aiutarmi?
io voglio essere così per vivere meglio!
Ciao Aldebaran!
E benvenuto nel sito.
Allora… tanta roba, mi sembra, eh? ^_^
Anzitutto perdona i miei tempi, ma sono
molto impegnato e non riesco a star dietro
a tutto con regolarità.
Il desiderio del “dominare” ti invito a
provarlo: scrivilo e vediamo come va, ok?
Quali possono essere le cose che lo rendono
difficile?
1) difficilmente verificabile se si realizza
2) quando si realizza, che fai? La togli?
E poi?
3) che cosa significa “dominare”? E’ un
termine tecnico? Oppure si rifà all’essere
un dominatore? Bisogna conoscere bene le
parole che usiamo.
Poi… Perché lo/li vuoi dominare? Se è
per vincere le partite, perché non chiedi
“Io voglio partecipare al meglio affinché
la mia squadra vinca il campionato” ?
Potrebbe essere buono lo stesso?
Tieni a mente: non desideri di “mezzo”, ma
di “fine”. Chiedi la realizzazione del tuo
scopo, right?
^_^
Ciao 🙂 mi sono avvicinato ai “101 desideri” circa 3 anni fa, lasciando sempre il tutto in sospeso per mancanza di volontà. Son motivato a portare avanti questo progetto ma vorrei avere delle informazioni, visto che mi sembrate abbastanza ferrati nell’argomento 🙂
1) I quaderni, secondo quanto leggo, vanno bruciati dopo un anno. Un anno dal completamento dei desideri o un anno dal momento in cui inizio a scrivere i desideri?
2) Visto che appunto i quaderni vanno bruciati in un anno, devo dedurre che i desideri si potranno realizzare solo entro l’anno? Se ad esempio uno dei miei desideri fosse quello di laurearmi col massimo dei voti, ma essendo conscio di non poterlo fare entro un anno (perché magari sono solo al primo anno), dovrei scriverlo comunque?
3) Pura curiosità.. i quaderni dove li bruciate? A casa vostra, magari in un camino o cercate un luogo desolato e dove ovviamente un piccolo fuoco non rischi di dar vita a un qualche disastro?
Vi ringrazio in anticipo, spero possiate rispondermi 🙂
Ciao Diego e benvenuto ^_^
Passo a risponderti step by step:
1) ad un anno da quando cominci. Personalmente, siccome
poi mi dimentico quando ho iniziato, il primo anno l’ho
fatto terminare col capodanno (anche se non era passato
un anno intero) ed ho ricominciato da lì ^_^
2) certo, se la laurea viene dopo i 3 anni, chiederla
prima ha poco senso. Magari concentrati sugli esami…
Ad ogni modo, ci sono desideri che “apparentemente” ti
sembra possano chiedere più di un anno e poi magari
scopri che non è così… Igor dice bene che quei tuoi
desideri NON realizzati sono delle spie di alcuni
processi su cui portare maggiore attenzione ^_^
3) spesso usato camini di amici, o una padella sul
terrazzo ^_^
A presto! e… buon lavoro
Davvero gentilissimo Matteo 🙂
Scusami se disturbo ancora, ma sono cosi smemorato che mi ricordo le cose a puntate .-.
Volevo chiedervi anche qualcosa riguardo i tempi del desiderio.. E’ possibile esprimere un lasso di tempo entro in quale si dovrebbe avverare un desiderio o è bene lasciare che l’universo “decida” per me?
Esempio: “Io voglio visitare New York entro la fine del 2015”, oppure “Io voglio visitare New York dopo la fine dell’estate”. Sarebbero due desideri fattibili o dovrei semplicemente dire di voler visitare New York? son solo i primi due esempi che mi son venuti in mente, per farti capire il mio dubbio 🙂
Diego, ciao ^_^
Non scusarti, ci credo che ti perdi delle info:
con tutto quello che è stato detto finora! ^_^
Allora: le date sono, allo stesso tempo, una
limitazione ed una facilitazione, dipende da
quello che chiedi.
Abbiamo detto che possono aiutare quando del
desiderio è difficile comprendere la piena
realizzazione o per accelerare un processo
che può andare alla lunghe, come “Io voglio
lasciar andare 10 kg di peso corporeo”.
Se tu vuoi andare a New York e sai che, con
tutta probabilità, ci andrai in estate, dì
chiaramente questo. Se, invece, non sai bene
quando andrai, ma sai che vuoi andarci, puoi
anche non metterla.
Di certo, senza data, può andare alle lunghe.
^_^
salve! ahimè ti racconto una bella cosa! una cosa che va contro i miei piani e secondo le regole!perchè vi è sofferenza,un bel po’!!!
mi sono intestardito di una bella ragazza! anzi,non perchè piace a me,ma bellissima!
lodata da tutto e tutti per la sua bellezza,vive in una totale abbondanza a 360 gradi!io purtroppo sto in un corso con lei e la vedrò ancora per molto tempo!nonostante segnali di apertura da parte sua come numerosi complimenti,mano sulla mia gamba,abbracci sguardi e sorrisi,io non ho mai avuto il coraggio di provarci!
mai!perchè la sua bellezza estrema e la sua intelligenza sociale alta (fidati di quello che dico ) mi facevano diventare timido ed insicuro tutto di un colpo!non ci sapevo fare,facevo cavolate che spegnevano subito l’attrazione!
ora sono (fidati) nella zona amicizia! punto e basta,e lei forse è anche quasi indifferente perchè presa da altro,se tutto va bene forse si puo consolidare una buona amicizia,ma sarei comunque agitatissimo mentre interagisco con lei!
ne ho parlato da uno psicologo specializzato nelle relazioni e nelle fattispecie dei rapporti uomo-donna ed ha detto che sarebbe opportuno abbandonare l’idea di volerla per forza! di volerla sedurre,di volerci provare!
punto primo perchè a monte vi è sfida insana,punto secondo perchè questo mio modo mi fa consolidare un attegiamento insano di bisogno che spegne l’attrazione sul nascere!
se invece riuscissi ad essere semplicemente naturale mi libererei di tutte queste ansie legate a questa faccenda e sarei sereno e tranquillo,poi al diavolo se riesco a sedurla!
è la mia situazione! concordo con lui!
scrivere io voglio sedurre Cassandra sarebbe insano,non è un caso che igor lo sconsiglia!
ma attualmente credo di aver bisogno di liberarmi dal bisogno di voler sedurre Cassandra!
puoi aiutarmi in questo desiderio! puoi aiutarmi un po accuratamente affinche possa uscire un desiderio funzionale che possa aiutarmi in questa condizione!
ti preciso che non voglio trasgredire nessuna regola!
ma voglio liberarmi dal bisogno di volerla! ed il problema è che dovro vederla settimanalmente per moltissimo tempo!
cerchiamo di trovare un desiderio funzionale! tipo io vogli essere libero dal volere cassandra,io voglio liberarmi dal bisogno di sedurre cassandra ecc…
Ciao Sandro e perdonami se ti rispondo solo ora.
Direi che la tua situazione è interessante e non
so se i desideri possono aiutare. Vediamo un po’…
Se chiedi che vuoi essere “liberato” da qualcosa
non so se andiamo incontro all’usare negazioni. In
qualche modo voler “togliere” cerca di negare quel
che c’è.
Forse però sto solo esagerando.
Poi, è un desiderio verificabile? Forse sì: ci sarà
un momento in cui non desidererai più Cassandra…
Per il resto, che dire? Io fossi in te proverei con
una cosa semplice come: “Io voglio essere libero dal
bisogno di sedurre Cassandra”.
Vale la pena provare, non credi? ^_^
Sandro, mi permetto di suggerirti una cosa molto importante: se si tratta arrivare ad un rapporto sentimentale con una persona che già conosci, sarebbe meglio non includere questo desiderio nella lista ma provare direttamente “sul campo” sviluppando le tue capacità umane e/o seduttive oppure anche tramite l’apprendimento di particolari tecniche che ti portano vicino alla realizzazione del tuo desiderio. La tecnica funziona benissimo sopratutto per persone che non conosci, ma quando si tratta di una persona specifica, sarebbe meglio farlo naturalmente, anche perché mi pare di aver capito che ti ha mandato qualche feddback positivo. Il mio consiglio in questo caso é di evitare di forzare qualsiasi situazione, agisci naturalmente magari facendo attenzione al suo linguaggio del corpo (orientamento, posizione delle gambe etc) prendendoli solo come indizio e non come prova definitiva. Un altra cosa cui dovrai fare attenzione é di considerarla al tuo livello, altrimenti le trasmetti inconsciamente il messaggio che non sei ala sua altezza.
Questo e quanto mi sentivo di dirti, sviluppa l’empatia (evitando di diventare “troppo amico”) sii fiducioso e sereno: vedrai che lei sentirà questa tua sicurezza e si aprirà di più se davvero le piaci.
Ciao e tanti auguri!
ciao fabri e grazie! che desiderio mi suggeriresti? concordo su quello che dici ma io mi divento timido ed insicuro!
Sandro, quello che ti posso dire é di puntare più sulle tue capacità e caratteristiche che ti distinguono più che su altri aiuti, se la persona che hai descritto ti interessa veramente; da quello che hai descritto mi pare che segnali te ne abbia offerti: che siano per vero interesse o per metterti alla prova non é possibile saperlo. In ogni caso per questo o per altre esperienze é necessario che tu impari ad avere un pò più di fiducia in te stesso ed a metterti in gioco, si proprio come un gioco senza caricare il tutto di ansia ed aspettative; se la persona che hai descritto ti interessa ancora molto prendila sul leggero, scherza quando c’é da scherzare e…provaci quando occorre. In fondo se anche lei é attratta da te, fisicamente o emotivamente ti invierà dei segnali: prendili come semplice indicazione ma poi mettiti in gioco come in parte ha fatto lei quando appoggiava la mano sulla tua gamba. Sii te stesso senza snaturarti o apparire ciò che non sei, il resto si vedrà.
Per quanto riguarda la tecnica, stai sul più vago possibile: includi certe caratteristiche se ti interessano, ma evita di includere nomi precisi e cerca di effettuare la descrizione con max 12 parole (compresa la punteggiatura), anche se la tecnica ne permette 14.
Per il resto che dirti, buon divertimento con la tecnica e distaccati dall’ansia del risultato: se applichi un comportamento di positività, fiducia, apertura e leggerezza, i risultati arrivano senza nemmeno rendersene conto. Se ritieni opportuno, scrivi i risultati ottenuti e festeggiali!
Ciao
e tengo a precisare che non voglio liberarmi di questo bisogno ….per sedurla!
grazie le mat
per il tuo supporto,per tutto! grazie sentitamente
ciao 🙂 vi ringrazio infinitamente in anticipo per la vostra risposta 🙂
volevo chiedervi se potete aiutarmi con un paio di dubbi che ho riguardo alla compilazione dei desideri 🙂
Io sono una ragazza molto poco materialista, nel senso che i desideri che più mi stanno a cuore sono di natura immateriale. Tuttavia ho paura che non si realizzeranno i miei desideri perchè potranno sembrare troppo generici. per esempio se chiedessi di essere coraggiosa o essere sicura di me stessa o carismatica.. si realizzano? o sennò come dovrei formulare meglio il desiderio perchè ciò avvenga?
vi prego aiutatemi 🙂
Ciao Chiara e ben arrivata ^_^
La tecnica dei Desideri, come puoi anche verificare
dalle molte discussioni, funziona. Solo che è bene
metterla “a punto”. Al di là di rispettare le regole,
la ricerca del modo migliore di esprimere ciò che tu
vuoi, è anche essa stessa una tecnica, che ti porta
ad entrare in contatto con le tue realtà “profonde”.
Ad esempio: “essere coraggiosa”. Quando non lo sei?
In quali situazioni? Come ti comporti, quando ti
definisci “non coraggiosa”? E come sarebbe un tuo
comportamento coraggioso, invece?
Una volta che ti fai qualche domanda, circoscrivi
meglio sia le situazioni (e quindi puoi fare dei
desideri per le singole situazioni), sia le tue
motivazioni profonde ed anche quello che cerchi
di ottenere con quella specifica richiesta.
Right? ^_^
si 🙂 grazie mille 🙂
Matteo una domanda
se si salta un giorno, il giorno dopo la lista dei desideri andrebbe letta 2 volte, giusto?
Se invece uno non é sicuro di averla letta, cioé non si ricorda esattamente, sarebbe meglio leggerla?
In definitiva sarebbe consigliabile leggerla 2 volte al giorno, anche nel caso fosse stata già letta, oppure é controproducente?
Grazie
Ciao Fabri!
^_^
Direi che leggere la lista più volte non possa che
fare del bene. Non so se sia necessario leggerla
due volte se non la si è letta il giorno prima, ma
di certo non guasta!
Questa é una cosa che non sapevo!
Pensavo fosse controproducente..
Ciao e Grazie
salve le mat! volevo farti una domanda!
la trasgressione volontaria o involontaria di una delle 10 regole,crea la non verificabilità del desiderio in questione oppure compromette tutto il lavoro in genere!????
inoltre mi piace moltissimo una donna,solo che mi piace talmente tanto che divento timido ed insicuro a volte!
vorrei sedurla!se scrivessi io voglio sedurre x? è controproducente?
oppure io voglio fare in modo di…..
non so e grazie per la tua disponibilità!
Ciao Sandro,
l’errore volontario su un solo desiderio va ad inficiare
il funzionamento di quel singolo desiderio. Anche se non
comprendo perché dovresti sbagliare volutamente…
Se la questione è quella della seduzione, allora entra in
gioco anche il libero arbitrio altrui: non puoi desiderare
qualcosa che vada al di là del suo libero arbitrio.
L’ideale, quando si parla di “seduzione” sarebbe di andare
un po’ al di là di quello che vogliamo quando vogliamo una
seduzione: chiedersi “perché voglio sedurre?”, “Quali sono
gli scenari che auspico?”.
Di tutti gli scenari che ti vengono i mente, desidera solo
quelli che rispettano il suo libero arbitrio, ad esempio:
1) io voglio sedurla per portarla a letto, allora lascia
stare. Non c’è rispetto (perché non sai se lei lo vuole)
ed inoltre useresti la parola “sedurre” per bypassare il
problema della regola “non desiderare sesso”;
2) io voglio sedurla perché credo che in questo modo,
rotto il ghiaccio, potrò comunicarle quello che provo per
lei; allora è diverso. Ma non ti servirebbe di sedurla.
Insomma: torna ancora una volta che la tecnica dei 101
Desideri è una tecnica di “scavo” (ed uso questa parola
ora che sono anche operatore di ThetaHealing, con una
certa dimestichezza) che ti porta a scoprire che cosa
vuoi e che cosa non vuoi. Quasi più un lavoro sulle tue
convinzioni, che separano il mondo di superficie dal
mondo di profondità.
^_^
ho un altro dubbio!mi sto informando sulla legge di attrazione in genere. sulle affermazioni positive .
se è pure vero che la tecnica dei 101 desideri è diversa dalle tecniche delle affermazioni,però ripetere 101 desideri tutti i giorni risultano essere come delle affermazioni!
qualche tempo fa luise hay ha scritto alcune regole sulle affermazioni e una di quelle è di NON utilizzare il verbo volere!!
perchè il tuo subconscio registrerà che non è una cosa che desidera subito quindi posticiperà in continuazione il cambiamento aumentando il senso di volere ma di frustrazione anche e senza cambiare. e quindi il problema si rinforzerà!
come possiamo analizzare questo punto in questione?
grazie un abbraccio!
Ciao Sandro (di nuovo)! ^_^
Bellissima domanda, la tua.
Devo dire che non conosco bene le affermazioni secondo Luise Hay,
ma credo che ci siano delle sostanziali differenze con i desideri.
Tu dici che ripetere i desideri è un po’ come il lavoro con le
affermazioni, ma nelle affermazioni – se funziona così anche per
la Luise – si lavora spesso con il “io sono”, invece che con il
“io voglio”, perché queste affermazioni hanno lo scopo di andare
a modificare le convinzioni (quelle limitanti), con altre più
adatte alla vita nuova che vogliamo cominciare.
In questo caso il “voglio”, dice Luise (come tu riporti), rimanda,
perché rinforza che una cosa, in quel momento, non ce l’ho – che
se l’avevo, non la volevo…
Mentre i desideri sono una tecnica che lavora in un altro modo:
1) lo scavo. Per trovare quello che vuoi veramente, attraverso
un lavoro di ricerca interiore che, in modo automatico, smonta
alcune convinzioni di superficie, facendoti accedere ai piani
più profondi;
2) la ripetizione dei desideri non ha l’effetto di creare nuove
convinzioni, ma di creare una risonanza energetica con quanto
chiedi, esattamente secondo la logica del mantra: tu ripeti le
parole, che sono energia, e quelle creano un campo elettro
magnetico coerente, che – secondo la legge di attrazione – va
ad attrarre quelle realtà nella tua vita.
Ora… “secondo la legge di attrazione”, si intende quella sana,
che non si accontenta del solo “pensare”, ma che richiede anche
emozione (la passione che nasce nel desiderare), che accender i
motori del fare, ed… azione!
Se ricordi bene, anche Igor stesso, nell’esempio dell’auto, disse:
“beh, poi ho dovuto iniziare a fare qualcosa nella direzione del
mio desiderio. Ed ho comprato una rivista di auto, dove ho trovato
un’articolo. Ho chiamato e…” e così via.
Bon. Finito. Spero di poterti esser stato di aiuto ^_^
A volte l’azione diventa un comportamento automatico, nel senso che non ti devi scervellare, ma attraverso l’intuizione o l’istinto ti senti naturalmente portato verso quella cosa o situazione che ti permette la realizzazione del desiderio…lo senti perché qualcosa nel tuo “radar interiore” ti spinge, e tu lo avverti sottoforma di curiosità oppure come piacere di visitare un certo luogo; molto frequentemente non sai nemmeno perché ti metti in viaggio e raggiungi una certà località, tutto avviene come per magia, tu percepisci qualche energia che ti attrae e così l’azione diventa semplice da attuare.
^_^
Matteo, i desideri si possono leggere a bassa voce?
Grazie
Ciao Fabri!
Scusami ma quando ho letto la domanda mi sono fatto una (breve ma gustosa) risata ^_^
Io li ho letti sempre a bassa voce. Qualche volta anche “mentalmente”, ma in quel caso
ho avuto timore di saltare le parole e di “non dirle”, quindi ho ripreso a bassa voce.
Invece io li leggo sempre a voce alta, naturalmente con porte chiuse oppure in orari dove sono da solo. 😀 Qualche volta sono stato interrotto per alcuni minuti ed ho ripreso dal punto interrotto; in questi casi mi viene il dubbio sulla validità della lettura, che ne dici?
P.S: non sapevo che si potevano anche leggere mentalmente
Ciao caro,
se vieni interrotto credo che basti ricominciare.
Quantomeno per quel singolo desiderio. Mentre per
la bellissima “onda d’intenzione” che hai creato,
non c’è nulla da fare: viene spezzata. ^_^
..”onda d’intenzione” che dovrebbe essere ripristinata attraverso un altra lettura per fare valere la giornata come giorno x dei 365, oppure no?
Grazie
No Fabri, tranquillo.
L’Onda è soltanto un “potenziatore”, perché
ti porta in stato di trance, là dove hai un
po’ meno di schemi e, quindi, la tua auto
riprogrammazione neurale avviene in modo più
efficace.
Ma se non entri in onda, non è grave ^_^
ciao potete suggerirmi un verbo /termine che funzioni per la parola ” ignorare”
ad esempio io voglio ignorare x che mi rompe….. scusa l’esempio banale!
Ciao Sandro! ^_^
Pensavo a qualcosa tipo: “voglio smettere di dare importanza a chi mi rompe”.
Anche qui, però – sotto sotto – c’è una negazione. Ed allora qualcosa come:
“io voglio imparare a portare la mia attenzione solo dove voglio”.
Che ne dici?
e rifiutare? rigettare? parlo solo di verbi!
Ma Sandro…
come per ogni volta ti invito a provare.
Nella mia esperienza ci sono casi in cui
anche un verbo negativo ha funzionato.
E, come in ogni caso, ti invito a portare
la tua attenzione su quello che viene a
galla: se ti accorgi che porti la tua
attenzione su qualcosa che non ti piace,
intanto chiedi di imparare a portarla là
dove vuoi.
Perché la realtà è data da dove porti la
tua attenzione ^_^
ahimè! sono partita benissimo in questa ricerca meravigliosa,ma vedendo alcuni insuccessi ed alcuni desideri che non si sono avverati nel tempo che mi auspicavo come esami o date varie….mi sono svogliata!
sono piu di dieci giorni che non leggo il quaderno dei 101 desideri , volevo dirtelo,in quanto ho una sensazione di stanchezza quando devo leggerlo! un po come il ragazzino che deve fare i compiti e di punto in bianco è stanco,rimanda,riposa,se ne esce….ecco quella sono io!
qualche consiglio?
ti è mai capitato?
come recuperare?ho sentito che se non leggi un giorno ,il prossimo si legge due volte…ma qui avrò perso un bel po di giorni! 🙂
grazie le mat
spero tu possa rispondermi! cmq mi sto interessando alla meditazione ma ancora devo imparare!
Ciao cara…
come ti capisco! Non sai quante volte ho lasciato perdere
con la lettura, per lo stesso motivo: demotivazione, un po’
di stanchezza, impegni…
Personalmente il ragionamento “se ieri non lo hai letto,
oggi lo leggi due volte” non mi ha mai conquistato così
tanto. Difatti non l’ho mai fatto.
E ti posso dire che, anche non facendolo, alcuni dei miei
desideri si sono realizzati lo stesso. Altri no.
Alcuni non si realizzano da anni.
Sono tutti spunti importanti, di ricerca e conquista di sé.
Il mio attuale maestro direbbe: “se non c’è problema, non
c’è meditazione”, per cui queste difficoltà sono le più
grandi benedizioni che tu possa avere, perché sono le tue
indicazioni profonde, i luoghi dei misteri, del tuo “al di
là”: perché tutto il resto si realizza per il fatto che lo
conosci, mentre quello che non si realizza ti informa che
lì c’è un mondo tutto da conoscere.
Per cui: tieni ben segnati i tuoi desideri irrealizzati e
lavora su di essi, con ulteriori ricerche e domande. ^_^
Larissa, la tecnica in se stessa é molto potente e semplice nell’utilizzo, cioé ti può portare veramente qualsiasi cosa: personalmente sono stato testimone diretto della realizzazione di alcuni desideri di un altra persona e per questo ti posso dire che se non hai blocchi oppure credenze diverse rispetto ai desideri, si devono avverare! Posso anche dirti per confronto che con una tecnica simile ma strutturata in modo diverso, di risultati ne ha portati pochi, mentre con questa poco alla volta stanno arrivando molti risultati, e sono solo a metà del tempo a disposizione…
Non so dirti come comportarti in questo caso, meglio chiedere info dettagliate a “Le Mat” (Matteo), potresti anche prendere in considerazione altre tipologie di lavoro su se stessi, magari andando a lavorare un poco sul senso di sfiducia che avverti. In questo caso trovi diverse tecniche che operano in questo senso, ed anche la stessa “Stanze dell’immaginazione” di Matteo ti autano
in questo senso poiché decifrano ciò che tu hai attraverso i simboli. In ogni caso chiedi a Matteo, ma ti consiglio vivamente di fare un lavoro più profondo su te stessa, ne hai da guadagnare sul tuo sviluppo personale e sui tuoi obiettivi.
Buon lavoro, ciao!
Giuro che non ci ho messo mano!
ahahahahahahahahah
Grazie Fabri per la fiducia ^_^
Giuri? Mai giurare.. 😀 😀
No davvero, ho compreso vedendo qualche tuo video o leggendo le spiegazioni, dell’importanza dei simboli; i simboli sono i prodotti con i quali si muove e lavora l’inconscio, é il suo linguaggio…una sorta di linguaggio macchina dei PC.
Andando a decifrarli si hanno più indicazioni su dove ed in quali aree operare..se ho capito bene é una sorta di capo cantiere che capisce poco della nostra lingua e si esprime come può: dobiamo trovare un interprete per conoscere le sue straordinarie valutazioni.
In ultimo una curiosità; chi interrompe la lettura a metà cosa deve fare:
tornare a rileggerli, tenendo conto del tempo già trascorso o bruciarli ed iniziare da capo?
Ciao Matteo e buone ferie!
Fabri! ^_^
Grazie ancora profondamente delle tue parole e della curiosità
che ti ha portato a sbirciare in giro. Sì, hai compreso bene,
anche se – volendo essere pignoli – parole come “interpretare”
le scanso come la peste. Ma magari ne riparleremo.
E comunque, per quanto mi è stato dato di sapere, anche con le
varie esperienze che ho fatto (e con le tecniche), le immagini
muovono la psiche profonda dell’individuo.
In qualche modo lo diceva anche Kant, con le “rappresentazioni”,
ma dovrei rileggermelo attentamente.
E’ anche uno dei motivi, quello delle immagini che muovono la
Psyché (Anima), che ha spinto Hillman a dire cose del tipo: “è
il cuore a pensare, e lo fa per immagini”, oppure “tutto è sogno,
immagine”.
Ma ora torniamo a noi.
Personalmente quando arrivavo a metà e venivo interrotto, poi
continuavo da dove ero arrivato. Vale un po’ lo stesso discorso
che ti facevo del “loop positivo” che non si crea per intero.
Immagina un mago che recita la formula del suo incantesimo, ma
viene interrotto a metà. L’incantesimo si spezza? Dipende. In
alcuni casi viene con minore effetto, oppure viene con alcune
modifiche.
Quindi, di sicuro, vale la pena di ricominciare da capo. Cosa
che – personalmente – non faccio 😛
la voce del verbo PROIBIRE,ha una accezione negativa però è positivo nell’azione! è attivo e non passivo come verbo!
ditemi un po la vostra grazie!
Ciao Larissa ^_^
Personalmente, quando si tratta di comprendere il senso di un termine,
faccio riferimento alla sua etimologia (proprio come farebbe Igor) e,
non essendo un filologo, rimedio con dei dizionari o con siti online,
come questo: http://www.etimo.it/?term=proibire
Da qui vedi che “proibire” significa “tenere lontano”.
A questo punto puoi scegliere di usare questa seconda formula ^_^
Larissa, non ho certamente le competenze e la conoscenza che ha Matteo, però un principio di base
molto generico vorrei segnalartelo: evita il più possibile parole o significati che hanno accezione negativa o contengano una negazione. Parole come proibire, negare etc etc focalizzano l’attenzione, specie quella inconscia, su caratteristiche negative: per quanto riguarda i desideri cerca l’opposto di ciò che rappresenta un problema o una condizione sfavorevole, cioé focalizzati sul risultato al positivo:
se vogliamo questo é anche un principio alla base della legge di attrazione, cioé il concentrarsi sul risultato raggiunto anziché sull’ostacolo da superare.
Buon lavoro e buona continuazione, ciao
Ciao,
è la prima volta che scrivo e ho iniziato da una settimana a scrivere i miei desideri.
avrei bisogno di un chiarimento.
visto che i desideri sono relativi all’anno, se scrivo per esempio io voglio andare a teatro ogni mese (quindi ricorsivo) è giusto?
quando capisco che effettivamente il desiderio è stato realizzato?
e dopo l’anno il desiderio devo rimetterlo?
grazie per la risposta
Dany
Ciao Dany e benvenuta a bordo! ^_^
“Rimettere” i desideri è possibile, copiarli no.
Nel senso: quando finisce il tuo anno (365 giorni
da quando hai iniziato, ecco perché molti, qui, li
iniziano a capodanno ;-P ) devi bruciare il tuo
quadernino (sia bella che brutta) e ricominciare.
Per cui, se ti vengono gli stessi desideri, certo,
li puoi rimettere, altrimenti… lascia fluire!
^_^
Per i desideri ricorsivi, non saprei. L’idea di
fondo è che ogni desiderio è unico. e poi non
puoi sapere se hai voglia di andare a teatro tutti
i mesi. Magari adesso sì, perché non ci vai, ma poi
chissà!
Prova a chiedere qualcosa come: voglio la possibilità
di andare a teatro ogni mese. Voglio un abbonamento
al teatro (specifica quale).
Che ne dici?
***
ps: capisci che un desiderio è stato realizzato
quando si manifesta. Ecco perché è importante la
regola “che sia verificabile”.
grazie mille 🙂
ho scoperto di avere una sindrome.
vorrei coniare un desiderio che possa funzionare….non il semplice io voglio stare perfettamente bene
ad esempio io voglio guarire dalla sindrome xxx
dici che va bene ? anche se la sindrome viene abbreviata in gergo? ad esempio sindrome ”ssda”.
oppure è opportuno scrivere la sindrome per esteso????
Sandro scusami se rispondo solo ora!
Se la sindrome ha un nome “in codice” ed il tuo cervello
la riconosce, allora funziona anche abbreviato ^_^
ciao le mat!
Quello che ti chiedo oggi è un vero aiuto a formulare un desiderio che mi sta particolarmente a cuore!
Mi sta a cuore perché ne vale della mia salute !
[commento modificato dall’ADMIN]
Sandro, ti invito a scrivermi personalmente a: matteoficara@lematpercorsi.com ^_^
Sandro, ti invito a scrivermi personalmente a: matteoficara@lematpercorsi.com
salve a tutti!
ciao le mat come stai?in questo periodo sono cambiate molte cose,i miei desideri alcuni si sono avverati,altri invece li ho cancellati a prescindere perchè non mi interessavano piu che si avverassero! ahahaha
intanto ti chiederei un consiglio!
andrebbe bene,visto che voglio allontanare dalla mia vita una persona negativa, scrivere: ” IO VOGLIO ALLONTANARE G. R. DALLA MIA VITA”
mi premura perché mi infastidisce tanto e vorrei, insieme ai miei atteggiamenti, fare in modo che si allontani, respingendolo via
Cara Larissa, bentornata!
Noto con piacere che questi messaggi sono “un campo”:
quando mi scrive uno di voi, mi scrivono anche altri.
Bene!
Allora… “allontanare” qualcuno, eh? Non so.
E se invece puntassimo sul creare una specie di schermo?
Nel senso: sai bene che non è “lui”, ma il tuo modo di
viverlo, la tua idea di lui, la storia, il passato, ed
anche il campo emotivo (con tutte le emozioni presenti
e quelle passate) che si attiva quando c’è o quando gli
pensi, giusto?
Quindi direi qualcosa del tipo: “Io voglio sentirmi (o
essere) completamente libera da G.R. su tutti i piani”.
Con i “piani” intendo: corpo fisico, emotivo, psichico
e corpi sottili, naturalmente, più o meno come li trovi
riportati in “Mani di Luce” della Barbara Ann Brennan.
Che ne dici? A sensazione è meglio dell’altro, anche se
tira ancora in ballo il suo nome, ma lo prende come quella
energia-chiave che apre, in te, tutto ciò che lo riguarda.
^_^
Bon, fammi sapere, ok?
Larissa, provo a darti un suggerimento: invece di scrivere: ” IO VOGLIO ALLONTANARE …. DALLA MIA VITA”, prova acorreggere la frase con “IO VOGLIO ESSERE CIRCONDATA SOLO DA PERSONE MERAVIGLIOSE E FELICI”, così é certamente meglio.
Ciao
ciao, ho scoperto questa tecnica dei 101 desideri ieri mattina in radio ascoltando Sibaldi da Fabio Volo. Mi sono intrippato e ho cominciato a documentarmi vedendo i video. Interessante ma mi è sembrata una cosa da “magia” da “esoterismo”. Ho cercato la frase “101 desideri funziona davero?” e sono finito in vari siti o forum, la prima impressione , passato il momento euforico, è che siate tutti sbarellati, senza offesa. La seconda impressione è che tutti quelli che la propongono sembrano santoni, casualmente una grande parte tiene corsi di Marketing, corsi di attrazione, cordi di sensazioni ecc. Insomma mi sembra che ci siano un sacco di venditori di aria fritta. Tutti vorrebero essere più affascinanti, avere una Ferrari, avere stima , ci mancherebbe che qualcuno desiderasse essere un reietto ma perchè molti di questi propositori dei 101 tengono corsi su attrazione,desiderio, angeli e lo propongono come fosse una cosa realmente fattibile che basta che ti impegni. In questa fase in cui scarseggia il lavoro, io stesso ho sofferto per questo, come si fa a pensare che sarai il presidente di una Multinazionale??? Lo dice Sibaldi nel suo video quando dice che rivedendo i primi desideri che hai scritto, quando sarai un presidente di una o due multinazionali, ti sembreranno ridicoli (come aver chiesto una biciletta da corsa) Ma siete davvero coscenti? Oppure state creando una specie di Scientology moderna?
Va bene ascoltare Sibaldi e apprezzarne il lato comico ma è un comico o dice sul serio?
In alcuni casi di commenti qua sopra intuisco anche una scappatoia, una giustificazione al perchè non potrebbe funzionare il metodo. “Non hai letto tutti i giorni il quadernino” Va beh viviamo in un flipper se ogni giorno avessi 6 minuti per stare nella stanza del tappeto volante allora potrei anche dedicare i 6 minuti a fare addominali e sarei magro invece che una balena spiaggiata.
scusate se vi ho offeso, sono molto scettico, rimango scettico e non è per la mia cultura cattolica ma perchè mi sembra si parli di stregoneria, di cose esoteriche, non tangibili, non misurabili.
Ciao, Maurizio
Salve Maurizio,
benvenuto a bordo ^_^
Anche a te, le mie scuse di una risposta lenta, ma – come vedi – inesorabile ^_^
Di sicuro che non mi sento offeso, personalmente. Forse potrebbero sentirsi ben più offesi quelli di Scientology, che li usi – sembra – come un confronto negativo.
Ma bon… andiamo al sodo.
Una delle caratteristiche che mi riconosco di più, con valore in positivo, è di certo quella di essere scettico. Non mi piacciono le cose “new age”, semplificate
e/o semplificanti, che spesso fan più danno che non altro. Mi piace la ricerca, la pratica, la sperimentazione.
Per cui, di certo, il mio primo invito è quello di PROVARE, prima che GIUDICARE.
Ti prego, comprendimi: il tuo messaggio mi arriva piuttosto come una richiesta di aiuto, di una ricerca di spartiacque tra il funzionale e la “fuffa” spirituale.
Giustamente, direi, soprattutto oggi che siam pieni di… ogni genere ci corso, esperienza, strumenti e talvolta anche senza una sperimentazione alle spalle…
Quindi non riesco proprio a vederci un lato “offensivo”.
Parli di “esoterismo”, di “una scientology moderna”, di “magia” e di “sbarellati”.
Ma prova. Nessuno può darti una risposta migliore che LA TUA pratica. Se vuoi ti mando le foto del mio quaderno, con i desideri realizzati (con data e tutto), ma…
sarebbe veramente utile, per te? Comprendiamolo, prima. Un conto è se vuoi dire la tua e metterci in guardia sul fatto che potremmo essere dei creduloni. E te ne sarei grato, in caso. Come ti ho detto: ho imparato ad assumermi il coraggio delle mie scelte e di sperimentare prima di giudicare. I Desideri mi hanno dato molto, ma non sono buoni per tutto e né sono una “magia”: al di là del recupero delle informazioni dal Talmud, di 4000 anni fa, in cui già si parlava delle dinamiche che portano alla manifestazione del reale, possiamo anche prendere studi moderni, scientifici se vuoi, come quelli di Oliverio (su mente, immaginazione e memoria) oppure ti basterebbe un EEG per poter misurare le frequenze del tuo cervello negli stati di lavoro, vedere il fatto che effettivamente “emette un campo elettromagnetico”, per comprendere come possa – in pratica – stimolare la realtà (che come sai, anche dalle ricerche della fisica, è fatta di frequenze, onde –> vedi teoria onda-corpuscolo).
Oppure prendi dell’acqua limpida, di fonte (o anche depurata), esponila a diverse fonti di frequenze (musica classica VS rock, ad esempio) e poi congelala. Così lì
potrai osservare come cristallizza in modo diverso.
Oppure prendi le ricerche dei nuovi generatori di movimento in base al suono…
Insomma: se sei venuto a criticare e metterci in guardia, intanto “Grazie ^_^ ” e poi, se è solo una critica, ti prego –> sperimenta. Se è un mettere in guardia,
va a leggere le mie risposte e comprenderai quanto cerco di riportare la tecnica nel concreto, al di là del suo effetto magico.
Oppure sei venuto a chiedere un estremo feedback perché hai qualche difficoltà “troppo seria per una lista di desideri” e – magari “disperato” – vieni a cercare
una possibilità. Naturalmente non mi devi rispondere: rispetto la tua privacy.
Ma in questo caso – va a rileggere i miei commenti – sconsiglio la tecnica dei desideri. Consigliarla a tutti indistintamente, per me, è come dare un’aspirina
per qualsiasi cosa. Non è detto che sia utile, efficace, positivo.
Per il commento su Sibaldi (comico o serio), ti invito a chiedere a lui.
Magari entrambe, magari nessuna delle due. Chissà… ^_^
Per la scappatoia sul non leggere il quadernino tutti i giorni, mi sembra di aver scritto personalmente che “tutti i giorni proprio non riesco”, ma
i desideri si cancellano lo stesso.
Infine, per chiudere, che cosa sono “l’esoterismo” e “l’invisibile”.
Ogni tradizione ha due tipi di filoni: quello essoterico, aperto, pubblico e quello esoterico, chiuso, riservato. Le favole, quelle che anche Disney
ha portato nella casa di tutti, ne sono un esempio: la “morale” che ne viene raccontata è essoterica, gli insegnamenti segreti sono esoterici.
Il che non vuol dire che siano stregoneria, ma che richiedono il piglio di andare a cercarseli e di “non fidarsi”. Quindi un processo per VERI scettici.
Perché un vero scettico non commenta: sperimenta, fa ricerca, prova.
L’invisibile, invece… ad occhio e croce gli esperimenti sul Bosone di Higgs sono serviti a questo, dimostrano che solo una piccolissima parte di quello
che vedi, in cui vivi e che sei, è “materiale” ed è tenuto insieme da una … particellina piccola piccola piccola (forse – e sono studi che sto facendo,
per cui vedi il “forse”, legata all’orgone di Reich).
Ad occhio e croce, l'”invisibile”, è quello che c’è ed il visibile è quella “matrice” che nell’antico oriente chiamano “il velo di Maya”. Una finzione,
un’illusione.
Ma bon, Maurizio: lungi da me da volerti convincere di qualcosa.
Forse gli unici motivi per cui ho scritto questo sono: educazione, ricerca e spingerti a sperimentare, così ci darai la tua testimonianza e sarà poi
utile a tutti.
GRAZIE anticipatamente! ^_^
Salve,
anch’ io ho conosciuto Sibaldi ascoltandolo in radio (tra l’altro domani mattina ci ritorna :-)) , e anch’ io mi son messa a guardare dei video perché incuriosita. Però qs “incontro” l ho considerato come “un aiuto” per il momento che sto vivendo e qui mi faccio seria e spero di ricevere risposta in merito.
Sto cercando di avere un figlio (il secondo) ma ho avuto due gravidanze andate molto male, l’ultima terminata proprio pochi giorni prima di ascoltare l’intervista alla radio. quindi , visto che sono in cerca di appigli per ristabilirmi, ho pensato “perché no?”. Ho iniziato a fare la lista, ma non so ancora se inserirò questo desiderio (ora come ora sono molto confusa e sofferente), ma se decidessi come è meglio esprimerlo in modo tale da renderlo positivo? mi piace l’espressione “io voglio tenere in braccio il mio bambino (secondogenito?) entro ……..” o forse è meglio “io voglio diventare mamma di un bambino entro …….”?
Questo desiderio era diventato onnipresente nella mia mente e nelle cose che guardavo, dopo i fatti dei giorni appena passati sto cercando di ridimensionare qs visione del futuro che ormai mi accompagnava come se già ci fosse.
A riguardo mi ha molto colpito qs estratto di risposta data in precedenza:
Quando, invece, ci può riuscire?
Quando accettiamo che quello che vogliamo possa non realizzarsi, ovvero quando attiviamo
il “Campo di Accettazione”. Qualcosa di simile alla Legge di Attrazione, ma più completo
(vedi la Matrix Divina di Braden ed anche molti degli insegnamenti di Goddard stesso).
Quindi, l’invito che mi sento di farti è, intanto, di leggerti questo articolo sulla
tecnica del Nero Perfetto, che nasce appositamente per attivare questo tipo di campo,
poi, in secondo luogo, ti invito ad“lasciare che sia”, accettando che possa “non-essere”.
Mi dovrò documentare sia sull’ “accettazione” che il “lasciare che sia”, per ora ho delle difficoltà su entrambe 🙁 …
Grazie mille in anticipo!
Ciao Franci e buongiorno a te ^_^
Sei fortunata, sai: di norma ci metto un’eternità a rispondere!
Allora: anzitutto sull’uso della tecnica dei Desideri.
Una delle cose da NON fare è scrivere desideri che implichino “altri”.
Ed un figlio è “altri”, anche se fa parte della madre, totalmente.
Quello che potresti chiedere con un desiderio, ad esempio, è:
“Io voglio mettermi in condizione psico-fisico ed emotiva per un
secondo figlio”, oppure “Io voglio mettermi a disposizione di un
secondo figlio”. Questo anche perché, contrariamente a come si può
pensare, sono i figli che scelgono di nascere e scelgono i loro
genitori, non viceversa.
Poi, se vuoi, ti invito anche a curiosare sugli studi di Reich (e
quelli del maestro armeno Gurdjieff, che David Brahinsky nel suo
libro “Reich e Gurdjieff” interseca in modo assai redditizio ed
intelligente).
Poi, per l’Accettazione…
leggi pure l’articolo, anche se è un po’ vecchiotto, ma a questo punto
ti invito a scrivermi direttamente (matteoficara@lematpercorsi.com), in
questo modo andiamo più diretti al punto, se vuoi ^_^
In ogni caso: grazie di aver scritto qui, grazie dell’attenzione ed
anche auguri per una vita ogni giorno più bella!
Ciao a tutti, sto facendo lo strabiliante esercizio dei desideri e volevo sottoporvi un caso per capire meglio come funzionano. Un mio desiderio scritto è: Io voglio un telefono Samsung nuovo. Nella maniera più inaspettata è arrivato a me un telefono nuovo di zecca, ma non un Samsung. Il fatto in sè non mi interessa (un brand vale l’altro) ma volevo capire se un desiderio così formulato non va bene (ho pensato che magari è come per le persone, non posso scrivere Io voglio fidanzarmi con X, ma io voglio un uomo con la caratteristica Y e Z). Spero di essermi spiegata e di avere un riscontro 🙂
Ciao Teresa,
grazie per il tuo commento e per la domanda.
Mi ricordi un po’ quando Igor parlava del suo desiderio di quella particolare auto che poi ha “ricevuto”.
Era stato estremamente esplicito nel desiderio, qualcosa come “Io voglio MODELLO, COLORE, ANNO”.
Forse non essendo il tuo desiderio così preciso, ha lasciato qualche spiraglio aperto (magari i componenti interni del telefono sono Samsung ed allora bisognerebbe chiedersi: cos’è il telefono? La cover, i componenti o il brand?).
Probabilmente è come dici tu: ti è arrivato il telefono che ha quello che volevi.
Non era quella specifica marca, ma magari ha – e svolge – le funzionalità che cercavi.
Forse quindi risponde al “desiderio di fine” che era sotto al tuo “desiderio di mezzo”: vuoi un telefono nuovo perché il vecchio non funziona più, magari, e tu vuoi fare delle cose in particolare (alcune APP) ed hai pensato al noto brand solo perché è noto ed è un brand. Ma ti è arrivato quello che ti serviva (fine), al di là di quello che sapevi (mezzo).
Spero di essermi spiegato!
A presto ^_^
Ciao grazie della risposta! Il telefono arrivatomi in dono è un Huawei; avevo sentito dire che potrebbe avere componenti Samsung ma non ne ho la certezza. Comunque è quello che volevo, un telefono che facesse bene le foto. Buona giornata ^_^
Ciao mi chiamo Daniele e mi sto interessando alla lista dei desideri,prima di tutto vorrei spiegarvi come ne sono venuto a conoscenza.
[TAGLIO DELL’ADMIN]
I miei desideri finora sono desideri a medio/lungo termine (oltre quelli caratteriali),quello che vi voglio chiedere è come sconfiggere L’inconscio perché è sempre lì pronto a contraddirmi,basta leggere i desideri per riprogrammare il mio modo di pensare o serve altro?Li devo visualizzare nella mia mente?
Inoltre arrivare a 150 desideri mi ci vorrà del tempo e questo perché sempre nella mia mente mi sono sempre detto che mi sarei accontentato di avere una vita normale,forse devo osare di più?
Grazie a chi vorrà rispondere se non altro sarà una bella lettura dato che mi sono dilungato!
[ACCORPAMENTO DELL’ADMIN]
Un’altra domanda,si possono usare termini in inglese? Tipo “voglio una palestra di body building”?
Grazie
Daniele,
mi sono permesso di tagliare la lunga serie di tue informazioni personali. Il succo della domanda, utile a tutti, resta.
Parto dalla fine.
Termini in inglese si possono usare, a patto che siano chiari per te. Altrimenti si creano confusioni.
Per stilare i 150 desideri c’è chi ci mette anche mesi (io personalmente di norma ne impiego circa 1-3).
Sull'”osare di più” credo che sia uno dei punti del de-siderare: non accontentarsi, voler scoprire cosa c’è al di là della volta delle stelle.
Scrivere 150 desideri è il modo che Igor suggerisce proprio per “andare oltre”. Ecco perché ci vuole un po’.
Infine… una mia osservazione personale su una tua affermazione: “l’inconscio è sempre lì pronto a contraddirmi”.
E chissà se, invece, a contraddirti o a metterti i bastoni fra le ruote non sia proprio la parte razionale.
D’altronde quello che sai è – per definizione – quello che ti limita. Mentre quello che non sai ancora è il potenziale.
Magari ogni tanto “allentare la presa sulle cose”, lasciarsi andare un po’ all’errore, o alla possibilità di sbagliare, di imboccare strade nuove ed impreviste, potrebbe essere un esercizio per ammorbidire la tensione mentale e, quindi, aumentare il tuo de-siderare.
Ma sono solo osservazioni.
E spero di aver risposto alle tue domande.
Ciao e grazie della risposta.
Non ho capito bene la parte dell’inconscio che invece di contraddirmi può essere invece la parte razionale.
Da quello che ho capito in realtà L’inconscio potrebbe spingermi verso nuove strade?
Sì, Daniele. Perdona il lungo tempo nel risponderti.
Con quale filtro passi gli istinti che riporti all’emisfero destro all’errore e quello che viene dal sinistro all’errore?
Sempre se vogliamo con certezza collocare conscio ed inconscio negli emisferi, si intende.
Magari il non conscio contiene delle idee, dei mondi, più vasti, che vale la pena di esplorare.
Magari con cautela, per carità, ma escluderli senza neanche sperimentarli… d’altronde vengono comunque da te, no?
^_^
Buona sera a tutti.
Volevo domandare una cosa. Io vorrei far diventare la mia passione per il disegno un lavoro, e volevo domandare se posso scrivere così: Io voglio diventare un disegnatore per (nome casa editrice).
Si può mettere il nome della casa editrice??
Si possono mettere nomi? Oppure dire di aiutare gli altri? O di fare volontariato? O sempre nel campo fumettistico scrivere che voglio diventare famoso a livello internazionale?
E posso scrivere anche se voglio più di due macchine e specificare i nomi di tutte e due le macchine? Insomma appunto come chiedevo nella prima domanda se posso mettere nomi?
Ad esempio “voglio il castello pinco-pallino” va bene oppure devo scrivere un castello in generale?
Ciao Marco, perdona la latenza nella risposta.
Credo che nella formulazione dei desideri sia preferibile evitare di chiamare in causa “persone”, “aziende” o altro di specifico. Credo sia lesivo del loro libero arbitrio.
Aiutare gli altri, idem. Esci ed aiutali. E’ anche più un’azione che non un desiderio. Lo stesso per il volontariato.
Meglio dire che vuoi essere famoso (e specificare per cosa) a livello internazionale.
Per le macchine puoi chiedere quello che vuoi (Alfa GTX, Audi A3, ecc), ma attenzione a non creare desideri “seriali”.
Spero di essere arrivato comunque in tempo.
Ho iniziato la lista dei 150 desideri, ma se non puoi chiedere desideri per gli altri, se non puoi chiedere piu’ cose simili, se non puoi chiedere soldi e cose astratte…. diventa difficilissimo e come arrivare alla fine dei 150 desideri 🙁
Gentilissima Simona, comprendiamo.
Ma la difficoltà nel trovare i desideri fa parte della tecnica: ci aiuta a comprendere quali sono i nostri VERI desideri e quali, invece, non lo sono.
E’ un esercizio di ricerca, quindi, un cammino da percorrere per scoprirsi.
Buon lavoro!
Ciao, sono Veronica e da poco ho avuto il mio primo approccio con questa tecnica e avrei dei dubbi al riguardo.
Innanzitutto ho compilato la brutta in due giorni e fatto la bella il giorno dopo ancora.
I 150 desideri, però, non sono stato scritti su di un quaderno apposito ma su dei fogli che ho poi strappato e gettato nella spazzatura.
In seguito ho avuto dei ripensamenti per quelli dei 101, sia per il modo in cui sono stati scritti sia per i desideri in sé di cui non ero certa.
Quindi ho preso un’agenda in casa già utilizzata per altro e non mia e ci sto scrivendo nelle pagine libere i 101 desideri di cui ero certa anche prima, ma non è ancora stata terminata perché sono ancora aperta verso nuove possibilità. Ho forse sbagliato tutto? Dovrei bruciare quello che ho e ricominciare partendo dai 150 desideri e comprare due quaderni appositi?
E, ultima domanda: i miei desideri riguardano quasi tutti me nel senso di personalità e carattere. Posso esprimere desideri del tipo “io voglio essere assertiva e leader?”
E dal momento che sono molti i desideri di questo genere ,sono considerati seriali anche se ne cambio la formulazione? Ad esempio : “io voglio sviluppare una personalità assertiva” invece del solito “io voglio essere assertiva”?
Grazie in anticipo
VeroniKa, eccomi a te.
Anzitutto perdonami se rispondo con così tanto ritardo, per favore.
Ora… i tuoi desideri. Personalmente ho lavorato anni su pezzi di carta sparsi e mi sembra che abbia funzionato lo stesso.
Attualmente, ad esempio, lavoro con un’app online (che mi è impossibile bruciare a fine anno 😛 ) e la tecnica funziona, anche se ha perso un po’ della magia portata dalla ritualità.
Di certo è meglio attenersi il più possibile alle regole, soprattutto agli inizi. D’altro canto: se ci sono, ci sarà un motivo, no? ^_^
Infine, per i desideri sul carattere ti invito a provare. E’ l’unica via.
Per alcuni “io voglio essere assertivo” ha senso e quindi si realizza, ma di norma i desideri caratteriali sono sempre difficili da “convalidare” (la verifica cui Igor invita). Ed infine per i desideri seriali, ti direi: se lo hai chiesto in un modo, che senso ha chiederlo in un altro?
Bon… spero le mie parole ti siano ancora utili.
Grazie di aver dedicato tempo all’articolo! ^_^
Ciao Matteo, e grazie per questo tuo articolo. Sto cercando come molti di comprendere meglio questa tecnica e se posso, volevo porgere alcune domande.
Se una persona volesse ad esempio 3 case di proprietà, una al mare, una in montagna ed una in città, come è possibile non renderli seriali? Se uno lo metto al numero 3, ed uno al 95 per dire, sono comunque ritenuti seriali?
Non si possono chiedere soldi. Nel caso una persona volesse estinguere i suoi debiti, in che modo è possibile formulare un desiderio del genere, seppur davvero voluto? “Io voglio estinguere il debito” è una richiesta di denaro e non si può fare. Però l’estinzione del debito è verificabile e tangibile, così come un numero sul conto corrente. Insomma, come si può chiedere questa Estinzione che mi sta portando un tantino (troppo) nel baratro? (quì si parla quasi di un loop in effetti, di una situazione di vita che mi porto dietro da piccolo e da anni provo a lavorarci su questo schema (l’arrivare a fine mese o preciso, o addirittura indietro con le bollette ed in più adesso appunto un debito importante., con varie tecniche. Se hai qualche suggerimento, ti ringrazio tantissimo).
In riferimento sempre a questo, non riesco a scorgere le convinzioni che limitano ciò che chiedo (prima di questa tecnica, ho provato con affermazioni e visualizzazioni, per cui credo proprio di avere qualche blocco che non capisco cosa sia). Come posso trovarle davvero?
Non si può chiedere una relazione o sesso. Ma neanche una persona X generica che ancora non conosco e che quindi può entrare nella mia vita?
Un ultima cosa. Ultimamente per varie ragioni ho seguito molti video su youtube che mi hanno confuso moltissimo riguardo il volere determinate cose che sono arrivato quasi a non volere più niente se non capire CHI SONO davvero, e cosa vuole la mia Anima. Da quì tutto ciò che voglio, mi sembra non avere più senso, e questo mi ha fatto perdere molto potere. Non so più se le cose le voglio, e sono cascato un po’ nel cercare solo la mia anima, la comunione con la fonte e quindi che qualsiasi cosa ottenga non sarò felice se prima non lo sono quì, adesso, a prescindere, cosa che proprio non mi sta riuscendo molto bene. Mi sono accorto di essere e da una parte mentalmente troppo malleabile (quindi mi spaventa ciò che ascolto e vado dietro).
Ancora una cosa; molte pratiche dicono che si dovrebbe dire “io ho questa cosa” e non “io voglio questa cosa”. Anche Neal Donald Walsch ci dice questa cosa; che se noi diciamo di “volere una cosa”, vivremo l’esperienza di volere quella cosa. E quindi non si realizza ciò che si vuole, ma ciò che SIAMO. Da quì tutto il casino anche mio 😀
Ecco, queste sono un po’ le mie domande. 🙂
Grazie per il lavoro che svolgi
Franx.
Franx… ci ho messo un sacco a risponderti, ma d’altronde la tua domanda era un po’ lunga ^_^
Allora: inizio dicendo che secondo me la tecnica dei Desideri …
1) non fa miracoli
2) non può fare tutto
3) è più una tecnica per approfondire ed ampliare il desiderare, piuttosto che una tecnica di realizzazione, per cui è più importante l’esercizio, che non il risultato.
Ora passo alle tue domande.
SERIALITA’
Non è dovuta al fatto che li metti in “sequenza” (sarebbe stata una “sequenzialità”), ma dal fatto che esprimi fondamentalmente e formalmente lo stesso desiderio e, quindi, non c’è nulla di VERO e di NUOVO lì, per te. Come ti dicevo, il senso profondo della tecnica dei Desideri NON è realizzare i desideri, ma IMPARARE A DESIDERARE.
DENARO
Per il denaro, idem, non importa se è verificabile. Il denaro non è mai la soluzione, ma è – ahimè – spesso una delle vie possibili. Per la situazione, mi spiace assai e non ho molto da suggerirti, perché non so da dove nasce e verso dove ti vuole portare questo problema. Se vuoi scrivermi in privato posso provare a darti altri spunti: matteoficara@lematpercorsi.com
Hai provato anche con convinzioni e visualizzazioni, che però sono sempre tecniche di “rinforzo”, mentre probabilmente qui i problemi stanno nel non riconoscimento di qualcosa: la nostra società fa subito a dire “giusto / sbagliato”, ma magari in quello che viene etichettato come sbagliato c’è qualcosa che per noi è necessario sapere, essere, coltivare.
Quindi a volte bisogna “ri-credersi” non tanto creando nuove convinzioni positive, ma andando a vedere quali sono i concetti (io lavoro con le immagini, in realtà, non con i concetti: quindi né con le convinzioni e né con le visualizzazioni stile “legge di attrazione”, ma con immaginazione ricettiva, in particolar modo con Le Stanze dell’Immaginazione) di fondo su cui e per cui esistono quelle non positive.
RELAZIONI / SESSO
Perché dovresti chiedere una “persona X che non conosci e che entra nella tua vita”? Ce ne sono a centinaia, se ti guardi attorno.
Il problema è che la cercheresti per “relazione e sesso”, e quindi staresti solo mascherando il desiderio.
E poi, invece che chiederlo ad un quadernino, magari basta uscire di casa e parlare con qualcuno ^_^
DESIDERIO
Allora… noi siamo occidentali, ma se ci spostiamo un pochino, troviamo il Buddha che dice che la vita è dolore perché è continuo desiderio.
Come la mettiamo? Anche desiderare, allora, è sbagliato. Io penso – e faccio così, quindi non lo penso soltanto ^_^ – che non si può star sempre dietro a leggere “altri”, chi che siano.
Ogni tanto bisogna anche: 1) imparare a pensare da sé (pensiero NON E’ mentale); 2) imparare ad ascoltarsi.
Tutto è vero e, al contempo, non lo è. Siamo nel piano del duale, per cui è necessariamente così: se dico bianco, allo stesso tempo ho creato il nero.
Quindi non ci si può e NON CI SI DEVE – secondo me – FIDARE. Bisogna curiosare e poi mettere alla prova. Se quella cosa per te funziona, bingo!
Altrimenti non è la tua.
E poi bisogna comprendere il PERCHE’.
Perché desiderare? Per avere quello che pensiamo di volere? Naaaaa, ma veramente? Ti fideresti del volere di una mente razionale individuale?
E che vorrà mai? Denaro, sesso, compagnia, oggetti… e poi iniziano i problemi (ed è questo che fa la tecnica dei 101 Desideri, ti porta sull’orlo) e cominci a comprendere che certe cose non sono veramente quello che vuoi.
Ma non sai ancora volere altro.
E qui nasce l’ideologia dell’Anima: cosa vuole l’Anima? Se non pensassi che l’Anima è eterna, immateriale, ecc… penserei di rispondere a questa domanda, ma semplicemente l’Anima E’, per cui non vuole un bel niente.
Ecco quindi il “gap” tra volere ed essere. Come si risolve? E chi ha mai detto che bisogna risolverlo?
Magari l’Anima è, lei è sempre, ma la coscienza no. E ha bisogno di andare nella direzione di anima. Come lo fa? In un sacco di modi, uno dei quali è vivere e immagazzinare esperienze. Un altro è il piacere (vivere nel piacere, nell’Eros, alza l’energia e ci avvicina al divino – trovi una mia serie di articoli sul tema, nel mio sito – naturalmente non si intende l’Eros coniugato nella mera sessualità).
Alla fin fin fine, quindi, il desiderare è uno dei meccanismi che ci porta al confine dell’io, ci porta ad affacciarsi su Anima e a vedere cosa effettivamente c’è, lì da quelle parti (ci ho scritto anche un articolo nel mio sito, lo trovi cliccando qui).
Bon… la parte finale è un po densa.
Mi sarebbe piaciuto descriverla meglio, ma con la sola tastiera è complesso. Magari ne riparleremo se mi vorrai scrivere ^_^
Ciao Matteo,
ho appreso la tecnica dei 101 desideri di Igor Sibaldi due anni fa, ho scritto i desideri solo per il piacere di scrivere ciò che avevo in mente, non riesco a ripetere per un anno “io voglio..” tutti i giorni perché personalmente “io” mi sento un idiota. Di questa tecnica vedo molti punti non chiari, il percorso secondo me non è di crescita interiore ma è l’aumento di forza di volontà (tu puoi tutto il mezzo sono i desideri).
Igor fa un esempio bisogna imitare il bambino di 3 anni vuole facilmente indica e dice io voglio senza, ma non sa che a 3 anni non si percepire l’utilità di quel qualcosa, lo vuole solo perché lo vede è una novità, così è semplice! Completo la lista di tante cose che vedo anche con le regole, Igor non sa che il bambino di 3 anni non si chiede mi serve realmente questo, l’adulto si (almeno credo, spero) , Se io chiedo una casa e non ho un lavoro e ne soldi ( fatti miei come la posso mantenere non è detto che la voglio in Itala che strapaghi le tasse) ripetermi io voglio una casa tutti i giorni mi fa entrare nell’ottica che devo muovermi per fare qualcosa per averla, questa è volontà. Qui siamo di passaggio tutto quello che si desidera ha una percentuale concreta a cosa mi serve scrivere io voglio un diamante nella crescita personale?
E se io chiedo voglio parlare tutte le lingue di questo mondo? Per incanto l’universo mi apre le porte del sapere? Bisogna sapere perché uno chiede i soldi in fondo se ci sono è una sicurezza in più,noli chiedi per comprare le caramelle, se uno non ha soldi e non sa cosa mangiare e non ha un tetto non credo che ha bisogno di due quaderni e una penna (lo vedo come un insulto). Scrivere su un quaderno i 101 desideri le vedo uno spreco di carta, i riti riescono solo se uno fa ciò che sente non è la ricetta di un soufflé.
Vorrei capire l’utilità se è possibile ( se mi sono permessa è perché mi piace il sano confronto)
Grazie!
Ciao Lucia!
Allora… messaggio lungo il tuo. Prima di tutto, per risponderti, bisogna andare ad operare delle correzioni.
1) non si chiedono soldi, né diamanti.
Quindi alcuni degli esempi che fai sono fuori luogo. In particolar modo dire che questo lavoro è un insulto per chi non ha niente. Chi non ha niente, ha proprio bisogno NON di questa tecnica, ma di quello che questa tecnica fa, che NON è realizzare i desideri, ma portarti a vedere i confini del volere e, quindi, a scavalcarli. Si tratta di aumentare prospettive per ingrandire il proprio mondo.
Se leggi le mie risposte ai quasi 300 messaggi precedenti, lo puoi leggere chiaramente: l’utilità di questa tecnica non è realizzare, ma tornare a volere come un bambino. Non è tanto l’utilità di quello che chiedi, ma accorgerti (e negli esempi che fai mi sembra che questo sia oltremodo manifesto) che chiedi solo cose che sai, che puoi vedere, che puoi sapere. Sei circondato dal mondo, sei del mondo.
Questa è la prima utilità della tecnica: portarti fuori dal mondo, a desiderare oltre. E non oltre nel senso di “una casa più grande”, ma oltre nel senso di accorgerti che ci sono altri mondi. Il desiderio è un atto conoscitivo, non volitivo.
2) il volere c’entra solo se usi la tecnica per realizzare le cose.
Chiaro: se poi quello che scrivi lo vuoi anche come un “volere”, allora è necessario mettersi ANCHE in moto. Dico “anche” perché ripetendo i desideri si sta comunque creando un campo elettromagnetico che attrae quelle cose che chiedi. Però, poi, se non ti ci muovi pure, difficile che le cose avvengano da sé (ad esempio io, di 101 desideri in bella copia, ne ho una 30ina immediati, per gli altri mi muovo).
3) il diamante e la crescita personale.
Cosa te e fai del diamante non ne ho idea. Quello che so è che ormai da anni ho sostituito la “crescita personale” con un “percorso di consapevolezza” e ti dico subito il perché: spesso chi fa un cammino di crescita personale o spirituale, tende ad astrarsi dal mondo, perché alcune cose sono crescita personale (che ne so, ipnosi, respiro, meditazione) e altre no (il diamante); mentre un cammino di consapevolezza ti chiede ANCHE di imparare le regole del mondo. Perché è anche lì che vivi.
Bon. Ho finito. Spero di poter esserti stato utile! ^_^
Ciao, anime belle.
In due giorni sono arrivato a formulare 110 desideri e rileggiendoli sono sentiti. Ho il quadernino sempre vicino a me perché a volte mi vengono desideri istantanei e li appunto.
Volevo chiedervi se, ma è giusto per eccesso di zeri, la rilettura quotidiana va fatta ad alta voce , o è possibile anche leggere i desideri mentalmente.
Grazie per il lavoro che fate!
Gentilissimo John, eccomi!
Allora: personalmente non ho MAI letto ad alta voce. Sempre interiorizzando, come fosse una specie di preghiera ^_^
Ciao Matteo ,ho letto il tuo articolo sulla ” tecnica dei 101 desideri” di Igor Sibaldi e ho approfondito anche vedendo il video in questione, avrei delle domande da porti se possibile , ho iniziato la tecnica da poco cercando di rispettare Tutte le regole nell’elencare i 150 desideri (anche se ovviamente non gli ho scritti tutti sono giunta appena ai primi 10 :p ) il fatto è questo ,come quaderno di brutta ho utilizzato all’inizio una piccola agendina che avevo in casa ,con il passare dei giorni modificando i desideri di volta in volta mi sono resa conto che lo spazio e’ veramente misero e che. Probabilmente non riuscirà a contenerne 150 , mi chiedevo se fosse possibile riscriverli su un quaderno più grande sempre di brutta e se questa opzione fosse possibile poi cosa devo fare con i desideri scritti sulla vecchia agendina? Gli cancello con un tratto di penna ? Un’ ultima domanda , nelle regole da rispettare ce n’è una che dice che è preferibile non chiedere relazioni amorose e sessuali con persone specifiche ,nel video Sibaldi dice che è meglio non desiderarlo perché se non ne siamo certi in futuro potremmo pentircene, se io chiedessi il fatto che potrebbe riguardare ad esempio anche trascorre un weekend (sempre riferito alla sfera sentimentale) senza scrivere specificatamente il nome della persona è valido ? Sono veramente convinta di volere questa cosa e ci sto credendo davvero nell’efficacia di questa tecnica 🙂 ti ringrazio anticipatamente per la disponibilità 🙂
Ciao Alessandra e grazie del tuo commento! ^_^
Allora, vediamo di rispondere per quello che mi è possibile (nel senso: per quel che so con certezza di pratica).
Se il quadernino è piccolo (è accaduto anche a me una volta), semplicemente prendine uno più grande e riportaci i desideri. Se vuoi buttare il vecchio, buttalo, se vuoi bruciarlo, brucialo. Non ci sono modi “migliori” di quello che senti essere l’ideale.
Naturalmente se lo bruci, fallo con attenzione.
Per la seconda domanda, personalmente, nel chiedere una “uscita” con qualcuno non ci vedrei nulla di male, se non per il fatto che – in qualche modo – si sta magari agendo al di là del confine della libertà personale: e se l’altro non vuole? D’altronde, se volesse, probabilmente ciò si sarebbe già manifestato…
In secondo luogo, molto spesso, questo desiderio è comunque un “desiderio di mezzo” per poi arrivare ad un fine che è la relazione o la sessualità, il che vuol dire che con un solo desiderio staresti infrangendo ben due regole.
Infine: ti ricordo che il valore più grande di questa tecnica NON è quello di realizzare i desideri, ma di portarci al di là del confine del desiderare.
Caro Matteo, ho letto con interesse il tuo articolo e ti faccio i complimenti per la competenza. Ti disturbo per chiederti due delucidazioni in merito alla tecnica dei 101 desideri. In circa tre mesi ho compilato la lista dei 150 su un quaderno di brutta e poi ho riportato in bella i 101 che ritenevo “più apprezzabili”. Da settembre scorso ho recitato ogni giorno la mia lista, Purtroppo ieri mi sono dimenticata di rileggere…. e ora mi è scoppiata un’ansia terribile mista a una sorta di demotivazione: ciò che ho fatto finora si è vanificato? Come posso riparare? So che non potrai rispondermi in un baleno, nel frattempo vado avanti a leggere ma… vorrei un tuo parere.
Altra delucidazione: sui desideri NON verificabili. Es. (sto sul generico per non svelare ciò che mi riguarda) Io voglio applicarmi a una nuova e duratura collaborazione professionale. Oppure: io voglio tornare a XXXX (località) altre venti volte. Ecco, questi possono considerarsi desideri verificabili? Grazie mille, con gratitudine, Caterina.
Ciao Caterina, eccomi a te.
Anzi tutto: grazie per aver letto l’articolo e alcuni dei commenti. Ora, veniamo alle tue domande.
Per aver dimenticato, un giorno, di leggere.
Questo può essere un problema solo se ti fai prendere dal “demone” della perfezione. Io non sono mai stato perfettamente assiduo, eppure il lavoro è venuto bene.
Desideri NON verificabili.
Anzitutto direi: dato che è una delle 10 regole, perché hai comunque accettato desideri non verificabili tra i tuoi 150? Lo so che ad un certo punto prende la smania di cominciare, ma ricorda: lo scopo principale della tecnica NON è realizzare i desideri, ma aiutarti ad espandere il desiderare. Per andare agli esempi che porti:
*** “io voglio applicarmi a una nuova e duratura collaborazione professionale”, non è verificabile perché non è circoscritto nel tempo. Inoltre non hai esplicato che l’esperienza deve essere positiva, remunerativa, felice e densa di successi… in questo modo andrebbe bene qualsiasi collaborazione, anche una infelice (e sono sicuro che in quel caso NON la vorresti “duratura”).
*** “Io voglio tornare a XXXX (località) altre venti volte”, secondo me è interessante. Sicuramente il posto è più o meno plausibilmente lo stesso, ma… cosa – effettivamente – cerchi in questo desiderio? Qualcuno? Qualcosa (emozioni, sensazioni, sentimenti, stati d’animo)? Sarebbe meglio chiedere questo. Poi: perché “almeno 20 volte”? E se poi magari cambi e non vuoi andarci più? Il desiderio realizzato ti diventerebbe una specie di prigione…
Questo desiderio sulla località è interessante perché ti porta a riflettere e comprendere qualcosa che, adesso, sta ancora un po’ “oltre” al tuo mondo. Una volta compreso cosa cerchi in questa esperienza, cambia il desiderio e cambia il mondo.