by Lara Lucaccioni
Cari amici lemattiani,
oggi voglio proseguire con altri suggerimenti di azioni quotidiane utili a risvegliare la nostra creatività, la nostra capacità di essere più elastici e vedere le cose in più maniere, non solo in quella più convenzionale e comoda.
Nel primo step dei Passi quotidiani verso la creatività abbiamo parlato di Quota idee e della potenza di Osserva, dove abbiamo consigliato di “vedere e non solo guardare”. A questi due suggerimenti pratici oggi aggiungiamo: Tipi abitudinari e Gira.
3. Tipi abitudinari
Abituarsi a disabituarsi.
I tipi abitudinari sono soliti fare le cose sempre allo stesso modo: devono avere tutto in ordine e, se qualcosa devia dalla loro routine, vanno in panne e non sanno risolvere la questione con facilità e prontezza.
Consigliamo vivamente di accorgerci delle situazioni che affrontiamo in maniera abitudinaria e di provare a cambiare modo, dando una svegliata al nostro cervello, che, costretto a fare una cosa in maniera diversa, si sentirà maggiormente chiamato in causa e si attiverà più prontamente anche in altre situazioni.
Prova a pianificare deliberati cambiamenti nella tua vita quotidiana.
Stila una lista di cose che fai per abitudine: saranno piccole cose che ti facilitano la vita, ma che rendono anche inutile pensare, cose che facciamo automaticamente, quasi senza accorgercene.
Ora che hai la tua bella lista, prova a trovare il modo di cambiare le abitudini che hai elencato per un giorno o una settimana.
Consigli:
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fai un’altra strada per andare a lavoro
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dormi per un numero diverso di ore
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cambia l’orario di lavoro
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ascolta una stazione radio diversa ogni giorno
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leggi un altro quotidiano
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cerca nuovi amici
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prova nuove ricette di cucina
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vai in vacanza di inverno, se sei solito farlo d’estate
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varia le tue letture. Se sei solito leggere saggi, prova con i romanzi.
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modifica la pausa caffè bevendo un succo di frutta o viceversa.
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prova nuovi ristoranti, leggi riviste di argomenti che non sei solito frequentare
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scegli nuove attività per il tempo libero
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fai il bagno anziché la doccia.
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guarda il telegiornale di un altro canale
E ancora: apri la bottiglia o prendi in mano il bicchiere con l’altra mano, batti sulla barra spaziatrice con l’altro pollice, lavati i denti con l’altra mano (esercizio difficilissimo!) e così via…
Quali sono le tue abitudini più radicate?
4. Gira
Non restare chiuso in casa.
Ogni volta che ti senti spento, prova a fare un giro – cambiando strada! 🙂 – per negozi, biblioteche, fiere, mostre, musei, mercato delle pulci, un negozio di giocattoli, una scuola.
Prendi qualcosa a caso e crea nella tua mente delle connessioni e dei rapporti tra l’oggetto e il problema su cui stai lavorando.
Girovaga con la mente aperta e aspetta che succeda qualcosa e che la tua attenzione sia catturata. Capiterà di sicuro!
A inizio Novecento George Smith mise una caramella su un bastoncino. Cercava nuove idee per le caramelle. Un giorno decise di fare una pausa e andò all’ippodromo. Puntò molti soldi su un cavallo e vinse. Il cavallo si chiamava Lolly Pop e decise di chiamare le sue caramelle lollipops: ecco nato il lecca lecca!
L’appuntamento è ai prossimi consigli pro-creatività!.
Lara Lucaccioni, curiosa, disabituata, girovaga
>E veramente così. Forse alla fine chi più chi meno è schiavo delle proprie abitudini e tutti dovremmo provare a metterci alla prova.
>Grazie, Shamrock, per il tuo commento!
Il nostro cervello è abituato a gestire molte azioni in maniera abitudinaria.
Ponendolo in "difficoltà", spiazzandolo, è come se gli dessimo una sorta di svegliata per farlo rendere più pronto in altre situazioni in cui magari è più necessaria una nostra presenza vigile e preparata.
Spiazzare la nostra mente per prepararla meglio al cambiamento! 🙂
>Quando, negli albori delle mie ricerche, lessi che bisognava destabilizzare il proprio "usuale" magari incominciando semplicemente dal cambiare posto a tavola, mi sono resa conto di quanto il bisogno di sicurezza fosse una radicata palla al piede anche di me che mi sentivo "di base" una persona aperta ai cambiamenti. Ancora vivevo con i miei, quindi prima dei 18 anni, in una famiglia numerosa dove c'erano per tutto riti personalizzati persino nel caffè mattutino, con ognuno la propria tazza spaiata (per qualcuno anche il cucchiaino) riconoscibile e rassicurante come la "coperta di linus". Fu molto divertente, e per alcuni della mia tribù pure sofferente, fare l'esperimento. Ma è vero che appena decidiamo di fare una qualsiasi cosa in modo differente il tutto cambia prospettiva regalando una libertà e un respiro che neanche immaginiamo. (Per me) il "barista" che mi dice "il solito" è una gabbia mentale, mi spaventa non mi rassicura, è una mappa che non "consento" a nessuno, men che meno a me.
Grazie Lara, un'angolazione per farci del bene nel quotidiano e che ci abitua ad essere cittadini del mondo iniziando dal nostro mondo più immediato.
>Grazie per il tuo preziosissimo feedback, Silvia Paola!!
Io vengo dalla mia esperienza di iperabitudinaria (capirai, sono pure del segno della Vergine, :-)), e a volte non solo facevo sempre la stessa strada per andare al lavoro, ma addirittura, a momenti, calpestavo gli stessi identici sanpietrini.
E per una bisognosa di sicurezze la routine che si ripete sembra davvero molto confortante. Ma una crescita individuale e, non ultimo, questo periodo storico, ci chiedono di fare qualcosa di diverso, ci chiedono un forte cambiamento prima di tutto in noi, nel nostro quotidiano, nel modo in cui affrontiamo ogni giornata.
E la libertà e la flessibilità che derivano da queste semplici operazioni di spiazzamento sono un regalo molto prezioso.
Trovo interessanti i tuoi consigli e li metto subito in pratica scrivendo questo commento: prima d’ora non avevo mai replicato in un blog.
Approfitto dell’occasione per domandare notize sui corsi che
organizzi.Un saluto e ancora grazie per i tuoi stimolanti suggerimenti.
Ugo
Ugo, buongiorno!
Sono Matteo Ficara, uno dei due amministratori del blog.
Ti rispondo io, per ora, solo per metà della domanda, perché all’altra metà risponderà
Lara quando riuscirà (è in un periodo moooooooolto impegnativo).
Sono felice di questo tuo commento e di come stai mettendo in pratica la creatività
con le tue abitudini. E ti ringrazio del feedback sulla loro utilità.
Come ti dicevo, per i prossimi incontri e corsi, ti risponderà Lara (anche se per il
2014 non abbiamo nulla in programma).
L’unica cosa che posso fare per ora, è invitarti – se non lo hai già fatto – a ricevere
il Calendario Creativo ed un anno di suggerimenti creativi che puoi avere inserendo i
tuoi dati in questo form: http://forms.aweber.com/form/26/235452526.htm