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Creatività: frasi killer e strategie di disinnesco – parte seconda

26 Novembre 2011 by lemat Leave a Comment

by Lara Lucaccioni

Cari amici lemattiani,

in un post precedente della sezione creatività, abbiamo parlato di frasi killer, quelle frasi che sono spesso pronunciate da chi ci circonda per frenare e spegnere il nostro entusiasmo e boicottare, per qualche motivo, la nostra idea.

Chic Thompson, che ha coniato il termine frasi killer, identifica sette categorie in cui suddividerle in base alle ragioni per le quali si pronunciano:

  1. Generalizzazione

  2. Disprezzo

  3. Selettività

  4. Inerzia

  5. Comparazione

  6. Catastrofismo

  7. Perfezionismo

Abbiamo approfondito le prime tre categorie nel post intitolato Creatività: frasi killer e strategie di disinnesco.

Che ne dite di andare a vedere le ultime quattro categorie e segnalare le migliori strategie per disinnescarle?

4. INERZIA


“Chi diavolo vuole sentire attori che parlano?”
Harry Warner, presidente della Warner Brothers, 1927

“In un oggetto nuovo la gente vede ciò che è sbagliato, non ciò che è giusto. Per verificarlo… presenta una nuova idea a una commissione.” Kettering, ingegnere e inventore.

L’inerte è un esperto nell’arte dell’inazione, ma oggi come oggi fare le cose secondo le procedure significa non farle: ci vuole velocità e semplicità.

L’unico obiettivo dell’inerte è, invece, rallentarti, per mettere la tua idea in un limbo fin quando non sarà più una minaccia all’azione.

La tua missione è mettere in luce la minaccia percepitae ripresentare l’idea su più solide basi.

Esempi: “Mettilo per iscritto.”, “Segui le procedure.”, “Compila questo modulo.”, “Passiamo la pratica alla commissione per ulteriori considerazioni.”

Insomma, devi mostrare la tua idea e aspettare che “loro” si pendano la briga di telefonare. E intanto tu, mentre aspetti, hai tempo per pensare al peggio, specie se “loro” se ne dimenticano.

Disinnesco.

Spedire la tua nuova idea e lasciarla sola può farti sentire esposto e privo di sostegno.

1. Mettiti sulla stessa lunghezza d’onda. Programma dieci minuti di scambio di idee col tuo capo, prima di metterti a scrivere qualunque cosa. Definisci con lui i criteri di valutazione per il successo della tua idea.

2. Rendi il progetto facile da leggere. Scrivi con doppia spaziatura e ampio margine a lato per eventuali commenti. Unisci una lettera di accompagnamento in cui ti impegni a rispondere ad eventuali dubbi o domande.

3. Chiarisci le fasi successive: se non ricevi riscontro entro la data x, come puoi fare per chiudere la questione?

4. Dimostra che “Mettilo per iscritto” non è una frase killer. Stabilisci un canone per la proposta di idee. Concentrati su cambiamenti rapidi e riscontri specifici.

5. Crea  un “Sistema di suggerimento di Idee creative”, una sorta di procedura semplice, fattibile e funzionante.

5. COMPARAZIONE

“Nessuna semplice macchina rimpiazzerà un onesto e affidabile impiegato.” Presidente della Remington, rifiutando i diritti di brevetto della macchina da scrivere. 1897

“Wellington è un pessimo generale: gli inglesi sono pessimi soldati. Sistemeremo la faccenda per pranzo.”Napoleone, Waterloo 1815

Noi tutti usiamo confrontarci e darci da fare contro i concorrenti più forti. Ma spesso si paragonano mele con arance, vecchi sistemi e nuovi…

Esempi: “Abbiamo sempre fatto così”, “Rimaniamo su quello che funziona”, “E’ un cambiare solo per il gusto di cambiare”, “Finora abbiamo sempre fatto bene così”

Disinnesco.

La tradizione è ammirevole, ma sempre di più, specie in questo periodo storico, indulgere al compiacimento porta al collasso.

1. Metti la questione in prospettiva. Ragionate insieme. Esiste qualcosa che non si è evoluto? Una volta credevamo che… non avrebbe mai funzionato e invece è stato un successo enorme.

2. Concorda sul fatto che i vecchi sistemi erano buoni per i loro tempi. Mostra come le cose sono cambiate e sostieni la tua idea con esempio concreti. I tempi nuovi richiedono nuovi modi di pensare.

3. Identifica l’argomento principale. Quale asserzione sostiene l’attuale metodo? E’ ancora valida?

4. Ricorda le tue domande da neo assunto. “Perché dobbiamo compilare questo modulo?”, “Chi è l’incaricato di questa cosa?”, “Cosa accade se…?” Sono domande che di solito salgono nei primi tre mesi di un nuovo lavoro. poi, di solito ci si adatta e si smette di chiedere.

Mantieni vive le domande impiegando il 10% di ogni riunione interna per esaminare ogni volta una abitudine radicata.

6. CATASTROFISMO

“Buon Dio, non posso pubblicare queste cose. Finiremo entrambi in galera!” L’editore, rifiutando Santuario di Faulkner

“Le mie previsioni dicono che il 1950 sarà l’anno in cui il mondo si schianterà.”Henry Adams, storico 1903

I catastrofisti pensano al peggio. Essi non sono mai sorpresi. Ovvio che i potenziali rischi vanno considerati, ma loro vedono sempre il negativo di un’idea e lì restano.

Il segreto è provocare un po’ di contrasto, mettendo un po’ di grigio nella loro scala cromatica, così che la tua idea sia illuminata da una qualche luce.

Esempi: “La concorrenza ti mangerà vivo”, “Ti daranno la sveglia” o “Faranno polpette di te”

Disinnesco

1. immagina l’ipotesi peggiore. Qual è l’ipotesi migliore? Possiamo essere noi a mangiarli vivi? Che cosa succederà nel frattempo?

2. Esamina il passato e guarda al futuro. Oggi è il futuro di un passato chiamato ieri. In passato si è forse avverata qualche terribile profezia? Cosa c’è di diverso rispetto ad oggi?

Non accettare attacchi personali che facciano di te un bersaglio. Sposta l’attenzione sull’idea e non su di te. Neutralizza le resistenze e guadagna appoggi .

Getta sul tavolo brandelli di idea, per vedere quanto sono affamati. A bocca aperta

I  bersagli più facili sono quelli fermi: continua ad evolvere e a muoverti. Se non li puoi battere, migra dalla posizione “Mai scendere a patti con la concorrenza” a quella “Formiamo una partnership.”

7. PERFEZIONISMO (e questa sono io, ghghghg)

Fallo giusto la prima volta. Slogan del dipartimento di Qualità.

Le perfezione è un obiettivo ammirevole, ma una pessima pretesa.

I Signornò vogliono cominciare dalla fine. Nessun essere umano ha mai fatto una cosa giusta al primo tentativo: concediti la libertà di imparare dai tuoi errori e non agitarti.

Steve Jobs: “Voi non avete mai sentito parlare di Apple 1.”

Perfezionismo e qualità non sono affatto intercambiabili.

Esempi: “Se una cosa non è rotta, non bisogna aggiustarla.”, “Non puoi mettere in dubbio un successo”, “Non svegliare il can che dorme”, “Se funziona ancora, perché cambiarlo?”

Disinnesco

Se non c’è niente di rotto oggi, potrebbe esserci qualcosa domani.

Manutenzione preventiva: prima di presentare la tua idea, identifica i suoi vantaggi, tipo l’opportunità di conquistare nuovi mercati; fai una ricerca coi signornò per vedere i vantaggi di introdurre la novità prima della concorrenza.

Razionalizza i tuoi pensieri. Come raggiungere l’obiettivo in metà tempo o con metà denaro? Quali i migliori e i peggiori risultati? Come volgere a tuo vantaggio le incertezze di riuscita?

Mostra e racconta: fornisci una breve storia di prodotti che hanno migliorato le cose senza che fossero rotte (cd, consegna veloce, la lattina apribile, quando tutti usavano l’apriscatole, etc.)

Ed eccoci alla conclusione di questo viaggio attraverso le Frasi killer.

Lara Lucaccioni

Filed Under: Creatività Tagged With: cambiamento, Creatività, Lara Lucaccioni, pensiero creativo

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