by Lara Lucaccioni
Cari amici lemattiani,
in un post precedente della sezione creatività, abbiamo parlato di frasi killer, quelle frasi che sono spesso pronunciate da chi ci circonda per frenare e spegnere il nostro entusiasmo e boicottare, per qualche motivo, la nostra idea.
Chic Thompson, che ha coniato il termine frasi killer, identifica sette categorie in cui suddividerle in base alle ragioni per le quali si pronunciano:
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Generalizzazione
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Disprezzo
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Selettività
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Inerzia
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Comparazione
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Catastrofismo
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Perfezionismo
Che ne dite di andare ad approfondire queste categorie e segnalare le migliori strategie per disinnescarle?
Oggi vi presento le prime tre.
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Generalizzazione
I gruppi con le chitarre stanno per scomparire. Decca Records, scoraggiando i Beatles, 1962
Sì/no, buono/cattivo: le generalizzazioni sono binarie e i Generalizzatori hanno già deciso prima di ascoltare. Le loro opinioni sono frutto di esperienze del passato, ma di certo le migliori idee ed invenzioni non sarebbero nate se loro avessero avuto la meglio.
Esempi: “Non funzionerà mai”, “Non venderà mai”, “Non verrà mai approvata”
Disinnesco:
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Chiedere al Signornò una definizione di “funzionare”. Perfezione al 100%? Zero difetti? Produrre il risultato sperato?
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Creare coincidenza tra la mia definizione e quella del Signornò. Chiedere con quanta efficienza deve funzionare la nuova idea per essere considerata di successo.
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Cambia i ruoli. Fai tu le domande e chiedi: “Cosa intendi, esattamente, per ‘non funziona’?” Spesso si tratta solo del vecchio modo di guardare al problema…
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Sostituisci anche nella tua conversazione “Non funzionerà mai” con:
– Possiamo fare un test per vedere i risultati?
– Dove pensi che questo funzionerà meglio?
– Che cosa serve per farlo funzionare?
2. Disprezzo
Che uso può fare la compagnia di un giocattolo elettrico? Western Union, rifiutando i diritti del telefono di Bell, 1878
Cosa? Tu vuoi far navigare un veliero controvento accendendo un falò sotto il ponte? Non ho tempo di ascoltare simili idiozie. Napoleone I di Francia, rifiutando il motore a vapore di Fulton
Il comportamento dei Disprezzatori, una sorta di comportamento automatico, si alimenta a vicenda. Spesso qualcuno che esprime disprezzo è stato sicuramente oggetto di disprezzo da un suo superiore.
Se la tua idea è accolta da risatine, magari stai proponendo davvero qualcosa di innovativo a cui nessuno aveva pensato.
Esempi: “Stai scherzando, vero?” … falso sorriso…, …rotazione degli occhi… , “Stai scherzando.”
Disinnesco.
1. Accettare la risata e lasciarla fluire. Sei in buona compagnia, in quanto a risate ricevute per un’idea geniale (il post-it, per esempio). Concorda sul fatto che la tua idea è bizzarra, ma rendila concreta con un elenco di vantaggi.
2. Contraccambia la risata. Funziona. il sorriso costruisce rapporti, mette tutti sullo stesso piano e incoraggia la conversazione.
3. Selettività
Le donne sensibili e responsabili non vogliono il diritto di voto. Grover Cleveland, presidente degli Stati Uniti, 1905
Ognuno di noi accoglie le nuove informazioni attraverso un particolare tipo di filtri. Nel peggiore dei casi vediamo solo ciò che vogliamo vedere e sentiamo solo ciò che vogliamo sentire.
Ma la gente è capace di cambiare prospettive. Si deve cercare di espandere la propria visione oltre il paraocchi e superare mentalità restrittive.
Esempi: “Non è in budget!”, “Nel mondo non esistono pasti gratis”, “Pensi che i soldi crescano sugli alberi?”, “Aspetta solo di vincere al lotto”.
Disinnesco
Giraci intorno e raccogli gli argomenti fondamentali per provocare cambiamenti. Cambia approccio: se fosse la tua azienda come finanzieresti la tua grande idea? Spenderesti l’x per cento del tuo denaro per realizzarla?
2. Conosci il tuo budget. Sii pronto a vendere la tua idea e a separare le reali preoccupazioni finanziare dalle frasi killer. Ad un “Non è in budget” rispondi:
– “Possiamo finanziare un prototipo o un test?”
– “Possiamo prendere in presto altre risorse o un budget di gruppo?”
– “Come possiamo mettere in atto il nostro piano gratuitamente o con un budget ridotto?”
3. Viaggia nel futuro. Lavora con i colleghi per visualizzare il futuro mostrando cosa succederà se riesci a sviluppare l’idea e cosa succederà se non ce la fai.
Ecco i primi tre casi di Frasi killer illustrati.
Consigli ulteriori
Come possiamo, quindi, ribaltare il “Perché non possiamo” in “Perché possiamo?”:
1. Istituzionalizzare il termine Frase Killer, cioè quello che sto facendo con questi post e durante ogni Crealab. Solo quando le persone saranno capaci di riconoscere quel tipo di frasi, saranno capaci di superarle o prevenirle.
2. Chiedere a tutti i componenti del Crealab di proporre la propria Replica alla Frase Killer. Tira palle di gommapiuma a chi esprime frasi killer; anche prima che le pronunci, perché ormai sei capace di riconoscere che quella persona le sta pensando.
3. Multa di 50 centesimi per ogni frase killer. Alla fine con i soldi si fa un regalo al gruppo.
4. Chiedi al gruppo di elencare subito le 10 frasi killer più pronunciate. Riconoscerle in anticipo ne riduce l’utilizzo.
Al prossimo appuntamento con le altre quattro categorie di Frasi Killer.
L’idea in più. Se vuoi iniziare un percorso di riscoperta della tua creatività, imperdibile l’appuntamento col nostro Crealab.
Lara Lucaccioni
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