Cari amici lemattiani,
come promesso, ecco la seconda puntata sulle Mnemotecniche. Argomento del giorno: “Conversione Fonetica”.
Anche in questo caso “il nome dice tutto”, com’era stato nel post generale su Memoria e Mnemotecniche, ma vi accompagno del dettaglio, affinché la tecnica possa diventare anche operativa.
Siete pronti?
Conversione Fonetica, ripartiamo dal nome.
Convertire significa passare da un sistema ad un altro. E questo è tanto vero per le religioni, quanto per il cambio monetario.
In questo caso, però, i sistemi entro i quali opereremo lo shift, per dirlo con un termine a noi caro grazie all’omonimo film di Wayne W. Dyer, sono il sistema simbolico e quello, appunto, fonetico.
Che cosa vuol dire?
La tecnica di Conversione Fonetica (inventata dal matematico tedesco Stanislaus Mink von Wennsshein, ottimizzata e divulgata da Leibniz) è una delle mnemotecniche – per me – fondamentali, perché opera su tre diversi livelli: simbolico, fonetico, immaginifico.
In questo modo la memoria viene stimolata attraverso un triplice canale “percettivo”.
Ma passiamo ai fatti.
Questa tecnica consiste nel convertire prima i numeri in suoni (secondo la tabella sotto riportata), poi i suoni in parola ed infine la parola in immagine.
Facciamo una prova.
Passo 1: dal numero al suono.
Tabella delle conversioni:
1- T, D——————- thè, dio, atto, addio
2- N, GN—————– neo, anno, gnù
3- M———————- amo, emo, miao
4- R———————– ara, re, oro
5- L, GL—————— ali, lui, aglio
6- C, G, J (dolce)——– ciao, oggi, gelo, cielo
7- CH, K, GH (secco)— occhio, eco, chi, ago, acca
8- F, V——————– ufo, uva, via
9- P, B——————– boa, ape, oppio
10- S, SC, Z————— sei, zio, ascia, asse
Come avete notato, nella tabella sono riportati un numero ed il suo relativo corrispondente fonetico, seguiti da qualche esempio.
Naturalmente, con gli esempi, siamo già nella fase 2: dal suono alla parola.
Se prendiamo il numero “412” ed applichiamo la tecnica, troviamo i suoni “RTL”, che, addizionati di vocali a scelta, possono divenire la parola: RoTuLa.
Oppure il “228”, che diventerà “NiNFa”, e così via.
Semplice, vero?
Ora passiamo alla fase numero 3: dalla parola all’immagine.
Se avete letto l’articolo generale sulle Mnemotecniche (se non lo avete fatto, eccolo qua), saprete sicuramente come creare immagini mnemoniche, sfruttando la regola EMAICE, suggeritaci dal mitico Gianni Golfera.
Avevamo il 412-RoTuLa, o anche RoTeLLa, dei quali è semplice crearsi un’immagine, vero?
Magari è un po’ più complicato crearlo per la parola 228-NiNFa, ma con un po’ di pratica, sarà semplicissimo.
Affinché la tecnica sia funzionale al 100%, sarebbe bene crearsi un proprio indice di immagini per i numeri da 1 a 100.
Questo schedario mentale ci renderà più semplice il lavoro con serie di numeri più lunghe.
Alcuni usi della Conversione Fonetica, oltre a quello delle interminabili serie di numeri (rubriche telefoniche), sono nella memorizzazione di formule chimiche (con l’ausilio di altri accorgimenti) e di articoli di legge.
^_^
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