Le Mappe Mentali, strumento di radiant thinking® ideato da Tony Buzan, che permette di liberare e organizzare le idee, attivare processi creativi, riassumere grandi concetti in poco spazio (ed in modo organizzato). Uno strumento, mille usi.
Ho imparato a usare le Mappe Mentali anni fa e non le ho più abbandonate. Le ritengo uno strumento incredibilmente utile per molti usi: ricordare concetti e lezioni (come quelle universitarie o scolastiche), come anche di preparare conferenze o presentazioni aziendali. Sono utili per scoprire di più su quel che pensi e per generare nuove idee.
Ma… come funzionano?
Breve storia delle Mappe Mentali
Le Mappe Mentali nascono da intuizioni geniali di Tony Buzan e dal lavoro di collaborazione con suo fratello Barry Buzan. Per ritrovare le loro origini bisogna andare a non più di 50 anni fa, quando, cioè, Tony Buzan iniziò ad interrogarsi sulle potenzialità del cervello.
Si chiedevano come potessero essere possibili peggioramenti scolastici anche in presenza di grande dedizione.
Buzan proprio non se lo spiegava e iniziò la sua ricerca dalla biblioteca, ove chiese informazioni. Voleva un libro che lo aiutasse a capire “come funziona il cervello” e… gli venne indicato il reparto ‘Medicina’!
A quel punto si rese conto di essersi affacciato su di un territorio quasi del tutto inesplorato ed oscuro, ove era necessario portare un qualche tipo di ‘illuminazione’ e nel 1971 decise di scrivere una serie di libri basati sulle sue ricerche: “An Enciclopedia of the Brain and Its Use”.
All’epoca le Mind Maps venivano proposte come metodo di memorizzazione e fu grazie alla collaborazione di Barry che divennero, ben presto, uno strumento multiuso che ha avuto nel corso del tempo un sempre maggiore successo.
Le Mappe Mentali erano quello che mancava: metodo di studio, di pensiero e di organizzazione delle idee, che facilitasse apprendimento, creatività e memoria.
Cosa sono le Mappe Mentali
Uno strumento multivalente capace di aiutarci a prendere/produrre appunti, a risolvere problemi personali, a renderci più chiari i nostri stessi pensieri, a trovare soluzioni innovative a problematiche annose, etc…
Sono, naturalmente, utilissime a facilitarci nello studio, ponendosi come sostegno alla memoria ed all’organizzazione non solo dello studio, ma anche del restante tempo libero.
Principi Fondamentali
Per costruire una Mappa Mentali che si rispetti, ci sono alcune regole ‘di costruzione’ . Eccole:
- IL TEMA DELLA MAPPA MENTALE
L’argomento, il senso della Mappa Mentale deve essere posto al centro di un foglio bianco il più grande possibile. Il top sarebbe se fosse ‘descritto’ attraverso un’immagine, una foto, un disegno, e questo perché il cervello lavora per immagini;
. - I RAMI
Dal centro si estendono, a raggiera, dei prolungamenti il cui schema deve riprendere quello dei neuroni – fu questa una delle intuizioni primordiali delle Mappe Mentali. Sono i rami, che saranno poi divisi in principali, secondari, terziari, ecc…
Dovranno essere, quindi, non diritti, perpendicolari ed aguzzi, bensì morbidi, ondulati e… colorati!!!
. - PAROLE
Le parole vanno sempre scritte in stampatello e vanno messe sopra ai rami, seguendo il radiant thinking: dopo l’idea al centro, sui rami metti le prime idee che ti vengono, e poi continua, “esplodendo” verso l’esterno. Mi raccomando: usa solo parole-chiave.
. - IMMAGINI
Al fianco delle parole, o al loro posto, possono essere fatti disegni, possono essere inseriti simboli, icone o qualsiasi altra cosa che renda viva e movimentata la Mappa Mentale – n.b.: per i disegni non bisogna essere artisti, anzi… probabilmente un disegno non-professionale faciliterà la memoria più di uno professionale);
. - COLLEGAMENTI
Infine… colora e movimenta la mappa, andando a mettere anche i collegamenti tra le varie idee.
Esistono diversi tipi di Mappa che non usano nemmeno le parole ma soltanto i disegni. Funzionano benissimo lo stesso. A volte anche meglio!!! ;-P
Usi più comuni delle Mappe Mentali
Dato che la Mappa Mentale nasce come strumento di memorizzazione direi che l’uso più comune è proprio questo.
Sono anche ottime per esplorare le idee, sia per capire qualcosa in più di se stessi e del proprio sistema di pensiero, sia come tecnica di creatività.
Sono utilissime anche nella produzione di appunti, come un indice di un libro o di una tesi.
Puoi usarle per organizzare il tempo in una giornata o per ideare gli step di un corso.
Sono perfette per organizzare le idee per uno speech in pubblico o come slide di presentazioni aziendali.
Nell’APP ufficiale c’è anche la funzione “presentazione”.
Altri tipi di Mappe e APP utili
Se cerchi qualche APP o programma sulle Mappe Mentali®, quelle ufficiali le trovi nel sito imindmap ove c’è una versione scaricabile che sarà gratuita per una settimana “full option” e poi ti resta gratuita, ma livello base.
Online puoi trovare anche moltissimi altri tipi di “mappe”, che non sempre sono “mentali”.
Ad esempio C-Map, un programma distribuito gratuitamente, per le Mappe Concettuali (servono per analizzare testi e pensieri, nella loro struttura logico-sintattica).
E poi c’è il mitico CANVA – programma di grafica online, che uso spessissimo – che propone un sacco di layout per mappe delle idee di vario genere (ma non mentali). Puoi sbirciare qui: https://www.canva.com/it_it/diagramma/mappe-concettuali/
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